Natale? L'anno scorso è andata così.
di
priapo
genere
prime esperienze
La solita partita a tombola nelle sere prefestive nel periodo di Natale è la cosa, per me insopportabile, da cui difficilmente si può sfuggire. Anche mia moglie non è felicissima di partecipare. Siamo stati invitati da Anna e Marcello, una coppia che abita all'attico, hanno un salone ampio che può ospitare diverse persone, infatti quando siamo arrivati c'era già confusione. Appena entrati ci ha dato fastidio, la puzza tremenda di arrosticini che dava il voltastomaco. Ci vengono assegnati i posti a cazzo, avrei preferito stare vicino a mia moglie invece l'hanno messa a capotavola a fianco di Davis.
il loro figlio. Un ragazzo antipatico, maleducato e volgare. A me altro capo della tavola al fianco di Anna. Quel posto scelto perché lei aveva libertà di muoversi per eventuali portate magari dolce e Coca cola. Si inizia la solita cantilena col commento ad ogni numero estratto. Ci si adegua a tutto per forza di cose. Con Franca, mia moglie, ci
lanciavamo sguardi per commentare con gli occhi. Dopo un'oretta l'ho vista rossa in viso
che spostava la sedia pur restando seduta, non riusciva a star ferma, ad un tratto Davis
si è alzato uscendo dal salone quasi di corsa. Non ho capito granché, dopo cinque minuti è rientrato il ragazzino, ha ripreso il suo posto, sembrava tornata la normalità, invece
Franca nell'intervallo di una partita mi ha chiesto di andar via perché aveva un forte
mal di testa, neanche ci fossimo messi d'accordo. Abbiamo salutato tutti, mostrando un falso dispiacere. Appena rientrati in casa mi ha trascinato sul letto -Dai scopami, sono
eccitata- -Che cazzo è successo?- -Dai scopiamo- di fronte alla forza la ragione non conta, ha avuto due orgasmi quasi contemporanei, ho sborrato anch'io, ci siamo rilassati.
-Che cazzo ti è successo?- -Quel figlio di puttana di Davis ha cominciato a toccarmi la gamba con la sua. mi sono spostata, lui ha insistito sono stata costretta a lasciarlo
fare. Mi ha messo la mano sulla coscia, ormai aveva capito che non potevo reagire per
non creare uno scandalo, mi ha toccato la figa, quando si è accorto che ero senza mutandine ha infilato un dito, poi due stavo morendo, per reagire e farlo fermare contro
la mia volontà, gli ho messo la mano sul cazzo. Mamma mia grosso e duro, l'ho stretto
fortissimo facendogli male, si è alzato di scatto fuggendo. Stronzo, avrei continuato in
eterno, volevo godere con la sua mano. La scusa del mal di testa, avevo voglia di scopare quella voglia che solo tu puoi calmare amore- -Si cazzo solo io e Davis, non hai messo
le mutandine, brutta troia- -Le mutandine non le ho messe per te, volevo eccitarti durante la tombolata, giocare col cazzo sotto gli occhi degli altri impegnati ad estrarre
numeri- -Così mi piaci, sei la mia troia- Passata la festa gabbata lo santo, invoca un proverbio, le feste natalizie per noi sono una rottura di coglioni, amiamo il mare, nostro ambiente naturale, ci andiamo anche d'inverno, il chiuso di una stanza ci opprime,
Franca deve mostrarsi, deve esibire le proprietà di cui dispone, a me eccita da morire
quando la guardano. Un sera mentre stavamo scaricando la macchina dalla spesa che avevamo fatto, incontriamo Davis che si offre ad aiutarci. Entriamo in casa -Davis aspetta, mi cambio, ti offro una fetta di torta con la Cocacola- Impegnato a sistemare la spesa, ogni
tanto guardavo in giro, torna Franca con lo stesso abitino che aveva la sera della tombolata. Cazzo, le pensa tutte questa, è perfino diabolica. -Ora dobbiamo continuare
quel lavoro che abbiamo interrotto- Davis mi ha guardato, ho accennato che poteva farlo.
-Davis sei capace a mantenere un segreto?- ha accennato si con la testa, Franca gli ha
preso la mano portandola sulla figa, io mi sono avvicinato cercando di sfilargli i pantaloncini, non ci riuscivo, il cazzo ormai duro e grosso lo impediva. Con una leggera
torsione si è lasciato sfilare tutto. Un cazzo veramente grosso per la sua età, una cappella enorme rispetto al tronco. Franca si è distesa sul divano tirando su la gonna,
io ho aiutato Davis a mettersi sopra, con grande eccitazione ho preso il suo cazzo mettendolo con dolcezza nella figa. Franca urlava tutta la sua eccitazione, mi sono
sfilato i pantaloni mettendo il cazzo in bocca a Franca. Quando Davis è venuto tremava come una foglia, Franca aveva orgasmi continui ed aveva appena ingoiato la mia sborra.
Ho sollevato Davis mettendolo a sedere, ho preso il cazzo in bocca, quella cappella era straordinariamente grande, ora forse ancora di più, dopo averlo pulito
ho ripulito con la lingua anche la figa. Eravamo sfiniti tutti, Franca molto di più.
Ho preso dolce e Coca cola, per tutti. Ci siamo rivestiti, ho spiegato a Davis che se avesse tenuto la bocca chiusa per sempre l'avremmo rifatto, ha accettato ed infatti nessuno mai ha saputo nulla. Per me e Franca l'eccitazione di quel pomeriggio ci ha accompagnato per diverso tempo, l'abbiamo rifatto un'altra volta ma non è stato come
la prima. Con una scusa abbiamo detto a Davis che non lo potevamo più fare per un problema di salute di Franca, si è convinto. Avevamo altri obiettivi.
il loro figlio. Un ragazzo antipatico, maleducato e volgare. A me altro capo della tavola al fianco di Anna. Quel posto scelto perché lei aveva libertà di muoversi per eventuali portate magari dolce e Coca cola. Si inizia la solita cantilena col commento ad ogni numero estratto. Ci si adegua a tutto per forza di cose. Con Franca, mia moglie, ci
lanciavamo sguardi per commentare con gli occhi. Dopo un'oretta l'ho vista rossa in viso
che spostava la sedia pur restando seduta, non riusciva a star ferma, ad un tratto Davis
si è alzato uscendo dal salone quasi di corsa. Non ho capito granché, dopo cinque minuti è rientrato il ragazzino, ha ripreso il suo posto, sembrava tornata la normalità, invece
Franca nell'intervallo di una partita mi ha chiesto di andar via perché aveva un forte
mal di testa, neanche ci fossimo messi d'accordo. Abbiamo salutato tutti, mostrando un falso dispiacere. Appena rientrati in casa mi ha trascinato sul letto -Dai scopami, sono
eccitata- -Che cazzo è successo?- -Dai scopiamo- di fronte alla forza la ragione non conta, ha avuto due orgasmi quasi contemporanei, ho sborrato anch'io, ci siamo rilassati.
-Che cazzo ti è successo?- -Quel figlio di puttana di Davis ha cominciato a toccarmi la gamba con la sua. mi sono spostata, lui ha insistito sono stata costretta a lasciarlo
fare. Mi ha messo la mano sulla coscia, ormai aveva capito che non potevo reagire per
non creare uno scandalo, mi ha toccato la figa, quando si è accorto che ero senza mutandine ha infilato un dito, poi due stavo morendo, per reagire e farlo fermare contro
la mia volontà, gli ho messo la mano sul cazzo. Mamma mia grosso e duro, l'ho stretto
fortissimo facendogli male, si è alzato di scatto fuggendo. Stronzo, avrei continuato in
eterno, volevo godere con la sua mano. La scusa del mal di testa, avevo voglia di scopare quella voglia che solo tu puoi calmare amore- -Si cazzo solo io e Davis, non hai messo
le mutandine, brutta troia- -Le mutandine non le ho messe per te, volevo eccitarti durante la tombolata, giocare col cazzo sotto gli occhi degli altri impegnati ad estrarre
numeri- -Così mi piaci, sei la mia troia- Passata la festa gabbata lo santo, invoca un proverbio, le feste natalizie per noi sono una rottura di coglioni, amiamo il mare, nostro ambiente naturale, ci andiamo anche d'inverno, il chiuso di una stanza ci opprime,
Franca deve mostrarsi, deve esibire le proprietà di cui dispone, a me eccita da morire
quando la guardano. Un sera mentre stavamo scaricando la macchina dalla spesa che avevamo fatto, incontriamo Davis che si offre ad aiutarci. Entriamo in casa -Davis aspetta, mi cambio, ti offro una fetta di torta con la Cocacola- Impegnato a sistemare la spesa, ogni
tanto guardavo in giro, torna Franca con lo stesso abitino che aveva la sera della tombolata. Cazzo, le pensa tutte questa, è perfino diabolica. -Ora dobbiamo continuare
quel lavoro che abbiamo interrotto- Davis mi ha guardato, ho accennato che poteva farlo.
-Davis sei capace a mantenere un segreto?- ha accennato si con la testa, Franca gli ha
preso la mano portandola sulla figa, io mi sono avvicinato cercando di sfilargli i pantaloncini, non ci riuscivo, il cazzo ormai duro e grosso lo impediva. Con una leggera
torsione si è lasciato sfilare tutto. Un cazzo veramente grosso per la sua età, una cappella enorme rispetto al tronco. Franca si è distesa sul divano tirando su la gonna,
io ho aiutato Davis a mettersi sopra, con grande eccitazione ho preso il suo cazzo mettendolo con dolcezza nella figa. Franca urlava tutta la sua eccitazione, mi sono
sfilato i pantaloni mettendo il cazzo in bocca a Franca. Quando Davis è venuto tremava come una foglia, Franca aveva orgasmi continui ed aveva appena ingoiato la mia sborra.
Ho sollevato Davis mettendolo a sedere, ho preso il cazzo in bocca, quella cappella era straordinariamente grande, ora forse ancora di più, dopo averlo pulito
ho ripulito con la lingua anche la figa. Eravamo sfiniti tutti, Franca molto di più.
Ho preso dolce e Coca cola, per tutti. Ci siamo rivestiti, ho spiegato a Davis che se avesse tenuto la bocca chiusa per sempre l'avremmo rifatto, ha accettato ed infatti nessuno mai ha saputo nulla. Per me e Franca l'eccitazione di quel pomeriggio ci ha accompagnato per diverso tempo, l'abbiamo rifatto un'altra volta ma non è stato come
la prima. Con una scusa abbiamo detto a Davis che non lo potevamo più fare per un problema di salute di Franca, si è convinto. Avevamo altri obiettivi.
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