Mia sorella Giorgia

Scritto da , il 2021-02-05, genere incesti

Mi chiamo Luca, ho 43 anni, attualmente sono single, aggiungerei felicemente, perché dopo varie storie piuttosto lunghe mi sono proprio scocciato di avere vicino qualcuna che passa più tempo a rompere il cazzo piuttosto che a succhiarlo.
Mia sorella Giorgia ha 4 anni meno di me e invece lei si è sposata con Carlo e hanno avuto un figlio.
Da adolescenti, in casa dei nostri genitori, ci siamo sempre comportati da normali fratello-sorella, con anche frequenti litigate tipo quando lei occupava a lungo l’unico bagno a disposizione.
Qualche volta, quando sapevo che eravamo da soli in casa e la sentivo andare in bagno per farsi la doccia, l’ho spiata dal buco della serratura e devo ammettere che era proprio un bel vedere: mia sorella è sempre stata carina e all’epoca aveva un corpo curvy, normale di tette ma con un bel culo tondo, io preferisco le ragazze così piuttosto che troppo magre come va di moda adesso.
Col tempo si è smagrita un po’, ma il sedere gli è rimasto formoso e soprattutto non ha perso il suo viso da zoccola che mi ha sempre fatto sesso: un bel nasino sottile, begli occhi scuri e una bella bocca da pompini che mi ha fatto fantasticare un sacco su come potesse stare un cazzo tra le sue labbra.
Non ho mai avuto il coraggio di provarci a quell’età perché pensavo fosse una cosa impossibile da realizzare fare sesso con la propria sorella e così mi sono accontentato di masturbarmi qualche volta pensando a lei.
Tra l’altro lei ha sempre avuto attorno fidanzatini da adolescente e quando anch’io ho trovato la morosa me la sono un po’ messa via.
Il desiderio di farmela però non è mai scomparso del tutto, anche perché ogni tanto lei metteva in FB foto che risvegliavano la mia attrazione nei suoi confronti (tipo quella mentre stava ballando con una sua amica, entrambe belle alticce, mia sorella con una faccia da porca che neanche una pornostar avrebbe), e questa voglia è rimasta latente finché dopo tanti anni sono tornato single.
Le occasioni di scopare adesso non mi mancano, c’è una mia collega che avendo il marito che non la tromba più ha iniziato a darci dentro con me, ma ovviamente non riusciamo a incontrarci tutte le volte che vorremmo.
Ho quindi ricominciato a pensare anche a mia sorella, soprattutto dopo aver fatto un bel sogno con lei protagonista.
Mi sono svegliato quella mattina con il cazzo in tiro e con un bel sorriso stampato in faccia, mi ricordavo molti particolari del sogno: io e mia sorella eravamo in una casetta che dava su una spiaggia e tra pompini, leccate, scopate e orgasmi vari avevamo fatto tanto di quel sesso da consumarmi il pisello.
Non potevo andare al lavoro con l’erezione che avevo, mi sono dovuto fare una sega per scaricarmi e ovviamente mi sono ispirato al sogno appena fatto.
Che orgasmo intenso!
In ufficio non ho reso molto quel giorno, continuavo a ripensare al sogno e a mia sorella, e ad un certo punto mi son convinto che dovevo dirglielo.
Non era certo una cosa facile, però avevo deciso intanto di parlarle del sogno e vedere come l’avrebbe presa, così un giorno le scrissi di aver fatto uno strano sogno, senza entrare nei particolari, e che ne volevo parlare con lei.
L’ho raggiunta a casa sua per un caffè dopo pranzo, lei lavora solo alla mattina e io mi ero preso un giorno di permesso, eravamo da soli perché mio cognato era al lavoro e mio nipote all’asilo.
E’ stato complicato iniziare il discorso, ma poi ho trovato il coraggio.
- Ehm… è sembrato strano anche a me, ma l’altra notte ho sognato che io e te facevamo sesso. Non so come mai… -
Mia sorella mi sorprese con una risatina, non so se di imbarazzo o per l’orgoglio di sentirsi desiderata sessualmente.
- L’avevo capito che ti riferivi a questo quando mi hai scritto di aver fatto uno strano sogno… -
- A te è mai capitata una cosa del genere? -
- No, non mi è mai successa… ma perché hai sognato proprio me? -
- Non lo so. In ‘sto periodo sono un po’ in astinenza e forse gli ormoni mi hanno fatto uno scherzo -
- Non sarai mica innamorato di me?!? -
Volevo risponderle che le volevo bene ma che ero innamorato solo del suo viso e del suo culo, però mi trattenni.
Fu lei a riprendere il discorso.
- So che nei sogni quello che succede ha quasi sempre un secondo significato -
Appunto, “quasi sempre” pensai io.
- Luca, ti suggerisco di andare da uno psicologo così ti spiega il significato del tuo sogno, è l’unica soluzione -
Quel giorno non andai oltre, la ringraziai per il consiglio e andai via.
Già in macchina ripensavo alla tutina attillata che indossava quel giorno, che le metteva in risalto la forma tonda del culo mentre era di spalle a preparare il caffè, e arrivato a casa non potei evitare di dedicarle una sega.
Nei giorni successivi mia sorella mi incalzava per sapere se ero andato dallo psicologo, ma io non ne avevo nessuna intenzione, sapevo benissimo cosa provavo e più o meno esplicitamente le ho fatto capire che mi sarebbe piaciuto fare qualcosa con lei, anche senza arrivare al sesso completo.
In fin dei conti saremmo stati due adulti consenzienti che si davano piacere a vicenda, che male c’era? Non facevamo male a nessuno!
Lei mi disse di piantarla con questi discorsi e allora provai a fare leva sulla sua porcaggine inviandole una foto del mio cazzo in tiro (non sono preso male ad attrezzatura) e scrivendole che avevo bisogno di una mano per risolvere il problema, magari vedendo il mio pisellone si sarebbe sciolta.
Invece mia sorella mi scrisse che non avrei dovuto mandarle quella foto e di finirla con questa storia una volta per tutte.
A quel punto mi arresi, le dissi che se avesse cambiato idea sarei stato sempre disponibile, cancellai dalla chat foto e messaggini e ci misi una pietra sopra, non troppo pesante però. Intanto le avevo messo la pulce nell’orecchio, non si sa mai, la speranza è l’ultima a morire.



Chissà perché tutta questa attrazione nei miei confronti… non mi sembra di averlo mai provocato neanche quando eravamo adolescenti.
Anch’io l’ho sempre visto come un bel ragazzo, ma caspita è mio fratello, non posso lasciarmi andare!
Però ha proprio un bel cazzo, fortuna che sono riuscita a salvare la foto che mi ha mandato prima che la cancellasse.
Mi sento la patata tutta bagnata, più delle altre volte che abbiamo parlato delle sue voglie, quasi quasi adesso mi faccio un bel ditalino guardando il suo cazzo duro sullo schermo...
E pensare che a mio marito, da un bel po' ormai, non gli si drizza più, eppure mi hanno sempre detto tutti i ragazzi con cui sono stata che sono una pompinara eccezionale e che farei arrapare anche un morto, è proprio vero: chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane!
A meno che…
Ne abbiamo parlato spesso ultimamente io e mio marito di provare a dare una scossa alla nostra sessualità, magari in una situazione un po’ più porca potrebbe eccitarsi e tornare prestante come quando l’ho conosciuto.
Pensavamo di provare a farlo in tre, con un’altra donna o con un altro uomo.
Lui, tra le due possibilità, preferirebbe prima tentare col vedermi lesbicare con un’altra donna e poi se dovesse tirargli aggiungersi alla mischia, ma a chi potrei chiedere? Una prostituta è fuori discussione per paura delle malattie e una mia amica single prima o poi potrebbe lasciarsi scappare qualche particolare e sputtanarci anche senza volerlo.
Oppure farlo in tre con un altro uomo, è sempre stata una mia fantasia che non ho ancora realizzato, una bella doppia penetrazione, dev’essere fantastico sentire due cazzi dentro di me, uno nella figa, l’altro nel culo, che mi pompano per bene… Osservandomi all'inizio in azione con un altro uomo, Carlo potrebbe sbloccarsi e unirsi alla scopata.
E perché non approfittare quindi di mio fratello?
So già che mi scoperebbe subito, è uno che conosciamo e potrebbe anche non usare il preservativo se mi assicura che è a posto, non lo direbbe a nessuno perché anche per lui sarebbe un segreto da conservare e il suo bel cazzo nella foto non riesco a togliermelo dalla testa.
Sí, appena torna ne parlo con Carlo e vediamo che ne pensa, spero che sia d'accordo, intanto adesso mi faccio contenta...



Mi era arrivato un messaggino di mia sorella, con scritto che aveva bisogno di parlarmi.
Pensai “Cacchio, che mi vorrà dire? Che sia ancora incazzata dall’altra volta che ci ho provato?”
Questa volta venne lei a casa mia, era vestita con dei normali jeans e un maglioncino girocollo, ma aveva su degli stivaletti niente male che mi avevano già fatto imbarzottire il pisello appena la vidi.
Mentre preparavo il caffè, mi disse che in quel periodo era un po’ giù.
- Come mai? -
- Al lavoro siamo incasinati e quando arrivo a casa non riesco a rilassarmi come vorrei… -
E mi ha guardato con uno sguardo strano, solo in quel momento notai che si era truccata più del solito, i suoi occhi scuri avevano una malizia mai vista prima.
- Carlo non ti dà una mano con la casa? -
- Sì, però mi piacerebbe che facesse anche altro -
- Ad esempio? -
- Bhe… hai capito, ultimamente mi trascura, ma non per colpa sua, diciamo che non riesce a fare quello che dovrebbe fare -
Stavo capendo bene o stavo fraintendendo a causa della mia voglia di lei? Mi stava dicendo che non scopava col marito perché a lui non tirava? Voleva chiedermi di prendere il suo posto?
- Ecco, io… noi avremmo pensato di provare a ravvivare il nostro rapporto coinvolgendo un’altra persona, sperando che magari lui si sblocchi in una situazione eccitante -
- Mi stai dicendo che volete tentare una cosa a tre? -
- Sì, tu cosa ne pensi? -
Peccato, speravo che mi chiedesse di fare sesso con lei al posto di suo marito.
- Non sono un esperto, ma penso che potrebbe funzionare, tentar non nuoce. Avete già in mente a che donna chiedere? -
- Veramente vorremmo iniziare con un uomo… -
In quel momento mi son sentito sbiancare, probabilmente perché tutto il mio sangue è andato a inturgidirmi il cazzo.
- Posso candidarmi? - dissi in tono scherzoso.
- In realtà lei signore sarebbe già stato selezionato, se è d’accordo -
Evvai! Incredibile! Penso che vincere alla lotteria darebbe meno emozioni.
Ci siamo sorrisi e mi sono avvicinato a mia sorella con i pantaloni ormai strettissimi, lei ha notato l’erezione e non sapeva se guardarmi il pacco o in faccia. Ero in piedi ormai di fronte a lei che era seduta e ho cominciato a tirare giù la zip dei miei jeans.
- Aspetta, che fai? -
- Come che faccio? Entro nella parte! -
- Calmati, sono qui solo per capire cosa ne pensi della proposta -
- Non ti sembra chiara la risposta? Se sei venuta a tastare il terreno, tasta questo -
Le presi una mano e gliela misi sopra i miei pantaloni, a lei brillarono gli occhi e si morse leggermente il labbro inferiore.
- Direi che non si può fraintendere, ti confesso che mi fa proprio voglia il tuo bel pacco, però sono d’accordo con Carlo che oggi ne avremmo solo parlato -
- Dai… fammi almeno una sega così verifichi che sia tutto a posto, consideralo un controllo qualità -
Ridendo mi disse che preferiva avere il permesso a procedere, quindi mandò un sms al marito chiedendogli se intanto poteva masturbarmi, visto che io ero ben contento di aiutarli.
Nel frattempo io mi ero tirato fuori il cazzo durissimo e me lo segavo piano di fronte a lei, e lei dopo essersi calata jeans e mutande aveva cominciato a toccarsi il clitoride.
Che bella la figa di mia sorella, depilata quasi completamente a parte una strisciolina verticale di peli sopra lo spacco.
Quando arrivò il messaggio di risposta, me lo fece leggere perché ancora non ci credevo che volessero fare 'sta cosa, mi sembrava troppo bello per essere vero: “Ok, fagli pure un pompino se ne avete voglia, ma aspetta a scopartelo perché vorrei esserci anch’io quando ti penetrerà”.
Neanche si fosse spento il semaforo rosso al via di un gran premio, le cacciai il mio cazzo in bocca e cominciai a muoverlo avanti e indietro, lei all’inizio fu presa alla sprovvista ma poi cominciò ad assecondarmi e ad usare la lingua attorno alla mia cappella quando ero dentro.
Mi gustavo quella sensazione splendida, intanto lei mi mise le mani dietro le chiappe e mi accompagnava nelle spinte, a quel punto smisi di scoparle la bocca e lasciai fare a lei, iniziò ad accarezzarmi le palle con la sinistra e a segarmi con la destra la parte di cazzo che in quel momento era fuori dalla sua bocca, guardandomi negli occhi, uno dei pompini ragnati e segati più belli della mia vita.
- Aaahhh siiiii Giorgia, sei fantastica, sei proprio una pompinara nata -
Al che lei mi fece l’occhiolino continuando a succhiarmelo con gusto, chissà quanti gliel’avranno detto...
Di solito duro abbastanza, ma quella volta non riuscii a resistere a lungo, avevo troppa voglia di sborrare con lei.
- Sto per venire, dove mi fai schizzare? -
Se lo tolse un attimo di bocca, continuando col lavoro di mani.
- Tu dove vorresti? A me la sborra piace prenderla dappertutto -
- Allora inizia in faccia e poi apri la bocca che finisco dentro così la assaggi -
Diede gli ultimi colpi e sentendo che ormai c’ero diresse la punta del mio cazzo verso il suo viso e cominciò a ricevere gli schizzi sorridendo, spostava l'uccello di qua e di là come fosse un idrante per spegnere la sua voglia di cazzo, gli ultimi li fece finire in bocca.
Non riusciva ad aprire gli occhi perché erano imbrattati di sperma, era bellissima e sexy, ingoiò quello che le era entrato nella bocca e la aprì per farmi vedere che lì non era rimasto niente.
- Che buona la tua sborra, Luca, ma quanta ne avevi? E’ da tanto che aspettavi questo momento, vero? -
Io non riuscivo a parlare, facevo fatica anche a stare in piedi da quanto avevo goduto, nel frattempo lei si toglieva lo sperma dalle palpebre con le dita e se le leccava.
- Direi che il controllo qualità è stato brillantemente superato -



continua...


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