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Un Paese per VecchiLa mano di Tina si muoveva lentamente, trattando il mio uccello duro con molta delicatezza. Lo scappellava appena poi tornava su piano, poi ancora giù fino in fondo, scoprendo tutto il glande, fermandosi per un istante per poi riprendere con ritmo dolce e regolare. - Va bene così? – mi sussurrò all’orecchio. - mmm…si, si … oohh… - farfugliai nel godimento più totale. Cercavo di resistere ma sapevo che sarei durato poco. Erano parecchio che non venivo e l’uccello era pronto a scoppiare dopo a... tempo di lettura 19 mingenereEteroscritto il
2011-01-06di
NotturnoI Romano 8: Vito Romano non era sempre stato “lo Zio” (parte quarta: l'abito nuziale)I Romano 8: Vito Romano non era sempre stato “lo Zio” (parte quarta: l'abito nuziale) Lina Romano era nella sua stanza con zia Rosalia e stava provando l'abito nuziale. Rosalia era la moglie di zio Tano, il capo mandamento che aveva accolto i fratelli Romano – Vito, Lina e Marietto – dopo che loro padre, il capo dei capi Antonio Romano, era stato ucciso. Zio Tano se li era tenuti anche dopo che loro madre se ne era andata chissà dove. – Sei proprio bella, Lina – le disse zia Rosalia aiutando... tempo di lettura 10 mingenere
Incestiscritto il
2011-01-07di
Joe CabotChiss@ se c'è posta?Chissà se cè post@ Terra di Trinacria, Alla Gentil Donzella Emanuela Madam, la notte scorsa, girovagando sul web, in questo grande oceano immenso e sconfinato ho letto il suo annuncio, e come una folgore a ciel sereno, Al cuor mi ha colpito la frase: (astenersi arrapati e similari) Con un gesto dettato più dall’istinto che dalla ragione le ho scritto una missiva veloce e haimè, abbastanza grossolana, Oggi ho abbandonato la mia postazione, poiché non ho resistito a... tempo di lettura 11 mingenere
Eteroscritto il
2011-01-07di
hantuanLa campana di SalakòsErano anni che non venivo fin quassù. La piccola chiesa di Salakòs è posta in cima ad una roccia, quasi uno sperone che si affaccia nel vuoto, dominando il mare da un'altezza incredibile. Esposta ai venti e abbarbicata in quella impossibile posizione, la chiesa è quasi una sfida fatta dall'uomo alla natura. Circondata da olivi nodosi e secolari, ci si arriva per uno stretto viottolo che parte dal villaggio sottostante. Salakòs è un villaggio minuscolo, di non più di quindici case, abita... tempo di lettura 8 mingenere
Sentimentaliscritto il
2011-01-08di
DiagorasIl dolce sapore della perversioneLa nostra ennesima pazzia. Ogni volta ancora più difficile e rischiosa. Un gradino sempre più in su, verso la follia e l’azzardo. Perché farlo normalmente, fare l’amore in modo tranquillo, magari su un letto o sul divano di casa, per noi non è più sufficiente. Troppo spesso ci appare monotono e ripetitivo. Cerchiamo sempre, ormai, di vivere una situazione che vada oltre. Perché se non proviamo quel meraviglioso brivido di libidine, che ci viene regalato solo dalla possibilità di correre il... tempo di lettura 12 mingenere
Eteroscritto il
2011-01-08di
DiagorasUn amore di zia - Capitolo 8 - La collana di perleContinuai a fare questo giochino per circa un ora. Avevo la zia di fronte a me, con le gambe aperte e grondanti di umori. Aveva la testa china su un lato, e respirava affannosamente. Mi abbassai su di lei. “Sono cattivo vero?” le dissi baciandola. “Non so più come dirtelo che voglio venire” mi disse sorridendo. “Zia, ti ho forse fatto del male o altro” le chiesi un po’ preoccupato. “No no – si affrettò a rispondere – che dici! E’ che stare dietro ai tuoi ritmi è sempre pesante”. Mi abbass... tempo di lettura 8 mingenere
Incestiscritto il
2011-01-09di
Minstrel InloveIl Bello delle exMia moglie ed io siamo una coppia molto curiosa di provare le varie sfaccettature del sesso. Ma fino a poco tempo fa questa curiosità era sempre frenata da pregiudizi riguardanti chi avremmo potuto incontrare e cosa sarebbe potuto accadere. Siam stati qualche volta in alcuni club priveè, concludendo le nostre serate con una sana trombata fra di noi e ogni volta, uscendo, ci siamo preoccupati del fatto che potesse essere stato presente qualcuno che ci conosceva... Per lo stesso motivo anche la po... tempo di lettura 9 mingenere
Prime esperienzescritto il
2011-01-10di
fuocoPrima della prima voltaQualche sera fa ho cercato di ricordare la prima volta che l`ho preso nel culo. Sono un paio di giorni che ci penso ma proprio non lo ricordo. I ricordi si affastellano confusi alla memoria, e` passato troppo tempo, e mi pare che ci siano tante prime volte. Prima di un cazzo adulto mi aveva inculato il cazzo sottile e lungo di mio cugino Gino, ma prima di lui gia` diversi cazzi mi avevanop chiavato in bocca. Ma prima di succhiare un bel cazzo mia madre mi aveva piu` volte infilato un dito nel cu... tempo di lettura 8 mingenere
Prime esperienzescritto il
2011-01-10di
MitanaQuelle unghie laccate di rosa (cap.1 di 2)A Thalames non c’è praticamente nulla. O, per meglio dire, Thalames offre talmente poco, ha così poche attrattive, che anche noi che abitiamo in zona ci andiamo molto di rado. E quando ci andiamo è solamente perché abbiamo un motivo valido per recarci al paese: magari un motivo di lavoro, o una visita ad un parente o ad un amico. Di certo nessuno va a Thalames per fare solo una passeggiata e per ammirare le bellezze del luogo. E di turisti, ovviamente, nemmeno l’ombra. Poche case, abitate... tempo di lettura 11 mingenere
Trioscritto il
2011-01-11di
DiagorasQuelle unghie laccate di rosa (cap.2 di 2)Arrivai ad avere la certezza che le mie supposizioni fossero corrette, e che lei non sapesse della mia presenza, quando si sdraiò nuovamente e si unse di olio il ventre ed i seni. Si cosparse abbondantemente del liquido, appoggiò la bottiglietta su un basso tavolino di bambù lì vicino, e continuò a massaggiarsi, sempre più languidamente, sempre più deliziosamente, riempiendo la mia vista del suo corpo che lei stessa stava eccitando, come i turgidi capezzoli, che vedevo ergersi maliziosi dalle t... tempo di lettura 11 mingenere
Trioscritto il
2011-01-12di
DiagorasMeltemi: il vento dell'innocenzaLa sabbia, sotto i suoi piedi nudi, era fresca e lieve, carezzevole e delicata, piacevolmente cedevole. Il bambino correva sulla spiaggia solitaria, felice e spensierato, gli occhi rivolti verso l’alto, a quel gioco meraviglioso che accendeva la sua fantasia. Il vento gonfiava il suo aquilone, lo sollevava e lo spingeva impetuoso, ed il filo stretto nella piccola mano tirava e vibrava, come mosso da vita propria. Il bambino guardava l’aquilone verde e giallo ondeggiare, virare improvvisament... tempo di lettura 9 mingenere
Sentimentaliscritto il
2011-01-12di
DiagorasAl cinemaUn film indimenticabile Era il mese di luglio di tre anni fa e faceva un caldo terribile a Milano, dove ero restato per lavoro, mentre mia moglie era al mare, beata lei! Sono ingegnere in un grande centro di ricerca e per una improvvisa quanto importante serie di riunioni al ministero ho dovuto recarmi a Roma per qualche giorno. Sistematomi al solito hotel, mi sono recato all’appuntamento di lavoro nel primo pomeriggio. La riunione è durata fino a sera, poi tutti siamo stati invitati a cena d... tempo di lettura 11 mingenere
Masturbazionescritto il
2011-01-13di
Steve4 sorelleA costo di passare per un porco ossesso bastardo pedofilo devo raccontare alcuni episodi che mi sono accaduti colla partecipazione di ragazzine. Tengo a precisare, pero`, che eccetto qualche caso raro sono sempre stato vittima piu` che carnefice. Non serve a giustificare il fatto, essendo io molto grande rispetto a loro, ma voglio precisare la cosa. Davanti casa mia passavano spesso quattro ragazze che immancabilmente sbirciavano nel mio giardino e quando mi vedevano mi guardavano ridacchiando. ... tempo di lettura 9 mingenere
Pissingscritto il
2011-01-13di
MitanaLa ragazza dell'autostradaLa ragazza faceva l'autostop poche centinaia di metri dopo il casello d’entrata dell’autostrada, a Salonicco, il pugno della mano destra chiuso ed il pollice proteso nella direzione in cui lei desiderava andare, in quel gesto universalmente conosciuto da chi chiede un passaggio. Si era appostata sulla corsia che usciva dalla stazione di servizio, con un cartello con sopra scritto "Atene", appena visibile nella tenue luce del sole al tramonto di quella calda serata estiva. Poiché il viaggio s... tempo di lettura 11 mingenere
Voyeurscritto il
2011-01-13di
DiagorasAlla fiera di St. GaetanAlla fiera di St. Gaetan, prima domenica di Agosto. Ci sono giostre con cavalli di legno che girano al suono degli organini. Passo davanti a baracconi delle meraviglie: il fachiro mangiatore di fuoco, il gigante, la donna cannone. Ci sono le bancarelle dei dolciumi profumate di mandorle e colorate dai lecca-lecca. Una folla trasognata si muove fra gli specchi e i lustrini. Guardo le persone che incontro sforzandomi di indovinare il loro carattere e il loro destino. Una moglie spum... tempo di lettura 34 mingenere
Eteroscritto il
2011-01-13di
Olof Rekkolong Una famiglia accogliente - Capitolo 6 - StacanovistaIl bus si fermò con un sussulto. C'era poca gente, e quando scesi l'odore della pioggia appena caduta permeava l'aria della piazza. Il palazzone antico era proprio di fronte a me: la sua stazza e il suo stile classico ben si intonava con la sacralità che hanno tutte le cose antiche, come quel posto. Entrai, e leggendo tra i vari cartelli, trovai la freccia. “Archivio”. Seguii i corridoi semivuoti, di gente che indaffarata andava a casa. Erano le sette passate. Mi fermai davanti ad una porta:... tempo di lettura 10 mingenere
Eteroscritto il
2011-01-13di
Minstrel InloveLa rivincita del dominatoUn giorno ero con Margherita e un'altra compagna, Giulia, a fare un lavoro di gruppo per la prof. Margherita, che da quel giorno in palestra, era diventata la mia Padrona mi ordinò di leccarle i piedi. Io stavo per farlo, ma non so perché quel giorno non obbedii. Chiusi la porta a chiave me la misi in tasca, presi di forza Margherita e le legai le mani. Dopo di che la presi la misi in ginocchio e, tenendola per i capelli, mi feci fare un bel pompino. Fu molto difficile poiché non voleva cedere,... tempo di lettura 4 mingenere
Sadomasoscritto il
2009-10-09di
FicodomoAl ristoranteLa mia Padrona mi ha portato in un bel ristorante di lusso. Il cameriere ci accompagna al tavolo. Siamo entrambi molto eleganti, lei ha un abito da sera di seta nera con un decolté molto profondo. Sbirciando, di profilo, posso scorgere quasi interamente i suoi magnifici seni. «Ti comando» - dice lei - «Dammelo ora!» Il locale è quasi pieno, ed io sono imbarazzatissimo dalla richiesta. Per fortuna la tovaglia è molto grande e arriva a coprire quasi interamente le nostre ginocchia. Con una mano,... tempo di lettura 3 mingenere
Dominazionescritto il
2009-12-28di
schiavoAnastasia, pelle di luna (cap.1 di 9)Avviso ai lettori: questo racconto ha, come filo conduttore, il genere "saffico", ma presenta situazioni che avrebbero consentito la sua collocazione anche nei generi "orge", "trio" e "etero". ------------------------------------------------------- Gli avvenimenti dell’estate di tre anni fa, in quel villaggio turistico a Corfù, impressero una profonda e radicale svolta alla mia vita di donna. Da allora, da quei giorni incredibili, l’immagine della mia esistenza e la percezione di me stes... tempo di lettura 9 mingenere
Safficoscritto il
2011-01-14di
DiagorasLoredanaSono in piedi nuda davanti alla specchiera del bagno e mi sto asciugando i capelli dopo una lunga, lunghissima doccia durante la quale, mi sono interrogata su come possa essere stato possibile.Mentre l’acqua scivolava calda sul mio corpo, sui miei bei seni, sui miei fianchi, sul mio sedere sodo, la mente ripercorreva quello che era appena successo e che solo poco tempo prima non avrei mai immaginato potesse accadermi.Nel tepore della doccia ho ripercorso a ritroso i passi che mi hanno condotto a... tempo di lettura 8 mingenere
Tradimentiscritto il
2011-01-14di
LoredanaIntrigo amoroso Cap.3Finalmente è tutto finito, ormai Tomas è solo un ricordo. Elisabeth senza Tomas tra i piedi sembra essere rinata e un'altra ragazza, lo si vede, è più felice, e sopratutto dopo quel nostro discorso siamo anche diventati ottimi amici.Infatti, c'erano giorni che usciavamo per metterci a parlare del più e del meno, e passavamo ore ed ore a parlare e parlare... Passavano così i giorni e i nostri discorsi piano piano diventavano sempre più intimi fino a diventare confessioni vere e proprie.E da propr... tempo di lettura 8 mingenere
Prime esperienzescritto il
2011-01-14di
SamAnastasia, pelle di luna (cap.2 di 9)Avviso ai lettori: questo racconto ha, come filo conduttore, il genere "saffico", ma presenta situazioni che avrebbero consentito la sua collocazione anche nei generi "orge", "trio" e "etero". ------------------------------------------------------- Con un ultimo schiaffetto su una natica, Anastasia mi chiese di girarmi. Lentamente, riemergendo a fatica da quegli erotici pensieri ai quali mi ero lasciata andare, mi voltai, guardandola in viso. E sentii il mio cuore perdere un colpo. A... tempo di lettura 7 mingenere
Safficoscritto il
2011-01-14di
DiagorasPrima EsperienzaPrima esperienzadi xx72xx Era l’estate del 1989 e il mio ragazzo mi aveva appena lasciato a casa da sola per andare in ferie con alcuni suoi amici all’estero.Quella sua decisione proprio non l’avevo gradita, ed ero profondamente in collera con lui.Nonostante i miei rimproveri lui era fermamente deciso, quindi a me non rimaneva che accettare questa scomoda decisione.Io avevo 18 anni e i miei per la prima volta mi avevano dato il permesso di andare in vacanza da sola, non so se per dispetto a ... tempo di lettura 14 mingenere
Zoofiliascritto il
2011-01-15di
xx72xxAnastasia, pelle di luna (cap.3 di 9)Avviso ai lettori: questo racconto ha, come filo conduttore, il genere "saffico", ma presenta situazioni che avrebbero consentito la sua collocazione anche nei generi "orge", "trio" e "etero". ------------------------------------------------------- Quella sera i nostri ragazzi tornarono verso le sei. Vittoria ed io eravamo ancora in spiaggia quando loro arrivarono. Si sedettero con noi e ci raccontarono della loro giornata e delle lunghe immersioni che avevano fatto. Parlavano di mare, d... tempo di lettura 8 mingenere
Safficoscritto il
2011-01-15di
DiagorasAnastasia, pelle di luna (cap.4 di 9)Avviso ai lettori: questo racconto ha, come filo conduttore, il genere "saffico", ma presenta situazioni che avrebbero consentito la sua collocazione anche nei generi "orge", "trio" e "etero". ------------------------------------------------------- Ora passavo la lingua sulla cappella, ora la sfioravo con le labbra, ora mi facevo scivolare il pene lungo la guancia. Mi rendevo conto di essere posseduta, quasi divorata, da un desiderio oscuro e sconosciuto, di leccare e di succhiare la viril... tempo di lettura 8 mingenere
Safficoscritto il
2011-01-16di
Diagoras