La vacanza in cui mi innamorai di tre bellissime ragazze pt. 6
di
Signor Holden Corelli
genere
incesti
In questa puntata entra in scena una nuova ragazza, vi chiedo di esser aperti di mente, l'importante è amare e amarsi. In fondo questo è solo un gioco di fantasia in cui mi sto spogliando delle mie perversioni e in cui tutto è bellissimo. spero vi continui a piacere.
Giorno 6 - Sabato
Quando mi svegliai Sara non era sul letto, Martina invece era accanto a me che dormiva ancora. La luce che filtrava dalle fessure delle serrande mi permetteva di vederla bene. Osservai, come fossi innamorato, il suo bellissimo viso, sfiorandolo con la punta delle dita mentre lo percorrevo delicatamente con la mano cercando di non svegliarla. Mi soffermai sulla bocca, sfioravo le sue labbra lentamente quando aprì gli occhi. Ancora assonnata mi sorrise dandomi il buongiorno.
- cosa fai? - mi chiese con la voce tipica di chi si è appena svegliato.
- niente, ti guardavo dormire. Sei bellissima. -
Lei arrossì e mi baciò, nel farlo mi si strusciò sul cazzo che era già bello duro.
- ti sei eccitato nell’accarezzarmi? Ti va del sesso mattutino? -
E allora riprendendo a baciarci la strinsi ancora più vicino, misi il cazzo fra le cosce e iniziai a muovermi strusciandomi così sulla sua figa che iniziò a bagnarsi. Lei gemeva dentro la mia bocca, colpendomi la lingua con la sua più velocemente.
- mettilo dentro ti prego! -
- prendo un preservativo. – dissi, anche se era molto piacevole quel sesso non penetrativo.
- non c’è bisogno, Sara ha le pillole, se dovesse succedere qualcosa. – mi bloccò lei, portando una mano sul mio viso così da guardarci negli occhi.
Acconsentii a quella soluzione, così misi il mio pisellone dentro la sua figa. Gemeva sussurrandomi all’orecchio, ed era incredibilmente eccitante. Iniziammo così a scopare, abbracciati come due amanti, baciandoci, leccandoci il collo, toccandoci e palpandoci. Mi sussurrò nuovamente all’orecchio: scopami più forte, fai venire la tua sorellina! Ti eccita vero? Vieni dentro a tua sorella!
Quelle sue parole, dette sensualmente e sussurrate, mi fecero venire. Lei però continuava a muoversi nonostante il mio cazzo si stesse ammosciando. La fermai, levai il mio cazzo dalla sua figa e uscirono tutti i liquidi, fu molto eccitante. Mi accingevo così a pulirla con dei fazzoletti per poi iniziare a leccarla per bene per far venire anche lei. Però Martina mi chiese un’altra cosa, in realtà simile: il 69, voleva ancora il mio cazzo. Così ci mettemmo in posizione, lei con la lingua leccava e baciava il mio pisello, io prima con le mani poi con la lingua iniziai a leccarle la figa aperta. Iniziò a gemere, e ad orgasmarmi in faccia, la mia bocca assaporava tutti i suoi liquidi e gustavo la sua vagina, le sue soffici labbra. Dopo una decina di minuti, con le gambe tremanti si scostò esausta e felice. Io però ero nuovamente eccitato e il mio cazzo le sbatteva in faccia.
- mettimelo tra le tette, la vuoi una bella spagnola dalla tua sorellina? -
Accettai subito l’invito e mi misi in posizione sopra di lei, che era ancora stesa. Iniziai a muovermi con lei che mi guardava, puntando i suoi occhioni color nocciola su di me.
- Sì Marti! Sei bellissima! Mi ecciti un botto! Voglio venirti su tutto il corpo! -
- vuoi sborrarmi sulle tette? O in bocca di nuovo? Fai di me ciò che vuoi! Ti amo! -
- oh cazzo! Ti amo anche io! -
E mentre ci dichiaravamo le venni sulle tette e sul collo; poi mi abbassai su di lei per baciarla e fu un lungo limone.
- vieni in bagno con me? Mentre mi pulisco mi fai un massaggio ai piedi? -
Così la seguii in bagno e mentre lei, seduta sul copriwater, si puliva con un asciugamano bagnato io, seduto a terra, le massaggiavo i piedi, prima il destro e poi il sinistro, alternando dei baci di tanto in tanto. Io continuavo a dirle quanto fosse bella e sexy mentre mi ficcava un piede in bocca e così io leccavo quella sua parte del corpo. Smisi e salii, volevo baciarla ovunque; mentre stavo baciando le sue cosce lei, una volta pulita, mi spinse sul seno e così iniziai a baciare e ciucciare le sue tette, poi mi abbracciò e nel farlo involontariamente il mio cazzo, nuovamente duro, le si infilò nella figa. Ci guardammo un attimo imbarazzati, lei mi disse che senza preservativo al momento non se la sentiva, così lo tirai fuori, scesi e iniziai a baciarla sulla vagina e a masturbarla e leccarla nuovamente. Mi schizzò in faccia un paio di volte, così poi smisi. Allora lei mi fece sedere dove era lei, si inginocchiò e iniziò a succhiarmelo. Durai molto poco nonostante fosse la terza volta nel giro di un’ora, lei inghiottì tutto. Per lei quella velocità fu inaspettata e la colsi impreparata, le chiesi scusa ma non ne fece un dramma. Poi ci facemmo una doccetta veloce, sempre tra abbracci e baci.
Poi finalmente scendemmo le scale, erano le 12.16.
Appena arrivammo in salone sentimmo due voci provenire dal giardino, una era di Sara ma l’altra non avevamo idea di chi potesse essere. Poi ci ricordammo, era di Mady, l’amica che sarebbe stata con noi quel fine settimana. Così andammo in giardino e vedemmo le due ragazze in piscina, Mady ci dava le spalle lasciando intravedere come fosse senza costume, notai ovviamente solamente le sue due trecce castane che arrivavano ad altezza spalle. Sara ci salutò e ci presentò la sua amica che si girò per conoscerci. Era davvero una bella ragazza, aveva un bel viso, occhi verdi, naso fine, aveva due belle tette sode, credo una terza, erano rifatte però poiché si intravedeva la cicatrice sotto al seno. Mi sembrò alta tanto quanto Sara, che ci aveva detto che Mady aveva tre anni più di lei, chissà se mi sarei scopato una quasi trentenne, l’idea era eccitante. Il resto del corpo era immerso in acqua. Con Martina ci presentammo e poi andammo a stenderci sui lettini e ci tenemmo per mano. Era ormai una casa di nudisti. Fu strano in effetti presentarmi ad una sconosciuta nudo, ma senza dubbio la cosa mi divertì. Dopo poco uscirono dall’acqua per stendersi sul prato. La osservai subito dai piedi, avevano dei bei lineamenti ed erano poco più piccoli dei miei, credo avesse un 40/41 tipo; con lo sguardo salivo il suo corpo, quelle belle e atletiche lunghe gambe, e poi lo vidi… vidi che era una bellissima ragazza ma che laggiù aveva un pezzo della sua vita precedente. Sì, aveva un cazzo anche lei, era una ragazza trans. Non si accorse delle mie espressioni facciali alla scoperta. No, la cosa non mi disturbò ma inizialmente mi sorprese, giustamente direi. Non avevo mai conosciuto una persona trans e non avevo alcun pregiudizio. In realtà spesso, crescendo penso sia normale, mi ero chiesto: se ad un uomo piace una ragazza trans, è gay? O bisex? Ma poi ho capito, crescendo appunto, che era una domanda stupida, se io la vedo come ragazza sono sempre etero, lei è una ragazza. Quindi assimilai subito la novità e ripresi a rilassarmi sdraiato. Martina ancora non se ne era accorta, o almeno io credevo così perché poi mi avrebbe detto che lei lo aveva capito subito, non so con quali tecniche femminili.
Passò un po’ di tempo, quando riaprii gli occhi Martina mi teneva ancora la mano ma le ragazze non c’erano più. Chiesi a Marti se avesse fame, mi rispose positivamente così entrammo in casa. Martina mi precedette e andò in cucina ad aiutare Sara per il pranzo, io rimasi in salone con Mady, che era seduta su una poltroncina con le gambe accavallate non facendo vedere nulla, se non quel suo bellissimo seno e quei piedi incredibilmente delicati e femminili smaltati di bianco. Stavolta aveva i capelli sciolti, arrivavano fino a poco sopra il seno, erano perfettamente castani. Facemmo due chiacchere, mi disse che lavorava in un’azienda pubblicitaria a Milano e che era lì sulla costa toscana in vacanza, con la scusa voleva venire a trovare Sara che aveva conosciuto mentre frequentavano l’università. Mi spiegò che erano solite passare, durante l’estate, almeno una settimana in quella casa senza i suoi genitori ed erano sempre nude pure loro. Poi mi chiese che cosa facessi io, se mi stessi divertendo lì e infine se mi ero accorto del suo membro. Risposi sinceramente.
- beh sì, sarebbe difficile il contrario, ma non ho alcun pregiudizio, poi sei una bellissima ragazza, è un dettaglio che scompare quando ti guardo insomma. -
- davvero mi trovi bella? Beh grazie, sei molto gentile. È la prima volta che stai così tanto tempo nudo vero? Come la stai vivendo? -
- all’inizio è stato un po’ strano, poi però mi sono abituato anche perché loro sono pure nude. Quindi adesso mi sembra quasi normale ahah. Forse ci è sfuggita di mano la situazione. – scherzai.
- sì, Sara mi ha raccontato, vi volete molto bene. E anche con tua sorella ho visto che siete molto legati. Non ti preoccupare, quando facevamo la nostra settimana qui, anche io e Sara ci divertivamo.- mi disse con un occhiolino - è la prima volta che ti trovi davanti una ragazza con un pene di fuori? -
- è la prima volta in generale che mi trovo una persona con il pene di fuori contemporaneamente a me. -
- spero non ti dia fastidio questa cosa. -
- ma no tranquilla, te l’ho detto, nessun problema. Anzi quando hai un’erezione puoi segarti tranquillamente, c’è scritto lì. - indicai sorridendo il foglio attaccato sopra la tv.
- va bene, grazie della tua gentilezza. - mi rispose e scavallò le gambe lasciando che si vedesse il suo pisello moscio. Beh, anche il mio lo era per onor di cronaca.
Era bella, simpatica e gentile, nel vederla nuda, quel corpo ermafrodita, iniziai a chiedermi se anche con lei sarebbe successo qualcosa, l’idea mi stuzzicava e iniziava ad eccitarmi. Spoiler: accaddero decisamente cose piacevoli.
Finalmente ci chiamarono e andammo a sederci intorno al tavolo della cucina. Mangiammo e dopo le ragazze tornarono fuori, io mi misi a giocare.
Passarono due ore ed entrò Mady che salì le scale, dicendomi che quando fosse tornata dal bagno avrei dovuto seguirla fuori con Martina e Sara. Così spensi e aspettai che scendesse. Arrivò con il cazzo duro, adesso lo vedevo eretto e involontariamente glielo fissai. Era poco più piccolo del mio, credo di due centimetri, ma largo uguale più o meno, e leggermente scappellato. Lei si accorse del mio sguardo e sorrise, poi mi invitò nuovamente ad andare fuori, la seguii da dietro, guardando il suo bel culo tondo e liscio. Mia sorella e Sara erano in acqua, così mi tuffai e le raggiunsi. Mady si immerse invece delicatamente, si sedette sulla parte bassa e vidi che iniziò a toccarsi le tette e il cazzo, ma lo faceva quasi fosse un gesto di noia, senza segarsi veramente. Intanto Martina e Sara mi si erano avvinghiate addosso, mia sorella mi abbracciava da dietro baciandomi il collo, mia cugina da davanti si strusciava sul cazzo e mi baciava. Capii che avevano voglia, ma mi sembrava strano farlo davanti ad un’altra persona. Ma fu lei a spingerci.
- tranquilli, amoreggiate pure, non sono gelosa, io faccio per conto mio. Amatevi care. - ci disse.
-Sì, ci sei mancato - mi sussurrò all’orecchio Sara. E così prese il mio cazzo, ormai duro, e se lo ficcò nella figa, senza alcuna protezione, lei capì dal mio sguardo il mio pensiero e mi disse che prendeva le pillole del giorno dopo. Fui più tranquillo e allora iniziammo a scopare in acqua. Erano pur sempre le mie prime volte. Su e giù, muovevamo tutta la piscina, Martina da dietro si staccò e uscendo dall’acqua si mise sul bordo-piscina zona prato, si sedette e iniziò a sditalinarsi. Dopo un po’ Sara si levò, chiamò Mady e le disse di guardare, lei adesso si stava segando velocemente ed era visibilmente ad un passo dallo sborrare, ma quando Sara la chiamò lei si fermò. Quindi anche mia cugina uscì dalla piscina, si sedette accanto a Martina e di fronte a me. Non capivo molto di ciò che stava accadendo, poi mi mise i piedi prima in faccia e poi riuscì a prendere il cazzo tra le sue piante e iniziò a segarmi.
-guarda Mady, il mio cuginetto è fan dei piedi. -
Mentre faceva ciò Martina mi schizzò in faccia e subito dopo rise della mia espressione inaspettata.
- beh allora gli faccio vedere un’altra cosa che sicuramente lo ecciterà - disse Mady, e così facendo uscì dalla piscina, si mise sul prato accanto a Sara, mostrandomi anche lei i suoi piedi tenendo le gambe all’aria, spinse leggermente avanti la sua testa, uscì la lingua e riprese a segare il suo cazzo duro; mi invitò a guardarla mentre si auto-veniva in bocca e mentre mi mostrava le piante dei piedi.
E la cosa mi eccitò per davvero da morire, uscii dalla piscina per sedermi accanto a Sara, le presi i nuovamente i piedi e li feci lavorare più velocemente. Sborrai mentre Mady si auto-spruzzava il suo sperma in faccia e in bocca e sulle tette. Fu qualcosa di assurdo e incredibile. Io rimasi a galleggiare, Sara si alzò, si avvicinò a Mady che adesso era stesa sul prato stanca, e iniziò a leccarle la faccia, la baciò, poi pulì le tette e infine succhiò via tutta la sborra dal cazzo leccandole il glande; poi Mady baciò e leccò i piedi di Sara con ancora la mia sborra su. Martina invece si ributtò in piscina e fece “il morto” come me, che mi ero rituffato in acqua, tenendomi la mano.
Dopo circa una mezz’oretta uscimmo entrambi dalla piscina e ci mettemmo sui lettini. Mady e Sara invece rimasero sdraiate sul prato dandosi baci affettuosi sulle gambe e sui piedi.
Si avvicinò il momento del tramonto, era arrivato il tempo di preparare il barbecue per arrostire, dissi che ci avrei pensato io. Andai così in cucina, presi della carne, delle verdure, misi il tutto in due grandi ciotole e uscii fuori. Tornando in giardino vidi che le ragazze stavano amoreggiando, Mady stava leccando la figa a Sara, mia sorella stava segando Mady mentre le leccava le tette.
-Non vi fermate più? Quanto siete belle da vedere. – dissi loro.
Mi eccitai nuovamente ma ero in quel momento spompato e decisi di non unirmi, continuai a preparare gli occorrenti per la serata, nonostante il mio pisellone. Portai di fuori anche un paio di bottiglie: quelle per farci degli spritz come partenza e un paio di gin e rum con accompagnamenti al seguito. Era la serata in cui dovevamo sbronzarci per bene.
Iniziai a cuocere la carne, con in sottofondo i gemiti delle ragazze. Finalmente Sara squirtò su Mady e Martina, e Mady venne, un po’ nelle mani di mia sorella un po’ sul suo addome; poi si stesero nuovamente a terra, tranne Martina che mi venne a dare una mano. Di tanto in tanto mi toccava laggiù con qualche carezza e qualche bacio, senza fare però nulla di più, nonostante il mio cazzo rimaneva duro come il marmo e mezzo scappellato.
Finalmente la cena fu pronta, e la accompagnammo con qualche spritz, così da iniziare a carburare. Quando finimmo restammo in giardino a ballare, bere -le ragazze gin lemon/tonic, io rum e cola - e cantare.
Ore 22.15.
Le ragazze stavano ballando del reggaeton visibilmente brille e le guardavo seduto a bordo piscina sorridendo e godendomi lo spettacolo di culi e tette danzanti; io avevo cominciato a toccarmi in modo più frequente, quasi stessi giocando anche io. D’improvviso Martina si staccò e mi si sedette vicino, si pulì i piedi leggermente sporchi di terra, se li asciugò e mi disse: - Ti voglio fare eccitare, guardami! - E così in una posa quasi da contorsionista si portò il piede destro sulla bocca, uscì la lingua e iniziò a leccarsi le dita e il collo del piede. La cosa mi eccitò, mi eccitava vederle fare questa cosa per me, vedere la sua figa leggermente aperta e il suo grande seno schiacciato sulla sua coscia. Adesso mi segavo sul serio, avrei voluto sborrarle addosso seduta stante. Lei cambiò piede e portò quello bagnato della sua saliva sul mio cazzo e iniziò a giocarci, toccandolo e accarezzandolo. Poi stava per portare anche l’altro ma lo fermai e me lo portai alla bocca, volevo leccare la sua saliva dal suo piede. Fu un momento altissimo di erotismo. Lei prese il mio piede destro e iniziò a strusciarselo sulla figa, iniziando a gemere.
- wow, siete innamorati voi due, e dannatamente perversi. -
Disse Mady che nel frattempo si era seduta accanto a noi insieme a Sara, entrambe ci stavano guardando e avevano iniziato a toccarsi. Anche Mady aveva il cazzo duro, Sara iniziò a toccarglielo coi piedi, per imitarci. Poi Sara mi pose una domanda.
- ma Robi, Mady vorrebbe succhiartelo, che dici? Ti fa strano? -
La domanda mi spiazzò, ma non la presi male, anzi.
- e che c’è bisogno del permesso? E poi per quale motivo dovrebbe “farmi strano”? se una bella ragazza vuole farmi un pompino chi sono io per negarglielo ahah. -
E così Mady, ringraziandomi, si avvicinò al viso, diede qualche bacio al piede di Martina che tenevo ancora con la mano vicino alla mia bocca, poi mi baciò limonandomi e ricambiai volentieri. Si staccò, mi rimise il piede di mia sorella in bocca e lo leccò per un po’ insieme a me con le nostre lingue che leccavano le dita e si toccavano. Poi si indirizzò verso il mio cazzo, lo prese in mano e iniziò a segarlo, infine cominciò a spompinarmi. Sara, nel frattempo, si era alzata ed era venuta più vicina; anche lei mi mise un suo piede in bocca e cominciò a baciarsi con Martina mentre si masturbavano a vicenda, iniziando così a gemere. Dopo cinque minuti venni, avvisai Mady ma lei non si spostò e così le sborrai in bocca, lei deglutì una parte e un’altra po’ se la mise sulla mano e se la spalmò sul suo cazzo mentre lo massaggiava per riportarlo in erezione. Una volta duro anche il suo Martina si staccò da Sara e iniziò a succhiarglielo, Sara allora pulì leccando il mio, che tornò nuovamente duro. Mady lo vide di nuovo in erezione e, scostando dolcemente Martina dal suo cazzo, si avvicinò a me, nel farlo sbattè un paio di volte il suo pene sulla mia gamba, la cosa leggermente mi eccitò. Mi sussurrò con quella sua voce delicata: “ti va di scoparmi?” Ovviamente risposi di sì. Mi salì sopra e si ficcò nel culo il mio pisellone. Era il mio primo anale! Iniziò a muoversi su e giù guardandomi, io vedevo le sue tette, sulle quali portai le mie mani, e il suo cazzo duro fare su e giù e colpirmi l’addome di tanto in tanto. Allora Sara poi salì sopra Mady ficcandosi il cazzo di lei su per la figa. Martina, rimasta con le mani in mano, mi si sedette sulla faccia.
Era tutto molto eccitante: io steso sul prato che scopavo Mady, che scopava Sara che poggiava le punte dei piedi sulle mie cosce, Martina seduta sulla mia faccia che perdeva liquidi. Facevamo un gran casino, ed essendo fuori qualcuno avrebbe potuto vederci o sentirci, ma per fortuna intorno la casa non vi era nulla se non campi e campi. Sara venne squirtando su di me e Martina che era già venuta un paio di volte ma non si spostava, voleva che continuassi a baciarla sulla sua vagina. Sara invece dopo qualche minuto scese, prese per mano Martina, con le gambe tremanti, e si immersero in acqua. Restammo io e Mady, e continuavamo a scopare. Volli cambiare posizione, stesi lei con la schiena sul prato, le alzai le gambe e rimisi dentro il mio cazzo, lei si masturbava nel frattempo il suo pisellone. Ci guardavamo negli occhi e sentivo che c’ero quasi, lei era proprio bella e quelle tette le adoravo, così le alzai il bacino e le chiesi una cosa che mi eccitava.
- voglio che ti vieni in faccia di nuovo, e voglio venire su di te, voglio vederti con la mia sborra addosso -
Lei allora si sistemò meglio, io tirai fuori il cazzo e iniziai a segarmi per venire, quella posizione stramba mi eccitava, involontariamente presi un suo piede come appoggio. E lei mi sorprese.
- segati con i miei piedi, fallo anche con me, ti prego! -
Eseguii, iniziai così a segarmi con i suoi piedi, con smalto bianco sulle dita, sul mio cazzo. Lei venne nuovamente nella sua bocca, io finalmente sborrai. Lo feci un po’ ovunque, sulle sue gambe, sul suo cazzo e sul culo, un po’ ne finì sulle tette e in faccia. Mi accasciai esausto, e lei pure. In quella posizione testa-piedi iniziò a baciarmi i piedi e io feci lo stesso, come gesto di coccole. Intanto Martina e Sara erano uscite dall’acqua e si avvicinarono sull’addome di Mady, iniziarono a leccare le nostre sborre. Io allora mi alzai e tornai a baciare Martina sulla figa bagnata, volevo ancora il suo sapore, volevo ancora avere mia sorella. Lei iniziò a gemere e mi spruzzò in bocca, io avido lo presi tutto. La invitai a guardami, l’accarezzai sul viso, lei mi sorrise e andò a pulirmi il cazzo di sborra. Ma succhiando e leccando mi tornò ancora una volta duro, lei aumentò l’intensità. Ero stanco, ma come potevo dire di no a cotanta bellezza. Poi mi fece stirare a terra e mi montò su, così iniziammo a scopare. Io spesso mi alzavo per baciarla in bocca e leccarle e succhiarle le tette, lei mi prendeva la testa e mi accarezzava tra i capelli. Nel frattempo, Sara e Mady erano tornate in acqua, dove si baciavano e si toccavano. Martina ad un certo punto mi sussurrò all’orecchio tra un gemito e l’altro: voglio che mi vieni dentro! Non ti preoccupare, fallo ti prego! Riempi la tua sorellina!
Allora le bloccai i fianchi e aumentai l’intensità e finalmente venni, schizzai il mio sperma su per la sua vagina. Lei rimase sopra di me per qualche istante, poi si accasciò su di me e ci abbracciammo e baciammo. Poi scese e si prese tutta la sborra che era intorno al mio cazzo. Inghiottì e tornammo a baciarci. Poi fui io a chiederle un favore.
- domani puoi fare una cosa per me? -
- faccio tutto per te. -
- ti masturbi al sole per favore? Perché poi voglio leccarti tutta, tutta la tua pelle bagnata e sudata, voglio avere tutto di te. -
- certo amore mio, voglio che mi lecchi tutta, dai piedi alle ascelle, le guance e le cosce, le mani e le spalle. Non devi tralasciare nulla. Invece ho una richiesta anche io. Però vieni dentro, te la dico in casa. -
Così entrammo mano nella mano, lei mi portò in bagno e poi finalmente parlò.
- voglio che mi guardi mentre faccio pipì, voglio che tu mi veda anche così. -
- tutto qui? Ma è già successo, ma lo farò con più cura, nessun problema. -
- in realtà c’è anche un’altra cosa. -
- dimmi tesoro. -
- m-mi… mi faresti… insomma… mi faresti pipì addosso? -
- come? In che senso? Vuoi che faccia la pipì su di te? -
- s-sì, voglio la tua calda pipì sul mio corpo, sulle mie tette. È un fetish strano lo so, ma in realtà l’ho immaginato solo con te. Con Sara non ho questo desiderio, ad esempio, ma con te… sì. Ho pensato che… se questa è una vacanza di perversione e sesso pseudo-incestuoso, allora voglio provare tutto quello che mi passa per la testa. -
- tranquilla, non ti giudico mica, ognuno ha i suoi fetish. E poi probabilmente vederti fare pipì mi ecciterà sicuramente quindi la cosa l’abbiamo più o meno in comune. - le risposi sorridendo.
- Grazie Robi, ti amo davvero. Tu comunque puoi farmi quello che vuoi, quando vuoi, anche mentre dormo tipo. Sono tutta per te. -
- D’accordo, anche se non è una mia fantasia, ma farò come vuoi tu. -
E allora l’abbracciai e ci baciammo. Poi mi spostò delicatamente e si andò a sedere sul water.
- beh, allora guardami. -
E così mi avvicinai a lei e la osservai mentre faceva pipì, mentre la sua urina usciva dalla vagina.
- a te non scappa? - mi chiese.
Ma al momento non avevo quell’urgenza, così continuai ad osservarla mentre si asciugava e poi si lavava laggiù. Io, nel frattempo, continuavo ad accarezzarla e baciarla un po’ ovunque. Finì e tornammo in giardino.
Sara e Mady stavano bevendo ancora un drink, così io e mia sorella le imitammo.
Iniziammo man mano a pulire e sistemare, quando facemmo tutto entrammo in casa e andammo in salone. Continuammo per quasi un’ora a far festa bevendo ancora un cocktail o due.
A poco a poco la stanchezza e l’alcol si fecero sentire, la prima ad addormentarsi fu Martina stesa sul divano, poi anche Mady si appisolò sulla poltroncina. Rimanemmo io e Sara, lei si sedette sull’altra poltroncina e mi disse palesemente brilla e quasi seccata: - stasera hai scopato con tutti, tranne che con me, quantomeno ora leccamela e fammi venire. -
La cosa non mi dispiaceva, ma le chiesi di andare su, di lavarci e divertirci sotto la doccia. Si alzò e mi precedette.
Così in doccia iniziammo a strusciarci e a baciarci, io le poggiavo sul corpo il mio cazzo duro, lei mi infilava la lingua in bocca. Spensi l’acqua e mi abbassai, iniziai a leccarle la vagina e a masturbarla, lei sollevò un suo piede e me lo poggiò sul pisello e me lo massaggiava. Dopo qualche minuto, mi squirtò in bocca, lo bevvi avidamente, ma ora volevo scoparla. E prese lei l’iniziativa, mi fece stirare sul pavimento bagnato e mi montò su. Così cominciammo a scopare, su e giù, lei che gemeva. Poi si levò e scivolando mise le tette sul cazzo e mi fece una spagnola, leccandomi al contempo il cazzo. Poi ancora le presi le mani e la invitai a salire e ci alzammo, la misi al muro e così all’in piedi continuammo a scopare. Finalmente stavo per venire, “ci sono quasi!” e lei si girò e si abbassò, guardandomi negli occhi prese tutto il mio cazzo in bocca, lo tirò fuori, mi segò il pisello tutto bagnato di liquidi vaginali e saliva, e finalmente le sborrai su tutta la faccia, che ora era completamente bianca. Lei iniziò a raccogliere lo sperma in una mano che poi leccò tutta. Era una ninfomane fuori categoria!
Finimmo di lavarci e andammo a letto, dormimmo a cucchiaio in quel gigantesco letto. Io crollai subito, avevo perso il conto delle volte io avevo sborrato, ma era stato dannatamente meraviglioso. Incredibile come non mi venne un infarto.
Giorno 6 - Sabato
Quando mi svegliai Sara non era sul letto, Martina invece era accanto a me che dormiva ancora. La luce che filtrava dalle fessure delle serrande mi permetteva di vederla bene. Osservai, come fossi innamorato, il suo bellissimo viso, sfiorandolo con la punta delle dita mentre lo percorrevo delicatamente con la mano cercando di non svegliarla. Mi soffermai sulla bocca, sfioravo le sue labbra lentamente quando aprì gli occhi. Ancora assonnata mi sorrise dandomi il buongiorno.
- cosa fai? - mi chiese con la voce tipica di chi si è appena svegliato.
- niente, ti guardavo dormire. Sei bellissima. -
Lei arrossì e mi baciò, nel farlo mi si strusciò sul cazzo che era già bello duro.
- ti sei eccitato nell’accarezzarmi? Ti va del sesso mattutino? -
E allora riprendendo a baciarci la strinsi ancora più vicino, misi il cazzo fra le cosce e iniziai a muovermi strusciandomi così sulla sua figa che iniziò a bagnarsi. Lei gemeva dentro la mia bocca, colpendomi la lingua con la sua più velocemente.
- mettilo dentro ti prego! -
- prendo un preservativo. – dissi, anche se era molto piacevole quel sesso non penetrativo.
- non c’è bisogno, Sara ha le pillole, se dovesse succedere qualcosa. – mi bloccò lei, portando una mano sul mio viso così da guardarci negli occhi.
Acconsentii a quella soluzione, così misi il mio pisellone dentro la sua figa. Gemeva sussurrandomi all’orecchio, ed era incredibilmente eccitante. Iniziammo così a scopare, abbracciati come due amanti, baciandoci, leccandoci il collo, toccandoci e palpandoci. Mi sussurrò nuovamente all’orecchio: scopami più forte, fai venire la tua sorellina! Ti eccita vero? Vieni dentro a tua sorella!
Quelle sue parole, dette sensualmente e sussurrate, mi fecero venire. Lei però continuava a muoversi nonostante il mio cazzo si stesse ammosciando. La fermai, levai il mio cazzo dalla sua figa e uscirono tutti i liquidi, fu molto eccitante. Mi accingevo così a pulirla con dei fazzoletti per poi iniziare a leccarla per bene per far venire anche lei. Però Martina mi chiese un’altra cosa, in realtà simile: il 69, voleva ancora il mio cazzo. Così ci mettemmo in posizione, lei con la lingua leccava e baciava il mio pisello, io prima con le mani poi con la lingua iniziai a leccarle la figa aperta. Iniziò a gemere, e ad orgasmarmi in faccia, la mia bocca assaporava tutti i suoi liquidi e gustavo la sua vagina, le sue soffici labbra. Dopo una decina di minuti, con le gambe tremanti si scostò esausta e felice. Io però ero nuovamente eccitato e il mio cazzo le sbatteva in faccia.
- mettimelo tra le tette, la vuoi una bella spagnola dalla tua sorellina? -
Accettai subito l’invito e mi misi in posizione sopra di lei, che era ancora stesa. Iniziai a muovermi con lei che mi guardava, puntando i suoi occhioni color nocciola su di me.
- Sì Marti! Sei bellissima! Mi ecciti un botto! Voglio venirti su tutto il corpo! -
- vuoi sborrarmi sulle tette? O in bocca di nuovo? Fai di me ciò che vuoi! Ti amo! -
- oh cazzo! Ti amo anche io! -
E mentre ci dichiaravamo le venni sulle tette e sul collo; poi mi abbassai su di lei per baciarla e fu un lungo limone.
- vieni in bagno con me? Mentre mi pulisco mi fai un massaggio ai piedi? -
Così la seguii in bagno e mentre lei, seduta sul copriwater, si puliva con un asciugamano bagnato io, seduto a terra, le massaggiavo i piedi, prima il destro e poi il sinistro, alternando dei baci di tanto in tanto. Io continuavo a dirle quanto fosse bella e sexy mentre mi ficcava un piede in bocca e così io leccavo quella sua parte del corpo. Smisi e salii, volevo baciarla ovunque; mentre stavo baciando le sue cosce lei, una volta pulita, mi spinse sul seno e così iniziai a baciare e ciucciare le sue tette, poi mi abbracciò e nel farlo involontariamente il mio cazzo, nuovamente duro, le si infilò nella figa. Ci guardammo un attimo imbarazzati, lei mi disse che senza preservativo al momento non se la sentiva, così lo tirai fuori, scesi e iniziai a baciarla sulla vagina e a masturbarla e leccarla nuovamente. Mi schizzò in faccia un paio di volte, così poi smisi. Allora lei mi fece sedere dove era lei, si inginocchiò e iniziò a succhiarmelo. Durai molto poco nonostante fosse la terza volta nel giro di un’ora, lei inghiottì tutto. Per lei quella velocità fu inaspettata e la colsi impreparata, le chiesi scusa ma non ne fece un dramma. Poi ci facemmo una doccetta veloce, sempre tra abbracci e baci.
Poi finalmente scendemmo le scale, erano le 12.16.
Appena arrivammo in salone sentimmo due voci provenire dal giardino, una era di Sara ma l’altra non avevamo idea di chi potesse essere. Poi ci ricordammo, era di Mady, l’amica che sarebbe stata con noi quel fine settimana. Così andammo in giardino e vedemmo le due ragazze in piscina, Mady ci dava le spalle lasciando intravedere come fosse senza costume, notai ovviamente solamente le sue due trecce castane che arrivavano ad altezza spalle. Sara ci salutò e ci presentò la sua amica che si girò per conoscerci. Era davvero una bella ragazza, aveva un bel viso, occhi verdi, naso fine, aveva due belle tette sode, credo una terza, erano rifatte però poiché si intravedeva la cicatrice sotto al seno. Mi sembrò alta tanto quanto Sara, che ci aveva detto che Mady aveva tre anni più di lei, chissà se mi sarei scopato una quasi trentenne, l’idea era eccitante. Il resto del corpo era immerso in acqua. Con Martina ci presentammo e poi andammo a stenderci sui lettini e ci tenemmo per mano. Era ormai una casa di nudisti. Fu strano in effetti presentarmi ad una sconosciuta nudo, ma senza dubbio la cosa mi divertì. Dopo poco uscirono dall’acqua per stendersi sul prato. La osservai subito dai piedi, avevano dei bei lineamenti ed erano poco più piccoli dei miei, credo avesse un 40/41 tipo; con lo sguardo salivo il suo corpo, quelle belle e atletiche lunghe gambe, e poi lo vidi… vidi che era una bellissima ragazza ma che laggiù aveva un pezzo della sua vita precedente. Sì, aveva un cazzo anche lei, era una ragazza trans. Non si accorse delle mie espressioni facciali alla scoperta. No, la cosa non mi disturbò ma inizialmente mi sorprese, giustamente direi. Non avevo mai conosciuto una persona trans e non avevo alcun pregiudizio. In realtà spesso, crescendo penso sia normale, mi ero chiesto: se ad un uomo piace una ragazza trans, è gay? O bisex? Ma poi ho capito, crescendo appunto, che era una domanda stupida, se io la vedo come ragazza sono sempre etero, lei è una ragazza. Quindi assimilai subito la novità e ripresi a rilassarmi sdraiato. Martina ancora non se ne era accorta, o almeno io credevo così perché poi mi avrebbe detto che lei lo aveva capito subito, non so con quali tecniche femminili.
Passò un po’ di tempo, quando riaprii gli occhi Martina mi teneva ancora la mano ma le ragazze non c’erano più. Chiesi a Marti se avesse fame, mi rispose positivamente così entrammo in casa. Martina mi precedette e andò in cucina ad aiutare Sara per il pranzo, io rimasi in salone con Mady, che era seduta su una poltroncina con le gambe accavallate non facendo vedere nulla, se non quel suo bellissimo seno e quei piedi incredibilmente delicati e femminili smaltati di bianco. Stavolta aveva i capelli sciolti, arrivavano fino a poco sopra il seno, erano perfettamente castani. Facemmo due chiacchere, mi disse che lavorava in un’azienda pubblicitaria a Milano e che era lì sulla costa toscana in vacanza, con la scusa voleva venire a trovare Sara che aveva conosciuto mentre frequentavano l’università. Mi spiegò che erano solite passare, durante l’estate, almeno una settimana in quella casa senza i suoi genitori ed erano sempre nude pure loro. Poi mi chiese che cosa facessi io, se mi stessi divertendo lì e infine se mi ero accorto del suo membro. Risposi sinceramente.
- beh sì, sarebbe difficile il contrario, ma non ho alcun pregiudizio, poi sei una bellissima ragazza, è un dettaglio che scompare quando ti guardo insomma. -
- davvero mi trovi bella? Beh grazie, sei molto gentile. È la prima volta che stai così tanto tempo nudo vero? Come la stai vivendo? -
- all’inizio è stato un po’ strano, poi però mi sono abituato anche perché loro sono pure nude. Quindi adesso mi sembra quasi normale ahah. Forse ci è sfuggita di mano la situazione. – scherzai.
- sì, Sara mi ha raccontato, vi volete molto bene. E anche con tua sorella ho visto che siete molto legati. Non ti preoccupare, quando facevamo la nostra settimana qui, anche io e Sara ci divertivamo.- mi disse con un occhiolino - è la prima volta che ti trovi davanti una ragazza con un pene di fuori? -
- è la prima volta in generale che mi trovo una persona con il pene di fuori contemporaneamente a me. -
- spero non ti dia fastidio questa cosa. -
- ma no tranquilla, te l’ho detto, nessun problema. Anzi quando hai un’erezione puoi segarti tranquillamente, c’è scritto lì. - indicai sorridendo il foglio attaccato sopra la tv.
- va bene, grazie della tua gentilezza. - mi rispose e scavallò le gambe lasciando che si vedesse il suo pisello moscio. Beh, anche il mio lo era per onor di cronaca.
Era bella, simpatica e gentile, nel vederla nuda, quel corpo ermafrodita, iniziai a chiedermi se anche con lei sarebbe successo qualcosa, l’idea mi stuzzicava e iniziava ad eccitarmi. Spoiler: accaddero decisamente cose piacevoli.
Finalmente ci chiamarono e andammo a sederci intorno al tavolo della cucina. Mangiammo e dopo le ragazze tornarono fuori, io mi misi a giocare.
Passarono due ore ed entrò Mady che salì le scale, dicendomi che quando fosse tornata dal bagno avrei dovuto seguirla fuori con Martina e Sara. Così spensi e aspettai che scendesse. Arrivò con il cazzo duro, adesso lo vedevo eretto e involontariamente glielo fissai. Era poco più piccolo del mio, credo di due centimetri, ma largo uguale più o meno, e leggermente scappellato. Lei si accorse del mio sguardo e sorrise, poi mi invitò nuovamente ad andare fuori, la seguii da dietro, guardando il suo bel culo tondo e liscio. Mia sorella e Sara erano in acqua, così mi tuffai e le raggiunsi. Mady si immerse invece delicatamente, si sedette sulla parte bassa e vidi che iniziò a toccarsi le tette e il cazzo, ma lo faceva quasi fosse un gesto di noia, senza segarsi veramente. Intanto Martina e Sara mi si erano avvinghiate addosso, mia sorella mi abbracciava da dietro baciandomi il collo, mia cugina da davanti si strusciava sul cazzo e mi baciava. Capii che avevano voglia, ma mi sembrava strano farlo davanti ad un’altra persona. Ma fu lei a spingerci.
- tranquilli, amoreggiate pure, non sono gelosa, io faccio per conto mio. Amatevi care. - ci disse.
-Sì, ci sei mancato - mi sussurrò all’orecchio Sara. E così prese il mio cazzo, ormai duro, e se lo ficcò nella figa, senza alcuna protezione, lei capì dal mio sguardo il mio pensiero e mi disse che prendeva le pillole del giorno dopo. Fui più tranquillo e allora iniziammo a scopare in acqua. Erano pur sempre le mie prime volte. Su e giù, muovevamo tutta la piscina, Martina da dietro si staccò e uscendo dall’acqua si mise sul bordo-piscina zona prato, si sedette e iniziò a sditalinarsi. Dopo un po’ Sara si levò, chiamò Mady e le disse di guardare, lei adesso si stava segando velocemente ed era visibilmente ad un passo dallo sborrare, ma quando Sara la chiamò lei si fermò. Quindi anche mia cugina uscì dalla piscina, si sedette accanto a Martina e di fronte a me. Non capivo molto di ciò che stava accadendo, poi mi mise i piedi prima in faccia e poi riuscì a prendere il cazzo tra le sue piante e iniziò a segarmi.
-guarda Mady, il mio cuginetto è fan dei piedi. -
Mentre faceva ciò Martina mi schizzò in faccia e subito dopo rise della mia espressione inaspettata.
- beh allora gli faccio vedere un’altra cosa che sicuramente lo ecciterà - disse Mady, e così facendo uscì dalla piscina, si mise sul prato accanto a Sara, mostrandomi anche lei i suoi piedi tenendo le gambe all’aria, spinse leggermente avanti la sua testa, uscì la lingua e riprese a segare il suo cazzo duro; mi invitò a guardarla mentre si auto-veniva in bocca e mentre mi mostrava le piante dei piedi.
E la cosa mi eccitò per davvero da morire, uscii dalla piscina per sedermi accanto a Sara, le presi i nuovamente i piedi e li feci lavorare più velocemente. Sborrai mentre Mady si auto-spruzzava il suo sperma in faccia e in bocca e sulle tette. Fu qualcosa di assurdo e incredibile. Io rimasi a galleggiare, Sara si alzò, si avvicinò a Mady che adesso era stesa sul prato stanca, e iniziò a leccarle la faccia, la baciò, poi pulì le tette e infine succhiò via tutta la sborra dal cazzo leccandole il glande; poi Mady baciò e leccò i piedi di Sara con ancora la mia sborra su. Martina invece si ributtò in piscina e fece “il morto” come me, che mi ero rituffato in acqua, tenendomi la mano.
Dopo circa una mezz’oretta uscimmo entrambi dalla piscina e ci mettemmo sui lettini. Mady e Sara invece rimasero sdraiate sul prato dandosi baci affettuosi sulle gambe e sui piedi.
Si avvicinò il momento del tramonto, era arrivato il tempo di preparare il barbecue per arrostire, dissi che ci avrei pensato io. Andai così in cucina, presi della carne, delle verdure, misi il tutto in due grandi ciotole e uscii fuori. Tornando in giardino vidi che le ragazze stavano amoreggiando, Mady stava leccando la figa a Sara, mia sorella stava segando Mady mentre le leccava le tette.
-Non vi fermate più? Quanto siete belle da vedere. – dissi loro.
Mi eccitai nuovamente ma ero in quel momento spompato e decisi di non unirmi, continuai a preparare gli occorrenti per la serata, nonostante il mio pisellone. Portai di fuori anche un paio di bottiglie: quelle per farci degli spritz come partenza e un paio di gin e rum con accompagnamenti al seguito. Era la serata in cui dovevamo sbronzarci per bene.
Iniziai a cuocere la carne, con in sottofondo i gemiti delle ragazze. Finalmente Sara squirtò su Mady e Martina, e Mady venne, un po’ nelle mani di mia sorella un po’ sul suo addome; poi si stesero nuovamente a terra, tranne Martina che mi venne a dare una mano. Di tanto in tanto mi toccava laggiù con qualche carezza e qualche bacio, senza fare però nulla di più, nonostante il mio cazzo rimaneva duro come il marmo e mezzo scappellato.
Finalmente la cena fu pronta, e la accompagnammo con qualche spritz, così da iniziare a carburare. Quando finimmo restammo in giardino a ballare, bere -le ragazze gin lemon/tonic, io rum e cola - e cantare.
Ore 22.15.
Le ragazze stavano ballando del reggaeton visibilmente brille e le guardavo seduto a bordo piscina sorridendo e godendomi lo spettacolo di culi e tette danzanti; io avevo cominciato a toccarmi in modo più frequente, quasi stessi giocando anche io. D’improvviso Martina si staccò e mi si sedette vicino, si pulì i piedi leggermente sporchi di terra, se li asciugò e mi disse: - Ti voglio fare eccitare, guardami! - E così in una posa quasi da contorsionista si portò il piede destro sulla bocca, uscì la lingua e iniziò a leccarsi le dita e il collo del piede. La cosa mi eccitò, mi eccitava vederle fare questa cosa per me, vedere la sua figa leggermente aperta e il suo grande seno schiacciato sulla sua coscia. Adesso mi segavo sul serio, avrei voluto sborrarle addosso seduta stante. Lei cambiò piede e portò quello bagnato della sua saliva sul mio cazzo e iniziò a giocarci, toccandolo e accarezzandolo. Poi stava per portare anche l’altro ma lo fermai e me lo portai alla bocca, volevo leccare la sua saliva dal suo piede. Fu un momento altissimo di erotismo. Lei prese il mio piede destro e iniziò a strusciarselo sulla figa, iniziando a gemere.
- wow, siete innamorati voi due, e dannatamente perversi. -
Disse Mady che nel frattempo si era seduta accanto a noi insieme a Sara, entrambe ci stavano guardando e avevano iniziato a toccarsi. Anche Mady aveva il cazzo duro, Sara iniziò a toccarglielo coi piedi, per imitarci. Poi Sara mi pose una domanda.
- ma Robi, Mady vorrebbe succhiartelo, che dici? Ti fa strano? -
La domanda mi spiazzò, ma non la presi male, anzi.
- e che c’è bisogno del permesso? E poi per quale motivo dovrebbe “farmi strano”? se una bella ragazza vuole farmi un pompino chi sono io per negarglielo ahah. -
E così Mady, ringraziandomi, si avvicinò al viso, diede qualche bacio al piede di Martina che tenevo ancora con la mano vicino alla mia bocca, poi mi baciò limonandomi e ricambiai volentieri. Si staccò, mi rimise il piede di mia sorella in bocca e lo leccò per un po’ insieme a me con le nostre lingue che leccavano le dita e si toccavano. Poi si indirizzò verso il mio cazzo, lo prese in mano e iniziò a segarlo, infine cominciò a spompinarmi. Sara, nel frattempo, si era alzata ed era venuta più vicina; anche lei mi mise un suo piede in bocca e cominciò a baciarsi con Martina mentre si masturbavano a vicenda, iniziando così a gemere. Dopo cinque minuti venni, avvisai Mady ma lei non si spostò e così le sborrai in bocca, lei deglutì una parte e un’altra po’ se la mise sulla mano e se la spalmò sul suo cazzo mentre lo massaggiava per riportarlo in erezione. Una volta duro anche il suo Martina si staccò da Sara e iniziò a succhiarglielo, Sara allora pulì leccando il mio, che tornò nuovamente duro. Mady lo vide di nuovo in erezione e, scostando dolcemente Martina dal suo cazzo, si avvicinò a me, nel farlo sbattè un paio di volte il suo pene sulla mia gamba, la cosa leggermente mi eccitò. Mi sussurrò con quella sua voce delicata: “ti va di scoparmi?” Ovviamente risposi di sì. Mi salì sopra e si ficcò nel culo il mio pisellone. Era il mio primo anale! Iniziò a muoversi su e giù guardandomi, io vedevo le sue tette, sulle quali portai le mie mani, e il suo cazzo duro fare su e giù e colpirmi l’addome di tanto in tanto. Allora Sara poi salì sopra Mady ficcandosi il cazzo di lei su per la figa. Martina, rimasta con le mani in mano, mi si sedette sulla faccia.
Era tutto molto eccitante: io steso sul prato che scopavo Mady, che scopava Sara che poggiava le punte dei piedi sulle mie cosce, Martina seduta sulla mia faccia che perdeva liquidi. Facevamo un gran casino, ed essendo fuori qualcuno avrebbe potuto vederci o sentirci, ma per fortuna intorno la casa non vi era nulla se non campi e campi. Sara venne squirtando su di me e Martina che era già venuta un paio di volte ma non si spostava, voleva che continuassi a baciarla sulla sua vagina. Sara invece dopo qualche minuto scese, prese per mano Martina, con le gambe tremanti, e si immersero in acqua. Restammo io e Mady, e continuavamo a scopare. Volli cambiare posizione, stesi lei con la schiena sul prato, le alzai le gambe e rimisi dentro il mio cazzo, lei si masturbava nel frattempo il suo pisellone. Ci guardavamo negli occhi e sentivo che c’ero quasi, lei era proprio bella e quelle tette le adoravo, così le alzai il bacino e le chiesi una cosa che mi eccitava.
- voglio che ti vieni in faccia di nuovo, e voglio venire su di te, voglio vederti con la mia sborra addosso -
Lei allora si sistemò meglio, io tirai fuori il cazzo e iniziai a segarmi per venire, quella posizione stramba mi eccitava, involontariamente presi un suo piede come appoggio. E lei mi sorprese.
- segati con i miei piedi, fallo anche con me, ti prego! -
Eseguii, iniziai così a segarmi con i suoi piedi, con smalto bianco sulle dita, sul mio cazzo. Lei venne nuovamente nella sua bocca, io finalmente sborrai. Lo feci un po’ ovunque, sulle sue gambe, sul suo cazzo e sul culo, un po’ ne finì sulle tette e in faccia. Mi accasciai esausto, e lei pure. In quella posizione testa-piedi iniziò a baciarmi i piedi e io feci lo stesso, come gesto di coccole. Intanto Martina e Sara erano uscite dall’acqua e si avvicinarono sull’addome di Mady, iniziarono a leccare le nostre sborre. Io allora mi alzai e tornai a baciare Martina sulla figa bagnata, volevo ancora il suo sapore, volevo ancora avere mia sorella. Lei iniziò a gemere e mi spruzzò in bocca, io avido lo presi tutto. La invitai a guardami, l’accarezzai sul viso, lei mi sorrise e andò a pulirmi il cazzo di sborra. Ma succhiando e leccando mi tornò ancora una volta duro, lei aumentò l’intensità. Ero stanco, ma come potevo dire di no a cotanta bellezza. Poi mi fece stirare a terra e mi montò su, così iniziammo a scopare. Io spesso mi alzavo per baciarla in bocca e leccarle e succhiarle le tette, lei mi prendeva la testa e mi accarezzava tra i capelli. Nel frattempo, Sara e Mady erano tornate in acqua, dove si baciavano e si toccavano. Martina ad un certo punto mi sussurrò all’orecchio tra un gemito e l’altro: voglio che mi vieni dentro! Non ti preoccupare, fallo ti prego! Riempi la tua sorellina!
Allora le bloccai i fianchi e aumentai l’intensità e finalmente venni, schizzai il mio sperma su per la sua vagina. Lei rimase sopra di me per qualche istante, poi si accasciò su di me e ci abbracciammo e baciammo. Poi scese e si prese tutta la sborra che era intorno al mio cazzo. Inghiottì e tornammo a baciarci. Poi fui io a chiederle un favore.
- domani puoi fare una cosa per me? -
- faccio tutto per te. -
- ti masturbi al sole per favore? Perché poi voglio leccarti tutta, tutta la tua pelle bagnata e sudata, voglio avere tutto di te. -
- certo amore mio, voglio che mi lecchi tutta, dai piedi alle ascelle, le guance e le cosce, le mani e le spalle. Non devi tralasciare nulla. Invece ho una richiesta anche io. Però vieni dentro, te la dico in casa. -
Così entrammo mano nella mano, lei mi portò in bagno e poi finalmente parlò.
- voglio che mi guardi mentre faccio pipì, voglio che tu mi veda anche così. -
- tutto qui? Ma è già successo, ma lo farò con più cura, nessun problema. -
- in realtà c’è anche un’altra cosa. -
- dimmi tesoro. -
- m-mi… mi faresti… insomma… mi faresti pipì addosso? -
- come? In che senso? Vuoi che faccia la pipì su di te? -
- s-sì, voglio la tua calda pipì sul mio corpo, sulle mie tette. È un fetish strano lo so, ma in realtà l’ho immaginato solo con te. Con Sara non ho questo desiderio, ad esempio, ma con te… sì. Ho pensato che… se questa è una vacanza di perversione e sesso pseudo-incestuoso, allora voglio provare tutto quello che mi passa per la testa. -
- tranquilla, non ti giudico mica, ognuno ha i suoi fetish. E poi probabilmente vederti fare pipì mi ecciterà sicuramente quindi la cosa l’abbiamo più o meno in comune. - le risposi sorridendo.
- Grazie Robi, ti amo davvero. Tu comunque puoi farmi quello che vuoi, quando vuoi, anche mentre dormo tipo. Sono tutta per te. -
- D’accordo, anche se non è una mia fantasia, ma farò come vuoi tu. -
E allora l’abbracciai e ci baciammo. Poi mi spostò delicatamente e si andò a sedere sul water.
- beh, allora guardami. -
E così mi avvicinai a lei e la osservai mentre faceva pipì, mentre la sua urina usciva dalla vagina.
- a te non scappa? - mi chiese.
Ma al momento non avevo quell’urgenza, così continuai ad osservarla mentre si asciugava e poi si lavava laggiù. Io, nel frattempo, continuavo ad accarezzarla e baciarla un po’ ovunque. Finì e tornammo in giardino.
Sara e Mady stavano bevendo ancora un drink, così io e mia sorella le imitammo.
Iniziammo man mano a pulire e sistemare, quando facemmo tutto entrammo in casa e andammo in salone. Continuammo per quasi un’ora a far festa bevendo ancora un cocktail o due.
A poco a poco la stanchezza e l’alcol si fecero sentire, la prima ad addormentarsi fu Martina stesa sul divano, poi anche Mady si appisolò sulla poltroncina. Rimanemmo io e Sara, lei si sedette sull’altra poltroncina e mi disse palesemente brilla e quasi seccata: - stasera hai scopato con tutti, tranne che con me, quantomeno ora leccamela e fammi venire. -
La cosa non mi dispiaceva, ma le chiesi di andare su, di lavarci e divertirci sotto la doccia. Si alzò e mi precedette.
Così in doccia iniziammo a strusciarci e a baciarci, io le poggiavo sul corpo il mio cazzo duro, lei mi infilava la lingua in bocca. Spensi l’acqua e mi abbassai, iniziai a leccarle la vagina e a masturbarla, lei sollevò un suo piede e me lo poggiò sul pisello e me lo massaggiava. Dopo qualche minuto, mi squirtò in bocca, lo bevvi avidamente, ma ora volevo scoparla. E prese lei l’iniziativa, mi fece stirare sul pavimento bagnato e mi montò su. Così cominciammo a scopare, su e giù, lei che gemeva. Poi si levò e scivolando mise le tette sul cazzo e mi fece una spagnola, leccandomi al contempo il cazzo. Poi ancora le presi le mani e la invitai a salire e ci alzammo, la misi al muro e così all’in piedi continuammo a scopare. Finalmente stavo per venire, “ci sono quasi!” e lei si girò e si abbassò, guardandomi negli occhi prese tutto il mio cazzo in bocca, lo tirò fuori, mi segò il pisello tutto bagnato di liquidi vaginali e saliva, e finalmente le sborrai su tutta la faccia, che ora era completamente bianca. Lei iniziò a raccogliere lo sperma in una mano che poi leccò tutta. Era una ninfomane fuori categoria!
Finimmo di lavarci e andammo a letto, dormimmo a cucchiaio in quel gigantesco letto. Io crollai subito, avevo perso il conto delle volte io avevo sborrato, ma era stato dannatamente meraviglioso. Incredibile come non mi venne un infarto.
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