Da principessa a puttana 35 – stupro lesbico 4
di
Prick
genere
dominazione
DA PRINCIPESSA A PUTTANA 35 – STUPRO LESBICO 4
La Principessa distrutta dalla dilatazione anale impostale dal Dottore e dal cunnilingus lesbico con Giorgia giaceva per terra a bocconi con le gambe larghe mentre un rivolo di sperma le fuoriusciva dal retto e dalla vagina, tanto era stato il carico di seme che il Dottore aveva riversato nei suoi buchi; anche il Dottore e Giorgia erano affaticati dalla tensione erotica, ma sicuramente più appagati, e, nudi, bevevano avidamente champagne francese. Una volta riprese un pò di forze Giorgia si avvicinò alla Principessa la costrinse a girarsi a pancia in su e si accosciò sul suo volto mettendo la figa sulla sua faccia…stava ancora colando secrezioni vaginali in abbondanza e la Principessa per poter respirare dovette riprendere a leccare la figa di Giorgia ed a deglutire le sue abbondanti secrezioni…Giorgia era eccitatissima e cominciò a gemere “MMMMMMMH! SEI BRAVA! LECCAMI ANCORA…SERVIMI! OOOOOH! OOOOOOOOH! …MA CHE BRAVA PUTTANA…SUCCHIAMI LA FIGA…ADESSO TI SUCCHIO ANCHE IO…FACCIAMO UN BEL 69…VOGLIO SENTIRTI VENIRE…VIENI PER ME PRINCIPESSA MENTRE TE LA MANGIO!” e chinandosi in avanti affondò la faccia nella figa della Principessa leccandola e succhiandone a sua volta le secrezioni mucose che divenivano, di momento in momento, sempre più abbondanti e fluide…in maniera del tutto inaspettata dopo qualche minuto la Principessa iniziò a mugolare di involontario piacere, ad inarcarsi ed a sollevare il pube verso la bocca di Giorgia che con la figa le scopava la faccia e con la bocca e le mani le stimolava la vagina…la Principessa prese ad inarcarsi sempre di più spingendo in avanti il pube ed intrappolando la testa di Giorgia tra le sue cosce…ad un certo punto Giorgia sentendo il parossismo di spinte della Principessa capì che stava per venire e sollevò la figa dalla sua bocca…la Principessa stravolta dal piacere incontrollabile che, suo malgrado, provava riuscì finalmente a dare fiato al suo godimento “SIIIIIII!…SIIIIII! MIODDIOOOOO! GODOOOOOO! GODOOOOOO! TI VENGO IN BOCCA…GODOOOOOOOO! GODOOOOOOOO! …VENGOOOOOOOO! VENGOOOOOOOOOOOO!” innaffiando la faccia di Giorgia con il suo squirting…Giorgia a sua volta riprese a scoparle la faccia con la figa e mentre la Principessa la succhiava la inondò a sua volta “GODOOOOOOO! GODOOOOOOO ANCORA! SUCCHIA TROIA! SUCCHIA DI PIU’ …GODOOOOOO …SCHIZZOOOOO! TI SQUIRTO IN BOCCA!…BEVIMI TUTTA PUTTANA!”.
Giorgia non era però ancora soddisfatta e nel suo delirio erotico (in previsione di fottersi la Principessa si era fatta dare dal Dottore un potente stimolante) dopo essersi per qualche minuto abbandonata sul corpo della sua preda con la faccia appoggiata sulla sua figa spalancata e colante si rialzò e fece un cenno alle guardie che le portarono un grosso strap-on nero, in pratica una protesi peniena di ben 25 centimetri di lunghezza per quattro centimetri di diametro con ad una estremità una protrusione di quasi quattro per sei centimetri da infilarsi nella vagina in modo da poterlo indossare senza cinghie. Giorgia sudata e stravolta di desiderio lo indossò infilandosi in vagina l’estremità più corta poi si chinò sulla Principessa la accarezzò sulla figa facendola risvegliare poi si alzò in piedi, torreggiava su di lei a gambe larghe esibendole il suo vistoso strap-on che svettava dal suo pube come un vero fallo di ben venticinque centimetri per quattro di diametro, nero, minaccioso e lucido… “ADESSO TI FARO’ MIA…SARA’ LA TUA PRIMA CHIAVATA LESBICA MIA CARA… – disse mentre spalmava del lubrificante sullo strap-on – GUARDA COME E’ GROSSO E DURO E LUCIDO IL MIO STRAP-ON…ALTRO CHE I CAZZI DEGLI UOMINI…QUESTO NON SI AFFLOSCIA MAI ED E’ SEMPRE PRONTO…SE MI RESISTI TI STUPRO E NEANCHE IL DOTTORE RIUSCIRA’ A RICUCIRTI…SE TI COMPORTI COME UNA LESBICA IN CALORE E ME LA DAI E TI LASCI CHIAVARE NON TI FARO’ TROPPO MALE…E POTREBBE ANCHE PIACERTI…SE CI STAI APRITI LE LABBRA DELLA FIGA ED OFFRIMELA CO-ME FAI QUANDO TI CHIAVA IL COMANDANTE…SE NO COMINCIA PURE AD URLARE…NON AVRO’ PIETA’”. La Principessa guardò il grosso cazzo di plastica nera che sporgeva dal ventre di Giorgia atterrita, ma anche stranamente affascinata al pensiero di doverlo accogliere tutto dentro di sé, Giorgia lo stava spalmando di lubrificante e torreggiava su di lei come se fosse un uomo che si stava masturbando…la Principessa sentì montarle una foia bestiale al pensiero del dover soggiacere non solo ai suoi stupratori maschi, ma di doversi, anche, concedere alle voglie di una donna e di doversi far penetrare da quell’enorme strap-on…la sua mente vacillava aveva sempre avuto ribrezzo di un possibile contatto carnale con un’altra donna e continuava a provare vergogna ed umiliazione a leccare o farsi leccare la figa da una donna, il fatto di godere per opera di una donna o di farne godere una, come, del resto, aveva appena fatto, sarebbe stato per lei fuori dal mondo, ma, evidentemente, il condizionamento ormonale impostole dal Dottore per renderla più disponibile ed adusa al coito e gli stupri ripetuti, cui doveva quotidianamente soggiacere peggio di una prostituta, ne avevano cambiato l’orientamento sessuale e così come, adesso, accoglieva dentro i suoi buchi i grossi cazzi degli ufficiali e del Comandante cercando di limitare la sofferenza e ricavandone anche piacere, anche il pensiero di avere un rapporto sessuale con una donna stimolava la sua libido…tra poco Giorgia l’avrebbe fatta sua e l’avrebbe penetrata nella vagina, più avanti, ne era certa, le avrebbe forzato anche il culo con il suo strap-on…pensò con una strana libidine…si…la bocca Giorgia già gliela aveva usata adesso avrebbe fatto suoi i suoi due buchi più intimi, del resto lei, oramai, era solo un pezzo di carne con tre buchi che tutti desideravano prendere, usare ed abusare…si…era molto richiesta e desiderata per la monta più di tutte le altre prigioniere anche assai più giovani pensò con un barlume di soddisfazione e di foia crescente…nel mentre che questi pensieri balenavano nella sua mente la sua figa iniziava a riempirsi nuovamente di abbondanti secrezioni che colavano sul materasso, la sua mano sinistra, quasi animata da una sua propria volontà, si appoggiò sulla vagina e, poi, il divaricarsi dell’indice e del medio ne aprì le labbra nel frattempo, dopo aver inumidito con abbondante saliva la mano destra, si lubrificò l’ostio vaginale e titillandosi il clitoride flesse legger-mente le sue lunghe gambe e in un soffio disse “PRENDIMI! SONO PRONTA! SONO TUA…LA TUA SCHIAVA…LA TUA PUTTANA…”
La Principessa distrutta dalla dilatazione anale impostale dal Dottore e dal cunnilingus lesbico con Giorgia giaceva per terra a bocconi con le gambe larghe mentre un rivolo di sperma le fuoriusciva dal retto e dalla vagina, tanto era stato il carico di seme che il Dottore aveva riversato nei suoi buchi; anche il Dottore e Giorgia erano affaticati dalla tensione erotica, ma sicuramente più appagati, e, nudi, bevevano avidamente champagne francese. Una volta riprese un pò di forze Giorgia si avvicinò alla Principessa la costrinse a girarsi a pancia in su e si accosciò sul suo volto mettendo la figa sulla sua faccia…stava ancora colando secrezioni vaginali in abbondanza e la Principessa per poter respirare dovette riprendere a leccare la figa di Giorgia ed a deglutire le sue abbondanti secrezioni…Giorgia era eccitatissima e cominciò a gemere “MMMMMMMH! SEI BRAVA! LECCAMI ANCORA…SERVIMI! OOOOOH! OOOOOOOOH! …MA CHE BRAVA PUTTANA…SUCCHIAMI LA FIGA…ADESSO TI SUCCHIO ANCHE IO…FACCIAMO UN BEL 69…VOGLIO SENTIRTI VENIRE…VIENI PER ME PRINCIPESSA MENTRE TE LA MANGIO!” e chinandosi in avanti affondò la faccia nella figa della Principessa leccandola e succhiandone a sua volta le secrezioni mucose che divenivano, di momento in momento, sempre più abbondanti e fluide…in maniera del tutto inaspettata dopo qualche minuto la Principessa iniziò a mugolare di involontario piacere, ad inarcarsi ed a sollevare il pube verso la bocca di Giorgia che con la figa le scopava la faccia e con la bocca e le mani le stimolava la vagina…la Principessa prese ad inarcarsi sempre di più spingendo in avanti il pube ed intrappolando la testa di Giorgia tra le sue cosce…ad un certo punto Giorgia sentendo il parossismo di spinte della Principessa capì che stava per venire e sollevò la figa dalla sua bocca…la Principessa stravolta dal piacere incontrollabile che, suo malgrado, provava riuscì finalmente a dare fiato al suo godimento “SIIIIIII!…SIIIIII! MIODDIOOOOO! GODOOOOOO! GODOOOOOO! TI VENGO IN BOCCA…GODOOOOOOOO! GODOOOOOOOO! …VENGOOOOOOOO! VENGOOOOOOOOOOOO!” innaffiando la faccia di Giorgia con il suo squirting…Giorgia a sua volta riprese a scoparle la faccia con la figa e mentre la Principessa la succhiava la inondò a sua volta “GODOOOOOOO! GODOOOOOOO ANCORA! SUCCHIA TROIA! SUCCHIA DI PIU’ …GODOOOOOO …SCHIZZOOOOO! TI SQUIRTO IN BOCCA!…BEVIMI TUTTA PUTTANA!”.
Giorgia non era però ancora soddisfatta e nel suo delirio erotico (in previsione di fottersi la Principessa si era fatta dare dal Dottore un potente stimolante) dopo essersi per qualche minuto abbandonata sul corpo della sua preda con la faccia appoggiata sulla sua figa spalancata e colante si rialzò e fece un cenno alle guardie che le portarono un grosso strap-on nero, in pratica una protesi peniena di ben 25 centimetri di lunghezza per quattro centimetri di diametro con ad una estremità una protrusione di quasi quattro per sei centimetri da infilarsi nella vagina in modo da poterlo indossare senza cinghie. Giorgia sudata e stravolta di desiderio lo indossò infilandosi in vagina l’estremità più corta poi si chinò sulla Principessa la accarezzò sulla figa facendola risvegliare poi si alzò in piedi, torreggiava su di lei a gambe larghe esibendole il suo vistoso strap-on che svettava dal suo pube come un vero fallo di ben venticinque centimetri per quattro di diametro, nero, minaccioso e lucido… “ADESSO TI FARO’ MIA…SARA’ LA TUA PRIMA CHIAVATA LESBICA MIA CARA… – disse mentre spalmava del lubrificante sullo strap-on – GUARDA COME E’ GROSSO E DURO E LUCIDO IL MIO STRAP-ON…ALTRO CHE I CAZZI DEGLI UOMINI…QUESTO NON SI AFFLOSCIA MAI ED E’ SEMPRE PRONTO…SE MI RESISTI TI STUPRO E NEANCHE IL DOTTORE RIUSCIRA’ A RICUCIRTI…SE TI COMPORTI COME UNA LESBICA IN CALORE E ME LA DAI E TI LASCI CHIAVARE NON TI FARO’ TROPPO MALE…E POTREBBE ANCHE PIACERTI…SE CI STAI APRITI LE LABBRA DELLA FIGA ED OFFRIMELA CO-ME FAI QUANDO TI CHIAVA IL COMANDANTE…SE NO COMINCIA PURE AD URLARE…NON AVRO’ PIETA’”. La Principessa guardò il grosso cazzo di plastica nera che sporgeva dal ventre di Giorgia atterrita, ma anche stranamente affascinata al pensiero di doverlo accogliere tutto dentro di sé, Giorgia lo stava spalmando di lubrificante e torreggiava su di lei come se fosse un uomo che si stava masturbando…la Principessa sentì montarle una foia bestiale al pensiero del dover soggiacere non solo ai suoi stupratori maschi, ma di doversi, anche, concedere alle voglie di una donna e di doversi far penetrare da quell’enorme strap-on…la sua mente vacillava aveva sempre avuto ribrezzo di un possibile contatto carnale con un’altra donna e continuava a provare vergogna ed umiliazione a leccare o farsi leccare la figa da una donna, il fatto di godere per opera di una donna o di farne godere una, come, del resto, aveva appena fatto, sarebbe stato per lei fuori dal mondo, ma, evidentemente, il condizionamento ormonale impostole dal Dottore per renderla più disponibile ed adusa al coito e gli stupri ripetuti, cui doveva quotidianamente soggiacere peggio di una prostituta, ne avevano cambiato l’orientamento sessuale e così come, adesso, accoglieva dentro i suoi buchi i grossi cazzi degli ufficiali e del Comandante cercando di limitare la sofferenza e ricavandone anche piacere, anche il pensiero di avere un rapporto sessuale con una donna stimolava la sua libido…tra poco Giorgia l’avrebbe fatta sua e l’avrebbe penetrata nella vagina, più avanti, ne era certa, le avrebbe forzato anche il culo con il suo strap-on…pensò con una strana libidine…si…la bocca Giorgia già gliela aveva usata adesso avrebbe fatto suoi i suoi due buchi più intimi, del resto lei, oramai, era solo un pezzo di carne con tre buchi che tutti desideravano prendere, usare ed abusare…si…era molto richiesta e desiderata per la monta più di tutte le altre prigioniere anche assai più giovani pensò con un barlume di soddisfazione e di foia crescente…nel mentre che questi pensieri balenavano nella sua mente la sua figa iniziava a riempirsi nuovamente di abbondanti secrezioni che colavano sul materasso, la sua mano sinistra, quasi animata da una sua propria volontà, si appoggiò sulla vagina e, poi, il divaricarsi dell’indice e del medio ne aprì le labbra nel frattempo, dopo aver inumidito con abbondante saliva la mano destra, si lubrificò l’ostio vaginale e titillandosi il clitoride flesse legger-mente le sue lunghe gambe e in un soffio disse “PRENDIMI! SONO PRONTA! SONO TUA…LA TUA SCHIAVA…LA TUA PUTTANA…”
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