Al mare con un nero
di
Peppino
genere
prime esperienze
Questa è un’avventura con la mia compagna al mare avvenuta una ventina di anni fa.
La mattina decidiamo di andare al mare a prendere un po’ di sole e fare un bagno in spiaggia dove viviamo.
Giunti sulla spiaggia vediamo che è occupata da tante famiglie con bambini e molta confusione. Allora decidiamo di allontanarci sulla battigia e giunti a circa un km di distanza ci posizioniamo con ombrellone e sdraiette. Finalmente un po’ di tranquillità ci leviamo i vestiti e rimaniamo in costume, Silvia si era messa un bikini leopardato veramente striminzito composto da un tanga che lasciava fuori il culo e un top a triangolo che a malapena conteneva la sua terza e copriva appena l’aureola del capezzolo, io avevo un calzoncino di Positano.
Silvia, nome della compagna, mi chiede di spalmagli la crema per non scottarsi la schiena. Comincio dalle spalle e proseguo sino alle gambe passando sopra il culo sodo, ha una pelle morbida e liscia. La fortuna è che non ha peluria su tutto il corpo e la sua pelle risulta un velluto.
Per passare meglio la crema slaccio il top e massaggio a piene mani tutta la schiena. Passando sul sedere mi avvicino di più all’interno e lei allarga le gambe per facilitarmi l’operazione, io approfitto e massaggio anche la fica, non disdice e mugugna.
Silvia si gira e visto che stiamo molto lontano da tutti si toglie il top e rimane in topless, che meraviglia! È la prima volta che rimane in topless in luogo pubblico. Comincio a passale la crema sul seno che nel frattempo i capezzoli sono diventati turgidi e dritti duri come due spilli, magnifica.
Ora tocca alla pancia e alle cosce che lei apre invitandomi a passare anche lì e approfittando della situazione comincio a massaggiare il pube e scostando un po’ il tanga inserisco un dito nella fica e comincio a massaggiarla stuzzicando il clitoride contemporaneamente allungo una mano sul capezzolo destro e lo massaggio e strizzo, sento che si eccita e comincia a muoversi e mugolare allora gli slaccio il tanga e affondo la lingua nella fica e stuzzico il clitoride, con le mani torturo i capezzoli e le tette.
Ne frattempo si sta avvicinando un vucumprà. Un fusto nero alto due metri e un fisico eccezionale.
Vedendo questa scena tra me e la mia compagna il suo cazzo gli viene duro e dritto che non sta nemmeno nei leggeri calzoncini che porta. Si avvicina con timore e Silvia vedendo quella protuberanza notevole gli abbassa i calzoncini, esce un cazzo magistrale circa 30 cm e talmente grosso che la mano non riesce a circondarlo sarà di almeno 8 cm. Silvia gli dice di avvicinarsi e prova a prenderlo in bocca ma entra solo il glande e comincia a leccalo, ciucciarlo, spompinarlo e masturbarlo con tutte e due le mani, io nel frattempo continuo il cunnilingus e a torturarle i capezzoli. Non ce l’ha fa più e urla un orgasmo pauroso chiedendo di continuare ancora e nel giro di pochi minuti raggiunge un secondo orgasmo esilarante, non era mai venuta due volte di seguito, sembra spossata.
Silvia si alza a sedere sul lettino e mi sussurra piano all’orecchio che vuole scopare questo cazzo magnifico e visto che lo chiede con tanto amore gli dico che può fare come crede se gli fa piacere.
Il ragazzo che ha ancora il cazzo duro e lungo perché non è venuto gli prende il cazzone e lo trascina sino alla fica e introduce il cazzo dell’energumeno invitandolo a scoparla.
Appoggia la cappella sulla fica, Silvia gli dice fai piano è troppo grosso, lei è bagnatissima e così non fatica ad entrare, si sente strapiena e sfondata, non ha mai preso un cazzo così grosso, il mio è un cazzo normale di circa 17 cm, incitandolo a continuare con più impeto. Nel frattempo gli metto il mio cazzo in bocca e gli torturo i seni e capezzoli. Urlava in continuazione sto per morire, veniva rotta e come minimo è venuta almeno tre volte. Urla mi sta sfondando sto per morire basta no no continua ancora ancora. Stava per venire anche lui e esce dalla fica e gli sborra sul ventre e sulle tette un litro di sperma, Silvia sfinita gli pulisce la cappella con la lingua e deglutisce quel poco di sprema che è riuscita a prendere.
Era sfinita e distrutta e mi ha baciato ringraziandomi infinitamente per quello che gli avevo permesso di fare, scopare un cazzo nero dalle dimensioni mostruose.
Facciamo un bagno ristoratore e poi torniamo a casa soddisfatti. A casa abbiamo scopato ancora tutta la notte la Silvia ha raggiunto orgasmi a ripetizione, il giorno dopo abbiamo dormito per 12 ore consecutive perché sfiniti e soddisfatti.
Il giorno dopo Silvia mi ha baciato appassionatamente e presomi il cazzo in bocca mi ha fatto un pompino magistrale con ingoio di tutto lo sperma che gli ho spruzzato in gola, mai ingoiato lo sperma in tutta la sua vita, mi ha ringraziato infinitamente chiedendomi di poter ripetere l’esperienza un’altra volta ancora con un cazzo di quelle dimensioni.
Mi ha promesso che mi darà il culo. È ancora vergine di culo.
La mattina decidiamo di andare al mare a prendere un po’ di sole e fare un bagno in spiaggia dove viviamo.
Giunti sulla spiaggia vediamo che è occupata da tante famiglie con bambini e molta confusione. Allora decidiamo di allontanarci sulla battigia e giunti a circa un km di distanza ci posizioniamo con ombrellone e sdraiette. Finalmente un po’ di tranquillità ci leviamo i vestiti e rimaniamo in costume, Silvia si era messa un bikini leopardato veramente striminzito composto da un tanga che lasciava fuori il culo e un top a triangolo che a malapena conteneva la sua terza e copriva appena l’aureola del capezzolo, io avevo un calzoncino di Positano.
Silvia, nome della compagna, mi chiede di spalmagli la crema per non scottarsi la schiena. Comincio dalle spalle e proseguo sino alle gambe passando sopra il culo sodo, ha una pelle morbida e liscia. La fortuna è che non ha peluria su tutto il corpo e la sua pelle risulta un velluto.
Per passare meglio la crema slaccio il top e massaggio a piene mani tutta la schiena. Passando sul sedere mi avvicino di più all’interno e lei allarga le gambe per facilitarmi l’operazione, io approfitto e massaggio anche la fica, non disdice e mugugna.
Silvia si gira e visto che stiamo molto lontano da tutti si toglie il top e rimane in topless, che meraviglia! È la prima volta che rimane in topless in luogo pubblico. Comincio a passale la crema sul seno che nel frattempo i capezzoli sono diventati turgidi e dritti duri come due spilli, magnifica.
Ora tocca alla pancia e alle cosce che lei apre invitandomi a passare anche lì e approfittando della situazione comincio a massaggiare il pube e scostando un po’ il tanga inserisco un dito nella fica e comincio a massaggiarla stuzzicando il clitoride contemporaneamente allungo una mano sul capezzolo destro e lo massaggio e strizzo, sento che si eccita e comincia a muoversi e mugolare allora gli slaccio il tanga e affondo la lingua nella fica e stuzzico il clitoride, con le mani torturo i capezzoli e le tette.
Ne frattempo si sta avvicinando un vucumprà. Un fusto nero alto due metri e un fisico eccezionale.
Vedendo questa scena tra me e la mia compagna il suo cazzo gli viene duro e dritto che non sta nemmeno nei leggeri calzoncini che porta. Si avvicina con timore e Silvia vedendo quella protuberanza notevole gli abbassa i calzoncini, esce un cazzo magistrale circa 30 cm e talmente grosso che la mano non riesce a circondarlo sarà di almeno 8 cm. Silvia gli dice di avvicinarsi e prova a prenderlo in bocca ma entra solo il glande e comincia a leccalo, ciucciarlo, spompinarlo e masturbarlo con tutte e due le mani, io nel frattempo continuo il cunnilingus e a torturarle i capezzoli. Non ce l’ha fa più e urla un orgasmo pauroso chiedendo di continuare ancora e nel giro di pochi minuti raggiunge un secondo orgasmo esilarante, non era mai venuta due volte di seguito, sembra spossata.
Silvia si alza a sedere sul lettino e mi sussurra piano all’orecchio che vuole scopare questo cazzo magnifico e visto che lo chiede con tanto amore gli dico che può fare come crede se gli fa piacere.
Il ragazzo che ha ancora il cazzo duro e lungo perché non è venuto gli prende il cazzone e lo trascina sino alla fica e introduce il cazzo dell’energumeno invitandolo a scoparla.
Appoggia la cappella sulla fica, Silvia gli dice fai piano è troppo grosso, lei è bagnatissima e così non fatica ad entrare, si sente strapiena e sfondata, non ha mai preso un cazzo così grosso, il mio è un cazzo normale di circa 17 cm, incitandolo a continuare con più impeto. Nel frattempo gli metto il mio cazzo in bocca e gli torturo i seni e capezzoli. Urlava in continuazione sto per morire, veniva rotta e come minimo è venuta almeno tre volte. Urla mi sta sfondando sto per morire basta no no continua ancora ancora. Stava per venire anche lui e esce dalla fica e gli sborra sul ventre e sulle tette un litro di sperma, Silvia sfinita gli pulisce la cappella con la lingua e deglutisce quel poco di sprema che è riuscita a prendere.
Era sfinita e distrutta e mi ha baciato ringraziandomi infinitamente per quello che gli avevo permesso di fare, scopare un cazzo nero dalle dimensioni mostruose.
Facciamo un bagno ristoratore e poi torniamo a casa soddisfatti. A casa abbiamo scopato ancora tutta la notte la Silvia ha raggiunto orgasmi a ripetizione, il giorno dopo abbiamo dormito per 12 ore consecutive perché sfiniti e soddisfatti.
Il giorno dopo Silvia mi ha baciato appassionatamente e presomi il cazzo in bocca mi ha fatto un pompino magistrale con ingoio di tutto lo sperma che gli ho spruzzato in gola, mai ingoiato lo sperma in tutta la sua vita, mi ha ringraziato infinitamente chiedendomi di poter ripetere l’esperienza un’altra volta ancora con un cazzo di quelle dimensioni.
Mi ha promesso che mi darà il culo. È ancora vergine di culo.
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