Una serata finita diversamente da quanto mi aspettassi

Scritto da , il 2022-09-23, genere dominazione

Era un caldo sabato sera d'estate e con il mio gruppo di amici ero andato in una vicina discoteca locale per passare una serata all'insegna della musica ed il divertimento...all'epoca avevo solo 19 anni e la vita era filata abbastanza liscia fin lì.

Arriviamo in discoteca intorno alle 23 e dopo esserci un po' ambientati andiamo a prendere qualcosa al bar e torniamo a ballare...ad un certo punto il mio sguardo incontra lo sguardo di una ragazza poco lontana da noi, ci guardiamo per un attimo ma poi non ci perdiamo più d'occhio; "Che spettacolo penso tra me e me", due occhi verdissimi mi avevano letteralmente ipnotizzato, mi fa un occhiolino, colgo il segnale e mi avvicino a lei...mentre mi avvicino quegli occhi prendono sempre più forma assieme al suo viso con dei capelli a caschetto rossi e due labbra piccole ma carnose; completava il tutto un completino striminzito in lattice nero.

"Ciao, sono Fabio"
"Ciao, Lucia"
"Che ci fai qui sola?"
"Vuoi scoprirlo?"

A quelle parole Lucia si avvinghia a me ed iniziamo a ballare ed inizia a strusciarsi sul mio cazzo che lentamente iniziava a rispondere ai segnali e cominciava a premere sui pantaloni. Per alleviare un po' il tutto andiamo al bar e ci prendiamo un bel drink che mandiamo giù in un attimo e torniamo a ballare dove restiamo per un'altra ora uniti come una sola persona tra baci e palpate al suo culo sodo.

"Andiamo via dai, andiamo da me!" mi fece Lucia, non ebbi neanche modo di rispondere che mi tirò via dalla pista e, passando a prendere un ultimo cocktail dal bar, uscimmo fuori.

"Seguimi, ho casa qui vicino" e nel cuore della notte ci incamminammo in un vialetto alberato fino ad arrivare ad una piccola villetta, "eccoci qua, siamo arrivati". Entrati all'interno, non faccio in tempo a chiudere la porta che Lucia mi salta addosso portandomi sul divano, iniziamo a baciarci voracemente, sento le sue tette sodissime premere sul mio petto ed il mio cazzo che andava quasi a contatto con la sua fica nonostante fossimo completamente vestiti.

"Aspetta" si interruppe per un attimo Lucia "ho voglia di festeggiare questo incontro" e allontanandosi da me la vedo andare verso il frigorifero, aprirlo e prendere dal suo interno una bottiglia di gin e due bicchieri e, girandosi verso di me, agitarli con fare malizioso; le sorrido e le faccio un cenno positivo e Lucia si gira, apre la bottiglia e versa due bicchieri porgendomene uno:

"A questo incontro?"
"Al nostro incontro!" e brindando beviamo. Svuotati i bicchieri ci spostiamo in camera da letto, prendo Lucia, la sollevo da quelle sue chiappe e la lancio sul letto, mi tolgo la maglia e la seguo lì riprendendo la pomiciata lasciata in sospeso poco prima, fin quando non la vedo girarsi e ribaltarsi venendo lei stavolta sopra di me, il mio cazzo ormai non resiste più, rischio quasi di venire fin quando una strana sonnolenza non mi colpisce ed all'improvviso a poco a poco vedo diventar tutto completamente buio....

"Ehi caro?" la voce di Lucia mi svegliò dopo non so quanto "Tutto bene?" ancora un po' intontito inizio a riprendermi fin quando non mi accorgo di essere completamente nudo e di avere le caviglie ed i polsi tirati e legati agli angoli del letto, impaurito tento di dimenarmi per liberarmi ma Lucia mi prende per il collo e mi fa:
"E no! Stai fermo su! Tanto non puoi andare da nessuna parte! Se fai il bravo ti divertirai pure" non le credo, continuo a cercare di liberarmi fin quando uno schiaffone non mi prende in pieno viso:

"Allora non ci siamo capiti mi sa! Ti ho detto di star fermo!!!"
Impaurito da quella situazione decido di assecondarla e alla vista del suo sguardo rilassato un po' mi rilasso anche io.

"Ecco bravo, già va meglio. Immagino ti sarebbe piaciuto scoparmi, voglio dire a chi non piacerebbe" ed aveva ragione, la sua bellezza era clamorosa "ma a me nella vita più che scopare piace dominare il mio uomo perciò stanotte sarai mio e farai tutto ciò che vorrò senza batter ciglio." Proferite quelle parole la vidi scendere piano piano dal mio viso lungo tutto il petto fino ad arrivare all'inguine dove era poggiato su un lato il mio cazzo ormai ammosciato per lo spavento, Lucia lo prese in mano e lo avvicinò alle sue labbra lasciando entrare prima la cappella e poi l'asta iniziando quello che da lì a poco sarebbe diventato uno dei migliori pompini mai ricevuti...ansimando per l'eccitazione sentii crescere il mio cazzo nella sua bocca che abile lo insalivava andando su e giù con un ritmo che aumentava e diminuiva. L'eccitazione era incontrollabile ormai, sentivo che sarei venuto da un momento all'altro ma pur senza dir niente Lucia se ne accorse e interrompendo il pompino mi strinse forte il cazzo facendomi sobbalzare dal dolore...

"E no caro! Non penserai mica di sborrarmi in bocca" e detto ciò iniziò a farmi una dolorosissima sega con due dita mentre la imploravo di farmi venire.
"Ti ho detto che stanotte decido io per te...forse non l'hai ancora capito" e sdraiatasi a fianco a me iniziò a segare il mio cazzo ancora duro con i piedi andando su e giù prima lentamente e poi sempre più veloce. Il fiato si fece sempre più corto fin quando con un enorme sospiro venni copiosamente con 4 fiotti di sborra sui suoi piedi...

"Ma guarda che hai combinato...non ti avevo detto di poter venire, adesso ti toccherà pulire questo schifo". A sentir quelle parole rabbrividii all'idea di cosa potesse succedere di lì a poco ma ahimè la mia paura si rivelò fondata e Lucia spostandosi dal mio fianco mi infilò i suoi piedi intrisi del mio sperma a turno in bocca ordinandomi di pulirli ed io inerme dovetti eseguire. Il sapore del mio seme mi lasciò abbastanza disgustato ma non potevo farci nulla...

"ma che bravo che sei, vedo che ormai ti sei calato nella tua parte da schiavetto, a questo punto penso proprio che sarai pronto a soddisfare il mio corpo partendo dai miei piedini fino a passare al resto del corpo". Con il suo piede che ancora raschiava la mia gola annuii a quelle sue parole e continuai a succhiare, baciare e leccare quei suoi piedi che ormai facevano tappa fissa nella mia bocca rassegnato al proseguo di quella serata. Andammo avanti così per minuti interminabili fin quando vidi Lucia estrarre i suoi piedi dalla mia bocca e dire:

"Che bravo che sei! Credo proprio che oggi potrai farmi godere!" e dicendo quelle parole la vidi sfilarsi le mutande, sollevarsi e mettersi a pecorina a gambe divaricate sopra la mia testa dicendomi "Ti piace? Immagino tu non abbia mai visto una fica così bella", "No! Non ne ho mai vista una così bella", "Bene così, perchè per la prossima mezz'ora la vedrai da moooolto vicino" e finite quelle parole la vidi collassare con tutto il suo peso sulla mia faccia sommergendomi interamente sotto quella figa depilata.

"Dai su leccala tutta! Questo è un ordine"

A quelle parole iniziai a leccare a fatica la sua figa che mi avvolgeva completamente il viso facendomi mancare talvolta il respiro...non passarono molti minuti che il mio naso fu pervaso dal suo odore e dall'odore dei suoi umori...ormai quella figa era completamente umida e quasi gocciolava sulle mie labbra. Poco dopo sentii Lucia iniziare a gemere per il piacere e quei vagiti mi fecero tornare l'eccitazione rendendo il mio cazzo di nuovo durissimo, Lucia se ne accorse e dopo la mezz'ora promessa la vidi sollevarsi ed infilarsi il mio cazzo eretto completamente nel suo culo iniziando una scopata in posizione amazzone. Quel culo strettissimo e le sue urla di piacere mi facevano godere tantissimo e non ci volle molto per venire al suo interno...

"Quindi mi stai dicendo che la prima volta non sono stata abbastanza chiara!" e questa volta, sollevatasi dal mio cazzo ormai ammosciato si sedette con il suo culo sulla mia faccia ordinandomi stavolta di pulire il suo ano dalla mia sborra che gli colava dall'interno. Ormai rassegnato a quella serata, procedetti a pulire il suo culo leccando via tutta la sborra e finito tutto la vidi sollevarsi e, guardandomi compiaciuta, disse "che bravo che sei stato quasi mi dispiace per quello che ti ho fatto stanotte, quasi eh!" e scoppiò in una fragorosa risata..."ah un'ultima cosa" disse avvicindandomi al mio portafogli "immagino non ti dispiacerà se mi faccio un piccolo regalino per stasera. Ma cosa dico, è ovvio che non ti dispiacerà" ed estratta la carta la vidi armeggiare sul cellulare per qualche secondo fin quando poco dopo la vidi avvicinarsi a me, darmi un ultimo bacio sulle labbra quasi ad assaporare la mia sborra ed i suoi umori e mi sciolse le corde che mi tenevano legato al letto dicendomi "io adesso vado a sciacquarmi, quando torno non voglio vederti più qui, siamo intesi mio caro Luigi?" Annuii..."pensa un po' non sapeva più neanche il mio nome" e sconsolato andai via...

Solo qualche ora dopo scoprii che quel piccolo regalino mi era costato la bellezza di 200 euro...

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