La passione secondo l'assunta

di
genere
sentimentali

Quella dottoressa mi aveva fatto perdere la testa, avrà avuto meno di 50 anni quando finii sotto le sue cure a causa di un incidente stradale, ero tutto rotto, e lei era al pronto soccorso, anestesista. Io avevo la stessa sua età, ero separato da poco, Carina era proprio carina, anche se non molto alta, ben conservata, intelligente e ironica. Mia veva imbottito di morfina, del resto, con le ossa rotte che avevo, e mi sfotteva "buona la mia medicina" eh si, risposi, me lo fa venire anche duro, figuriamoci, mi facevano le endovene di morfina.
Vide che nonostante il dolore rispondevo bene, nei giorni successivi venne a visitarmi al reparto, e cominciammo a scherzare. Nei fumi della morfina, cominciai a scrivere delle poesie, non lo avevo mai fatto, ma la morfina e gli altri oppiacei che mi davano mi avevano cambiato proprio la prospettiva. ne scrissi una appassionata per lei, e quando passò lei la lesse. Si commosse, non so perchè, eppure doveva pensare che fossero gli effetti della droga che mi davano. Mi strinse la mano, tornò più spesso e io ogni volta le facevo trovare due righe che la commuovevano. Stavo migliorando, e cominciavano a scalare le dosi di morfina che mi avevano dato, e a me passava sempre di meno la vena poetica, e mi aumentava la voglia di sesso, ormai era un mese che non vedevo una donna, e la droga mi aveva esaltato un bel po.
Ero li nel letto che mi stavo toccando sotto le coperte, non ce la facevo più, ed entrò lei, ero solo, ed era ormai tardi. Si accorse del mio stato di eccitazione, e mi prese in giro, finita la medicina, finita la poesia. Le dissi che non ne potevo più, e le dissi anche che era colpa sua, nei momenti più brutti non avevo fatto altro che pensare a lei, ed ora non riuscivo a resistere alla voglia di stare con lei. Ma sono un gentiluomo, devi scegliere tu, le dissi. E cosa ti fa pensare che vorrei far l'amore con te? Niente cazzo, niente, non lo so, e mi dispero, sono wui inchiodato nel letto e tu mi sei vicina, vuoi farmi impazzire?
Senza dir nulla mi baciò in bocca, con molt apassione, infilò una mano sotto le coperte e cominciò a toccarmi e segarmi,a veva una mano dolce ed era una donna medico.
In pochi minuti sborrai, ma ripartii imemdiatamente, e lei mi disse "che gentiluomo sei, vuoi far l'amore in un letto d'ospedale con tanta gente che passa?" E pensi che io sia una donna così?. Eh già, mi fai ribollire il sangue, ma pazienza. Venne ancora a trovarmi, rapidi baci, poi finalmente fui mandato a casa per la convalescenza, la cercavo per farmi dare il modo di ritrovarla, non era di turno, ma mi aveva lasciato un biglietto chiuso. Lo aprii, solo un numro di telefono.
Tornai a casa ero ancora dolorante, ma camminavo, ormai la pensavo, non andai a cercare altre donne, chiamai quel numero. Mi rispose lei erano le 9 di sera. Bel poeta, mi disse, hai perso al tua vena e vuoi far l'amore con me? allora non puoi, devi capire la donna che vuoi, pensi che sei solo tu a volermi?
Ah, e che dovrei fare? Pensaci, e mise giù. Capii subito, per fortuna la voglia di lei mi ispirò e le scrissi dei versi in cui parlavo di un folle rapporto d'amore, di notti passate assieme, di una figa che mi inebriava. Fui esplicito.
Bene, mi disse lei, penso che potremmo vederci a cena intanto. Si scelsi il miglior locale, mi misi carino , l'aspettai, era veramente messa bene, non aveva un gran petto, ma quello che aveva era sodo e dritto, fianchi molto femminili, cosce belle, un po di tacco la faceva sensuale. Un bel viso.
Non posso crederci, le dissi, una donna come te non ha un uomo?. Altrochè. sono stata la donan di un professore, pi di un altro medico, e poi di un filosofo. Nessuno di loro aveva passione. Me ne sono sempre andata. Ma non cerco fidanzati epr la vita aver cambiato tre uomini, ora mi interessa solo la passione.
Ah però tu a me piace anche, scherzai, e ti porterei volentieri a letto. Ce ne sono molti come te, mi rispose, non sparei che farmene, ma tu haii qualcosa di particolare, e non sei certamente il più bello degli uomini che ho incontrato. Hai un asso, giocatelo.
Oppiacei? pensai che per farmi tornare la vena che l'aveva commossa, avrei dovuto drogarmi. Ma lei disse che la droga era lei stessa, non era li con me per scherzare, anzi, proprio per potersi concedere una passione, cosa che non aveva mai avuto con nessun uomo.
Beh, pensai che comunque, non voleva sdolcinati, e io non lo ero, voleva una virilità passionale, e mi feci venire a mente un sogno in cui avevo fatto l'amore con lei, e glielo raccontai, temevo di essere banale, invece le parlai della sensazione che nel sogno avevo penetrandola, della commozione che mia veva preso quando nel sogno lei aveva degli orgasmi, del modo che aveva di baciarmi.
Stavolta si commosse un p, e non esitò a baciarmi, il che mi diede il segnale che potevo portarla acasa, ma lei mi fece dirigere a casa sua, dove viveva con l'anziana madre.
Ero imbarazzato, ma la madre già dormiva e l'appartamento era così grande che non c'erano rischi di essere sentiti.
ma er auna donna dolce, che si aspettava una virilità coommossa, e non fu difficile trovar euna intesa. La volevo, ma volevo che lei ne godesse, mi faci un po guidare e un po guidai io, conosceva la sua parte, ed io la mia, non eravamo bambini, e magicamente quando la prima volta la penetrai, trovai alcune parole che la commuovevano. Adesso era lei la droga, mi abbandonavo a lei, tenendo ritmo forzza ed invenzioni. Bh, era proprio calda.
Alla fine le chiesi, ma se faremo sempre l'amore così, resisteremo? E quante volte verrai con me prima di stufarti, mi disse. Già, mi era sempre capitaot, mi stufavo dopo delle donne, e lei rispose e pensi che io non mi stuferò di te? Fai il miracolo, mio paziente drogato, godiamoci questi momenti, e poi inventa un altro motivo per svegliare la passione.
Iniziò così un rapporto che si prolungò negli anni, sia io che lei avemmo altri fidanzati e fidanzate, altre passioni, ma poi riprendeva la voglia di stare assieme, e ci davamo dei momenti unici, pasisonali.
Vi devo racocntare come la possedevo? cosa preferisse a letto? Erano sempre invenzioni, ci sembrava sempre tutto nuovo. Del resto non avemmo un amore, solo quella passione, nata dalla droga in endovena. O no? Boh, non lo so, far l'amore con lei era bellisismo. Ma non riprendevamo per quello. No, non lo so Assunta, che cazzo è sta cosa fra di noi.
Non mi ha mai risposto-
scritto il
2023-03-18
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