Meravigliosa notte di sesso in famiglia.

di
genere
incesti

Il risveglio notturno è una delle cose a cui siamo abituati io e Federica mia moglie, facciamo la seconda scopata della notte, mi piace più della prima fatta appena ci mettiamo a letto, perché la sborra della sera agevola l’ingresso del cazzo. Lo so sono fisime che una volta provate è difficile eradicare. Quel risveglio è stato diverso, infatti non la trovo al mio fianco, mi alzo, vedo la luce accesa nella cameretta di Fulvio, nostro figlio, lei in sottoveste, cioè seminuda, che massaggiava il ragazzo sulla pancia. -Che fate?- -Fulvio ha un forte dolore ai testicoli- -Da quando ti fanno male?-
-Da ieri sera papà appena accennato, ora però più tempo passa e più aumenta- -Fede spostati fammi vedere- -Non ti vergognerai davanti ai tuoi genitori- Non ha risposto, non c’era altro da fare se non abbassare le mutandine del pigiama, ho tastato la parte indolenzita, ha emesso lamento di dolore – il volume sembra normale, potrebbe essere una congestione, ti sei eccitato forse?- Tardava a rispondere, segno che avevo azzeccato. Forse, con Riccardo ieri sera stavamo studiando anatomia mi sono eccitato, non credo sia quella la causa- -Ti devi masturbare- -Ho provato a farlo ma avverto dolore al tocco.- In tutto il periodo del dialogo Fede era seduta sul lettino dietro a me sentivo il suo alito sul al collo, il duro dei suoi seni sulla schiena, tastavo i genitali di Fulvio, insomma
un’onda di eccitazione anche per me -Credo che ci sia lavoro per te Fede, l’unico modo per farlo scaricare senza fargli sentire dolore è il pompino -Che dici papà- -rideva a crepapelle lei -Secondo me è la soluzione migliore- -Papà è mia mamma!- -Io non credo di essere adatto, lei è la sola che può risolvere il problema, dai alzati vieni sul nostro letto, starai più comodo- Era un’esperienza a cui nessuno di noi aveva mai pensato, non per questo meno intrigante. Abbiamo preso Fulvio per mano, che non aveva più le mutandine del pigiama, faticava a camminare, lo abbiamo disteso sul letto, Fede faceva
qualche leggero massaggio sulla pancia, mi guardava come dire “Che cazzo stiamo facendo?” Un sorriso di approvazione da parte mia l’ha sbloccata, Fulvio ha chiuso gli occhi per non guardarla, titubante ha preso il cazzo con le dita lo ha sistemato sulla pancia, con un ultimo sguardo verso di me come se partisse, ha chiuso gli occhi anche lei, ed è iniziata quella fase in cui il cervello smette di funzionare. Leccatine sul glande, la sua maestria stava per essere messa in pratica, il cazzo di Fulvio dava i primi segni di vita, altra leccatina questa volta sul tronco, col risultato immediato, erezione completa, altro che dolore, i primi gemiti di piacere uscivano dalla bocca di Fulvio.
Non poteva durare tanto, mi aspettavo che da un momento all’altro Fulvio sarebbe venuto ed infatti un attimo dopo con degli oooohhhh rumorosi ha raggiunto la fase in cui il piacere prende il posto del dolore, non ha mai aperto gli occhi Fulvio, Fede si è alzata con la bocca chiusa, era evidente che stava trattenendo la sborra, ero sicuro che la
sputasse sul fazzolettino, invece ha messo la bocca sulla mia con tutte le conseguenze, l’ho assecondata, abbiamo unito le nostre labbra assaporando quel meraviglioso sapore
di sborra di nostro figlio. Lei era ancora con la corta sottoveste senza nulla sotto, io avevo delle mutandine che sono volate via a brandelli ed abbiamo iniziato la scopata
più bella della nostra vita. La sborra di nostro figlio nelle nostre bocche, la sborra della sera nella figa di Fede, fare l’amore con nostro figlio a fianco che si beava ancora del pompino della mamma, è stato meraviglioso. Io ero disteso, Fede era sopra di me, insaziabile quando mai, dettava il ritmo, l’orgasmo ci ha travolti, un orgasmo
infinito. Fulvio finalmente ha riaperto gli occhi, la sua reazione è stata inaspettata per noi, ci ha baciato sulle labbra, dove c’erano ancora residui della sua sborra.
-Grazie mamma, grazie papà, è stato un momento bellissimo- Lo abbiamo stretto tra noi, lo abbiamo inondato di baci in tutto il corpo, il dolore ai testicoli per lui era un lontano ricordo, era pervaso dal piacere, ne era dimostrazione la sua potente erezione, ho fatto l’occhiolino a Fede che ha recepito immediatamente facendo sparire il cazzo di Fulvio nelle sua figa mentre la baciavo. Eravamo nel pieno della notte, noi stavamo
vivendo una primavera di sesso. Moglie, marito e figlio uniti in un amplesso mai immaginato. Il contemporaneo orgasmo di Fede e Fulvio ed mio nella bocca di Fede,
è stata la conclusione di una magica notte. La mattina siamo rimasti nel letto nonostante scuola e lavoro, volevamo prolungare quella notte all’infinito. Ci sollevava il pensiero che quelle notti le potevamo ripetere a nostro piacere. Dalla sera successiva non c’è
stato bisogno di parole, abbiamo portato Fulvio nel nostro letto così come tutte le sere seguenti.
di
scritto il
2024-10-26
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