I miei due papà.

di
genere
incesti


Un pomeriggio rientrando a casa trovai mamma ed un altro uomo che non era papà, entrambi nudi, che facevano l'amore sul letto matrimoniale. Ero cresciuta ormai e mamma mi fece assistere al loro rapporto fino a quando dopo l'orgasmo, vidi estrarre un mastodontico cazzo dalla figa. Lui si rivestì, salutò me e la mamma ed andò via. Mamma candidamente mi spiegò che lui era Rolando il mio padre biologico con cui scopava dai tempi della scuola. Ormai adolescente matura con una insospettabile voglia di cazzo, confessai a mamma che anch'io mi facevo scopare assiduamente da un mio compagno di classe. Commentò "La razza non mente" e da li si sviluppò un romanzo meraviglioso.
Il mio padre anagrafico era un tesoro di uomo, il mondo intero avrebbe voluto averlo come padre, bellissimo con una posizione lavorativa invidiabile ed un carattere dolcissimo, mi voleva un bene straordinario. Non potevo accettare che mamma tradisse quella pasta di uomo con un altro, che poi era il mio padre biologico. Cominciai a preparare la vendetta programmata per il giorno in cui compivo diciotto anni. Io e papà quando era a casa stavamo sempre molto vicini, mi buttavo addosso a lui, mi sedevo sulle sue ginocchia, non ero più una bambina quindi sapevo come dovevo agire anche sotto gli occhi di mamma. Con questo atteggiamento una sera sentii il suo cazzo crescere sotto il mio culo, finalmente sta succedendo qualcosa, ma lui delicatamente mi spostò sulla sedia. Mi eccitavo anch'io perché sapevo che tra me e lui non c'era alcun rapporto di parentela quindi proseguivo nella mia strategia in modo sempre più marcato. Gradualmente abbassò le difese. Il giorno del mio compleanno volle che andassi con lui negli uffici della motorizzazione, perfetto, misi la minigonna più corta che avevo, con top senza reggiseno e scarpe col tacco. Quando mi vide mamma esclamò "Auguri puttana" risposi "Senti chi parla, oggi è il mio compleanno quindi vesto come mi pare" e ridemmo tutti. Papà mi disse "Sei la più bella del mondo". Alla motorizzazione impiegammo meno di dieci minuti, risalimmo in macchina e dissi che volevo stare solo con lui in un posticino tranquillo perché avevo qualcosa da dirgli. In cinque minuti arrivammo in un oasi di pace. "Papà ti voglio parlare in un certo modo" e tolsi il perizoma. Lui non parlava più però parlava il suo cazzo, gli aprii la patta, tirai fuori il cazzo e me lo infilai nella figa. "Ora possiamo parlare papà. Sai che mamma ti tradisce con Rolando"? "L'ho sempre immaginato ma non ho mai approfondito perché amo tua madre anche se mi tradisce" "Sai che non sei il mio padre biologico" "Cosa dici ora"? "Me lo ha confessato lei che sono figlia di Rolando, ma per me me sei l'unico padre e voglio scopare con te sempre per ripagare mamma con la stessa moneta. Dapprima il cazzo subì ina leggera flessione ma ripartì immediatamente con una forza inusitata. Ci spogliammo nudi col rischio che ci vedesse qualcuno, scopammo tutta la mattinata raggiungendo diversi orgasmi. Felici come due sposini tornammo a casa. Mamma forse si accorse perché eravamo spettinati e mal vestiti. Tutto tranquillo. A cena papà mi sorprese e rivolgendosi a mamma disse "Non mi piace tradire e non vorrei essere tradito, ho sempre immaginato che tu avessi una relazione con Rolando, quindi fallo venire a casa e scopiamo assieme, tu con Rolando ed io con la mia piccolina. Mamma si alzò dalla sedia abbracciò papà e gli diede un lungo bacio, poi lei stessa telefonò a Rolando che in dieci minuti arrivò. Da quel momento non mi allontanai più da papà scopammo tutta la notte io e papà e mamma con Rolando. Fu la soluzione migliore per tutti. Il cazzo di papà e quello di Rolando in erezione erano perfettamente uguali. Io e mamma eravamo soddisfate totalmente e non scopai più neanche a scuola, avevo il mio papà.
scritto il
2022-09-01
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