La storia di Cecilia e suo figlio Riccardo 3 parte

In quel piatto doccia Cecilia prosciugò ogni goccia delle sue sacche lacrimali. Decise una volta uscita dal bagno che non sarebbe andata a letto, meglio passare la notte in salotto che nella assoluta vana ricerca di un sonno che non sarebbe mai arrivato.
Cercava senza riuscirci di trovare una spiegazione, una via d'uscita da tutto quanto stava vivendo.
Alle prime luci dell'alba con una nitidezza mai raggiunta prima capì che non si sarebbe, almeno per il momento, emancipata da quella dipendenza. Quello che doveva cambiare era l' approccio, anche verso il mondo esterno.
Alle 7 preparò un caffé per Riccardo. Giunta nella camera lui si stava già svegliando. Prese la tazzina mentre lei seduta sul fianco del letto lo osservava. Continuarono a guardarsi senza proferire parola, poi fu lei a prendere l'iniziativa appoggiando le sue labbra fino ad incontrare quelle di lui. Un bacio caldo, profondo pieno di infinita passione. La mano sinistra di Cecilia si infilò nel pigiama del figlio trovando già una erezione potentissima. Quel pezzo di carne sembrava bruciare nelle sue mani. Riccardo con una respirazione sempre più affannosa cerco con la mano l'inguine della madre, trovò uno scrigno talmente colante di umori da lasciarlo stordito dal desiderio.
Sì toccavano a vicenda continuando a baciarsi.
Fu lei a staccarsi per potersi sedere sul suo pene sempre più bruciante. Strinse le gambe per sentirlo con più intensità. Il suo corso era preda di un continuo tremolio, lo cavalcava con una decisione e un impeto sempre maggiori.
Gemeva Cecilia, urlava sconnessa mentre uno dopo l'altro veniva raggiunta da orgasmi che la liberavano da angosce accumulate in serie.
Venne anche Riccardo, senza pericolo alcuno vista la raggiunta menopausa.
Cecilia si lasciò cadere con il viso sul petto del figlio. Sì abbracciarono con tanto affetto mentre Cecilia spezzava il silenzio dicendogli che avrebbe dovuto ascoltarla attentamente...