Il pompino di mamma

di
genere
incesti

Il pompino di mia mamma
Mi chiamo Luca, 18 anni, mio padre non lo ho mai conosciuto, mia mamma mi ha avuto a 17 anni, ora lei ne ha 35, l'unica cosa che mi ha lasciato mio padre e' un cazzo davvero grosso, io faccio palestra e in doccia vedo che e' il doppio di quello dei miei compagni di palestra tanto che mi chiamano battacchio.
Io sono cresciuto con i nonni perchè mamma studiava, si e' laureata in lingue e comunque passava da un uomo all'altro, tutti muscolosi, palestrati, ma che alla fine la piantavano, lei e' piccolina, un metro e sessanta, tutte curve, tanto seno, io ormai sono un metro e novanta e quando andiamo in giro sembriamo fratello e sorella, la sua ultima relazione e' finita male, lei e' tornata dai nonni, però ha trovato un ottimo lavoro come traduttrice e vorrebbe che andassimo a vivere insieme, visto che guadagna bene.
Un pomeriggio siamo in giardino a prendere il sole e si ferma l'auto del suo ex, senti Laura, così si chiama mamma, devi tornare con me, lei non gli risponde, lui apre il cancello e si avvicina minaccioso, hai capito cosa ti ho detto, io mi alzo, e lui e tu che vuoi, io gli tiro un pugno e lo stendo, vattene e non farti mai più vedere hai capito, si rialza intontito ma sale in auto e se ne va.
Wow che uomo sei diventato, mamma mi guarda con ammirazione, vederla così seminuda che prende il sole, dimostra ancora meno dei suoi 36 anni, mi sdraio e mi giro, non la guardo, e' mia mamma ma mi fa eccitare, comunque troviamo un bilocale e lo acquista con l'aiuto dei nonni, due camere e una cucina abitabile, iniziamo la nostra convivenza, lei e' felice, la vedo sempre in maglietta, con le tettone che premono, vedo i capezzoli belli grossi, mi eccita, vado in palestra ogni giorno, o faccio pesi o mi devo masturbare, spesso le vedo il culetto, le mutandine, non so se dirle di coprirsi.
Una notte vado in cucina a bere del latte e sento mugolare, vado a vedere e la sua porta e' socchiusa, la vedo nuda, le tette erette, i capezzoli rigidi, con una mano si sta infilando un cazzo finto, con l'altra si tocca il clitoride, la sento dire ahhh luca come ti vorrei, io torno a letto e mi tiro una sega, cavolo che sborrata, mezzo letto e' pieno di sborra.
A scuola zoppico in matematica, un mio compagno mi dice che una signora in pensione da ripetizioni a poco prezzo, il pomeriggio vado a parlare con lei, una vecchia ossuta, avrà almeno 65 anni, alta un metro e ottanta, la trovo con un vestaglietta, le cosce di fuori, mi fa sedere sul divano, mi offre una bibita, che bel ragazzo che sei, ti darà ripetizioni in matematica, sono venti euro all'ora, ah signora pensavo meno, possiamo accordarci e mi mette una mano sul cazzo, arrossisce e questo cos'e', wow le lezioni sono gratis ma voglio il tuo cazzo, io che sono sempre eccitato al pensiero delle cosce e del culo di mamma, al pensiero che si masturba ogni notte e io ho voglia di scoparla ma e' mia mamma e sarebbe un incesto tiro fuori il cazzo, la vecchia ansima, che grosso, poi lo prende in bocca, wow come mi piace, la fermo e mi alzo in piedi e lei in ginocchio che succhia, dai spogliati le dico, si ferma e toglie la vestaglia, il reggiseno e le mutande, e' magra, una terza scarsa, io sto per sborrare, sborro, lei gonfia le guance per trattenere e ingoiare la sborrata ma le va di traverso, tolgo il cazzo e me lo meno, sborro, le sborro sui capelli mentre tossisce, poi in faccia, sui seni, al riempio di sborra, wow sei un cavallo dice lei.
Poi andiamo a fare una doccia e dopo a letto, il cazzo e' pronto, le tiro su le gambe, fai piano che mi sfondi, e' bagnata, entro ahh come mi riempi, che cazzo grosso, poi inizio a stantuffarla ahh che bravo ahhh godo godo, la sento fremere, tremare e sento la sua figa inondarsi, se ne sta venendo in maniera pazzesca, e' bollente la sua figa dopo poco le dico che sto per venire, vieni vieni che tanto io non resto incinta, riempimi di sborra e io le sborro dentro, ahhh che sborrata, ansimo e lei mi stringe con le gambe e le braccia, ahh come ti sento venire, come sborri, mi piace, mi hai fatto impazzire, ogni tanto qualche studente mi scopa ma hanno dei cazzi la metà del tuo, ora se vorrai sarò solo tua e ti darò lezioni gratis.
Ci risciacquiamo e poi iniziamo a studiare, il pomeriggio passa, mi spiega le lezioni, siamo tutti e due nudi, ma poi devo tornare a casa, ho fatto due belle sborrate, ma vedere la mamma con la maglietta umida che sta cucinando e intravvedere i suoi capezzoli enormi mi fa rieccitare, ciao tesoro come stai, bene mamma, ceniamo, e poi mi dice, vieni nel mio lettone che vediamo qualche film, io vorrei evitare, ma lei insiste, andiamo in camera, si toglie la maglietta, questa e' sporca e si stende sul letto in mutandine, le sue tette sono sode e pure sdraiata stanno su, i capezzoli rossi e grossi, sono duri, appuntiti, io arrossisco, che c'e' ti da fastidio vedermi mezzanuda, insomma sei mia mamma, lei mi palpa il cazzo, wow cos'e' questo, mi sfila i pantaloni del pigiama e le mutande, che cazzo che hai, non so che fare, sono impietrito, mi passa le tette sul cazzo, poi lo infila, come sono morbide, poi lo prende in bocca, mi fa godere, che bocca piccola eppure ne prende più di metà, ohh mamma che bello, lei si impegna e dopo poco mamma sborro e lei si figlio mio fammi bere, vengo con forza, per fortuna ho già sborrato due volte, lei tiene avviluppata la cappella tra le sue labbra e gonfia le gance e ingoia, che brava mi beve tutto, ingoia e deglutisce più volte, wow figlio mio come sborri tanto, sai di buono e ora non ti resta che scoparmi, oggi no mamma, ci devo pensare.

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scritto il
2022-12-21
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