Il regalo misterioso - cap.1

Emma si svegliò come ogni giorno, ma oggi c’era qualcosa nell’aria che sembrava diverso. Non che le piacesse fare grandi festeggiamenti: preferiva la tranquillità e la solitudine. Il suo 18° compleanno era un altro giorno come tanti, eppure una piccola parte di lei si sentiva diversa, come se l’età adulta le stesse per riservare qualcosa di nuovo, di sconosciuto.

Era una ragazza riservata, introversa. A scuola aveva pochi amici, ma quelli che aveva erano speciali. Non amava essere al centro dell'attenzione, e questo le rendeva il compleanno un po' imbarazzante, ma non poteva negare di avere una leggera aspettativa. La mattina passò lentamente, tra lezioni e chiacchiere fugaci. Quando finalmente suonò la campanella, Emma si affrettò a tornare a casa.

Arrivò a casa, e la solita quiete la accolse. La porta di ingresso era chiusa, la casa silenziosa. Mentre si avvicinava al portone, notò qualcosa di strano: un piccolo pacchetto posato proprio davanti alla porta, come se qualcuno lo avesse lasciato lì in fretta. Non c’era un biglietto, né un nome, solo una borsetta.

Emma si chinò e la sollevò con cautela. La guardò con maggiore attenzione e finalmente poté notare il logo di Victoria's Secret disegnato. Chi poteva averle lasciato un regalo in un modo così particolare? I suoi genitori non sembravano il tipo da fare sorprese misteriose, e nessun altro aveva accesso alla sua casa. La curiosità crebbe in lei, ma anche un piccolo brivido.

Emma rimase ferma per un momento, guardando la borsetta tra le mani. Non si aspettava nulla del genere. Era una ragazza semplice, che non amava l’ostentazione. Qualcosa in quella borsetta la incuriosiva. Decise di entrare in casa e mettersi comoda, ma la borsetta rimase lì, sulla scrivania, davanti a lei.

Cosa significava tutto ciò? Era un regalo di compleanno, ma da chi? Un misto di emozioni cominciò a pervadere il suo cuore: stupore, confusione, eccitazione. Nonostante la sua natura riservata, Emma non riusciva a ignorare il mistero che si celava dietro quel gesto.

L’aprì delicatamente, e dentro trovò… un completino intimo: delle mutandine rosse aperte sotto e un push-up abbinato. Semplice, ma intrigante e soprattutto nascondeva un messaggio subliminale? Attualmente Emma, non aveva una relazione, la sua unica si era conclusa in modo rocambolesco circa un anno prima. All’interno, c'era un biglietto, piegato con cura. Emma lo sfilò e lo aprì lentamente.

Le parole erano scritte a mano, in un carattere elegante, ma anche un po' sfuggente, come se qualcuno avesse voluto lasciare un messaggio senza dire troppo. Il biglietto recitava:

"A volte, i regali più speciali arrivano quando meno te lo aspetti. Ogni passo che fai ti porta più vicina alla tua verità. Buon compleanno, Emma."

Le parole erano criptiche, ma le toccarono in qualche modo. C'era un tono di mistero, ma anche una sensazione di lussuria, come se qualcuno, da qualche parte, volesse che lei sapesse di essere desiderata. La ragazza guardò il completino incuriosita e si immagino di indossarlo. Prima ad ora non aveva mai avuto il coraggio di comprare un completino sexy, ma allo stesso modo una sfumatura di timore turbò la sua quiete.

Mentre Emma rifletteva sul messaggio, una domanda cominciò a farsi strada nella sua mente: chi poteva essere la persona dietro quel regalo? Si sarebbe fatta viva? Quando e come? Aveva pochi amici, e nessuno di loro sembrava particolarmente incline a fare gesti così misteriosi e ambigui. I suoi genitori, non potevano sicuramente essere e vista la natura del regalo non osava a farne parola con loro. Ma chi? Non sapeva spiegarsi cosa, ma c’era una sensazione strana che le cresceva dentro, un misto di eccitazione e preoccupazione. Cercò di non pensarci e dimenticarsi dell’accaduto per tutto il giorno.