Il gioco di mia moglie 2. Si ricomincia a giocare, sul menù sushi e sesso orale

Scritto da , il 2023-01-13, genere dominazione

"Cucciolo?"
"Mmhh?"
"Ti piace ancora leccarmi la figa?"
Mio marito interrompe di colpo il cunnilingus, solleva lo sguardo con espressione interrogativa. Io rimango impassibile. Non lo degno di un'occhiata ma sorrido dentro di me. Ora è preoccupato da quella mia domanda a bruciapelo: non sono soddisfatta del suo lavoro? Non mi sta facendo godere abbastanza? Lo punirò per il suo impegno insoddisfacente?
"Non ti ho detto di smettere."
Marco ricomincia a leccarmi, con sempre più dedizione. Ha da dimostrare quanto ancora è innamorato della mia patatina.

Non mi stancherò mai di avere mio marito ai miei piedi. Abbiamo cominciato a fare coppia ai tempi del liceo, e già allora era chiaro chi fra noi due menasse le danze, Marco sempre così carino e gentile, disponibile a soddisfare ogni mio capriccio. Da sposati la dinamica non è cambiata, soprattutto sotto le lenzuola, con lui che si eccitava con giochini e fantasie di sottomissione. La vera svolta è avvenuta quando decisi di rivelare a Carla, la mia migliore amica, quanto servizievole e ubbidiente fosse mio marito. Non ne rimase sorpresa, tutt'altro. Anche lei conosceva Marco dai tempi del liceo, eravamo tutti e tre in classe assieme. Loro due non si frequentavano molto, con compagnie ed interessi diversi, ma abbastanza per permettere a Carla di comprenderne il carattere. Dopo la mia confidenza un poco alla volta Carla aveva cominciato a partecipare ai nostri giochi, con Marco che ci serviva ed ubbidiva imbarazzato ad ordini sempre più espliciti, fino a confessare alla mia amica la sua natura di sottomesso. Carla ne approfitto' alla grande, poi fu la volta della sua domestica Alicja, una splendida ragazza dell'est europeo, e a seguire altre amiche della nostra cerchia.
Un giorno però decisi di dire basta. Mi era sembrato di correre troppo, la situazione stava scappando di mano, mio marito era diventato il giocattolo di troppe signore.
Lui un po' ci rimase male ma come sempre accetto' la mia decisione. Per qualche mese tornammo ad essere una coppia normale, o quasi. Ma la voglia di avere mio marito ai miei piedi tornò presto prepotente, non resistetti. È impossibile sottrarsi alla propria natura più intima, più vera. Mio marito Marco torno' ad essere il mio schiavo.

'Ciao baby'
'Silvia! Ancora sveglia? Ti ha fatto divertire il cornutello stasera?'
'Naturalmente, mercoledì è il giorno di adorazione della mia farfallina, lo sai'
'Ti ha fatta venire?'
'Non ha perso il tocco, che anche tu conosci benissimo. Ma gliel'ho fatta sudare, e l'ho lasciato senza la seghetta'
'Sei diventata peggio di me.'
'Ho avuto la migliore maestra possibile! A proposito, tutto ok per domani? Ci sarà anche Giulia?'
'Certo! Le ho parlato della particolarità dell'incontro e di tuo marito, era davvero eccitata dell'idea.'
'Fantastico, grazie Carla. Cosa farei senza di te? È sempre più eccitante umiliare Marco di fronte ad una sconosciuta, lui è così in imbarazzo all'inizio, come se fosse la prima volta!'
'Davvero, è proprio così, un imbranato! Ci sarà da divertirsi. A proposito, ho aggiunto Giulia al nostro gruppo WhatsApp, che ne dici di postare una bella foto di tuo marito, magari quella dove l'abbiamo lasciato legato tutto nudo con le mollette ai capezzoli?'
'Ah-ah, un'introduzione soft eh? D'accordo, però almeno senza il dildo in bocca e la coda nel culetto, quella è solo per noi più intime.'
'Perfetto, ciao tesoro, buonanotte!'
'Buonanotte baby.'
Chiudo la chat con Carla e posto subito la foto di mio marito sul gruppo 'Amiche del cornuto '. Non passa che qualche secondo che l'immagine viene commentata da likes e cuoricini e commenti irripetibili. Giulia risponde con l'emoji della faccina sorpresa, e mi manda un messaggio privato di ringraziamento, dice di essere impaziente di conoscere mio marito domani.
Anch'io non vedo l'ora, ci sarà da divertirsi.


"Cucciolo?"
"Mmhh?"
"Ti piace ancora leccarmi la figa?"
Mi blocco un istante e sollevo lo sguardo verso mia moglie. È assorta, continua a seguire il suo reality senza guardarmi.
"Non ti ho detto di smettere."
Rimetto il viso fra le sue cosce, tiro fuori la lingua e la infilo nella passerina, rimettendomi al lavoro.
È il rito del mercoledì, una sera dedicata interamente al piacere di mia moglie. Non c'è altro impegno, niente palestra, niente aperitivo con le colleghe, niente visite all'amante. Tornati dall'ufficio ordiniamo sushi, la cucina preferita di Silvia, facciamo la doccia, apparecchio e le verso un bicchiere di bianco mentre mia moglie si rilassa in poltrona. Quando arriva il corriere metto in tavola e ceniamo. Di solito è mia moglie che guida la conversazione, mi racconta delle tresche dell'ufficio, a volte quello che è successo col suo capo, se le va. Io ascolto e faccio domande sui dettagli, dove gliel'ha messo, le posizioni della scopata, dov'è voluto venire, il mio cazzo durissimo.
Finito di cenare Silvia va in sala e fa partire la puntata registrata di Masterchef. Io sparecchio, carico la lavastoviglie e la raggiungo, aspettando il suo ordine in piedi.
"Spogliati."
In un attimo sono senza vestiti, in ginocchio di fronte a lei per rendere omaggio alla sua passerina. Quando divarica leggermente le gambe è il segnale, si comincia. Parto sempre dai piedi, adoro baciarli, leccarne il collo e la pianta, prendere il bocca le dita e succhiare, come se stessi facendo un pompino. Risalgo, dalle caviglie ai polpacci, magnifici, atletici, torniti dalle lezioni di kickboxing. Lecco l'interno coscia, una parte del corpo della donna che mi fa impazzire, preludio al grande premio finale, la fighetta di mia moglie. Le alzo la gonna, le sfilo il perizoma nero. La bacio, le grandi labbra, il monte di venere. La accarezzo, i fianchi, le gambe. Silvia rimane silenziosa, a parte qualche lieve gemito, che salirà di tono più tardi. Non ha bisogno di darmi ordini, si limita a tenermi per la testa, se vuole che continui ciò che sto facendo, o per guidarmi nell'affrondare la mia lingua più giù nel suo sesso aperto e bagnato.
La passo sulle grandi labbra, succhio, mi aiuto con le dita per aprirle completamente la figa e leccarle l'interno. La penetro leggera, salendo verso la clito, la sfioro con la punta della lingua, sento che le piace ma la serata è ancora lunga, ci tornerò più volte dopo, quando sarà più vicina a venire. Le bacio le cosce, la lecco, la penetro di nuovo con la lingua, a volte affondo anche il naso, rimango dentro di lei finché mi manca il respiro.
"Allora? Ti ho fatto una domanda."
Mi fermo di nuovo. "Certo Silvia, lo sai che adoro leccarti la figa."
"Mmmh… mi sembra che non ci stai mettendo la giusta passione stasera, sono venuta solo una volta e la puntata in TV è quasi finita. Se non mi fai squirtare in due minuti per te niente seghetta questa settimana, capito? Ti conviene darti da fare."
Lecco la figa, rosa e tutta aperta, luccicante di umori e saliva. Vado subito al clito, lo succhio, lo stringo fra le labbra, ci giro sopra la lingua in un moto circolare.
"Tempo scaduto, maritino!"
"Mah, non sei venuta!"
"Pazienza. Userò uno dei miei vibratori, più tardi. Loro non deludono mai, a differenza tua."
"Scusami…"
"Lo sai che mi irriti soltanto, quando chiedi scusa. Dovevi impegnarti di più dall'inizio, niente scuse. Ora sdraiati qua, forza."
È il momento del facesitting. Mi allungo sul divano, Silvia si mette a cavalcioni sopra di me. È una visione stupenda, il culo e la figa da sotto, lei che scende piano e dolcemente si siede sulla mia faccia. È solitamente il momento della mia sega, ma stasera non mi è permesso. Silvia si sfrega sul mio volto, porta la figa e poi il buco del culetto sulla mia bocca, io li bacio, provo a leccare. Lei si lascia andare, mette tutto il suo peso sulla mia faccia, ora ho naso e bocca coperti, per una decina di secondi non posso respirare, poi finalmente Silvia si risolleva e mi dà una tregua.
"Fuori la lingua."
Obbedisco, puntandola verso l'apertura della sua fighetta. Silvia comincia a cavalcarmi, io provo a penetrarla come meglio posso. Le prendo i fianchi, cercando di guidarle il movimento tenendo la lingua dentro di lei. È un lago adesso, muoio dalla voglia di infilarle il cazzo dentro ma so che non mi è concesso, e allora mi concentro nel fare venire lei. Finalmente emette un urletto, e si abbassa su di me, lasciandosi andare, io ne approfitto per penetrarla più a fondo, faccio girare la lingua dentro di lei. Mia moglie rimane sopra di me, spinge il culo indietro per ricoprirmi tutta la faccia, arrivo al clitoride, glielo lecco, e mia moglie infine viene per la seconda volta. "Mmmh, mhhh, aaahhh… Bravo maiale, col culo di tua moglie in faccia ti impegni di più. Sei riuscito a farmi venire di nuovo quasi a tempo scaduto. Ora però sono stanca, vado in camera. Voglio dormire tranquilla da sola stanotte, tu rimani qua. Mhh, vedo che ce l'hai ancora tutto duro, se proprio hai bisogno di sfogarti fattela la sega. Ma non stare su troppo tardi, ti voglio in forma domani."
"Cosa succede domani?"
"Ma come, te ne sei già dimenticato? Ho inviato le mie amiche per il tè. Si vorranno divertire con il loro cagnolino. Buonanotte caro. Veloce con la sega, mi raccomando!"
"Buonanotte Silvia."

(Continua. Il racconto è dedicato a Giulia, che mi suggeriva di tornare alle vicende della prima storia che ho pubblicato su ER. Giulia, spero ti sia piaciuto, se hai in mente qualcosa di particolare su come procedere scrivimi, altrimenti vado io dove mi porta l'ispirazione.

Per due chiacchiere:
iosonoimmaginario @ protonmail.me

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