Sara ed Hafez capitolo 3
di
Adam82ne
genere
bisex
I giorni passavano e quella sorta di doppia vita, con Sara da una parte e con Hafez dall’altra , continuava alla grande, l’appagamento emotivo e soprattutto sessuale era ai massimi livelli, passavo dal sesso duro e selvaggio con Hefez a quello più dolce con Sara,sia chiaro, anche con lui c’erano momenti di dolcezza ma erano sempre slegati dal sesso… quello era sempre e comunque animalesco , il bello era che anche per Sara era lo stesso con il suo Omar ed immancabilmente appena una di noi due finiva di scopare col proprio uomo chiamava l’altra per vedersi al più presto per darsi da fare in quello che tra di noi chiamavano “il servizio di pulizia post sesso“, impazzivamo nel sentire l’odore e il sapore del sesso che l’altra aveva appena finito di fare, se poi lo avevamo appena fatto tutte e due era il massimo e le sedute di “ pulizia “duravano parecchio ,anche fino a notte fonda, ovviamente con la massima attenzione perché se fossimo state scoperte sarebbero stati guai, soprattutto per Sara visto che Omar era piuttosto severo e che almeno in un occasione le diede uno sberlone solo per aver detto di aver baciato una donna ai tempi della scuola , non oso immaginare cosa le avrebbe fatto o per meglio dire cosa ci avrebbe fatto se ci avesse beccate a lesbicare.
Ogni tanto, soprattutto il sabato io ed Hafez , quasi sempre su mia insistenza , approfittavamo dell’assenza del suo coinquilino per passare il fine settimana insieme, come una vera coppia ,ed essere tutta sua per almeno ventiquattr’ore invece della solita oretta dove venivo scopata e poi se andava bene accarezzata per qualche minuto , no che la cosa mi dispiacesse , anzi , volevo solo passare più tempo da sola con lui ecco , come sempre appena arrivata a casa sua metteva in chiaro subito un paio di cose, la prima era che essendo una casa di musulmani avrei dovuto indossare l’Hijab e la seconda che se fosse arrivato un altro uomo sarei dovuta andare in un altra stanza, a queste richieste una persona normale sarebbe andata subito via mandandolo a fare in culo ma io accettavo sempre entusiasta, pensando tra me e me “ imparerò qualcosa su questa cultura per me misteriosa “.
Io Indossavo l’Hijab e mi attenevo alle sue regole, se già non fosse stato chiaro lui si guardava da vivere ufficialmente come muratore ma arrotondava lo stipendio vendendo un po’ di fumo , per lo più a suoi connazionali quindi non era raro che qualcuno salisse in casa, ed io immancabilmente me ne andavo in un altra stanza,non la vedevo come un imposizione ma come una sorta di gioco e secondo me lo era anche per lui perché il tono con cui me lo” imponeva” non era per nulla autoritario, Hafez sotto quell’aspetto e quei modi di fare da “talebano “ era un ragazzo di una dolcezza smisurata e non si permise mai di maltrattarmi … almeno no fuori dalla sfera sessuale, li era una bestia, una volta caccio di casa a calci un suo amico solo perché vedendomi si era permesso di dire in arabo “ troietta italiana “
Comunque… quegli assaggi di vita di coppia interculturale fu una bellissima esperienza personale che conserverò per tutta la vita , quanto al sesso … beh quello era davvero spettacolare,Hafez se già non fossi stata chiara era uno scopatore instancabile e sublime già nei nostri fugaci incontri giornalieri , figuriamoci come poteva essere quando lo avevo tutto per me e per tutte quelle ore.
La cosa che adoravo di più era quando mi prendeva all’improvviso, magari mentre lavavo i piatti a piegavo i vestiti, anzi lo facevo addirittura apposta di sistemare o di fare le faccende di casa , sapevo per certo che lui sarebbe arrivato e mi avrebbe scopato così come mi trovava e visto che era un disordinato cronico gli spunti e le occasioni per farmi prendere erano praticamente infinite, ma quello che lui adorava di più e che lo faceva impazzire all’istante era prendermi mentre sparecchiavo , ormai era una cosa fissa , sia da me che da lui.
Ogni volta che finivamo di mangiare, il che voleva dire mattina, pomeriggio e sera, lui rimaneva a tavola io iniziavo a sparecchiare, man mano che andavo avanti e indietro lui mi palpava,mi toccava il sedere, una tetta o la coscia, ed io lo rimproveravo dicendogli sempre le stesse cose “ smettila “ “ sempre li pensi “ oppure fammi finire “ immancabilmente finivo pancia sul tavolo , mi allargava le gambe e mi scopava in profondità e si fermava solo quando non gli si afflosciava , non prima, il che avveniva dopo avermi fatta venire almeno una volta e avermi farcito per bene , qualche volta , per caso o volutamente sbagliava buco e visto che almeno inizialmente faceva malissimo mi tappava la bocca con quello che c’era e continuava tranquillamente, non ricordo neanche quante volte ho passato l’ora successiva col sedere ammollo per lenire il bruciore e con lui che mi accarezzava quasi dispiaciuto, promettendomi che in futuro sarebbe stato più attento, io facevo la finta offesa ma alla fine tutto ricominciava nuovamente.
Io invece adoravo mettermi con la testa sulla sua spalla quando dormiva, mi piaceva il suo odore, iniziavo a giocare col suo cazzo , lui continuando a fare finta di dormire non diceva ne faceva niente fino a quando dopo essere arrivata a succhiarglielo un po’ mi afferrava e con la sua proverbiale “delicatezza “ mi scopava , insultandomi per averlo disturbato.
Questa sorta di storia d’amore harcore durò circa sei mesi, poi improvvisamente Hafez ritorno in Marocco per problemi familiari e non ritornò più, mi rimase solo Sara e indirettamente il suo Omar
Ogni tanto, soprattutto il sabato io ed Hafez , quasi sempre su mia insistenza , approfittavamo dell’assenza del suo coinquilino per passare il fine settimana insieme, come una vera coppia ,ed essere tutta sua per almeno ventiquattr’ore invece della solita oretta dove venivo scopata e poi se andava bene accarezzata per qualche minuto , no che la cosa mi dispiacesse , anzi , volevo solo passare più tempo da sola con lui ecco , come sempre appena arrivata a casa sua metteva in chiaro subito un paio di cose, la prima era che essendo una casa di musulmani avrei dovuto indossare l’Hijab e la seconda che se fosse arrivato un altro uomo sarei dovuta andare in un altra stanza, a queste richieste una persona normale sarebbe andata subito via mandandolo a fare in culo ma io accettavo sempre entusiasta, pensando tra me e me “ imparerò qualcosa su questa cultura per me misteriosa “.
Io Indossavo l’Hijab e mi attenevo alle sue regole, se già non fosse stato chiaro lui si guardava da vivere ufficialmente come muratore ma arrotondava lo stipendio vendendo un po’ di fumo , per lo più a suoi connazionali quindi non era raro che qualcuno salisse in casa, ed io immancabilmente me ne andavo in un altra stanza,non la vedevo come un imposizione ma come una sorta di gioco e secondo me lo era anche per lui perché il tono con cui me lo” imponeva” non era per nulla autoritario, Hafez sotto quell’aspetto e quei modi di fare da “talebano “ era un ragazzo di una dolcezza smisurata e non si permise mai di maltrattarmi … almeno no fuori dalla sfera sessuale, li era una bestia, una volta caccio di casa a calci un suo amico solo perché vedendomi si era permesso di dire in arabo “ troietta italiana “
Comunque… quegli assaggi di vita di coppia interculturale fu una bellissima esperienza personale che conserverò per tutta la vita , quanto al sesso … beh quello era davvero spettacolare,Hafez se già non fossi stata chiara era uno scopatore instancabile e sublime già nei nostri fugaci incontri giornalieri , figuriamoci come poteva essere quando lo avevo tutto per me e per tutte quelle ore.
La cosa che adoravo di più era quando mi prendeva all’improvviso, magari mentre lavavo i piatti a piegavo i vestiti, anzi lo facevo addirittura apposta di sistemare o di fare le faccende di casa , sapevo per certo che lui sarebbe arrivato e mi avrebbe scopato così come mi trovava e visto che era un disordinato cronico gli spunti e le occasioni per farmi prendere erano praticamente infinite, ma quello che lui adorava di più e che lo faceva impazzire all’istante era prendermi mentre sparecchiavo , ormai era una cosa fissa , sia da me che da lui.
Ogni volta che finivamo di mangiare, il che voleva dire mattina, pomeriggio e sera, lui rimaneva a tavola io iniziavo a sparecchiare, man mano che andavo avanti e indietro lui mi palpava,mi toccava il sedere, una tetta o la coscia, ed io lo rimproveravo dicendogli sempre le stesse cose “ smettila “ “ sempre li pensi “ oppure fammi finire “ immancabilmente finivo pancia sul tavolo , mi allargava le gambe e mi scopava in profondità e si fermava solo quando non gli si afflosciava , non prima, il che avveniva dopo avermi fatta venire almeno una volta e avermi farcito per bene , qualche volta , per caso o volutamente sbagliava buco e visto che almeno inizialmente faceva malissimo mi tappava la bocca con quello che c’era e continuava tranquillamente, non ricordo neanche quante volte ho passato l’ora successiva col sedere ammollo per lenire il bruciore e con lui che mi accarezzava quasi dispiaciuto, promettendomi che in futuro sarebbe stato più attento, io facevo la finta offesa ma alla fine tutto ricominciava nuovamente.
Io invece adoravo mettermi con la testa sulla sua spalla quando dormiva, mi piaceva il suo odore, iniziavo a giocare col suo cazzo , lui continuando a fare finta di dormire non diceva ne faceva niente fino a quando dopo essere arrivata a succhiarglielo un po’ mi afferrava e con la sua proverbiale “delicatezza “ mi scopava , insultandomi per averlo disturbato.
Questa sorta di storia d’amore harcore durò circa sei mesi, poi improvvisamente Hafez ritorno in Marocco per problemi familiari e non ritornò più, mi rimase solo Sara e indirettamente il suo Omar
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