Un week end in barca: doppio cuckold

Scritto da , il 2022-10-03, genere tradimenti


Una coppia sposata da tanti anni non deve necessariamente proseguire con comportamenti gia' vissuti nel passato. Le cose possono cambiare. Le persone possono cambiare. Ma questo non significa buttare via una relazione. Soprattutto se dura da piu' di vent'anni. E ci sono dei figli.
Ho sposato mia moglie ventitré anni fa. Io ne avevo 27 e lei 25. Io abbastanza imbranato e timido e lei piu' solare e brava a interagire con le persone. Io mi ero innamorato di lei fin da subito e non avevo avuto grandi esperienze con altre donne prima di incontrarla. Pensavo solo a studiare e laurearmi nel miglior modo possibile. Per avere un buon lavoro e sistemarmi. Mia moglie invece aveva avuto diverse esperienze prima di incontrarmi incluso un precedente matrimonio con un uomo che aveva vent'anni piu' di lei giusto per potere lasciare la casa dei suoi dopo il diploma di ragioneria. Tre anni dopo divorziano visto che erano piu' i tradimenti che il resto. Ci conosciamo per motivi di lavoro e prende lei l'iniziativa invitandomi a mangiare una pizza dopo il lavoro.
Gli incontri diventano piu' frequenti e io ci casco come una pera cotta visto che e' simpatica, sveglia e con un fisico mediterraneo ma certo non grasso. Dopo una settimana finiamo a letto insieme e io scopro per la prima cosa vuol dire SCOPARE veramente e non solo fare sesso sporadicamente. Finisce che ci mettiamo insieme e ci sposiamo dopo un paio di mesi. Al contrario di cio' che mi dicevano tutti siamo ancora insieme dopo ventitré anni. Io ho 50 anni e lei 48. Sempre piu' burrosa ma non grassa. Come quando era giovane, attira le attenzioni degli uomini per le sue forme e per il suo sorriso aperto e scanzonato. Non ho mai indagato piu' di tanto se mi avesse messo le corna e con quanti in questi anni e dopotutto anch'io ogni tanto trasgredivo con qualche puttana e anche con trans. Lei so sapeva? Non lo so ma comunque non mi ha mai detto nulla. Non credo siamo gli unici ad andare avanti in questa maniera in un rapporto di lunga durata come il nostro. E' comunque ci amiamo e stiamo bene insieme.
Le cose cambiarono quando mia moglie ebbe un nuovo capo in azienda e allo stesso tempo la mia azienda iniziava ad avere qualche difficolta' dopo il periodo Covid nel 2020. Mi sentivo insicuro e portavo questa insicurezza a casa. Al contrario mia moglie aveva avuto un ruolo diverso in amministrazione e un piccolo aumento di stipendio.
Un giorno, inaspettatamente, mi dice che il titolare dell'azienda edile per cui lavora ci voleva invitare per un week end al mare per conoscerci meglio. Da un lato mi sembrava una scocciatura ma dall'altro mi faceva piacere che volesse conoscermi visto che non lo avevo mai incontrato prima.
Piu' o meno a meta' giugno mia moglie mi dice che il sabato successivo saremmo andati al mare, in Liguria, per passare il famoso week end di cui avevamo parlato qualche tempo prima. Io mi immaginavo una bella casa sul mare e delle belle mangiate di pesce sulla veranda ma al nostro arrivo ci fu una sorpresa: l'indirizzo era al porto di Bocca di Magra e la casa era... uno yacht. Era un 14 metri a motore con due cabine (prua e poppa) e un bellissimo sundeck in Teak. Nulla di sfarzoso o ostentato ma comunque molto bello. Il proprietario era un uomo corpulento e massiccio dalla pelle olivastra e i modi diretti ma non maleducato. Ci stringemmo la mano e ci invito' a bordo. Io aspettavo di incontrare sua moglie ma, vedendo il mio sguardo, mi dice allora che sua moglie non era potuta venire quel week end ma che ci sarebbero state altre occasioni.
Ci offre da bere dei Mojito preparati da lui e intanto facciamo conoscenza chiacchierando del piu' e del meno. Ci mostra allora la nostra cabina e devo dire che era veramente bella e spaziosa. "Aprite l'armadio e la cassettiera: quello che trovate, indossatelo. E' tutto a vostra disposizione. So che la barca e' stata una sorpresa e quindi non avrete le cose adatte. Mettetevi in liberta' e intanto io salpo dal molo per dirigerci verso la prima destinazione: una baia tranquilla e carina".
Io decido di indossare dei pantaloncini da mare a righe e una maglietta lacoste e mia moglie uno dei costumi che aveva trovato nei cassetti. Solo che... erano molto succinti. Si spoglia davanti a me e ne indossa uno bianco. Sinceramente erano piu' adatti ad una ventenne che ad una donna di 48 anni ma non le dissi nulla per non farla arrabbiare. Le natiche abbondanti di mia moglie erano completamente esposte e il pezzo di sopra conteneva a stento i seni abbondanti. Lei si guardava allo specchio raggiante mentre io ero un po' dubbioso ma, ripeto, non dissi nulla.
Saliamo in coperta e vediamo Filippo al timone. Adesso era a torso nudo mostrando un fisico grosso e corpulento con un costume Speedo che, mi ricordo, usavo da ragazzo per andare in piscina ad allenarmi. Si volta verso di noi dopo avere inserito il pilota automatico e ci sorride raggiante soprattutto dopo avere squadrato mia moglie strizzata nel suo bikini bianco di almeno una taglia piu' piccola della sua abituale. Non posso fare a meno di guardare il suo costume attillato perche' il bozzo che aveva era veramente notevole. La protuberanza del suo uccello era decisamente evidente dato che era steso verso la sinistra del suo costume. Lo stesso fa mia moglie e inconsapevolmente accenna una smorfia di compiacimento perche' si rendeva conto che nonostante l'eta' faceva ancora effetto su un uomo.
"Venite vicino al timone che vi spiego come pilotare il mio yacht". Ci mostra i diversi apparecchi elettronici che facevano bella mostra sul cruscotto iper-moderno dell'imbarcazione e ci spiega il loro ruolo per la navigazione.
Mia moglie guarda rapita il tutto senza capire granche' e ammettendolo e allora Filippo fa una sonora risata e la invita a prendere il timone per mostrarle cone tenere la ritta con la bussola dopo avere disinserito il pilota automatico.
Si mette dietro di lei e le dice cosa fare. Lei ha le mani sul volante in stile automobilistico del timone e lo sguardo fisso sulla bussola. Lui adesso gli e' appiccicato e vedo che col suo cazzo che a stento riesce a rimanere nel costume succinto si appoggia al culo completamente esposto di mia moglie. Che di certo si accorge della cosa ma vedo che non si muove di un centimetro ed e' tutta intenta a mantenere la rotta. Filippo, capendo che lei non si ritraeva per nulla, allora comincia a muovere il bacino avanti e indietro. Io sono basito ma, visto che Filippo e' titolare dell'azienda per cui lavora e lei e' tranquilla, non dico nulla e rimango a guardare. Lui si appoggia sempre piu' a lei e preme sul culo di mia moglie per fargli sentire in maniera chiara la consistenza del suo cazzo. Lei e' sempre ferma nella sua posizione e si lascia fare senza dire nulla. Lui allora mi lancia un'occhiata di sottecchi per vedere cosa facessi e visto che non dicevo nulla prende la palla al balzo e appoggia le sue mani sui fianchi di mia moglie "per tenersi a qualcosa viste le onde".
Cosi' facendo si aggrappa a lei affondando le sue mani grandi come due badili nella zona esterna delle sue coscione ed asseconda il moto dell'imbarcazione sulle onde dando dei leggeri colpi col suo bacino contro il culo oscenamente esposto di lei. Che non solo non si gira a dargli una sberla ma addirittura lo asseconda spingendo il culo in maniera alternata verso di lui.
Io ero rosso in viso ma continuavo ad essere bloccato nella mia posizione ad osservare quella scena surreale.
Filippo adesso sapeva che la situazione era sotto il suo totale controllo. Nel senso che noi eravamo sotto il suo controllo. In mare aperto, sul SUO yacht e senza nessuno intorno ma, soprattutto, con entrambi noi in balia del suo volere. E QUESTO lo eccitava, da sempre, piu' di qualsiasi cosa al mondo.
"Beh, visto che ormai abbiamo fatto conoscenza perche' non ti liberi della parte alta del costume, Laura?"
Lei non rispose e allora Filippo prese l'iniziativa e le tolse il top del costume liberando un seno prorompente di donna matura e mediterranea nelle forme.
Filippo non capi' piu' nulla e da dietro stacco le sue mani dai fianchi di Laura per palparle il seno. Adesso era stra-eccitato. Non ce la faceva piu' a resistere.
Si volta verso di me e mi dice "spero non ti dispiaccia, Carlo, se approfitto della situazione ma tua moglie mi e' piaciuta dalla prima volta che l'ho incontrata e le ho messo gli occhi addosso. Pero' sono una persona corretta e non ho mai fatto nulla con lei prima perche' volevo la tua approvazione e la sua naturalmente. Non siamo ragazzini e abbiamo un'eta' per cui sappiamo come stare al mondo. Non voglio assolutamente rovinare il vostro matrimonio e la vostra famiglia ma solo condividere con voi alcuni momenti di divertimento. Voi, pero', avrete dei vantaggi perche' so essere molto comprensivo con chi accetta liberamente di vivere con me quest'esperienza". Io non sapevo cosa dire ma mia moglie si volto' in quel momento e guardando il mio costume sorrise dicendo "Carlo, vedo che quello che hai visto finora ti e' piaciuto. Sei eccitato. E si vede. Amore mio so perfettamente che ami vedermi guardata e desiderata dagli altri. Adori venire con me al mercato ed espormi a tutti e vedere le palpate fugaci dei tizi delle bancarelle. Ti eccitavi e lo sapevo". Nel dirlo si avvicina e mi tocca l'uccello che in effetti era duro. "Quello che non sapevi e' che con qualcuno di loro poi tornavo a scopare. A volte anche dentro i loro furgoncini. Magari lo immaginavi o speravi ma adesso ti posso confermare che e' cosi'. Carlo, sapevi benissimo come ero e come sono. Mi piace scopare fin da ragazzina e mi diverto a farlo ma questo non ha mai toccato il mio amore per te che e' sincero. E non cambiera' neppure adesso". Mi mette una mano dentro al costume e la ritrae con alcune gocce di liquido precum sulle sue dite. Le mette in bocca e mi bacia sorridendo.
Torna al timone e Filippo torna dietro di lei. Stavolta, pero', abbassa la parte davanti del suo costume e sposta di lato la parte posteriore di quello di mia moglie. Appoggia la cappella da dietro contro la sua fessura e la penetra. "Sei fradicia. Sei una vera troia. Davanti a tuo marito poi. Mi ecciti da morire." E inizia a scoparla in piedi come un ossesso. Le dava colpi potenti affondando dentro di lei e sbattendo contro le sue natiche facendo un rumore osceno ed eccitante allo stesso tempo.
Io guardavo e, lo ammetto, ne ero eccitato.
Filippo era come un metronomo nello scoparla e Laura godeva mugolando e spingendo il culo verso di lui. Filippo allora la fece inclinare un po' in avanti e le prese le tette fra le mani stringendole e incrementando il ritmo dei colpi. Alla fine emise un grugnito liberatorio e venne dentro di lei. Lei era estasiata e aveva goduto come io non ero mai riuscito a fare.
Si volto' inginocchiandosi davanti a lui e gli puli' il glande con la sua lingua e la sua bocca.
Poi venne verso di me e mi bacio in bocca per farmi sentire il suo sapore. Che troia! Mi faceva capire come stavano le cose. Poi pero' mi prese il cazzo in mano e mi masturbo' lentamente facendomi venire sul Teak del bellissimo yacht di Filippo che sorrideva soddisfatto. "Amore mio, in questo week end, se mi ami veramente, lascerai che Filippo si diverta con me come preferisce e io ti faro' venire solo masturbandoti. Me lo prometti?" Il mio silenzio fu considerato un assenso.
In quei due giorni Filippo la scopo' in ogni maniera possibile aprendole il culo come non mai e facendomi vedere il buco che si dilatava sempre di piu'. Era osceno ed eccitante allo stesso tempo vedere lo sperma di Filippo nel secondo canale di mia moglie che godeva di quella situazione. Ero suo e lei era al comando potendo fare cio' che piaceva di piu' e sapendo che io sarei rimasto accanto a lei. Sempre e comunque.
In un momento che eravamo soli mi confesso' anche che nostra figlia sapeva che lei si divertiva in giro e lo capiva perche' anche lei, seppure giovane , scopava gia' senza problemi e anche a casa nostra quando io ero via per lavoro. Ovviamente col beneplacito di mia moglie visto che alla sua eta' era come lei.
Quindi anche mia figlia era una troia come sua madre. Lei me lo confermo' raccontandomi che l'aveva aiutata lei stessa a depilarsi la fichetta la prima volta perche' voleva farsi la sua prima scopata a sedici anni. E da allora la loro intimita' si era rinsaldata. Entrambe si raccontavano quello che facevano col sesso ed erano diventate come sorelle piu' che madre e figlia. Scopavano e facevano a gara a chi sconvolgeva di piu' l'altra. Non capivo pero' il motivo per cui raccontava quelle cose? Per vedere la mia reazione? Per soggiogarmi sempre di piu'? Non capivo fino in fondo pero', di nuovo, mi tiro' fuori il cazzo dal costume e guardandomi negli occhi mi fece venire in pochi colpi. "Lo sapevo. Sei un porco. Un vero porco. Godi come un cuckold anche al pensiero di tua figlia Troia. Non solo con me. Ma lo sospettavo da tempo". Io me ne vergognavo un po' ma non riuscivo a nascondere questo lato di me. Pero', di nuovo, non capivo il perche' mi raccontasse tutto questo proprio adesso. Probabilmente perche' si sentiva libera di dire e fare tutto cio' che voleva su questa imbarcazione in mezzo al mare e lontano da tutto.
Dopo circa un'ora di navigazione attracchiamo a Mentone per fare rifornimento di carburante e riempire i serbatoi dell'acqua.
E li mia moglie mi dice di seguirla che c'era una sorpresa per me. Salgo in coperta con lei e davanti a me, sul molo, vedo nostra figlia con un copricostume di lino svolazzante che ci saluta sorridendo. Era veramente una versione ventenne di mia moglie. Scura di carnagione coi capelli corvini e ricci e un fisico prorompente. Io non capisco cosa ci facesse a Mentone ma mia moglie la invita a salire e la presenta a Filippo "eccola qui la nostra Irene. Te ne avevo parlato tanto al lavoro e tu eri talmente incuriosito quando ti avevo detto che assomigliava in maniera perfetta a me da giovane che mi avevi confessato di volerla conoscere a tutti i costi. A proposito: grazie di averla fatta volare fino a Nizza e di averla prelevata col tuo autista"
Irene nel frattempo era salita a bordo e dopo avermi abbracciato aveva baciato sua madre e aveva teso la mano a Filippo presentandosi col suo nome. Filippo la squadro' da capo a piedi e tenendole la mano la fece girare su se stessa per ammirarla meglio. "Sei splendida e sei la copia esatta di tua madre. Spero in tutto e per tutto...". Ma che cavolo stava succedendo? Nessuno mi aveva avvisato. "Carlo, caro, non ti avevo detto nulla perche' volevo fosse una sorpresa e non volevo che tu dicessi no. Itene ci sarebbe rimasta veramente male. Cosi' e' meglio, no?" Meglio, cosa? Sant'iddio che situazione assurda!
Salpammo poco dopo in direzione Saint Tropez e come era successo prima con mia moglie, mia figlia Irene fu invitata a prendere in mano la ruota del timone per insegnarle a portare il suo yacht verso la destinazione successiva. Mia moglie si mette accanto a me e osserviamo insieme la scena. Che si ripete piu' o meno come in precedenza. Cazzo indurito alla vista del culo grosso e sodo di mia figlia. Strusciamenti contro di lei. Nessuna reazione e constatazione del suo potere su di noi per eccitarsi ancora di piu'.
La toccava col cazzo e col bacino e quella troietta si faceva fare tutto senza battere ciglio. Filippo si volta e ci guarda con aria interrogativa per chiedere il nostro permesso ad andare oltre. Mia moglie gli sorride accondiscendente e poi mi tira fuori il cazzo dal costume e inizia a masturbarmi oscenamente davanti a loro. Io mi faccio schifo da solo ma mi lascio andare e godo della situazione. Filippo allora libera il cazzo di piu' di 24 centimetri e largo come un pugno di donna dal suo costume e abbassa quello di mia figlia che ridacchia felice. Sputa sulla sua mano e la tocca lascivamente in mezzo alle gambe per farla bagnare. Sorride soddisfatto e si volta verso mia moglie. Poi lo ficca senza troppi complimenti nella fica di mia figlia e inizia scoparla forte. Le dice oscenità varie dandole della piccola troia e della bagascia e dicendole che prima aveva sborrato nel culo di sua madre. La quale aveva accelerato il ritmo della sega che mi stava facendo. Non avevo mai avuto idea della troia pervertita che era ma devo ammettere che non avevo idea neppure del mio livello di depravazione. Eravamo veramente fatti uno per l'altra.
A quel punto si rivolge a Filippo e mi sorprendo nel sentirle dire queste frasi "Filippo, ti piace scopare mia figlia davanti a me, vero?" "Si, mi eccita da morire. Come non mi era mai capitato in vita mia. Sono stra-eccitato" e intanto la martellava da dietro senza sosta.
"Beh Filippo, in questo caso, se vuoi che la cosa prosegua nel tempo e non finisca qua... dovrai essere comprensivo con noi. Innanzitutto a me raddoppi lo stipendio e, gia' che ci siamo, assumi anche mia figlia in azienda come tua segretaria con uno stipendio adeguato alla situazione così' ci avrai sempre a tua disposizione e a portata di mano. E di cazzo...". Filippo esplose in una sonora risata e sempre continuando a scopare Irene disse "deal done! Abbiamo un accordo. Pero' io vi scopero' a mio piacimento e come piace a me. Anche insieme" e dicendo questo ordinò a mia moglie di raggiungerlo. La strinse a se e la bacio' lascivamente in bocca. Poi le chiese di mettersi accanto a nostra figlia e di piegarsi coi gomiti sul cruscotto. Lui allora tolse il cazzo dalla fica di Irene e lo introdusse, bagnato fradicio di umori, nel culo ormai spanato di mia moglie. Poi di nuovo nella fica di mia figlia. E via cosi' fino a che decise che era venuto il momento di aprire analmente anche lei. Ordino' a Laura di aprire bene la rosellina anale di Irene allargandole i glutei e di sputarle nel buchetto. Lei esegui' e a quel punto ordino' di puntare il suo cazzo verso di lei. A quel punto, molto lentamente, entro' dentro nostra figlia. Io trattenevo il fiato per il timore del dolore che avrebbe provato ma Filippo emise un "cazzo" ad alta voce per poi aggiungere "chi ti ha aperto il culo cosi'?" Irene sorrise e voltando il capo verso sua madre disse "beh la mamma me l'aveva detto che mi avresti scopata anche nel secondo canale e allora e' da piu' di una settimana che mi dilato li dietro con dei plug gonfiabili".
Filippo allora rise sguaiatamente e si scarico' completamente dentro di lei per poi farsi pulire la cappella intrisa di ogni tipo di umori da sua madre che lo prese in bocca in maniera vorace.
Io nel frattempo ero venuto masturbandomi senza ritegno. Eravamo TUTTI senza alcuna morale.

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