Mia mamma
di
lucaded
genere
incesti
Mi chiamo Luca, mia mamma era una ragazza problematica, rimase incinta a 15 anni di me, poi mi lasciò dai suoi genitori, non sapevano chi fosse mio padre, lei partì per andare in una comune in olanda e di lei non sapemmo più nulla, lei era bionda, minuta, bella, 160 cm, io crescendo con i nonni divenni un ragazzone alo 190 cm, mi iscrissi all'università e mi laureai in infermieristica, iniziai a lavorare per un'ospedale, i turni erano pesanti ma quello era il lavoro che avevo sempre desiderato fare, mi piaceva aiutare gli altri.
Poi i miei nonni morirono in un incidente e mi lasciarono una discreta somma e io acquistai un piccolo appartamento all'ultimo piano di un condominio di nuova costruzione, vicino all'ospedale, la mia vita scorreva tranquilla, il lavoro mi impegnava ma mi piaceva, una domenica che non ero di turno sento suonare alla porta, strano c'e' il citofono, comunque apro, la sorpresa e'inequivocabilmente mia mamma, io ho 25 anni, lei una quarantina, i capelli lunghi e biondi, gli occhi chiari, subito mi abbraccia, Luca finalmente ti ho trovato, io la avrò vista cinque o sei volte, era sempre in giro per l'europa, io la invito ad entrare, sono curioso, lei e' fasciata in jeans strettissimi che non lascano nulla all'immaginazione e ha un giubbotto e sotto una maglietta, si intravede il seno molto grande, avrà una quinta.
Che bello rivederti figlio mio, io sono dubbioso, le poche volte che veniva a trovarci chiedeva sempre soldi ai miei nonni, mamma cosa ci fai qui, sai ho litigato co il mio ultimo uomo e ora non so dove andare, potresti ospitarmi per qualche giorno mi chiede.
Io accetto va bene mamma, potrai dormire in camera, io dormirò nel soggiorno le dico, lei e'felice ancora mi getta le braccia al collo, a sentire il suo corpo sodo e le sue tette dure mi eccito, cazzo e' mia madre ma e' anche molto bella, comunque iniziamo la nostra convivenza, e' bello tornare dal lavoro e trovare la casa pulita e da mangiare, il sabato facciamo la spesa insieme, spesso ceniamo o pranziamo insieme, poi arriva l'estate, io le avevo detto mamma compriamo qualcosa, hai due jeans e due magliette, no non preoccuparti, d'estate sono sempre mezza nuda, mi basta una tua maglietta, sei così alto mi dice.
Con il caldo inizia a dormire nuda, spesso la mattina vado a vedere se dorme e a volte le vedo le tettone, a volte il culo, insomma spesso esco di casa con il cazzo duro, se non fosse mia mamma me la scoperei, poi un sabato mi dice che vorrebbe comprarsi qualcosa, andiamo e wow scarpe con il tacco, gonne corte, camicette, che figa che e'.
Sai mi piacerebbe uscire con te e i tuoi colleghi di ospedale mi dice, noi spesso il sabato sera andiamo a mangiare una pizza fuori, fino ad ora lei rimaneva in casa, una sera la porto con noi, gonna corta, scarpe tacco dieci, camicetta con sotto niente, truccata, sembra mia sorella, siamo quasi tutti maschi, tutti la guardano ammirati, e lei flirta, ride, scherza, devo dire che la cosa mi da alquanto fastidio, la serata per lei trascorre felicemente, scambia numeri di telefono con i miei colleghi, io sono alquanto incazzato, sono tutti più giovani di lei, la serata finisce e andiamo a casa, io non parlo, cosa c'e' luca sei arrabbiato ho fatto qualcosa che non dovevo, entrati in casa sfogo la mia rabbia, hai fatto la civetta con tutti, hanno tutti almeno dieci anni meno di te, mi hai messo in imbarazzo, ma come non sei felice di avere una mamma giovane e bella, senti mamma tu sei sempre stata una donna di facili costumi, se ti scopi i miei colleghi che figura ci farò le urlo.
Lei si siede sul divani e si mette a piangere, non sono stata una donna facile, ma ho sempre cercato un uomo che si prendesse cura di me, invece pensavano solo a scoparmi, e certo se ti vesti così rincaro la dose, lei piange, io mi siedo e lei mi abbraccia perdonami luca, non vedrò nessuno, se tu nn vuoi, non mandarmi via per favore, lei piange e mi abbraccia e io ho il cazzo durissimo, le accarezzo i capelli, no mamma non preoccuparti, non ti mando via e le carezzo i capelli, le mi guarda sembra una ragazzina, grazie tesoro mio, sei tanto caro per me.
Poi la notte la sento che si masturba, sta godendo ohh luca come ti vorrei, mi eccito, poi la mattina vado per salutarla, e' tutta nuda che dorme, le gambe allargate, la figa depilata, le tette belle sode, mi faccio forza ed esco.
Continua così per alcune notti, la sento godere, io mi inizio a tirare le seghe pensando a lei, poi un giorno torno a casa e la trovo sul divano, una mia maglietta, le gambe scoperte che parla con Osvaldo un mio collega, sai passava di qui mi dice, io sono rosso di rabbia e gelosia, si ma ora puoi andare, sai pensavo di farlo stare a cena, e' tanto simpatico, no dico io osvaldo sta andando via dico io torreggiando su di lui, lui arrossisce e saluta e va via.
Se ti piace tanto vai a vivere con lui le dico, ma perchè fai così non ho fatto niente di male, ha la lacrima facile, poi mi guarda, sei geloso di tua mamma vero, io arrossisco, mi carezza, mi stringe, poi mi slaccia i pantaloni e infila la mano, che gran cazzo che hai, me lo tira fuori e me lo mena, forse sarebbe meglio che mi trasferissi da un'altra parte che ne pensi, o forse no, io sono seduto e lei senza togliersi la maglietta si impala sul mio cazzo duro, senti come sono bagnata, in effetti e' fradicia, che cazzo grosso che hai, mmm come mi piace, e' calda e inizia a salire e scendere, poi si ferma, che bello lo sento dentro, io fremo dal piacere, ora dimmi continuo o mi vesto e vado via mi dice, io riesco solo a dire no ti prego continua, le ricominci a salire e scendere e dopo poco sborro ahhh mamma mi fai venire, che sborrata.
Rimaniamo così il cazzo mezzo moscio dentro, la sborra che cola sul divano, poi si toglie la maglietta, le mie tette ti piacciono, si e immergo la faccia, poi lecco i capezzoli, wow ti stai eccitando di nuovo, dai mi sciacquo e poi andiamo a letto, si mi sciacquo anch' io, ma lei mi pulisce il cazzo con la bocca, a te ci penso io, poi andiamo a letto, si mette a pecora, dai scopami così, io la prendo per le anche infilo il cazzo e la scopo, più forte dai maschione mio fammi godere, io infilo tutto il cazzo, spingo con forza, ahhh bravo mi fai godere cazzone mio, resisto e lei viene tantissimo ahhh basta ora scopami alla missionaria, si stende, le sue gambe allacciate alla mia schiena, ahhh come sei tutto dentro, come è calda, la stantuffo con forza, come sono sode le sue tette, poi ah mamma vengo e le sborro dentro, si si sto venendo anche io mi dice, poi rimaniamo abbracciati.
Luca sei fantastico, alto, grosso, voglio stare sempre con te, si ma sei mia mamma, le dico, mmm mi hai scopata così bene e chi se ne frega, io ti amo.
Poi i miei nonni morirono in un incidente e mi lasciarono una discreta somma e io acquistai un piccolo appartamento all'ultimo piano di un condominio di nuova costruzione, vicino all'ospedale, la mia vita scorreva tranquilla, il lavoro mi impegnava ma mi piaceva, una domenica che non ero di turno sento suonare alla porta, strano c'e' il citofono, comunque apro, la sorpresa e'inequivocabilmente mia mamma, io ho 25 anni, lei una quarantina, i capelli lunghi e biondi, gli occhi chiari, subito mi abbraccia, Luca finalmente ti ho trovato, io la avrò vista cinque o sei volte, era sempre in giro per l'europa, io la invito ad entrare, sono curioso, lei e' fasciata in jeans strettissimi che non lascano nulla all'immaginazione e ha un giubbotto e sotto una maglietta, si intravede il seno molto grande, avrà una quinta.
Che bello rivederti figlio mio, io sono dubbioso, le poche volte che veniva a trovarci chiedeva sempre soldi ai miei nonni, mamma cosa ci fai qui, sai ho litigato co il mio ultimo uomo e ora non so dove andare, potresti ospitarmi per qualche giorno mi chiede.
Io accetto va bene mamma, potrai dormire in camera, io dormirò nel soggiorno le dico, lei e'felice ancora mi getta le braccia al collo, a sentire il suo corpo sodo e le sue tette dure mi eccito, cazzo e' mia madre ma e' anche molto bella, comunque iniziamo la nostra convivenza, e' bello tornare dal lavoro e trovare la casa pulita e da mangiare, il sabato facciamo la spesa insieme, spesso ceniamo o pranziamo insieme, poi arriva l'estate, io le avevo detto mamma compriamo qualcosa, hai due jeans e due magliette, no non preoccuparti, d'estate sono sempre mezza nuda, mi basta una tua maglietta, sei così alto mi dice.
Con il caldo inizia a dormire nuda, spesso la mattina vado a vedere se dorme e a volte le vedo le tettone, a volte il culo, insomma spesso esco di casa con il cazzo duro, se non fosse mia mamma me la scoperei, poi un sabato mi dice che vorrebbe comprarsi qualcosa, andiamo e wow scarpe con il tacco, gonne corte, camicette, che figa che e'.
Sai mi piacerebbe uscire con te e i tuoi colleghi di ospedale mi dice, noi spesso il sabato sera andiamo a mangiare una pizza fuori, fino ad ora lei rimaneva in casa, una sera la porto con noi, gonna corta, scarpe tacco dieci, camicetta con sotto niente, truccata, sembra mia sorella, siamo quasi tutti maschi, tutti la guardano ammirati, e lei flirta, ride, scherza, devo dire che la cosa mi da alquanto fastidio, la serata per lei trascorre felicemente, scambia numeri di telefono con i miei colleghi, io sono alquanto incazzato, sono tutti più giovani di lei, la serata finisce e andiamo a casa, io non parlo, cosa c'e' luca sei arrabbiato ho fatto qualcosa che non dovevo, entrati in casa sfogo la mia rabbia, hai fatto la civetta con tutti, hanno tutti almeno dieci anni meno di te, mi hai messo in imbarazzo, ma come non sei felice di avere una mamma giovane e bella, senti mamma tu sei sempre stata una donna di facili costumi, se ti scopi i miei colleghi che figura ci farò le urlo.
Lei si siede sul divani e si mette a piangere, non sono stata una donna facile, ma ho sempre cercato un uomo che si prendesse cura di me, invece pensavano solo a scoparmi, e certo se ti vesti così rincaro la dose, lei piange, io mi siedo e lei mi abbraccia perdonami luca, non vedrò nessuno, se tu nn vuoi, non mandarmi via per favore, lei piange e mi abbraccia e io ho il cazzo durissimo, le accarezzo i capelli, no mamma non preoccuparti, non ti mando via e le carezzo i capelli, le mi guarda sembra una ragazzina, grazie tesoro mio, sei tanto caro per me.
Poi la notte la sento che si masturba, sta godendo ohh luca come ti vorrei, mi eccito, poi la mattina vado per salutarla, e' tutta nuda che dorme, le gambe allargate, la figa depilata, le tette belle sode, mi faccio forza ed esco.
Continua così per alcune notti, la sento godere, io mi inizio a tirare le seghe pensando a lei, poi un giorno torno a casa e la trovo sul divano, una mia maglietta, le gambe scoperte che parla con Osvaldo un mio collega, sai passava di qui mi dice, io sono rosso di rabbia e gelosia, si ma ora puoi andare, sai pensavo di farlo stare a cena, e' tanto simpatico, no dico io osvaldo sta andando via dico io torreggiando su di lui, lui arrossisce e saluta e va via.
Se ti piace tanto vai a vivere con lui le dico, ma perchè fai così non ho fatto niente di male, ha la lacrima facile, poi mi guarda, sei geloso di tua mamma vero, io arrossisco, mi carezza, mi stringe, poi mi slaccia i pantaloni e infila la mano, che gran cazzo che hai, me lo tira fuori e me lo mena, forse sarebbe meglio che mi trasferissi da un'altra parte che ne pensi, o forse no, io sono seduto e lei senza togliersi la maglietta si impala sul mio cazzo duro, senti come sono bagnata, in effetti e' fradicia, che cazzo grosso che hai, mmm come mi piace, e' calda e inizia a salire e scendere, poi si ferma, che bello lo sento dentro, io fremo dal piacere, ora dimmi continuo o mi vesto e vado via mi dice, io riesco solo a dire no ti prego continua, le ricominci a salire e scendere e dopo poco sborro ahhh mamma mi fai venire, che sborrata.
Rimaniamo così il cazzo mezzo moscio dentro, la sborra che cola sul divano, poi si toglie la maglietta, le mie tette ti piacciono, si e immergo la faccia, poi lecco i capezzoli, wow ti stai eccitando di nuovo, dai mi sciacquo e poi andiamo a letto, si mi sciacquo anch' io, ma lei mi pulisce il cazzo con la bocca, a te ci penso io, poi andiamo a letto, si mette a pecora, dai scopami così, io la prendo per le anche infilo il cazzo e la scopo, più forte dai maschione mio fammi godere, io infilo tutto il cazzo, spingo con forza, ahhh bravo mi fai godere cazzone mio, resisto e lei viene tantissimo ahhh basta ora scopami alla missionaria, si stende, le sue gambe allacciate alla mia schiena, ahhh come sei tutto dentro, come è calda, la stantuffo con forza, come sono sode le sue tette, poi ah mamma vengo e le sborro dentro, si si sto venendo anche io mi dice, poi rimaniamo abbracciati.
Luca sei fantastico, alto, grosso, voglio stare sempre con te, si ma sei mia mamma, le dico, mmm mi hai scopata così bene e chi se ne frega, io ti amo.
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