Il pompino della zia

Scritto da , il 2023-01-22, genere incesti

A quel tempo potrei aver avuto 24 anni e la "zia" (così la chiamavo ma era la moglie di mio padre) quasi 50. A me a casa mi faceva morire, già quando avevo meno di 14 qnni e lei quasi 40, perchè spesso quando la mattina uscivo per andare a scuola, si faceva trovare in cucina a vestaglia aperta, mostrando per una frazione di secondo le cosce. Quanto bastava per vederle fino alle mutande e il pelo della sorca e mi toccava ritornare nella camera mia a spararmi una sega, che altrimenti sarei uscito a cazzo dritto. E lei troiona lo capiva che mi ero arrapato e che correvo in camera a farmi la sega, infatti poi quando uscivo di nuovo mi redarguiva dicendo che le sborratine sul letto poi le doveva pulire lei; con fare malizioso, perchè era ovvio che la sborratina, come la chiamava lei, era dovuta alle cosce che avevo visto per una frazione di secondo.
Questa solfa delle seghe all'ultimo momento prima di uscire di casa, è stata frequentissima e motivata sempre dalla messa in vista delle sue tette, delle sue cosce o da qualcosa di sensuale che faceva mentre passavo per andare via, del tipo tirarsi su il reggicalze o accvallare le gambe da seduta in cucina, che si vedeva fino ai reggicalze ecc...
Me ne andavo a scuola spompato, dove poi mi dovevo sorbire le cosce della bidella che si metteva in cattedra a farsele vedere, quando l'insegnante dell'ora tardava ad entrare.
E a casa altre seghe per le cosce della bidella. Ma questa è un'altra storia.
Fatto questo preambolo, veniamo a bomba al pompino che finalmente mi ha fatto la zia.
Nella casetta di campagna estiva quella mattina eravamo rimasti io e lei e si è ripetuta la solfa della vestaglia aperta e delle cosce in bella vista. Nella casetta le stanze erano con pareti di druciolare e porte di plastica a soffietto e non potevo correre in camera a spararmi la sega. Potevo solo raggiungere la macchina e andarmene da qualche parte in campagna a spararmi la sega o meglio ancora da qualche puttana a sborrare arrapato dalle di lei cosce. Della zia, intendo. Però ecco che mentre uscivo si fa avanti la zia chiedendomi di portarla a fare la spesa. Così mi sale in macchina e aritangheté con le cosce accavallatte. Il cazzo mi è diventato una sbarra di tungsteno. Duro e dritto che si vedeva dai pantaloni. Guidare in quelle condizioni sarebbe stato a dire poco pericoloso.
Arrapato come ero gliela ho buttata là: - senti zia con quelle cosce mi hai fatto venire il cazzo duro, che non ci riesco a guidare la macchina. Lei tutta troiona: - fatti pure una bella sega, che ti vergogni se ti guardo? Io: - non aveva finito di dire, che già avevo il cazzo fuori dai pantaloni e me lo stavo menando. Lei per aiutarmi si è tirata su la gonna generosamente e le sue cocse erano propro da sega. Ho pure sdraiato il sedile dell'alfa GT per sparami la sega con gusto pieno. Mentre mi sparavo la sega lei oltre allle cosce ci metteva il carico da 90 del commento: - con un cazzo così grosso mi faresti urlare dal dolore e mi faresti uscire tanto sangue. Poi dietro mi faresti tanto male, che potresti farmi svenire dal dolore. Ovvio che di li a poco la sborrata si è fatta viva e pensavo che avrei schizzato fino al soffitto della macchina. Non è stato così, perche la zia prevedendo che stavo per venire mi ha preso il cazzo e se lo è fatto entrare in bocca, facendosela riempire abbondantemente di sborra. Con la cappella ho sentito le sue tonsille e a cazzo fuori aveva la bocca piena. Lo ha rigettata sul palmo della sua mano la sborra, ma era talmente tanta, che tanta sborra è colata sulla sua gonna e in parte sulle sue cosce. Vedere la sua gonna tutta sborrata e pure le cosce, mi ha eccitato non poco. A distanza di anni ancora ho l'immagine in testa e mi ci sparo ancora delle poderose seghe. Lo step successivo che sogno è di avere l'occasione per scoparmela a tutti gli effetti la zia. Tanto ora con l'età che ha, non c'è pericolo che la metta in cinta.
L'idea di incularmela poi, mi manda in visibilio. E' una donnetta del peso di poco più di 40 chili e altra nemmeno 1,55. Rispetto a quando mi sono inculato donne di stazza vicino ai 90 chili e più, che hanno strillato anzichè no, col mi cazzo in culo, in proporzione mi immagino che per la zia il cazzo è come se fosse grosso il doppio, nel suo culo e se entrasse credo che dovrebbe davvero strillare fino a svenire dal dolore.
Quando la notte ci penso non riesco a non spararmi una sega.

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