Mia moglie nel casolare con Claudio

di
genere
voyeur

Lavoro per una grossa azienda con compiti di manutentore degli impianti con impegno di 40 ore settimanali. Uno dei miei amici ha acquistato un casolare in campagna, me ne ha parlato con tanta passione perché è un patito della natura, solo un problema, il
sito si trova in un paesino a circa 40 km dalla nostra residenza. Mi ha chiesto se potevo dargli una mano soprattutto per l’impianto elettrico. Ho messo in risalto la distanza, ero sposato da appena un anno, non mi sentivo di lasciare Claudia da sola nei giorni che avrei dovuto dedicare a lei. Mi propone di portarla con noi, il posto è stupendo, farà delle magnifiche passeggiate, sicuramente le piacerà. Informando lei non ha fatto salti di gioia, comunque per accontentarmi ha accettato. Quindi con una programmazione certosina siamo andati il sabato mattina, più che altro per fare un sopralluogo e capire la situazione, una giornata splendida, era la metà di aprile, lei indossava dei calzoncini jeans ed una camicia dello stesso tipo, ai piedi aveva delle scarpe da tennis, anche noi eravamo in tenuta approssimativa. Naturalmente siamo andati con la macchina di Eugenio. Siccome ha caricato alcuni scaffali oltre alle vettovaglie nel sedile posteriore che non erano stabili, per reggerli mi sono messo dietro mentre Claudia che si è messa davanti insieme a lui. Durante il percorso Eugenio si girava verso di lei, scrutava le sue gambe, il suo seno abbastanza visibile sotto la camicia, parlavano come se non ci fossi. Stranamente la cosa non mi dava fastidio, anzi ho notato che cambiava spesso le marce sfiorando la gamba di Claudia che non la spostava. Eugenio aveva avuto una relazione abbastanza lunga con una ragazza, lei l’aveva lasciato perché lui contemporaneamente si scopava un’altra. Il tema del loro discorso appunto era questo, quando la mano è rimasta per qualche secondo in più sulla gamba di Claudia
ho avuto una brutta erezione. Brutta nel senso di potente. Ho abbassato le palpebre fingendo di appisolarmi anche se con la mano reggevo bene gli scaffali. Eugenio quando si è accorto che mi stavo appisolando ha lasciato la mano sulla gamba di Claudia, anzi si avvicinava all’inguine senza che lei si opponesse. In fondo Eugenio era un bel ragazzo, aveva i capelli neri lunghi, arrivavano sulle spalle. Da dietro non potevo vedere perfettamente dove aveva le mani, potevo solo immaginare. Il viaggio è durato meno di un’ora, quell’effetto così incalzante non l’avevo mai avuto, è vero che non c’erano state occasioni simili, ma eccitarsi per uno che tocca le gambe della moglie, un pochino mi preoccupava mentre dall’altro mi sentivo a mio agio. Siamo arrivati, Claudia
è rimasta favorevolmente impressionata, ha detto -Se portavo il costume mi mettevo a prendere il sole- Eugenio ha preso la palla al balzo -Qui non c’è nessuno puoi stare anche nuda- Parole al vento, comunque io e lui abbiamo scaricato i materiali ed abbiamo fatto il sopralluogo. Ad occhio e croce non era un lavoro così impegnativo, forse con un paio di giorni facevo tutto. Ho preso una pinza ed ho iniziato a raccordare parti dell’impianto per far funzionare qualche lampada. Claudia era rimasta sullo spiazzo,
Eugenio non lo vedevo, mi sono sporto da una finestra semi rotta ed ho visto Claudia nuda che parlava con Eugenio, gli diceva -Spogliati anche tu- Loro non mi vedevano, volevo verificare se l’effetto avuto in macchina era vero o poteva essere una falsa sensazione, quindi sono rimasto nascosto. Eugenio non voleva, è stata Claudia ad aprire la patta tirare fuori il cazzo e prenderlo in bocca. Che bello vedere mia moglie fare un pompino ad Eugenio, ho tirato fuori il cazzo che quasi mi faceva male per come era duro, mi sono segato con tutta la forza, una sborrata micidiale a terra. Non avevo mai goduto così. Il pompino è durato tanto, li ho osservati col cuore in gola. Riflettevo sul perché loro non mi hanno considerato, potevo scendere da un momento all’altro, per loro forse non esistevo oppure c’era qualcos’altro? Sicuramente avrà ingoiato la sborra Claudia, non ha sputato niente, lei è rimasta nuda, Eugenio mi ha raggiunto -Claudia si è messa a prendere il sole nuda- -Ha fatto bene, con questa giornata invogliante, stai con lei io so quello che devo fare- Poteva rifiutare? E’ andato di corsa, mi sono messo ancora alla finestra, hanno parlato qualche secondo, poi si è spogliato anche lui, ha preso un pannello dalla macchina, l’ha messo tra l’erba Claudia si è distesa, lui sopra, hanno scopato alla grande mentre mi facevo un’altra sega, sempre allo stesso punto, ho fatto un
lago di sborra. Ho aspettato che finissero a scopare, ho chiamato Eugenio per chiedergli qualcosa, sono saliti insieme, entrambi nudi, mano nella mano. Ho finto di chiedere qualcosa portandoli davanti al lago della mia sborra, lo hanno visto, si sono guardati,
Claudia ha capito, si è abbracciata al suo collo, poi si è piegata prendendo ancora in bocca il cazzo di Eugenio. Lavoro non se ne è più parlato, ci siamo seduti sul telo nell’erba, abbiamo consumato i panini col resto. -Eravate in sintonia già da prima?-
Si sono guardati ancora, Claudia ha ammesso che tra loro c’era una relazione, che il casolare Eugenio l’aveva acquistato su consiglio di Claudia e che il coinvolgermi era tutta opera sua, praticamente Eugenio stava ai suoi ordini, come d’altronde io.
Credo che se non avessimo vissuto quella situazione probabilmente non sarei mai venuto a conoscenza della loro relazione. In fondo ho scoperto una mia debolezza.
scritto il
2025-02-23
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