La calda estate al villaggio vacanze. Capitolo 5

di
genere
dominazione

Quando Silvia finalmente raggiunge la coppia di amici in camera da letto li trova ancora infilati sotto le coperte. "Tutto ok Silvia?"
"Si, si."
"Ci hai salutato il signor Guido?" Morgan e Ilaria scoppiano a ridere.
"Allora sentivate! Che coglione quell'uomo! Stava lì, a guardarmi, e faceva conversazione, mentre io ero chiusa fuori tutta nuda!"
"Chiamalo scemo! Dai, non rimanere lì così! Hai preso freddo, all'aperto col tuo amico? Hai i capezzoli che sembrano due chiodi! Ti sei eccitata, a mostrarti nuda? Forza maialina, vieni qua con noi sotto le coperte che ti scaldiamo."
Silvia si infila a letto, Morgan le fa spazio, abbracciandola. Sdraiata sul lato, sente il calore dell'uomo, e la pressione del cazzo appoggiato alla schiena. Ilaria la guarda, la bacia sulle labbra. L'amica si solleva un poco, portando il seno all'altezza del suo volto.
"Succhia qui."
Silvia affonda il viso nel petto della donna, lo bacia, caldo, morbido, così voluminoso. Che invidia, come vorrebbe anche lei un seno così, per fare impazzire gli uomini. Prende un capezzolo fra le labbra, e si mette a ciucciare, mentre sente la pressione dell'uccello di Morgan sulla schiena, lo sta strofinando lungo il suo corpo, lo sente duro, caldo, le provoca un brivido di piacere.
"Apri le gambe, spingi il culo indietro."
Silvia asseconda l'uomo, il cazzo si fa strada affondando dentro di lei, sente la figa allargarsi, riempirsi del membro pulsante di Morgan.
"Ooohhh. Piano Morgan, per favore, è così grosso…"
"Zitta e succhia."
Silvia prende in bocca il capezzolo dell'amica e torna a succhiare. Morgan la scopa, lei cerca di accompagnare i movimenti, vuole sentire il cazzo dentro di lei fino in fondo. Morgan è una macchina perfetta, da colpi ad un ritmo regolare, non si ferma un attimo, la penetra per diversi minuti, la fa godere, uno, due orgasmi, quanto le piace essere presa così. Finalmente sente l'uomo venire, lo sperma caldo la riempie.
Morgan si sfila piano e poi si allunga per prendere un oggetto dal cassetto del comodino.
"Infilati questo, tieni la colazione di tuo marito al caldo."
È un plug. Silvia ringrazia e inserisce il dildo nella vagina. Marco sarà felice di poter leccare la figa della moglie farcita dello sperma dell'amico. Ma dov'è finito il cornuto, quando torna dalla spesa? Dopo averla scopata Morgan si assopisce, ed anche Ilaria chiude gli occhi. Devono averci dato dentro la notte scorsa, perché a lei invece doveva capitare un marito che dura due minuti?
Silvia chiude gli occhi, si immagina Marco di fianco a Morgan, nudi, suo marito in imbarazzo per il confronto fra i due membri. E anche la personalità dei due uomini non potrebbe essere più differente. L'aveva notato fin dal primo giorno, suo marito sempre così servizievole nei confronti dell’amico. Sulle prime pensava che Marco si comportasse con un certo rispetto e deferenza per la differenza di età. Ma evidentemente non era solo quello, c'era dell'altro. Silvia conosceva perfettamente le fantasie del marito, i giochi che di continuo proponeva a letto, il tipo di video che si guardava per eccitarsi, quelli di femdom, di mariti cornuti. Che Marco avesse istintivamente riconosciuto in Morgan l'uomo giusto per realizzare quelle fantasie e addirittura incoraggiato ciò che poi era effettivamente successo?

Tutto era cambiato quel venerdì sera, quando Morgan aveva proposto una grigliata. Era iniziato in modo innocente, con un paio di aperitivi, un po' di musica, scherzi e battute fra le due coppie ormai molto affiatate. Morgan si occupava della carne sulla brace, alle due donne era stato detto di pensare a divertirsi, rilassarsi e nient'altro. Così a Marco era rimasto il compito di servire, versare da bere, pulire in tavola, portar via piatti sporchi e bottiglie vuote. Ecco, avevano continuato a bere, e tra scherzi, doppi sensi sempre più spinti e giochi da ragazzini Silvia si era lasciata andare. Teneva Ilaria per mano, si accarezzavano, poi i primi baci, sempre più disinibite, fino a limonare davanti ai mariti, incoraggiate dai loro applausi e dai cori. Era ormai passata mezzanotte, avevano aperto gli amari e preso il limoncello dal freezer, Marco era stato mandato a preparare il caffè ma non tornava. Quando erano andati a controllare l'avevano trovato sulla brandina addormentato, evidentemente aveva bevuto troppo e si era assopito lì.
Si erano messi a ridere, Morgan aveva fatto un'altra battuta con un evidente doppio senso sulla resistenza e la durata dell'amico.
Ilaria l'aveva presa per mano. "Vieni con me cara, andiamo a divertirci. E facciamo divertire anche mio marito, si merita uno spettacolino dopo aver cucinato per noi, non credi? Morgan, guardare ma non toccare, intesi?"
L'uomo aveva annuito sorridendo. Silvia era rimasta sorpresa dalla proposta ma non aveva saputo o voluto dire di no, e seguì l'amica in bungalow. Chissà, sarà stato l'alcol, o il desiderio, il voler assecondare la donna in una serata così ben riuscita. Erano entrate in camera, mentre ancora erano in piedi si erano baciate, accarezzate, sfilate i vestitini e poi gli slip. Ilaria l'aveva fatta sdraiare sul letto, aveva cominciato a baciarla, il seno, il ventre, era scesa fra le sue cosce. Il piacere che solo una donna può donare ad un'altra donna, l'intesa, la complicità, la conoscenza del corpo femminile.
Infine Morgan le aveva raggiunte. Si era limitato ad osservarle per qualche minuto, le donne che si donavano continuo piacere, gli amplessi ripetuti.
"Morgan, vieni. Voglio sentirti dentro adesso."
L'uomo si era spogliato, il corpo in perfetta forma, abbronzato, e quel cazzo maestoso, Silvia era rimasta ad ammirarlo qualche secondo. Quando si voltò di nuovo verso Ilaria l'amica sorrideva, portò l'indice alle labbra e Silvia non disse più niente, limitandosi a guardare.
Morgan prese la moglie, dapprima dolcemente, affondava il grosso membro poco alla volta, Ilaria mugolava. Il ritmo aumentò, ora l'uomo ad ogni colpo faceva sobbalzare la moglie, la scuoteva, facendo alzare e abbassare quel seno voluttuoso.
Silvia guardava, rapita. Si portò la mano fra le gambe, per accarezzarsi. Ilaria si voltò, il viso una maschera di piacere. Le prese la mano. Si portò alla labbra le dita dell'amica che si era appena toccata, succhiandole. Poi accompagnò la mano di Silvia al seno, se lo fece accarezzare mentre sobbalzava sotto i colpi del marito. Ilaria chiuse gli occhi, iniziò a gemere, e si fece travolgere da un lungo orgasmo.
Poi Ilaria posò le mani sulle spalle del marito, che si fermò.
"Silvia, sei pronta?"
Silvia guardò l'amica, che ricambiò lo sguardo con un sorriso d'intesa. Silvia annuì, quasi senza aver bisogno di pensare. Sapeva intimamente di volerlo, voleva scopare con quell'uomo, sentire il suo grosso cazzo dentro di lei. Ilaria si girò verso di lei, baciandola, spingendola in posizione supina. Le accarezzò il seno, e poi lungo il corpo, scendendo fra le cosce. Silvia le schiuse appena, Ilaria passò un dito sul suo sesso già aperto e pregno di umori, la penetrò per qualche secondo, prima di lasciare spazio al marito. Silvia sentì il cazzo dell'uomo, caldo, sulle sue grandi labbra, che si schiusero come mai prima per ricevere quel membro impressionante. Come aveva appena fatto con sua moglie la penetrò piano, un centimetro alla volta, Silvia lo sentiva avanzare, lo voleva tutto dentro, voleva godere con il cazzo di quell'uomo.
"Oohhhh"

Fu indimenticabile. Morgan la fece venire quasi subito, e poi di nuovo, in diverse posizioni. Silvia era sconvolta dalle sensazioni, il piacere, il proibito, il peccato, le corna al marito. Ilaria era presto tornata partecipe, facendosi leccare il sesso da Silvia mentre il marito la penetrava. La coppia di amici l'aveva fatta sua, non sarebbe mai più tornata indietro. Ripensò al marito, in brandina a dormire mentre sua moglie stava scopando con gli amici, ma non si sentiva in colpa, travolta dal piacere semmai l'idea la eccitava ancor di più. Cosa le stava succedendo? Quella vacanza, la conoscenza con quella coppia così affascinante ed esperta l'aveva cambiata.
Dopo averle donato l'ennesimo amplesso Morgan si sfilò. Silvia rimase in una posizione oscena, le gambe spalancate, la figa aperta, il petto che saliva e scendeva per riprendere fiato, il corpo imperlato di sudore. Ilaria era sdraiata al suo fianco.
"Morgan ha finalmente le sue tre femminucce."
Silvia si era voltata guardando l'amica, confusa.
"Hai capito benissimo. Io, tu, e tuo marito."
"Marco…"
"Morgan, per favore, lasciaci sole adesso."
L'uomo annuì. Quando fu fuori dalla camera Ilaria baciò la giovane amica, e ricominciò a parlare.
"Silvia, non dirmi che non hai notato quanto sia premuroso e compiacente tuo marito con Morgan."
"Certo… ma Marco è così, gentile e…"
"Non è solo quello, lo sai. Me l'hai raccontato proprio tu, delle sue fantasie, i suoi discorsi ed il suo atteggiamento con te sotto le lenzuola. Dimmi la verità, chi comanda a letto fra voi due?"
Silvia non sapeva come rispondere.
"Ma quindi?"
"Ti ho raccontato della nostra scelta di vivere la sessualità in modo aperto, senza tabù. Tu ti sei lasciata subito sedurre, non ho dovuto forzarti in alcun modo. E stanotte, con Morgan, non ci hai pensato due volte a mettere le corna a tuo marito. Lo desideravi, e lo rifarai ancora. Lo vuoi tu e lo vuole anche Marco, lo sai. Non è così?"
Silvia arrossì, abbassò lo sguardo, e confessò all'amica la verità. "Si..."
"Non c'è bisogno di imbarazzarsi. Morgan fa quell'effetto su tante donne. Continueremo nel nostro gioco. Io e te. E tu e Morgan. Ti concederai a lui tutte le volte che vorrà. Soddisferai ogni nostra richiesta, per poter continuare a divertirti e godere. Ora che hai provato il sesso lesbico e il cazzo di Morgan puoi tornare ad accontentarti di quello di tuo marito?"
Silvia arrossì di nuovo. "No… Ma Marco?"
"Marco si è sottomesso a mio marito. È ciò che desiderava. Era molto tempo che cercava questa esperienza, un uomo che lo sottomettesse e lo facesse cornuto. Non c'è niente di cui vergognarsi. Ti assicuro, molti uomini hanno di quelle fantasie. Ora Marco e Morgan potranno farlo apertamente, senza stupide scuse come il tennis o amenità simili. Pensavi davvero che fosse quello che facevano assieme tutto il tempo?"
"Intendi..?"
"Certo. Marco è una sua femmina ora. Morgan la domina e la possiede quando vuole. Ma ora che possiamo lasciare da parte segreti ed ipocrisie tutto sarà più semplice. Abbandonati ai tuoi desideri, sarà una seconda settimana indimenticabile se lo vorrai. E tu lo vuoi, vero? Non vuoi fermarti proprio ora?"
Silvia guardò l'amica, che le sorrideva rassicurante. "No, voglio vivere questa esperienza fino in fondo."
"L'avevo capito dal primo momento cara. Ora basta parlare, vieni da me."
Ricominciarono a baciarsi, accarezzarsi, finché si addormentarono, l'una nelle braccia dell'altra.

(Continua. Per fare due chiacchiere
iosonoimmaginario @ protonmail.me
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scritto il
2023-04-04
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