La caserma - seguito de Il viaggio
          
            
              di
avventuroso 
            
            
              genere
gay
            
          
        
        
          Dopo parecchie ore di viaggio, mai lasciato solo, arriviamo alla “caserma di Adrian”.
Vedo,come mi ha detto Vasile, persone di diverse etnie.
Mi viene incontro Adrian accompagnato da due colossi, appena più piccoli di lui con delle barbe indescrivibili.
Adrian allunga la mano, non per salutare, ma per mollarmi un ceffone che mi fa finire a terra.
Poi ordina ai due di buttarmi nella fossa.
Fossa, oddio sono morto.
Resto nella fossa completamente nudo.
A digiuno.
Il giorno dopo vedo che attorno al bordo della fossa si raccoglie l’esercito di Adrian.
Capisco immediatamente cosa sta per accadere,
Ad un ordine di Adrian “fuoco” iniziano tutti a pisciare.
I due colossi, presumibilmente turchi, mi prelevano e mi portano in una stanza attrezzata con strumenti di tortura.
Mi legano ad un tavolo e dopo essersi denudati cominciano a girarmi attorno.
Vidi i loro cazzi grossi ma a livello di quello di Vasile. La loro barba copriva il petto, pelosissimo, quasi fino all’ombelico.
Non pubblicate, devo finire
        
        Vedo,come mi ha detto Vasile, persone di diverse etnie.
Mi viene incontro Adrian accompagnato da due colossi, appena più piccoli di lui con delle barbe indescrivibili.
Adrian allunga la mano, non per salutare, ma per mollarmi un ceffone che mi fa finire a terra.
Poi ordina ai due di buttarmi nella fossa.
Fossa, oddio sono morto.
Resto nella fossa completamente nudo.
A digiuno.
Il giorno dopo vedo che attorno al bordo della fossa si raccoglie l’esercito di Adrian.
Capisco immediatamente cosa sta per accadere,
Ad un ordine di Adrian “fuoco” iniziano tutti a pisciare.
I due colossi, presumibilmente turchi, mi prelevano e mi portano in una stanza attrezzata con strumenti di tortura.
Mi legano ad un tavolo e dopo essersi denudati cominciano a girarmi attorno.
Vidi i loro cazzi grossi ma a livello di quello di Vasile. La loro barba copriva il petto, pelosissimo, quasi fino all’ombelico.
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