L'iniziazione di Lina con la zia Pina
          
            
              di
Giorgio Cavallo 
            
            
              genere
bondage
            
          
        
        
          ANNI  OR  SONO  andavo  dalla psicologa  per problemi di  sesso mancato,  nel senso che alla mia età non avevo mai scopato.  Quando  la  dottoressa Pina  mi chiese se mi masturbavo,  ricordo che il cazzo mi scoppiò dentro ai pantaloni,  tanto  mi si era eretto e indurito. Peraltro la fatidica  domanda me la fece  mentre  era seduta di fronte a me sul tettino  da psicanalisi  a  cosce generosamente accavallate e  sbirciai tra quelle cosce.  Dopo molte sedute  finalmente  le venne l'idea  di propormi la conoscenza  con la nipote  Lina,  che andava all'università come me.  Presi il treno per andarla a conoscere a Firenze.  Lina non era un pezzo di fica da sballo, anzi era  piuttosto  paffutella, non nel senso di  obesa,  ma  non certo con le linee sinuose.  Sole le tette aveva abbondanti e succhiargliele fu gustoso assai.  Sulle colline  non c'era transito di persone e alla fine la misi a pancia in sotto e  ... tentai di incularmela,  Dico tentai, perchè   a cazzo appena entrato in sfintere  si dimenò urlando e  impedendomi di proseguire.  Che avessi scelto di incularmela le feceva piacere, perchè la stessa zia Pina le aveva raccomandato di stare attenta a non rimanere incinta e  la scelta del culo era ottima scelta.  Lina fu dispiaciuta di non aver resistito all'inculata, perchè le avevo fatto male e peraltro non eravamo attrezzato con vaselina varia e qualcosa per la pecorina.  L'avevo distesa semplicemente sull'erba.  Mi fece un delizioso pompino con l'ingoio  e  finì lì.   Quando lo seppe la zia Pina   propose a Lina di venire a Roma,  che avrebbe  combinato  qualcosa nel suo studio.  La dottoressa Pina invitò pure  me a studio   senza farmi sapere che c'era la nipotina Lina.  
Quando entrai a studio ebbi subito la sorpresa di vedermi presente Lina. Con "professionalità" la dottoressa fece raccontare a Lina cosa era successo sull'erba campagnola di Firenze e Lina entrò nei dettagli: che si era distesa a pancia in sotto e che io le ero entrato in culo , facendole un gran male, che non potè resistere e di divincolò. Scese anche nel particolare del pompino, giustificandolo che io ero a cazzo dritto e non voleva mandarmi a casa con il cazzo dritto. Al che la dottoressa volle vedere il mio cazzo facendomelo crescere di musura cn la scollatura del vestito che portava, che metteva in evidenza oltre che il decolté, anche 2 belle zinne sode. Ammise subito che aveva avuto ragione la nipotina a non permettermi l'inculata, perchè il cazzo era un po' abbondante per la prima esperienza anale di una ragazza praticamente alle prima esperienza sessuale. Pertanto fece una proposta che non mi aspettavo assolutamente. dISSE CHE SI SAREBBE MESSA LEI A 9O° sulla scrivania, per far vedere a Lina cosa avrebbe dovuto fare dopo lei.
E si alzò la gonna ostendando due belle coscione con reggicaze e si slacciò il bodì, scoprendo un culo molto più arrapante di quello della nipote Lina. E poi a me una 20 enne non è che mi facesse impazzire, mentre una quasi cinquantenne mi faceva impazzire. Mi ci ero fatto molte seghe col ladottoressa pensandola di notte. Troavrmela alla pecorina e che potevo incularmela di li a poco, mi mandò in brodo di giuggiole. Lina guardava e la dottoressa invitò Lina a guardare bene me che la inculavo. Si era messa della vasellina nel culo e di era dilatata il culo con le dita. Il cozzo mi entrò senza tante difficoltà, ma dovetti spoingere parecchio per dilatare lo sfintere e farlo cedere. Per fortuna era duro. La dottoressa non gridò, ma strinse i denti e qualche lacrima le uscì. Io avrei voluto stantuffare forte fino a sborrare, ma la dottoressa mi gridò di fermarmi che il resto era per Lina. Estrassi il cazzo con dispiacere immenso. Già era subito lì alla pecorina sul tavolo Lina, che si era messa come la zia la vaselina e aspettava la penetrazione.
Non fu facile entrare nel culo di Lina, perchè si divincolava e quando arrapatissimo dalla zia Pina, che mostrava le cosce maliziosamente entrai in quel giovane culo, si sentì uno strilloo acuto equando contunuai con la penetrazione profonda e con i colpi di reni, Lina di mise a piangere urlando. La zia la pregò di resistere, che dopo il doore avrebbe sentito il piacere e a me pregò di fare presto e di sborrarle dentro prima possibile, come prima volta. Riuscii a sborrare perchè guardavo le cosce della dottoressa, maliziosamente accavallate, mentre direi che si gustasse la scena dell'inculata della nipotina e quegli strili la eccitavano non poco. L'inculata preticamente durò 5 minuti di orologio, ma il ricordo del culo della dottoressa e di quel piangere lacrime, anzichè strillare come una ragazzina, mi rimarrà per sempre. A distanza di molti anni me lo ricordo e mi domando come sarebbero andate le cose se fossi stato un super-super-super dotato con una cazzo spropositato.
Dopo la inculata a doppio culo, le due donne si assestarono e tutto sembrò come se eravamo stati nello studio della dottoressa a parlare. Semplicemente. Mentre mi ero inculato la dottoressa facendole credo abbastanza male e la nipote. Artrapante fu l'inculata con la dottoressa.
        
        Quando entrai a studio ebbi subito la sorpresa di vedermi presente Lina. Con "professionalità" la dottoressa fece raccontare a Lina cosa era successo sull'erba campagnola di Firenze e Lina entrò nei dettagli: che si era distesa a pancia in sotto e che io le ero entrato in culo , facendole un gran male, che non potè resistere e di divincolò. Scese anche nel particolare del pompino, giustificandolo che io ero a cazzo dritto e non voleva mandarmi a casa con il cazzo dritto. Al che la dottoressa volle vedere il mio cazzo facendomelo crescere di musura cn la scollatura del vestito che portava, che metteva in evidenza oltre che il decolté, anche 2 belle zinne sode. Ammise subito che aveva avuto ragione la nipotina a non permettermi l'inculata, perchè il cazzo era un po' abbondante per la prima esperienza anale di una ragazza praticamente alle prima esperienza sessuale. Pertanto fece una proposta che non mi aspettavo assolutamente. dISSE CHE SI SAREBBE MESSA LEI A 9O° sulla scrivania, per far vedere a Lina cosa avrebbe dovuto fare dopo lei.
E si alzò la gonna ostendando due belle coscione con reggicaze e si slacciò il bodì, scoprendo un culo molto più arrapante di quello della nipote Lina. E poi a me una 20 enne non è che mi facesse impazzire, mentre una quasi cinquantenne mi faceva impazzire. Mi ci ero fatto molte seghe col ladottoressa pensandola di notte. Troavrmela alla pecorina e che potevo incularmela di li a poco, mi mandò in brodo di giuggiole. Lina guardava e la dottoressa invitò Lina a guardare bene me che la inculavo. Si era messa della vasellina nel culo e di era dilatata il culo con le dita. Il cozzo mi entrò senza tante difficoltà, ma dovetti spoingere parecchio per dilatare lo sfintere e farlo cedere. Per fortuna era duro. La dottoressa non gridò, ma strinse i denti e qualche lacrima le uscì. Io avrei voluto stantuffare forte fino a sborrare, ma la dottoressa mi gridò di fermarmi che il resto era per Lina. Estrassi il cazzo con dispiacere immenso. Già era subito lì alla pecorina sul tavolo Lina, che si era messa come la zia la vaselina e aspettava la penetrazione.
Non fu facile entrare nel culo di Lina, perchè si divincolava e quando arrapatissimo dalla zia Pina, che mostrava le cosce maliziosamente entrai in quel giovane culo, si sentì uno strilloo acuto equando contunuai con la penetrazione profonda e con i colpi di reni, Lina di mise a piangere urlando. La zia la pregò di resistere, che dopo il doore avrebbe sentito il piacere e a me pregò di fare presto e di sborrarle dentro prima possibile, come prima volta. Riuscii a sborrare perchè guardavo le cosce della dottoressa, maliziosamente accavallate, mentre direi che si gustasse la scena dell'inculata della nipotina e quegli strili la eccitavano non poco. L'inculata preticamente durò 5 minuti di orologio, ma il ricordo del culo della dottoressa e di quel piangere lacrime, anzichè strillare come una ragazzina, mi rimarrà per sempre. A distanza di molti anni me lo ricordo e mi domando come sarebbero andate le cose se fossi stato un super-super-super dotato con una cazzo spropositato.
Dopo la inculata a doppio culo, le due donne si assestarono e tutto sembrò come se eravamo stati nello studio della dottoressa a parlare. Semplicemente. Mentre mi ero inculato la dottoressa facendole credo abbastanza male e la nipote. Artrapante fu l'inculata con la dottoressa.
            
            
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