La nuova capa 9
di
Adam82ne
genere
saffico
Mi svegliai intorno alle dieci di mattina con Greta e Clara che ancora dormivano beate praticamente attaccate a me , odoravamo ancora di sesso e di cane , le osservai per un po’, a vederle cosi , nude ed indifese non avevano per niente l’aria di essere padrone severe e troie insaziabili, soprattutto Greta che con il suo corpo minuto sembrava più una di quelle bambole di porcellana , Aru e Tuco svegli e attivi più che mai mi fissavano scodinzolando, mi alzai e dopo essermi stiracchiata andai a preparare la colazione, diedi qualche carezza ai due amanti pelosi che mi ringraziarono con un mare di bacini .
Preparai in caffè mettendo sul vassoio le tazzine e la moca ancora fumante, gli immancabili biscotti e una bottiglia d’acqua, ritornando nella stanza ne svuotai metà nella ciotola dei cani quasi vuota, poggiai il vassoio sulla panca e mi avvicinai alle due belle addormentate , accarezzai i loro capelli spostando dei ciuffi ribelli dai loro visi, l’odore di caffè fece il resto, aprirono gli occhi e con un sorriso smagliante diedi il buongiorno .
“Cazzo ti ridi di prima mattina troietta “
Greta disse quelle parole con la voce ancora assonnata , Clara invece infilò la testa sotto la coperta ordinandoci di chiudere il becco .
“ vi ho portato il caffè mie principesse…. Amaro per la signorina Clara e…. Lei signorina Greta….”
“Amaro anche io basta già la tua cazzo di dolcezza per farmi venire il diabete “
Servii il caffè mettendo un biscotto nel piattino
“ ai ragazzi cosa do?”
Clara mi disse di dargli le crocchette e di l’acqua
“Tu hai già preso il caffè?”
Feci segno di no , mi alzai e diedi da mangiare a Tuco ed Ari che cercarono di trovare ben altre prelibatezze tra le mie gambe , li scacciai rimproverandoli e tornai dalle ragazze , li mi attendeva la mia tazzina e il mio biscotto.
“Grazie…. Ma non dovevate disturbarvi”
Greta mi rispose mentre si accendeva la prima sigaretta della giornata di non farmi strane idee che lo aveva fatto solo per mettermi in forze perché mi sarei dovuta dare da fare a soddisfare tutte e due.
“Ehem è un lavoro duro ma necessario….. ma lo farò volentieri “
Finito di fare colazione mi misi tra loro due che nel frattempo si erano di nuovo buttate su quelle coperte che per tutta la notte furono testimoni di cose mirabolanti , passammo tutta la mattina a coccolarci, non c’erano ne padroni ne schiavi ma solo tre persone uguali, in quel momento capii che avevo trovato due persone speciali con cui si era instaurato un rapporto che andava ben oltre il semplice sesso .
Ad un certo punto Greta si sedette sulla mia pancia prendendo i miei capezzoli con le dita e stropicciandoli delicatamente.
“Senti un po’ troietta, non questo ma il prossimo fine settimana…. Non hai impegni vero “
In attesa della risposta strinse le dita procurandomi una piacevole fitta di dolore
“ mhmmm no nessun impegno perché?”
“Cosa ne dici di…. Venire da me insieme a cosa inutile… faremo una grigliata insieme a delle amiche che sono sicura ti piaceranno … e se volete potrete anche stare da venerdì a domenica “
“Per me non ci sono problemi “
Mi voltai verso Clara come a chiedere il permesso, quando acconsentì con un cenno mi sentii come una bambina a cui viene promesso di essere portata chi sa dove.
“Bene allora ….sei dei nostri …. Non si accettano disdette…. O ti strapperemo queste mammelle da cagna gravida“
Molló i capezzoli e mettendomi la sua foresta pelosa in faccia iniziò a solleticarmi la punta del naso.
L’altra invece stava già giocando con la mia patatina, sentivo le sua dita cicciotte esplorarmi come le fece Marco Polo nel misterioso oriente.
“ vediamo se sei più brava della tua padrona con la lingua…. Di sicuro da quello che ho visto hai talento…..mhmmm sei una lurida troietta … …. Mhmmm”
Con quelle parole andava avanti e indietro stuzzicandomi , a sentire il suo odore … mi fece risvegliare il neurone ninfomane , era impregnata anche di odori non suoi , il mio quello di Clara , di Tuco , Aru , le coperte , la presi per le natiche e la tirai a me , affondai la faccia in quella foresta magica decisa a donarle la felicità con fendenti di lingua .
Lei mi guardava negli occhi , il suo indice e medio tra il suo cespuglio sembravano indicarmi la direzione verso il paradiso, Clara per non rimanere fuori dai giochi poggiò nel migliore dei modi possibile la sua figona sulla mia, si muoveva sensualmente tenendo Greta , che inarcando la schiena si faceva strizzare le tette e leccare il collo .
“Ohhhh si ragazze siete bravissime , troietta hai una lingua meravigliosa…. Non ti fermare oh siiiii ….. e tu cosa inutile continua cosiii…. Mi state facendo arrivare”
Come la sera prima Greta si rivelò una sorgente di umori inesauribile e quando arrivò praticamente sbrodolava come uno straccio zuppo d’acqua.
Per via della posizione non proprio comoda non arrivammo ne io ne Clara ma vedere Greta così soddisfatta e multiorgasmica fu una cosa bellissima , a rimediare al godimento mancato ci pensò lei che messasi in mezzo ci fece un ditalino megagalattico , le sue dita esili toccarono i nostri punti magici con precisione chirurgica donandoci un dolce orgasmo , quel risveglio superbo fu guastato dal pensiero che di li a qualche ora quel magico fine settimana sarebbe finito , arrivò la tristezza e secondo me la stessa cosa la provavano anche loro in quel momento.
Ad uno ad uno andammo a fare una doccia, la prima fu Clara , rimasi sulle coperte con Greta .
“ ho passato un fine settimana bellissimo…. Grazie di tutto “
“ Grazie a te….. devo dire che sei …. Meno scema di quanto pensassi “
Rimanemmo in silenzio tenendoci per mano fino all’arrivo di Clara che pulita e profumata si sedette sulla panca con ancora i capelli bagnati.
“Avanti la prossima….mi ci voleva proprio questa doccia “
Andai io lasciando le due intente a discutere su alcuni particolari del successivo incontro.
Tornai qualche minuto dopo, la coperta non c’era più , ehhh si quella splendida esperienza volgeva al termine e non vedevo l’ora di ripeterla ancora e ancora.
Mentre Greta faceva la doccia io e Clara preparavamo il pranzo , dopo tutta quell’attività fisica eravamo affamate .
“Clara posso chiederti una cosa”
“Dimmi “
“Ho notato che tu e Greta avete lo stesso tatuaggio…. Anche se in punti diversi …. “
“La zampa di cane? Beh si anche le ragazze che conoscerai hanno lo stesso tatuaggio.Perché ?”
“Quello che ho vissuto con voi non lo dimenticherò mai e oltre a desiderare di rifarlo voglio …. Come dire…. Ricordarlo per sempre “
Clara smise di affettare la zucchina che aveva in mano e pulitasi le mani con un canavaccio si appoggio alla cucina.
“Sei sicura? Guarda che per noi è molto di più di un semplice tatuaggio ….è un simbolo….come far parte di una famiglia , comunque…ieri sera ne ho già parlato con Greta ed è entusiasta di averti conosciuto …. E non vede l’ora di farti conoscere le altre matte….quanto al tatuaggio parlane con Greta “
Non notammo Greta con l’asciugamano in testa, era sulla porta e aveva sentito tutto , fece finta di schiarirsi la voce per attirare l’attenzione , facendoci voltare.
“Ma sappi una cosa troietta….tradisci la nostra fiducia e scoprirai un lato di me che è meglio non conoscere,può sembrare una frase fatta ma come si dice….. uno per tutti ma tutti contro uno se …..”
Non concluse la frase ma fu limpida e cristallina comunque.
“ se dici questo allora vuol dire che non mi conosci,tradire non fa parte del mio essere “
“Bene allora…. Più tardi mi accompagnerai a casa e li avrai il tuo tatuaggio…..sicuramente sarà un buon biglietto da visita per Tania…. La conoscerai presto…..ah mi raccomando di chiamarla Mamy o ti ritroverai frustata a sangue “
“Non vi deluderò “
Rispose subito Clara
“Sarà meglio o sarai anche disoccupata oltre che picchiata da me , sono io che garantisco per te e sai bene che odio fare figure di merda”
Sorrisi nonostante la minaccia, no non le avrei deluse.
Mangiammo con calma divorando quel pranzo come delle affamate e dopo esserci rivestite io e Greta andammo via salutando Clara con un lungo bacio .
“Noi andiamo signorina Clara , verrò a prenderla domattina alle 8:30 come sempre “
Le diedi un ultimo bacio sulla guancia e lei per rimando una manata sul sedere .
“ mi raccomando andate piano ragazze”
Facemmo salire in macchina Tuco e Aru felici di tornare a casa dopo aver soddisfatto tre cagne in calore, giunte a casa Greta li liberò così poterono sgranchirsi le gambe prima di rientrare dentro , era proprio una bella cascina , pulita ed ordinata .
“ scusami ma prima devo dare da mangiare agli animali “
“Ti aiuto io dimmi dove trovare le cose “
Mi guardò stupita .
“ beh , guarda che non sei l’unica ad essere cresciuta in campagna “
Praticamente feci tutto io con lei che mi guardava con ammirazione , diedi da mangiare ai maialini , alle vacche, alle galline e ai conigli.
“Beh mi hai davvero stupita …. Non lo avrei mai detto… te la cavi anche meglio di me …. Ora so a chi rivolgermi quando avrò bisogno “
Mi tolse dei residui di mangime dalla maglietta sorridendomi .
Entrammo in casa e preparammo un caffè, nel frattempo tirò fuori una valigetta preparando tutto l’occorrente per il tatuaggio, preso il caffè mi fece spogliare e mi mandò a fare una doccia
“ dove lo vuoi ?”
“ voglio le zampe di Aru in corrispondenza delle scapole “
Si mise all’opera e dopo un oretta finalmente ebbi le zampe del mio primo partner canino, mi guardai allo specchio soddisfatta
“Benvenuta fra noi Chiara”
Lo disse con tale dolcezza che mi commossi .
“ che motivo hai di piangere stupidina? “
“ niente tranquilla sono solo emozionata…. Come una stupidina “
Mi chiese se avessi voglia di cenare con lei , accettai con immenso piacere, mi fece visitare tutta la tenuta per poi tornare in casa , un temporale estivo stava facendo capolino e quando arrivò andò via pure la luce , così ci ritrovammo a cenare a lume di candela , sembrava fatto apposta, mangiammo parlando delle nostre vite e li scoprii che sotto quella scorza c’era una donna dolce e sensibile, la maschera che indossava però non era un guscio per proteggersi dal mondo come molti potrebbero pensare ma piuttosto la capacità e la consapevolezza di saper tirare fuori il lato apollineo e dionisiaco che c’è dentro ognuno di noi, sapeva armonizzarlo e plasmarlo a suo piacimento.
Se dovessi dare una definizione di essere perfetto io posso dire tranquillamente ” Greta “.
Il temporale non accennava a diminuire anzi.. un fulmine illuminò la stanza a giorno seguito da un tuono che fece tremare tutta la casa
“ cazzarola come la tira giù…. Non credi che sia il caso che tu dorma qua? Non voglio che che ti metti in strada con questo tempo “
Fu più un ordine che una proposta
“ beh solo a condizione che mi tieni stretta a te …”
Mi guardo negli occhi senza dire nulla, ad un certo punto, di punto in bianco scoppiammo a ridere contemporaneamente.
“Immagino che stiamo ridendo per la stessa cosa…. Vero? Lo dico prima io…. Immagino Clara sul balcone vestita di nero col trucco che le cola sul viso urlare …. Sono la regina delle tenebre , seguita lampi tuoni e una risata malefica “
Greta che proprio in quel momento stava bevendo del vino,scoppiò in una risata talmente grande che quasi si strozzò
“Se ti sentisse…. Ti pesterebbe a sangue con una frusta borchiata…ovviamente sgrillettandosi “
Finimmo di mangiare e salimmo in camera candela in mano , la posò sul comodino e mi spinse di prepotenza sul letto, io caddi di schiena con braccia e gambe aperte, mi posò il piede tra le gambe e cominciò a premere sul monte di venere muovendolo come se stesse schiacciando una sigaretta accesa .
Si gettò su di me e infilatami la lingua in bocca mi limonò duramente , le passate sul labbro ancora dolorante mi facevano vedere le stelle ma allo stesso tempo me le facevano anche toccare dal piacere , la cosa degenerò in pochi attimi , ci spogliammo a vicenda con una foga animalesca senza staccare le nostre bocche, ci mordevamo la lingua tirandocela a vicenda, quando fummo nude le nostre vulve strofinavano l’una con l’altra.
“Aspetta qui …. “
Si alzò dal letto e aperto il comò tirò fuori uno strap on , uno di quelli dotati di stimolatore clitorideo per l’utilizzatore, si avvicinò di nuovo a me e dopo avermi tirato per le gambe me le apri con irruenza, ci infilò la testa e iniziò a leccarmela con la sua sublime maestria.
“Ohhhhhh si sei bravissima “
Stavo per arrivare, sul più bello tolse la lingua e infilò il cazzo , inizió a stantuffare con la bravura e la ritmicità di un attore porno , mentre si dava da fare io le accarezzavo i fianchi e il sedere ,era bellissima soda e tornita come una venere di marmo, era bravissima, molto più brava della maggior parte degli uomini con cui sono stata, la tirai a ma stringendola forte, lei si aggrappò sulle mie spalle e iniziò a dare affondi più forti, irruenti , secchi, ogni colpo di bacino mi donava scosse di piacere che partivano dalle grandi labbra e arrivavano ai capezzoli , sentivo le mie ovaie sbriciolarsi .
“ oh si continua amore, vengo”
Lo stimolatore sul suo clitoride faceva il suo dovere, la sentivo mugolare di piacere quasi quanto me , mi girò a pecorina come una bambola e cominciò a tamponarmi , il ritmo del clap clap sulle mie chiappe era forte e regolare come un orologio , mi tirò per i capelli facendomi inarcare , per istinto misi le mani dietro la schiena,Greta me le bloccò con l’altra mano aumentando ancora di più la forza negli affondi , arrivai e rimanendo con il cazzo tutto dentro di me iniziai a ondeggiare il bacino come a voler prolungare il più possibile quell’orgasmo, Greta mi mollò i capelli e appena distesi la schiena sfilò il cazzo di gomma dalla mia vagina e me lo infilò nel culo senza tanti complimenti, i miei umori fecero si da lubrificante ma lo sentii tutto, cacciai un urlo , mi riprese i capelli tirandoli con forza e senza sfilarlo di un millimetro iniziò a sbattermi lavorando di anche ,ad ogni colpo sentivo quell’affare scuotermi le viscere come un maglio , ogni affondo era un urlò , fu una sensazione incredibile dove il mio corpo voleva urlare fermati e il mio cervello spaccami tutta , l’orgoglio da troia prese il sopravvento.
“ è tutto qui ……spacca questa troia siiii distruggimi il culo”
Sentivo il suo respiro affannato e irregolare, o stava arrivando o era al limite, mi diede tre colpi fortissimi , sentii tutto il suo corpo contratto e mio coccige andare in frantumi, dolore… , una manata sulla chiappa mi riportò alla realtà, mi sollevò di peso facendomi andare su e giù con la forza di un toro , la mancanza di lubrificazione si fece sentire , le pareti del mio buchino sembravano prendere fuoco , ad un certo punto lei arrivò , l’orgasmo le fece perdere le forze e facendosi cadere sul letto mi trascinò dietro con lei rimanendo letteralmente impalata , iniziai a muovere il culo e mentre sentivo arrivare il secondo orgasmo lei affondò le dita nella mia schiena come a voler firmare quella poesia saffica.
Rimasi li … infilzata , tutte e due col fiatone , sudate e soddisfatte , quando mi tirai su mi accoccolai di fianco a lei , ci baciammo a lungo con il rumore della pioggia che batteva sulle finestre, avevo il culo in fiamme .
“Mi hai rotto il culo mi sa… ma è stato bellissimo “
Portai la sua mano sul mio petto, il mio cuore sembra stesse per uscire dalla gabbia toracica, mi accarezzò come la più tenera degli amanti.
Il dildo era arrivato davvero troppo in fondo, la punta era sporca…. Segno che il clistere aveva terminato il suo effetto pulente, mi sentii in imbarazzo ,Greta come se nulla fosse si alzò e dopo averlo pulito e disinfettato lo ripose.
“Vieni qui controlliamo “
Mi controllò con una torcia come la sera prima
“Non hai nulla tesoro “
Sentii la sua lingua sfiorarmi ma mi spostai .
“No Greta mi sento sporca….magari dopo un clistere “
“Taci e fatti fare”
Mi ributtò nel letto e mi fece alzare le gambe , dal comodino tirò fuori un tubetto di gel ungendosi le mani .
“Vedrai che ti farò provare qualcosa di grandioso”
Continua…..
Preparai in caffè mettendo sul vassoio le tazzine e la moca ancora fumante, gli immancabili biscotti e una bottiglia d’acqua, ritornando nella stanza ne svuotai metà nella ciotola dei cani quasi vuota, poggiai il vassoio sulla panca e mi avvicinai alle due belle addormentate , accarezzai i loro capelli spostando dei ciuffi ribelli dai loro visi, l’odore di caffè fece il resto, aprirono gli occhi e con un sorriso smagliante diedi il buongiorno .
“Cazzo ti ridi di prima mattina troietta “
Greta disse quelle parole con la voce ancora assonnata , Clara invece infilò la testa sotto la coperta ordinandoci di chiudere il becco .
“ vi ho portato il caffè mie principesse…. Amaro per la signorina Clara e…. Lei signorina Greta….”
“Amaro anche io basta già la tua cazzo di dolcezza per farmi venire il diabete “
Servii il caffè mettendo un biscotto nel piattino
“ ai ragazzi cosa do?”
Clara mi disse di dargli le crocchette e di l’acqua
“Tu hai già preso il caffè?”
Feci segno di no , mi alzai e diedi da mangiare a Tuco ed Ari che cercarono di trovare ben altre prelibatezze tra le mie gambe , li scacciai rimproverandoli e tornai dalle ragazze , li mi attendeva la mia tazzina e il mio biscotto.
“Grazie…. Ma non dovevate disturbarvi”
Greta mi rispose mentre si accendeva la prima sigaretta della giornata di non farmi strane idee che lo aveva fatto solo per mettermi in forze perché mi sarei dovuta dare da fare a soddisfare tutte e due.
“Ehem è un lavoro duro ma necessario….. ma lo farò volentieri “
Finito di fare colazione mi misi tra loro due che nel frattempo si erano di nuovo buttate su quelle coperte che per tutta la notte furono testimoni di cose mirabolanti , passammo tutta la mattina a coccolarci, non c’erano ne padroni ne schiavi ma solo tre persone uguali, in quel momento capii che avevo trovato due persone speciali con cui si era instaurato un rapporto che andava ben oltre il semplice sesso .
Ad un certo punto Greta si sedette sulla mia pancia prendendo i miei capezzoli con le dita e stropicciandoli delicatamente.
“Senti un po’ troietta, non questo ma il prossimo fine settimana…. Non hai impegni vero “
In attesa della risposta strinse le dita procurandomi una piacevole fitta di dolore
“ mhmmm no nessun impegno perché?”
“Cosa ne dici di…. Venire da me insieme a cosa inutile… faremo una grigliata insieme a delle amiche che sono sicura ti piaceranno … e se volete potrete anche stare da venerdì a domenica “
“Per me non ci sono problemi “
Mi voltai verso Clara come a chiedere il permesso, quando acconsentì con un cenno mi sentii come una bambina a cui viene promesso di essere portata chi sa dove.
“Bene allora ….sei dei nostri …. Non si accettano disdette…. O ti strapperemo queste mammelle da cagna gravida“
Molló i capezzoli e mettendomi la sua foresta pelosa in faccia iniziò a solleticarmi la punta del naso.
L’altra invece stava già giocando con la mia patatina, sentivo le sua dita cicciotte esplorarmi come le fece Marco Polo nel misterioso oriente.
“ vediamo se sei più brava della tua padrona con la lingua…. Di sicuro da quello che ho visto hai talento…..mhmmm sei una lurida troietta … …. Mhmmm”
Con quelle parole andava avanti e indietro stuzzicandomi , a sentire il suo odore … mi fece risvegliare il neurone ninfomane , era impregnata anche di odori non suoi , il mio quello di Clara , di Tuco , Aru , le coperte , la presi per le natiche e la tirai a me , affondai la faccia in quella foresta magica decisa a donarle la felicità con fendenti di lingua .
Lei mi guardava negli occhi , il suo indice e medio tra il suo cespuglio sembravano indicarmi la direzione verso il paradiso, Clara per non rimanere fuori dai giochi poggiò nel migliore dei modi possibile la sua figona sulla mia, si muoveva sensualmente tenendo Greta , che inarcando la schiena si faceva strizzare le tette e leccare il collo .
“Ohhhh si ragazze siete bravissime , troietta hai una lingua meravigliosa…. Non ti fermare oh siiiii ….. e tu cosa inutile continua cosiii…. Mi state facendo arrivare”
Come la sera prima Greta si rivelò una sorgente di umori inesauribile e quando arrivò praticamente sbrodolava come uno straccio zuppo d’acqua.
Per via della posizione non proprio comoda non arrivammo ne io ne Clara ma vedere Greta così soddisfatta e multiorgasmica fu una cosa bellissima , a rimediare al godimento mancato ci pensò lei che messasi in mezzo ci fece un ditalino megagalattico , le sue dita esili toccarono i nostri punti magici con precisione chirurgica donandoci un dolce orgasmo , quel risveglio superbo fu guastato dal pensiero che di li a qualche ora quel magico fine settimana sarebbe finito , arrivò la tristezza e secondo me la stessa cosa la provavano anche loro in quel momento.
Ad uno ad uno andammo a fare una doccia, la prima fu Clara , rimasi sulle coperte con Greta .
“ ho passato un fine settimana bellissimo…. Grazie di tutto “
“ Grazie a te….. devo dire che sei …. Meno scema di quanto pensassi “
Rimanemmo in silenzio tenendoci per mano fino all’arrivo di Clara che pulita e profumata si sedette sulla panca con ancora i capelli bagnati.
“Avanti la prossima….mi ci voleva proprio questa doccia “
Andai io lasciando le due intente a discutere su alcuni particolari del successivo incontro.
Tornai qualche minuto dopo, la coperta non c’era più , ehhh si quella splendida esperienza volgeva al termine e non vedevo l’ora di ripeterla ancora e ancora.
Mentre Greta faceva la doccia io e Clara preparavamo il pranzo , dopo tutta quell’attività fisica eravamo affamate .
“Clara posso chiederti una cosa”
“Dimmi “
“Ho notato che tu e Greta avete lo stesso tatuaggio…. Anche se in punti diversi …. “
“La zampa di cane? Beh si anche le ragazze che conoscerai hanno lo stesso tatuaggio.Perché ?”
“Quello che ho vissuto con voi non lo dimenticherò mai e oltre a desiderare di rifarlo voglio …. Come dire…. Ricordarlo per sempre “
Clara smise di affettare la zucchina che aveva in mano e pulitasi le mani con un canavaccio si appoggio alla cucina.
“Sei sicura? Guarda che per noi è molto di più di un semplice tatuaggio ….è un simbolo….come far parte di una famiglia , comunque…ieri sera ne ho già parlato con Greta ed è entusiasta di averti conosciuto …. E non vede l’ora di farti conoscere le altre matte….quanto al tatuaggio parlane con Greta “
Non notammo Greta con l’asciugamano in testa, era sulla porta e aveva sentito tutto , fece finta di schiarirsi la voce per attirare l’attenzione , facendoci voltare.
“Ma sappi una cosa troietta….tradisci la nostra fiducia e scoprirai un lato di me che è meglio non conoscere,può sembrare una frase fatta ma come si dice….. uno per tutti ma tutti contro uno se …..”
Non concluse la frase ma fu limpida e cristallina comunque.
“ se dici questo allora vuol dire che non mi conosci,tradire non fa parte del mio essere “
“Bene allora…. Più tardi mi accompagnerai a casa e li avrai il tuo tatuaggio…..sicuramente sarà un buon biglietto da visita per Tania…. La conoscerai presto…..ah mi raccomando di chiamarla Mamy o ti ritroverai frustata a sangue “
“Non vi deluderò “
Rispose subito Clara
“Sarà meglio o sarai anche disoccupata oltre che picchiata da me , sono io che garantisco per te e sai bene che odio fare figure di merda”
Sorrisi nonostante la minaccia, no non le avrei deluse.
Mangiammo con calma divorando quel pranzo come delle affamate e dopo esserci rivestite io e Greta andammo via salutando Clara con un lungo bacio .
“Noi andiamo signorina Clara , verrò a prenderla domattina alle 8:30 come sempre “
Le diedi un ultimo bacio sulla guancia e lei per rimando una manata sul sedere .
“ mi raccomando andate piano ragazze”
Facemmo salire in macchina Tuco e Aru felici di tornare a casa dopo aver soddisfatto tre cagne in calore, giunte a casa Greta li liberò così poterono sgranchirsi le gambe prima di rientrare dentro , era proprio una bella cascina , pulita ed ordinata .
“ scusami ma prima devo dare da mangiare agli animali “
“Ti aiuto io dimmi dove trovare le cose “
Mi guardò stupita .
“ beh , guarda che non sei l’unica ad essere cresciuta in campagna “
Praticamente feci tutto io con lei che mi guardava con ammirazione , diedi da mangiare ai maialini , alle vacche, alle galline e ai conigli.
“Beh mi hai davvero stupita …. Non lo avrei mai detto… te la cavi anche meglio di me …. Ora so a chi rivolgermi quando avrò bisogno “
Mi tolse dei residui di mangime dalla maglietta sorridendomi .
Entrammo in casa e preparammo un caffè, nel frattempo tirò fuori una valigetta preparando tutto l’occorrente per il tatuaggio, preso il caffè mi fece spogliare e mi mandò a fare una doccia
“ dove lo vuoi ?”
“ voglio le zampe di Aru in corrispondenza delle scapole “
Si mise all’opera e dopo un oretta finalmente ebbi le zampe del mio primo partner canino, mi guardai allo specchio soddisfatta
“Benvenuta fra noi Chiara”
Lo disse con tale dolcezza che mi commossi .
“ che motivo hai di piangere stupidina? “
“ niente tranquilla sono solo emozionata…. Come una stupidina “
Mi chiese se avessi voglia di cenare con lei , accettai con immenso piacere, mi fece visitare tutta la tenuta per poi tornare in casa , un temporale estivo stava facendo capolino e quando arrivò andò via pure la luce , così ci ritrovammo a cenare a lume di candela , sembrava fatto apposta, mangiammo parlando delle nostre vite e li scoprii che sotto quella scorza c’era una donna dolce e sensibile, la maschera che indossava però non era un guscio per proteggersi dal mondo come molti potrebbero pensare ma piuttosto la capacità e la consapevolezza di saper tirare fuori il lato apollineo e dionisiaco che c’è dentro ognuno di noi, sapeva armonizzarlo e plasmarlo a suo piacimento.
Se dovessi dare una definizione di essere perfetto io posso dire tranquillamente ” Greta “.
Il temporale non accennava a diminuire anzi.. un fulmine illuminò la stanza a giorno seguito da un tuono che fece tremare tutta la casa
“ cazzarola come la tira giù…. Non credi che sia il caso che tu dorma qua? Non voglio che che ti metti in strada con questo tempo “
Fu più un ordine che una proposta
“ beh solo a condizione che mi tieni stretta a te …”
Mi guardo negli occhi senza dire nulla, ad un certo punto, di punto in bianco scoppiammo a ridere contemporaneamente.
“Immagino che stiamo ridendo per la stessa cosa…. Vero? Lo dico prima io…. Immagino Clara sul balcone vestita di nero col trucco che le cola sul viso urlare …. Sono la regina delle tenebre , seguita lampi tuoni e una risata malefica “
Greta che proprio in quel momento stava bevendo del vino,scoppiò in una risata talmente grande che quasi si strozzò
“Se ti sentisse…. Ti pesterebbe a sangue con una frusta borchiata…ovviamente sgrillettandosi “
Finimmo di mangiare e salimmo in camera candela in mano , la posò sul comodino e mi spinse di prepotenza sul letto, io caddi di schiena con braccia e gambe aperte, mi posò il piede tra le gambe e cominciò a premere sul monte di venere muovendolo come se stesse schiacciando una sigaretta accesa .
Si gettò su di me e infilatami la lingua in bocca mi limonò duramente , le passate sul labbro ancora dolorante mi facevano vedere le stelle ma allo stesso tempo me le facevano anche toccare dal piacere , la cosa degenerò in pochi attimi , ci spogliammo a vicenda con una foga animalesca senza staccare le nostre bocche, ci mordevamo la lingua tirandocela a vicenda, quando fummo nude le nostre vulve strofinavano l’una con l’altra.
“Aspetta qui …. “
Si alzò dal letto e aperto il comò tirò fuori uno strap on , uno di quelli dotati di stimolatore clitorideo per l’utilizzatore, si avvicinò di nuovo a me e dopo avermi tirato per le gambe me le apri con irruenza, ci infilò la testa e iniziò a leccarmela con la sua sublime maestria.
“Ohhhhhh si sei bravissima “
Stavo per arrivare, sul più bello tolse la lingua e infilò il cazzo , inizió a stantuffare con la bravura e la ritmicità di un attore porno , mentre si dava da fare io le accarezzavo i fianchi e il sedere ,era bellissima soda e tornita come una venere di marmo, era bravissima, molto più brava della maggior parte degli uomini con cui sono stata, la tirai a ma stringendola forte, lei si aggrappò sulle mie spalle e iniziò a dare affondi più forti, irruenti , secchi, ogni colpo di bacino mi donava scosse di piacere che partivano dalle grandi labbra e arrivavano ai capezzoli , sentivo le mie ovaie sbriciolarsi .
“ oh si continua amore, vengo”
Lo stimolatore sul suo clitoride faceva il suo dovere, la sentivo mugolare di piacere quasi quanto me , mi girò a pecorina come una bambola e cominciò a tamponarmi , il ritmo del clap clap sulle mie chiappe era forte e regolare come un orologio , mi tirò per i capelli facendomi inarcare , per istinto misi le mani dietro la schiena,Greta me le bloccò con l’altra mano aumentando ancora di più la forza negli affondi , arrivai e rimanendo con il cazzo tutto dentro di me iniziai a ondeggiare il bacino come a voler prolungare il più possibile quell’orgasmo, Greta mi mollò i capelli e appena distesi la schiena sfilò il cazzo di gomma dalla mia vagina e me lo infilò nel culo senza tanti complimenti, i miei umori fecero si da lubrificante ma lo sentii tutto, cacciai un urlo , mi riprese i capelli tirandoli con forza e senza sfilarlo di un millimetro iniziò a sbattermi lavorando di anche ,ad ogni colpo sentivo quell’affare scuotermi le viscere come un maglio , ogni affondo era un urlò , fu una sensazione incredibile dove il mio corpo voleva urlare fermati e il mio cervello spaccami tutta , l’orgoglio da troia prese il sopravvento.
“ è tutto qui ……spacca questa troia siiii distruggimi il culo”
Sentivo il suo respiro affannato e irregolare, o stava arrivando o era al limite, mi diede tre colpi fortissimi , sentii tutto il suo corpo contratto e mio coccige andare in frantumi, dolore… , una manata sulla chiappa mi riportò alla realtà, mi sollevò di peso facendomi andare su e giù con la forza di un toro , la mancanza di lubrificazione si fece sentire , le pareti del mio buchino sembravano prendere fuoco , ad un certo punto lei arrivò , l’orgasmo le fece perdere le forze e facendosi cadere sul letto mi trascinò dietro con lei rimanendo letteralmente impalata , iniziai a muovere il culo e mentre sentivo arrivare il secondo orgasmo lei affondò le dita nella mia schiena come a voler firmare quella poesia saffica.
Rimasi li … infilzata , tutte e due col fiatone , sudate e soddisfatte , quando mi tirai su mi accoccolai di fianco a lei , ci baciammo a lungo con il rumore della pioggia che batteva sulle finestre, avevo il culo in fiamme .
“Mi hai rotto il culo mi sa… ma è stato bellissimo “
Portai la sua mano sul mio petto, il mio cuore sembra stesse per uscire dalla gabbia toracica, mi accarezzò come la più tenera degli amanti.
Il dildo era arrivato davvero troppo in fondo, la punta era sporca…. Segno che il clistere aveva terminato il suo effetto pulente, mi sentii in imbarazzo ,Greta come se nulla fosse si alzò e dopo averlo pulito e disinfettato lo ripose.
“Vieni qui controlliamo “
Mi controllò con una torcia come la sera prima
“Non hai nulla tesoro “
Sentii la sua lingua sfiorarmi ma mi spostai .
“No Greta mi sento sporca….magari dopo un clistere “
“Taci e fatti fare”
Mi ributtò nel letto e mi fece alzare le gambe , dal comodino tirò fuori un tubetto di gel ungendosi le mani .
“Vedrai che ti farò provare qualcosa di grandioso”
Continua…..
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