Gita in barca

di
genere
trio

Io e Fabrizia ci conosciamo dai tempi dell’università e se pur le nostre frequentazioni non siano mai state assidue c’è sempre stato un certo feeling e soprattutto una grande stima reciproca.
Questa amicizia è continuata anche quando le nostre strade si sono divise, infatti dopo aver terminato gli studi io andai a vivere quasi subito a Milano, lei invece, dopo una breve esperienza all’estero è ritornata in Italia per lavorare nell’azienda di famiglia in veneto .
Fabrizia fisicamente sembra la classica turbo gnocca dei film , bionda , occhi verdi e fisico perfetto, ma al contrario degli stereotipi del cinema non è affatto stupida, anzi tutt’altro , è una di quelle persone baciate dalla fortuna , bella , intelligente e benestante.
Un’estate di qualche anno fa mi invitò a passare il fine settimana in barca insieme ad un suo amico che con una punta di ironia lo paragonò al Rocco nazionale , ovviamente accettai e dopo un viaggio a dir poco tribolato arrivai nel porto turistico dove erano ormeggiati .
Rivedere Fabrizia fu una grande gioia e lo fu anche per lei , visto che mi venne incontro saltandomi letteralmente addosso , sulla barca conobbi anche il suo amico, Claudio , che almeno nell’aspetto non aveva nulla a che vedere con il Rocco nazionale, trent’anni, alto al massimo 1,70 m , ben piazzato e rasato a zero, insomma niente di che se pur fosse tutto sommato un bel ragazzo ,comunque… dopo aver pranzato salpammo in direzione ovest in pieno mar tirreno.
Durante la navigazione io e Fabrizia ci sdraiamo a prendere il sole in topless , ma ero così stanca che mi addormentai , mi risvegliai di soprassalto con la bocca impastata e una sete incredibile, bevvi un sorso d’acqua e ancora stordita guardai a destra ed a sinistra ,eravamo fermi in mezzo al mare , dietro di me Fabrizia era in ginocchio davanti a Claudio intenta a fargli un pompino, mi avvicinai e andai a sedermi di fianco a lui .
Fabrizia sbattendosi le cappella sulla lingua mi fece l’occhiolino ,io accarezzai la coscia a Claudio che ricambiò infilandomi la lingua in bocca , sentii la mano di Fabrizia accarezzarmi la coscia e slacciarmi il costume , mi tirai su e con un colpo di reni lo feci cadere, mi tolsi il reggiseno e messami in ginocchio andai a dare una mano, o per meglio dire una bocca alla mia amica, io mi dedicai ai testicoli lei a tutto il resto, Claudio si godette quel doppio pompino accarezzandoci , non era un super dotato se pur abbastanza spesso ma quello che mi colpì fu la durezza, sembrava di marmo ed in quei pochi momenti che non veniva toccato rimaneva su , dritto come un totem.
Ad un certo punto lui si sdraiò , io e Fabrizia ci guardammo per un istante come a stabilire chi dovesse andare per prima ,io le diedi una pacca sul sedere, lei si alzò e montata sopra Claudio si fece scivolare quel tocco di carne dentro di lei , io non rimasi a guardare e salita anche io sul divanetto mi misi sopra la testa di lui stando di fronte a Fabrizia , dopo degli iniziali movimenti impacciati trovammo la sincronizzazione perfetta e Claudio si rivelò essere davvero paragonabile al Rocco nazionale , esattamente come mi aveva detto Fabrizia,era un leccatore sublime e scopatore incredibile, tra un mugolio e l’altro io e Fabrizia ci baciavamo e leccavamo dappertutto , la sentii irrigidirsi un po’ e capii che stava per venire, le lasciai libertà di movimento , lei si aggrappò alle gambe di Claudio e cominciò ad andare su e giù con vigore urlando di piacere, lui invece era ancora fresco come una rosa, non sembrava minimamente stanco o sul punto di venire, continuava tranquillo a pennellare il mio clitoride donandomi un piacere immenso, Fabrizia da arrivò e rimanendo infilzata a lui ancora un po’ mi tirò a se .
“Leccamela come ai tempi dell’università “
Io la baciai con foga , mentre le lingue mulinavano nelle nostre bocche ebbi come un flash, mi ritornò in mente la sera del suo ventesimo compleanno, in quell’occasione avevo giocato con la sua patatina per più di un ora regalandole il cunniculis più lungo di sempre.
Lei si sdraiò a cosce spalancate ed io mi ci tuffai come un’affamata offrendo il mio didietro a Claudio che non tardo a darsi da fare e mentre ripulivo gli umori della mia amica lui mi scopava come un attore porno , era fantastico, seppe tenermi sul filo dell’orgasmo , al punto che un certo punto glielo dissi apertamente.
“Non hai un cazzo ma un pennello “
Lui continuò a martellarmi senza pietà, esattamente come facevo io con la figa di Fabrizia che come ai vecchi tempi impazziva per la mia lingua, tutti e tre eravamo in paradiso o almeno eravamo lì per li per raggiungerlo , io ad un certo punto non capii più niente e affondai con forza il viso tra le gambe di Fabrizia, ma poi pensai sono in mezzo al nulla posso urlare quanto mi pare , Claudio sembrò leggermi nel pensiero e afferratami per i capelli mi tirò su, urlai il mio orgasmo e in preda alla frenesia iniziai a muovere velocemente le dita tra le cosce di Fabrizia facendola ansimare ,Claudio si sfilò da me ed iniziò a menarselo , noi ci mettemmo di fronte a lui pronte a ricevere il suo carico di caldo amore , spruzzò sulle nostre tette e tutte e due lo ripulimmo con passione , come il grande Rocco nazionale nei sui film.
scritto il
2025-12-22
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