La prima volta con una donna - 2

Scritto da , il 2022-09-09, genere saffico

Passarono i giorni ed il rapporto tra me e Cristina era come sempre amichevole e sembrava che mai nulla fosse successo. ci si aiutava nel lavoro, si rideva e si scherzzava quando c'era il tempo. Insomma amiche come sempre.

Un giorno, approfittando dell'assenza di mio marito, le chiesi se nel pomeriggio veniva da me per un caffè. Lei per fortuna accetto con un bel sorriso che mi lasciò sperare in qualcosa di più, così mi inventai una scusa per lasciare i mie figli dalla nonna e avere casa libera e mi accinsi con una certa trepidazione a veder passare il tempo in attesa dell'orario della sua visita.

Puntuale alle 15,30 suonò il campanello, mi affrettai ad aprire un po' agitata. Non avevo indossato nulla di particolare, la solita tuta di casa ma avevo tralasciato apposta il reggiseno. Lei si è presentata con il solito pantalone scuro una felpa e il suo immancabile marsupio che usava come borsa. Era già stata altre volte a casa mia, ma mai da sole , un caffè dei pasticcini. Per rompere il ghiaccio mi inventai una domanda: "ci spostiamo sul divano ti va un film o vuoi vedere le foto della vacanza?" - "Le foto, si fammi vedere le foto", fu la sua risposta. Ci accomodammo sul divano dove ben presto le nostre mani esploravano il corpo, e le bocche si univano. Le foto finirono sul pavimento, dimenticate.

Cristina si era letteralmente sdraiata mentre le mie mani giocavano con il suo seno, un gesto veloce ha fatto volare la mia e sua maglia lasciando libere le nostre tette di strofinarsi l'una contro l'altra, sentivo i suoi capezzoli stimolare i miei, movimenti lenti e dolcissimi. Non ricordo nessuna parola. Forse non abbiamo mai parlato, in quei momenti era come se ci lasciassimo guidare dal desiderio ed erano i sospiri ed i gemiti la colonna sonora di quel bellissimo momento.

Mi sono ritrovata con le dita nella sua figa, le sue cosce aperte e invitanti mentre con leggeri movimenti del bacino mi faceva capire che le piaceva , e quando stava per godere le sue mani sul mio seno mi strinsero forte, fortissimo. Fu un attimo e la sentii irrigidirsi, e un "SIII" prolungato venne fuori dalla sua bocca, ero in estasi. La evevo fatta godere! Ne ero orgogliosa e felice! Sentivo dentro di me una grande soddisfazione e percepivo il suo piacere, il suo abbandono e quel sorriso dolce pieno di gratitudine completava il quadro.

Volevo di più, e volevo farla godere di nuovo. Provai a scendere con il mio viso sulla sua figa, ma forse ancora scossa mi spostò, non volli insistere.... Ma avevo una gran voglia di leccarla e soprattutto di godere anche io.

Forse quel mio gesto non fu ben accettato fatto sta che lei cominciò a ricomporsi, a guardare l'orologio dicendo che si era fatto tardi. "Okay non c'è problema" dissi. Qualche battuta tipo "la prossima me la dai due volte per compensare" e ci salutammo, e lei se ne andò via.

Mi prese un attimo di sconforto, ero rimasta molto a metà ed avevo ancora voglia di godere. La giornata riprese con le varie faccende. Il lavoro, i figli, ed il solito tran tran.

La sera feci l'amore con mio marito e finalmente mi liberai della tensione erotica che avevo accumulato e non avevo scaricato con un orgasmo. Durante il rapporto lanciai una provocazione: "caro secondo te mi piacerebbe fare sesso con un'altra donna?" La sua risposta fermò un po' la fantasia. "Con la fame di cazzo che hai?" Rimasi un po' smontata. In fondo però riflettendo aveva ragione. Quello che mi era mancato era proprio la penetrazione.

Passarono i giorni ma non mancai di fare notare a Cristina che l'ultima volta non mi aveva fatto godere. Ci capitò che una mattina scaricammo insieme delle casse vuote nel suo garage, sarebbero poi passati a ritirarle fuori orario. Volli approfittare del momento, mi avvicinai le sussurrai all'orecchio: "ci prendiamo un po' di tempo per noi?" - Lei si voltò leggermente e mi baciò, immediatamente le nostre mani scivolarono sotto le rispettive maglie a stuzzicare i capezzoli e pensai di guidare la sua mano alla mia figa. In fondo era quello che volevo e che non avevo avuto la volta precedente. Lei con fare titubante mi ha accarezzato lasciando passare un dito all'interno tra le mia labbra già umide. Ebbi giusto il tempo di sentire il calore della mano che mi fu subito negato, si Cristina tirò via la mano con la scusa di chiudere bene la porta, in realtà ebbi l'impressione che non le desse piacere toccarmi il sesso voglioso e umido, ed infatti ritornando riprese a baciarmi ma le sue mani si impadronirono del mio seno.

In quel momento presa dal piacere le abbassi leggermente i pantaloni e insieme le mutandine e con una mano le masturbai dolcemente la vagina, mentre con l'altra stringevo il seno baciandola con trasporto. Venne in pochi minuti la sentii irrigidirsi e di colpo rilassarsi tra le mie braccia. Una bellissima sensazione anche se ancora una volta ero rimasta insoddisfatta. Rientrammo al lavoro così.

Per fortuna la sera c'è sempre mio marito pronto a soddisfare le mie voglie.
Ma ha lasciato una bruttissima sensazione dentro di me che mi ha fatto desistere, e forse anche lei ha capito il mio disappunto perché lentamente il rapporto è ritornato solo da colleghe non si è più cercata l'occasione.

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