Da principessa a puttana 21 – Appesa! Supplica di essere chiatta - 2

DA PRINCIPESSA A PUTTANA 21 – APPESA! SUPPLICA DI ESSERE CHIAVATA - 2

La Principessa restò sospesa con i piedi di parecchi centimetri sopra al pavimento, le guardie la avevano, comunque, costretta ad agghindarsi ‘da monta’ come usavano dire ed era un bello spettacolo anche appesa al soffitto come un salame : le sue braccia lunghe e ben tornite erano unite per i polsi ed agganciate alla corda che la teneva sospesa, i suoi seni sporgevano tonici dal reggiseno nero ad un quarto di coppa che li esibiva alla vista lasciando scoperti i capezzoli, le mutandine aperte avrebbero lasciato libertà di vista (e di accesso) a figa e culo se questi non fossero stati tappati dai due dildo vibranti che erano saldamente tenuti in posizione dalla spessa striscia di cuoio nero cui erano fissati e che, a sua volta si congiungeva ad una cintura di cuoio nero che era strettamente serrata in vita; la ‘mise’ era completata da calze autoreggenti velate nere con balza riccamente decorata e da decolleté nere tacco 14. Così agghindata la Principessa penzolava dalla corda, erano solo pochi minuti che era stata appesa e già sensazioni contrastanti si facevano strada in lei : le corde che la tenevano sospesa per i polsi le abradevano la pelle e le facevano male, tanto che, invece di restare semplicemente appesa, la Principessa cercava con tutte le sue forze di tenersi alla corda in modo da alleviare il dolore ai polsi, nel contempo i due vibratori che aveva nella figa e nel culo le stavano facendo montare una crescente eccitazione, tanto che il cuoio nero e la faccia interna delle cosce giù sino alle calze erano lustri delle sue secrezioni vaginali…quelle vibrazioni la facevano colare come un ruscello e, unitamente al trattamento somministratole dal Dottore, la facevano uscire di testa tanto era il desiderio sessuale che le montava dentro, in breve tempo le sensazioni che provenivano dalla sua vagina e dal suo retto presero il sopravvento e la Principessa si trovò a gemere in modo incontrollato ed imbarazzante sinché, mentre fletteva le braccia per aggrapparsi alle corde, venne, suo malgrado, urlando “OOOOOOH! OOOOOOOOOOH! GODOOOOOO! OOOOOOOOOH! GODOOOOOOO! SIIIII! GODOOOOOOOO!” nel parossismo del piacere perse, però, la presa faticosamente guadagnata sulla corda che la sospendeva e si ritrovò penzolante per i polsi con il corpo madido di sudore ed un profluvio di secrezioni e squirting le colavano lungo le cosce formando una pozzanghera sul pavimento sotto di lei. Dopo due ore la Principessa era venuta altre tre volte, con gran godimento degli astanti che la vedevano dimenarsi appesa alle corde con le cosce lustre di secrezioni e squirting, e la sentivano gemere sempre più sino ad arrivare ad orgasmi scuotenti e rumorosi; come aveva predetto Giorgia il dolore si era esteso dai polsi sino alle spalle e si era fatto insostenibile…alla Principessa sembrava che le braccia stessero per staccarsi dal tronco. Mentre stava per montarle un quinto orgasmo la Principessa si rivolse ai suoi carnefici “STO PER VENIRE ANCORA…HO LA FIGA FRADICIA…VENITE A GODERMI COSI VERRO’ SUI VOSTRI CAZZI…VI PREGO VENITE A CHIAVARMI…SARO’ BRAVA…VI DARO’ UN BELLA CHIAVATA!”. Due ufficiali si avvicinarono, mentre le guardie la abbassavano, ma non tanto da poter appoggiare i piedi al suolo, e le toglievano la cintura con i dildi vibranti grondanti di secrezioni del piacere, uno degli ufficiali le appoggiò la mano sul fianco e la fece ruotare su se stessa ordinandole seccamente “APRI LE COSCE PRINCIPESSA! FACCI VEDERE I TUOI BUCHI!”, la Principessa, provata dal dolore e dai quattro orgasmi successivi che i dildi le avevano provocato, gemendo per lo sforzo divaricò le cosce il più possibile esibendo agli astanti, mentre ruotava appesa alle corde, la figa ed il culo devastati dai dildi…il buco del culo era totalmente aperto…una voragine di quasi quattro centimetri ed altrettanto la vagina dalla quale sgocciolava abbondante secreto e che dall’ostio spalancato lasciava chiaramente intravvedere il canale vaginale. Il dolore alle braccia era insostenibile e la Principessa quasi urlò ”TI PREGO PRENDIMI! CHIAVAMI! SONO IN CALORE! FOTTIMI! STO PER VENIRE! SFONDAMI CON IL TUO CAZZO! FAMMI GODERE COL TUO CAZZO! TI FACCIO FARE UNA BELLA CHIAVATA! SBORRAMI DENTRO! FAMMI SENTIRE IL TUO SPERMA CHE MI RIEMPE!”. L’ufficiale con il cazzo in tiro le si avvicinò le pose le mani dietro le ginocchia e le fece flettere le cosce, nel mentre che le guardie regolavano la corda in modo che la vagina della Principessa fosse ad una altezza giusta per una chiavata confortevole ed una penetrazione completa, adesso la Principessa si trovava come seduta nel vuoto e l’ufficiale si fece avanti penetrandola in figa con il suo grosso membro, la Principessa spinse il pube in avanti ed incrociando le sue gambe lunghe e ben tornite dietro la schiena dell’ufficiale lo tirò a sé. L’ufficiale abbracciò strettamente la Principessa facendo aderire le sue mammelle al suo torace e fece cenno alle guardie di mollare la corda, la Principessa, non sentendo più il dolore che le dilaniava le braccia, si avvinghiò al collo dell’ufficiale e nel mentre che, muovendo freneticamente avanti ed indietro il pube, iniziava a pompare il suo cazzo con la figa sentì che due mani robuste le stavano divaricando le natiche, si girò per vedere cosa stava per succederle e vide che l’altro ufficiale si stava apprestando a sodomizzarla con il suo grosso cazzo nodoso e un po’ ricurvo…in un attimo il cazzo dell’uomo, nonostante le sue notevoli dimensioni, scomparve senza alcuna resistenza nella voragine che era il suo ano dilatato dal dildo…l’ufficiale dopo averla sodomizzata si impadronì delle sue mammelle che iniziò a spremere senza riguardi. La Principessa sentì la sua pancia riempita dai due cazzi appaiati, la sensazione di sentirsi piena, la stimolazione delle mammelle che l’uomo le mungeva senza pietà, l’umiliazione della nuova posizione, un “sandwich in pie-di” che la vedeva parte attiva e collaborante del suo stesso stupro, e le possenti spinte che i due cazzi che la possedevano in figa e culo avevano cominciato ad impartirle la condussero al quinto orgasmo “OOOOOH! SIETE IN DUE!!! MI AVETE INFILZATO IN DUE! SIETE GROSSI! OOOOOOOH! OOOOOOOOH! VI SENTO TANTISSIMO! MI PIACE! MI PIACE!! SONO PIENA! CONTINUATE A SCOPARMI! FORZA FATEMI FIGA E CULO! ANCORA! ANCORA!! OOOOOOOH! BASTARDI MI STATE FACENDO GODERE! RIEMPITEMI FIGA E CULO! SBORRATEMI DENTRO! OOOOOOH! OOOOOH! SCHIZZOOOO! GODOOOOO! GODOOOOO! VENGOOOOO! SONO VENUTA! CONTINUATE A IMPALARMI! NON SBORRATE ANCORA! ASPETTATE A VENIRE! CONTINUATE A FOTTERMI! STO PER VENIRE ANCORA! CHIAVATE LA VOSTRA PUTTANA! OOOOOOH! OOOOOH! GODO ANCORA! GODOOOOO COL CULO! OOOOOOOH! OOOOOH! VENGOOOOOO! VENGO ANCORAAA!” nel mentre che urlava il suo, involontario, piacere emettendo abbondante squirting dalla vagina i due uomini le eruttarono in figa e culo due grossi carichi di sperma. I due ufficiali continuarono a giocare con i suoi orifizi e le sue mammelle sino a quando furono completamente svuotati ed i loro cazzi si afflosciarono, a quel punto ad un loro cenno le guardie tirarono nuovamente la corda riportando la Principessa nella posizione di prima. Uno dei due ufficiali, dopo avergliela artigliata e palpata con suo comodo, le diede una sonora manata su una natica facendo in modo che ruotasse su se stessa e le disse “GAMBE APERTE TROIA! FAI VEDERE A TUTTI CHE TI STAI SVUOTANDO!”. Alla Principessa non restò che allargare le cosce e mentre lentamente ruotava su sé stessa sospesa alla corda sentiva lo squirting e lo sperma che defluiva dai suoi buchi lordandole le cosce ed il pavimento, in pochi attimi il dolore si impadronì nuovamente delle sue braccia e delle spalle…non riusciva a resistere e con voce rotta supplicò “ALTRI DUE! VENITE A STUPRARMI IN DUE! VI DO’ FIGA E CULO! AVETE VISTO COME LI HO FATTI VENIRE! SU VENITE A FARE UN SANDWICH ALLA VOSTRA PRINCIPESSA! SARO’ BRAVA! VENITE A PRENDERMI FIGA E CULO! TUTTI QUANTI! DUE PER VOLTA VI PREGO!” in breve tempo altri due ufficiali si impadronirono di lei dando inizio a quella che sarebbe stata una maratona di sesso senza soste fino a sera.