Autostop

Scritto da , il 2011-01-31, genere tradimenti

A furia di pregarla ero riuscito a spingere mia moglie a tradirmi con Riccardo, il bidello delle scuole medie il cui giardino confinava col nostro. Sposati da dodici anni l`abitudine ci faceva patite ogni incontro sessuale. Ci volevamo bene, eravamo innamorati ma il solito tran tran di una vita monotona ci costringeva a fantasticare per concludere un coito decente. Commentavamo a voce alta di un terzo che penetrava la mia lei mentre io mi masturbavo felice. Arrivammo alla conclusione che se si fosse fatta sbattere da Riccardo avrebbe fatto di me l`uomo piu` felice al mondo. Anche Riccardo ne sarebbe stato felice visto come spiava le cosce di mia moglie quando era in giardino. A furia di preghiere da parte mia di sguardi da parte di Riccardo e di ormoni che nelle vene di mia moglie giovane giravano a palla il bidello riusci un giorno a trascinare mia moglie in una nicchia della siepe che separava i giardini e la fece sua. Quando tornai a casa e mi mostro` le mutandine strappate ancora intrise della sborra amica la baciai in bocca le leccai la fica e la chiavai nel culo. Ero felice e lo fui ancor di piu` quando nei giorni successivi Riccardo eludeva il controllo di sua moglie e si appartava con la mia nel solito angolo del giardino. Ero riuscito a stanare la puttana nascosta in lei. Ogni coito era ormai un romanzo, un`avventura un godere come ai tempi del fidanzamento. Ma il solo Riccardo non bastava, ne` a lei ne` a me. E poi io volevo assistere all`incontro. Portai mia moglie lungo i fiumi alla ricerca di cazzi nuovi, nei cinema a luci rosse per trovare altri cazzi pero` con scarso successo. Persino lungo il lago di Lugano alla ricerca di uomini disposti a profittare di mia moglie mentre io li avrei guardati. Sempre con scarso esito. Uscivamo da casa entusiasti e speranzosi per rientrare mogi e disillusi. Alla fine si ricorreva a Riccardo come ultimo rimedio, il quale da parte sua si dava da fare per quello che poteva data l`eta` e la moglie che lo controllava. Il desiderio di un nuovo cazzo ci faceva star male, mia moglie e me, e mancava poco che portassi in casa i miei amici perche` me la chiavassero. Non ne ho avuto mai il coraggio, purtroppo. Una domenica noiosa decidemmo di fare il giro del lago di Como. Era un posto per turisti e non era impossibile incontrare qualche straniero allupato voglioso di lasciare un ricordo in una fica del posto. Mia moglie lavo` per bene gli attrezzi convinta e decisa di darla via al primo che incontrassimo. Io ero un po` titubante viste le altre escursioni andate a vuoto. Poco prima di mezzogiorno cominciammo a guardare piu` le insegne dei ristoranti che non le persone che incontravamo durante il percorso. Poggiato su una ringhiera prospiciente il lago vedemmo un giovanotto che se ne distacco` quando fummo alla sua altezza e fece il segno dell`autostop. Era alto magro un viso solare due occhi color acqua ed un enorme zaino sulle spalle. Prima che scendessi per mettere nel baule lo zaino feci in tempo a chiedere a mia moglie se le andava bene visto che era molto piu` giovane di noi. Con una certa luce che ben conoscevo negli occhi spalanco` la bocca per significarmi che bastava che fiatasse a lei andava bene. Sistemato nel baule lo zaino e sul sedile posteriore il nuovo amico, Antonello disse di chiamarsi, riprendemmo il cammino. - Italiano? - No, svizzero ma di madre italiana. Vado a Brescia dai nonni per qualche settimana. - Ma qui sei fuori strada. - Lo so. Ne approfitto per fare il turista. Il ragazo abbasso` il finestrino cavo` di tasca un pacchetto di sigarette e mentre me ne offriva ne mise in bocca una. - Oh no, ti prego. Nessuno di noi fuma. Qui, puoi fare tutto cio` che vuoi ma non fumare, ti prego. Dopo che il ragazzo era entrato in macchima mia moglie aveva allungato le gambe sul cruscotto e la gonna era risalita fino a scoprire le mutandine rosse. Il ragazzo non poteca scorgere piu` di tanto in cambio poteva agevolmete sbirciare nella scollatura dove la mancanza di reggiseno evidenziava la rotondita` dei seni e i capezzoli erano ben visibili colle punte contro la leggera stoffa. Mia moglie gli lanciava delle occhiate di fuoco e la voglia era evidente. Mise in tasca il pacchetto di sigarette farfugliando qualche scusa. - Bravo, sei stato bravo. Guarda, meriti un bacio da mia moglie. Mia moglie mi guardo` stranita perche` non se lo aspettava e quando la invitai a baciarlo si mise in ginocchio sul sedile e presa la testa del giovane tra le mani lo bacio` sulla bocca. Il povero Antonello non sapeva come comportarsi. Potevamo benissimo essere una coppia di matti o due viziosi. - Sei fidanzato? Gli ci volle un po` per recuperare la saliva e rispondere. - Si, con una ragazza svizzera. Lasciai che un`auto mi superasse. - L`hai mai tradita? - La conosco da meno di tre mesi. - E cosa vuol dire? Io ho tradito mia moglie in viaggio di nozze, figurati. L`ho tradita una volta e lei me lo sta facendo pagare ogni giorno. E ogni giorno un amante nuovo. - Non e` vero, mio marito dice bugie. Non cambio amante ogni giorno. - Ma l`amante ce l`hai. Dillo che ce l`hai. Mia moglie fece il broncio e lancio` uno sguardo al ragazzo che ricambio` imbambolato. - D`altronde se vuoi la moglie bella devi correre qualche rischio. Le corna sono dietro l`angolo. Che poi se ne sei al corrente corna non sono, non ti pare? Bofonchio` un " si " per nulla convinto e lo vidi allungare il collo per sbignare nella scollatura. Lungo il percorso ci fermammo presso un furgoncino che vendeva panini e ne offrii al nostro ospite. Appena ripartiti dissi a mia moglie: - Cara se sei stanca e vuoi fare un riposino passa sul sedile dietro e poggia la testa sulle ginocchia del nostro amico. Le fai da cuscino, eh Antonello? Al povero ragazzo gli si era prosciugata la bocca ed annui` scuotendo vigorosamente la testa per accettare l`invito. Che mia moglie fosse eccitata lo avevo notato, qualora ce ne fosse stato bisogno, quando succhiava il collo della bottiglietta di aranciata come fosse un bel cazzo duro. Non avevo finito di pronunciare la mia proposta che eccola scavalcare lo schienale e stendersi accanto al nostro amico. Inutile dire che gia` quando il ragazzo era salito in auto mi era venuto un cazzo duro che mi intralciava la guida. Per poco non mi sborrai addosso quando mia moglie sollevata la gonna fin sulle chiappe e colle mutande rosse ben in vista scavalco` lo schienale e si catapulto` addosso al giovane. Non passo` molto che sentii lo sciabordio del cazzo del ragazzo nella sua bocca e il sottile risucchio della lingua. Antonello incrociava timoroso il suo sguardo col mio. Lo rassicurai: - Lasciati andare. Mia moglie e` abituata a prendersi cio` che le piace. E tu le piaci. Per quanto riguarda me, quello e` un suo problema, non me ne frega nulla, oltretutto devo guidare. Era immobile come uno stoccafisso mentre mia moglie succhiava e risucchiava quel cazzo che le riempiva la bocca. Era la prima volta che vedevo mia moglie in azione. Era una situazione cercata da molto tempo ma mai soddisfatta. Mi rendevo conto che era una cosa strana ma prorpio per questo eccitante, molto eccitante. Invitai il ragazzo a carezzare mia moglie e appena allungo` le mani per sfiorarle le chiappe eccolo che si irrigidi` ed allago` la bocca vorace della mia signora. Pulito il cazzo la poverina alzo` la testa per schioccare la labbra e significarmi quanto piacere ne avesse avuto. Il ragazzo a capo chino asciugava lo strumento col fazzoletto. Io scoppiavo dalla voglia ed il cazzo mi faceva male. - E` stata brava la mia signora? Antonello mi guardo` senza parlare ma benche` teso il piacere era diffuso sul volto. Avevo lasciato il lungolago per salire una stradina angusta che portava in alto. Giungemmo su uno spiazzo che sovrastava il lago. Che panorama incantevole. Peccato aver mangiato i panini, sarebbe stato bello mangiarli ammirando quel paradiso della Natura. Ero talmente preso dallo spettacolo della Natura che non mi ero accorto di mia moglie distesa a terra sul ragazzo mentre gli succhiava ancora una volta il cazzo. Cercai un posto all`ombra di un pino estrassi il cazzo e mi accinsi ad assistere alla prima chiavata di mia moglie sotto il mio sguardo. Il ragazzo fece resistenza quando mia moglie cerco` di cavargli i pantaloni ma alla fine si fece ammirare nudo anche perche` lei aveva gettato via gli indumenti ed era rimasta nuda malgrado la fresca brezza che su quell`altura si faceva sentire sulla pelle. Antonello si dimentico` della mia presenza preso come era da quella Circe che si era impalata sul suo chiodo e saltava gridando di voglia repressa. Sborrai quando vidi lo sperma del giovane colare fuori dalla fica prova che il mio non era un sogno, il cazzo che mi stava chiavando la moglie era reale, i coglioni che sbattevano contro le chiappe della mia signora erano veri, ed i gridolini della mia donna i suoi gemiti erano provocati da quel superbo cazzo, che dopo un po` lo vidi infilato nella fica rapace e avida con lui disteso lungo fino a coprirla per intero. Eh la gioventu`. Per tre volte l`ha visitata, l`ha fatta sua per tre volte, mi ha chiavato la moglie per tre volte. Grazie Antonello. Gli proposi di restare nostro ospite ma il bisogno di vedere sua nonna o la paura di soccombere ad una donna cosi vorace lo fece desistere e con un bacio lungo e passionale ci lascio` per mai incontrarci piu`.

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