La casa sul lago 2

Scritto da , il 2022-08-26, genere incesti

CONTINUA PARTE 2
Una volta che avevamo deciso il trasferimento, di comune accordo, visto anche che non avevamo parenti stretti, avevamo deciso di tagliare i ponti con tutti gli amici e non dire a nessuno del nostro trasferimento. Gli unici amici con cui avremmo tenuto contatti sarebbero stati Diego, Maria, Ivan ed Ornella, non costituivano un problema e già abitavano in paesi relativamente lontani. Giusy avrebbe tenuto la casa, io avevo venduto la mia comprensiva di mobili, pertanto il trasloco non era impegnativo. Giusy aveva voluto ad ogni costo vendere il casale ed il resto dei terreni ereditati dai nostri genitori, era stato facile, perché la persona che aveva ritirato il mio uliveto era stata disponibile a ritirare il tutto, con una parte avevamo estinto il mutuo il resto era risparmi di Giusy.
Quando era arrivato il momento di trasferire i nostri conti bancari Giusy aveva insistito di aprire un conto in comune, io non ero d’accordo, anche perché la sua disponibilità prevedevo fosse maggiore della mia. Lei mi aveva fatto un lungo discorso concludendo che se davvero dovevamo vivere come marito e moglie di conseguenza dovevamo avere tutto in comune. Quando avevamo avviato le pratiche, ero rimasto sbalordito, il patrimonio di Giusy era molto di più di quanto immaginassi. Mi aveva fatto vedere gli incassi che faceva con i suoi show online ed ero rimasto basito. Guadagnava in media almeno 2-3 volte il mio stipendio con punte anche di 5, adesso capivo perché, e mi ero dato dello stupido a non essere stato più partecipe quando lei me lo chiedeva, avrei cancellato tutte le remore e sarei stato il suo partner.
Avevamo deciso che anche nel nuovo luogo di residenza avremmo evitato il più possibile di avere contatti con estranei se non necessari. Io per motivi di lavoro dovrei avuto tenerli, ma il paese era abbastanza lontano. Per fare le spese sia per la privacy che per la possibilità di avere più scelta ci recavamo in una cittadina abbastanza grande ad un 30 minuti di auto. Studiando la cartina e le distanze avevamo notato che città come Innsbruck in Austria o Monaco in Germania distavano solo 2 e 4 ore. Per eventuali weekend erano preferibili a qualunque città italiana, ci sembrava che avevamo programmato tutto per poter vivere in assoluta tranquillità ma consapevoli che non avremmo dovuto abbassare la guardia.
Come da previsioni a metà luglio ci eravamo trasferiti definitivamente, eravamo molto euforici e ci era venuta voglia di festeggiare. Il pensiero era andato subito ad Ornella, Ivan, Diego e Maria. Io avevo chiamato Ornella si era detta molto felice della nostra sistemazione ma profondamente dispiaciuta che al momento a causa di una brutta malattia della mamma non potevano accettare invito, ma appena possibile sarebbero venuti a trovarci. Giusy aveva chiamato Diego, che aveva sempre avuto un debole per lei, aveva accettato subito dicendo che anche Maria ne era entusiasta, il weekend della settimana dopo sarebbero venuti a trovarci. Durante la settimana Giusy più volte era stata a lungo al telefono con Maria, ma soprattutto con Diego, non ci avevo fatto caso anche se non era nella norma, ne tantomeno gli avevo chiesto di cosa chiacchieravano, era stata lei il giorno prima che arrivassero che mi aveva detto:
- Sai amore, ho notato che gli spettatori degli show, alla lunga si stancano della classica scopata, vogliono assistere a situazione sempre più spinte.
- Non penso che li dovresti assecondare, sai è facile dalle trasgressioni scivolare nelle perversioni. Se prendi quella strada non sai dove arriverai ed io non sono affatto d’accordo.
- No niente perversioni. Sai quella volta che abbiamo fatto video con Ivan ed Ornella le visioni sono state tantissime, ho proposto a Diego e Maria se erano disponibili ed hanno detto di sì. Tu sei d’accordo? Partecipi anche tu o vuoi solo osservare. Ho già idea di come organizzare.
Eravamo in cucina, già vestiti, dovevamo andare a fare le spese. Mi ero avvicinato a lei, con forza l’avevo fatta piegare sul tavolo, con una mano gli tenevo la testa contro il tavolo, con l’altra dopo avergli alzato il vestito gli avevo afferrato le mutande e gliele avevo letteralmente strappate. C’era voluto un attimo a slacciare i pantaloni ed infilargli il cazzo in figa
- È così che vogliono vederti spettatori? E così che gli piace vederti scopare?
- Si si è così che vogliono, ma così pace anche a me. Continua scopami
- Certo troia ti scopo e ti sborro in bocca sbrigati sborra anche tu.
Aveva goduto abbastanza velocemente e come gli avevo preannunciato gli avevo sborrato in bocca.
- Cazzo, è stato bellissimo veloce ma molto intenso. Dovresti scoparmi di più all’improvviso.
Giusy mi aveva detto che per il video aveva pensato a una trama e non a improvvisare, me l’aveva spiegato, io ero rimasto scettico che la mia parte avrebbe funzionato ma lei era convinta del contrario. Diego e Maria erano arrivati il sabato mattina, purtroppo per motivi di lavoro la domenica sera dovevano rientrare. Erano rimasti affascinati della nostra sistemazione, gli era piaciuta molto. Avevamo approfittato a fare una passeggiata, attraversata la strada imboccando un sentiero che passava in un boschetto in 10 minuti si arrivava alla sponda del lago dove c’era una spiaggetta lunga una cinquantina di metri, raggiungibile anche in macchina da un altro lato. Visto il periodo era super affollata ed avevamo deciso di tornare indietro. Entrati dal cancello Diego guardando l’appartamento aveva chiesto
- Ma qui ci abita qualcuno, non siete soli?
- No no è nostro i vecchi proprietari lo usavano per persone di servizio.
Avevamo aperto e glielo avevamo fatto visitare, lo avevano trovato molto funzionale.
- Potreste affittarlo. Noi ci prenoteremmo. È molto carino
- Ma va, non vogliamo estranei. Voi quando volete venire sarete nostri ospiti.
- Ma noi non abbiamo la possibilità di ricambiare ospitalità.
- Che centra, se vi invitiamo non è per avere ospitalità in cambio. Ma perché ci fa molto piacere avere la vostra compagnia.
Sia a Diego che a Maria gli si era illuminato il viso, la mia risposta li aveva resi felici.
Dopo il pranzo ci eravamo spogliati ed eravamo andati tutti in piscina dove c’erano due baldacchini con materassi. Io avevo attirato Maria su uno mentre Diego e Giusy erano sull’altro. Avevo incrociato le gambe alle sue e gli avevo infilato il cazzo dentro, in quella posizione potevamo anche chiacchierare
- Che bello, non sai da quanto aspettavo questo momento. Non facevo che pensarci.
- Adesso non mi verrai a dire che anche tu sei innamorata di me?
- Certo io di te e Diego di Giusy. Siamo tutti innamorati di voi due.
- Azz. Tutti innamorati e non ci sono gelosie?
- Guarda Diego, pensi che in questo momento è geloso di me? Per lui adesso esiste solo Giusy, anche lui aspettava questo momento. E tu sei geloso di Giusy? E lei di te?
- Pensi che se fossimo gelosi vi avremmo invitato? Ci piace scopare con voi.
Nell’altro baldacchino Giusy si era messa sopra Diego ed adesso si dondolava impalata al suo cazzo
- Ragazzi si gioca ma senza sborrare voi maschi. Alle 18 dovete essere al massimo della forma.
Eravamo rimasti a chiacchierare ed a stuzzicarci, eravamo eccitati nell’attesa, l’unica che sembrava calma era Giusy, quando mancava poco al collegamento eravamo andati nella camera degli ospiti. All’orario stabilito Giusy aveva stabilito il collegamento, ci aveva fatto le ultime raccomandazioni e dato indicazioni, poi aveva preso per mano Maria e l’aveva portata sul letto. Erano nude, inginocchiate sul letto, avevano iniziato a baciarsi mentre con le mani accarezzavano le foto fighe. Era palese che non lo facevano per gli spettatori ma perché provavano piacere. Si erano sdraiate e dopo un altro po’ di baci e carezze si erano messe a 69, erano passati pochi minuti ed era entrato nell’inquadratura Diego. Avevo sbirciato verso il computer, gli spettatori a vedere il suo grosso cazzo si erano lasciati andare a commenti esagerati.
Diego aveva infilato il suo cazzo nella figa di Maria che era sopra Giusy, ma le donne avevano subito smesso di giocare fra loro ed avevano iniziato a succhiare il cazzo di Diego, facevano fatica a prenderlo tutto in bocca da quanto era grosso. Maria era uscita da visuale, mentre Giusy e Diego erano a 69, l’avevo aiutata ad indossare l strap One poi era ricomparsa dietro Diego e lentamente lo aveva inculato. Dai commenti sembra che lo spettacolo era molto gradito. Nonostante fossi distratto a guardare i commenti anche io ero eccitato, aspettavo impaziente il mio momento. Quando Giusy si era spostata al bordo del letto ed aveva invitato Diego a scoparla avevo capito che sta per arrivare il mio momento.
Maria in piedi, aveva inculato di nuovo Diego che ormai continuava a gemere di piacere insieme a Giusy. Poi Maria si era sfilata dal culo di Diego ed aveva iniziato a leccarglielo, poi aiutandosi con tutte e due le mani gli aveva allargato le chiappe, era il segnale per la mia entrata in scena. Quando gli avevo appoggiato il cazzo nel buco del culo, Diego aveva avuto un piccolo scarto, quello mi aveva fatto capire che Giusy non lo aveva messo al corrente di tutto, ma quando avevo spinto era rimasto fermo. Avevo fatto un po’ fatica ad entrare, lui aveva emesso un piccolo gemito, poi avevo spinto con decisione ed ero tutto dentro.
Era stata una sensazione molto diversa da quando inculavo Ivan. Adesso stavo inculando un maschio a tutti gli effetti e non un travestito. Era una sensazione molto piacevole ma molto eccitante, avevo iniziato a pomparlo aumentando la velocità dei colpi. Ormai da parte di tutti erano solo gemiti di piacere, quando Giusy aveva goduto per l’ennesima volta, i miei affondi erano diventati sempre più irruenti, anche io avevo emesso gemiti di piacere quando gli avevo sborrato nel culo ed a sua volta aveva sborrato in figa a Giusy.
Mi ero sdraiato accanto a Giusy a riprendere fiato, ci scambiavamo baci, Diego non sembrava Soddisfatto, continuava a leccare la figa a Giusy. Maria si era sdraiata dietro di me, aveva iniziato a baciarmi sulla schiena, poi aveva iniziato lentamente a scendere. Quando era arrivata a mio culo ed aveva iniziato a leccarlo, mi aveva fatto provare un intenso piacere. Avevo capito le sue intenzioni ma il piacere che mi procurava era troppo bello per smettere. Con suo grande piacere l’avevo lasciata fare, quando mi aveva infilato lo strap One nel culo avevo provato più piacere della prima volta, anche io adesso avevo gemiti di piacere mentre mi pompava. Giusy e Diego si erano spostati lei mi aveva dato la figa da leccare mentre faceva pompino a Diego che a sua volta si era avventato sul mio cazzo ed iniziato a succhiarlo. Ormai eravamo un groviglio di corpi. La prima che aveva goduto era stata Maria in sequenza l’avevamo seguita tutti a ruota. Adesso eravamo davvero bisognosi di prendere fiato.
La prima ad alzarsi dal letto era stata Giusy, si era avvicinata al computer a togliere la connessione, poi si era girata verso di me sorridendo e con gli occhi sbarrati dicendo soltanto che avevamo fatto il botto poi si era avviata al piano di sotto per preparare per la cena. Maria mi aveva baciato e poi mi aveva detto
- Grazie, è stato stupendo incularti, era da molto che desideravo farlo.
- Grazie anche a te, è stato molto piacevole
- Allora alla prossima occasione posso scoparti ancora?
- Andiamo con calma. Vedremo come si mettono le cose.
Diego ci stava ascoltando, poi era intervenuto dicendo
- Anche per me è stato molto piacevole. Non me lo aspettavo, temevo di sentire male invece, tranne che un leggero dolore iniziale dopo è stato molto piacevole.
- Bene allora a prossima occasione ti scopo di nuovo anche io.
Eravamo scoppiati tutti A ridere poi ci eravamo alzati e raggiunto Giusy. Durante la cena sia Maria che Diego non nascondevano la loro voglia, forse perché il giorno dopo partivano. Dopo cena si erano scatenati, era stata una notte di sesso sfrenato ci eravamo addormentati all’alba. Durante la nottata sia Maria che Giusy avevano voluto incularmi con lo strap One io avevo inculato di nuovo Diego ma non era stato bello e piacevole come la prima volta. Il giorno dopo era partiti abbastanza presto, con loro dispiacere, non c’era stato il tempo di scopare ancora, ma ci eravamo ripromessi di ritrovarci presto.
La sera dopo, finito di cenare mentre eravamo sdraiati sul divano Giusy mi aveva detto:
- Sai ho ripensato a quello che ha detto Diego. Sarebbe una ottima idea affittare l’appartamento.
- Amore abbiamo fatto di tutto per la privacy, vuoi mandare tutto a puttane?
- Ascolta la mia idea. Qui sul lago è pieno di turisti tedeschi ed austriaci. Potremmo mettere annuncio su qualche sito tedesco. Logico che non affitteremo mai a Italiani.
Inizialmente ero totalmente contrario poi Giusy come al solito mi aveva convinto. Avevamo studiato bene la cosa ed alla fine avevamo deciso di offrire l’appartamento in un sito di nudisti scambisti. Nell’annuncio spiegavamo che la casa pur essendo vicinissima al lago offriva la massima privacy ed era possibile fare nudismo, senza specificare bene avevamo fatto capire che si poteva andare oltre. Su mia insistenza l’offerta sarebbe stata solo per le 2 ultime settimane di agosto, a settembre iniziavo il lavoro nel nuovo ufficio e preferivo avere un periodo di calma.
A poche ore dell’offerta, eravamo stati costretti a cancellare annuncio, forse anche per che la cifra che chiedevamo era esigua, avevamo avuto decine di richieste. Avevamo deciso di accettare le prime due richieste che ci avrebbero confermato, era bastato poco e tutto era stato concordato.
I primi clienti arrivati erano una coppia sui 30 anni, con una bambina sui 5. Fin dal primo approccio ci erano sembrati molto freddi e distaccati. Le nostre fantasie erano state spazzate via subito dopo il primo giorno. Al mattino uscivano e si recavano al lago dove spesso restavano fino a sera. La sera spesso uscivano ma non facevano mai tardi, andavano a letto molto presto. Era stata una delusione totale anche perché erano una coppia molto bella, soprattutto lei, avrei perfino pagato per scoparla. In ogni caso i nostri tentativi di scambiare 2 chiacchierare erano andate a vuoto. Una sera che eravamo in piscina e l’uomo era affacciato alla finestra avevamo iniziato a scopare sapendo che poteva vederci ma lui era rientrato in casa.
- Peccato, è un bell’uomo me lo sarei scopato con grande piacere.
- Io avrei pagato per scoparmi lei. Hai visto quanto è bella?
- Beh amore sarà anche bella ma mi sembra troppo fredda per te che adori le troie.
Era l’ultima sera dei clienti, ero nel patio a fumare un buon sigaro, era molto tardi quando con mia meraviglia avevo visto l’uomo avvicinarsi alla piscina e dopo essersi spogliato si era tuffato in acqua. Avevo chiamato subito Giusy, quando era uscita con un cenno della testa gli avevo indicato la piscina
- Se ci vuoi provare questa è l’ultima occasione, domani vanno via.
- Tu che dici? E se poi mi avvicino e non fa nulla?
- Beh se davvero hai voglia di scopartelo sono certo che il modo lo trovi.
Giusy si aveva sfilato l’accappatoio e fatti i pochi metri che la separavano dalla piscina si era immersa dentro. L’uomo aveva continuato a nuotare mentre Giusy si era fermata attaccata alla scaletta. Quando l’uomo si era fermato vicino a lei con i gomiti appoggiati al bordo piscina a lei era bastato fare 2 passi per essergli accanto. Non avevano parlato, ma era bastato osservare bene per capire che sotto il pelo dell’acqua avevano iniziato a palparsi, in quel momento la donna era uscita e si era seduta ad una sedia. Giusy era uscita trascinandolo per mano e lo aveva portato ad uno dei baldacchini e dopo essersi sdraiata aveva invitato anche lui a farlo, quando aveva iniziato a fargli un pompino io avevo osservato la donna, anche lei li osservava in silenzio. Mi ero eccitato, mi era bastato slegare l’accappatoio ed il mio cazzo in piena erezione era in bella vista, avevo iniziato a toccarmelo facendomi una sega.
I miei occhi erano puntati sulla donna, ero certo che più di una volta aveva osservato il mio cazzo, ma osservava soprattutto il suo uomo che adesso era andato sopra Giusy ed aveva iniziato a scoparla. Non erano passati nemmeno 10 minuti, lui si era alzato, aveva raggiunto la sua donna l’aveva baciata ed erano rientrati in casa. Giusy era venuta da me sul suo viso c’era una espressione di delusione
- Era meglio se restavo con te. Sarà anche bello, ma non sa scopare e gode subito.
Si era seduta cavalcioni sopra di me infilandosi il mio cazzo tutto in figa
- Dai scopami ho voglia di godere. Sono certa che stanno guardando. Fagli vedere come si scopa.
Aveva goduto restando sopra poi l’avevo fatta mettere a pecorina e scopata ancora. Ero certo che non ci stavano guardando certamente stavano scopando fra loro.
Con la seconda coppia era andata peggio, eravamo stati noi a restare freddi e distaccati. Lui era un maturo signore più vicino ai 70 che hai 60, lei era giovanissima dai lineamenti del viso dimostrava poco più dei 20 anni, aveva un viso carino ma era grassa molto grassa, la tipica tedesca obesa, parlavano abbastanza bene l’italiano erano austriaci e vivevano a Innsbruck. Si alzavano tardissimo, andavano al lago, rientravano si cambiavano ed uscivano di nuovo, non rientravano mai prima delle 3 o 4 di mattina. Li avevamo osservati in varie occasioni ed a Giusy era venuto un dubbio
- Mi è venuto un sospetto. Non saranno per caso padre e figlia?
- Vista la differenza di età più che padre e figlia potrebbero essere nonno e nipote.
- Sono molto curiosa, se capita occasione glielo chiedo.
Il quarto giorno, il pomeriggio eravamo sdraiati nel baldacchino a bordo piscina, stavamo quasi per appisolarci quando Helmut ed Hilde, come avevano detto di chiamarsi, erano venuti in piscina. Avevamo iniziato a chiacchierare in modo amichevole, Helmut quasi subito aveva eliminato i nostri sospetti, non erano ne padre e figlia ne nonno e nipote, lui aveva una attività e la ragazza era sua dipendente-amante.
La ragazza aveva più volte osservato il mio cazzo con sguardo voglioso ma non era mia intenzione accontentarla. Helmut ci aveva raccontato che amavano frequentare i locali per scambisti, e che quando venivano in vacanza ne frequentavano due sul lago e ci aveva invitato ad andarci la sera con loro. Gli avevamo spiegato che non eravamo bacchettoni, sapevamo dei locali ma non ci eravamo mai andati, perché troppo vicini e che noi tenevamo molto alla nostra privacy. A quel punto ci aveva raccontato che subito dopo il confine nei pressi di Innsbruck ce ne erano parecchi e molti italiani ci andavano nel weekend end, poi ci aveva detto che i migliori erano in Germania nei pressi di Monaco.
Avevamo passato un paio di ore a chiacchierare, loro ci avevano detto che la sera avevano appuntamento con dei loro amici austriaci, era quasi un chiederci di invitarli a restare, ma non ci andava di farlo. Prima di andare l’uomo aveva invitato la ragazza a stendersi sul bordo piscina, poi ci aveva guardato sorridendo ed aveva iniziato a toccargli la figa, lei aveva chiuso gli occhi ed iniziato a gemere. Vedere quel figone così grande, era impressionante. Gli aveva infilato fino a 4 ditta dentro poi aveva iniziato a stantuffarla con la mano. Eravamo rimasti a bocca aperta quando uno schizzo simile a una pisciata era fuoriuscito da quella figa, non era stato solo uno ma almeno 3 o 4 abbondanti ed in rapida successione.
Sapevamo che molte donne squirtavano, avevamo visto anche dei filmati. Ma ci aveva impressionato la enorme quantità che la ragazza aveva espulso. Quando si erano alzati per andare Helmut aveva detto
- Peccato, Hilde avrebbe avuto piacere di provare il tuo cazzo gli piace molto.
Eravamo rimasti sorpresi tanto da restare il silenzio, una volta rimasti soli avevo detto a Giusy
- Amore ma hai visto? Azz se lo fa mentre uno la lecca rischia di soffocare.
- Allucinante, non pensavo potesse succedere sarà un caso particolare. Comunque ha detto chiaro che vuole provare il tuo cazzo. Dovresti accontentarla.
- Ma dai che dici? L’hai vista? Ha un bel viso ma come corpo. Dai non fa per me.
- Eppure a me ecciterebbe molto vederti scoparla.
Non ne avevamo più parlato per tutta la sera e mattina seguente. Il pomeriggio seguente ci avevano raggiunto di nuovo in piscina. La curiosità di Giusy aveva preso il sopravvento chiedendo se la ragazza era un caso particolare. Helmut gli aveva risposto che tutte le donne potevano farlo, Giusy era molto scettica a tal proposito ed a quel punto Helmut gli aveva chiesto se voleva provare. Lei mi aveva guardato in modo strano, ma avevo subito capito che voleva provare, allora gli avevo detto
- Dicono che bisogna toccare punti particolari. Visto che lui è esperto prova!
- Ok provo se tu dopo scopi Hilde anche lei ha voglia di provare te.
Helmut si era avvicinato subito, aveva iniziato ad accarezzargli la figa, lei mi teneva abbracciato e mi baciava, poi anche Hilde si era sdraiata accanto dall’altro lato. Inizialmente aveva iniziato ad accarezzargli il seno, poi gli aveva preso in bocca i capezzoli. Vedere solo il suo viso si notava che era davvero carina, mi ero avvicinato e l’avevo baciata in bocca. Quando Helmut aveva introdotto 4 dita nella figa di Giusy lei aveva iniziato a gemere con più intensità, poi urlando di piacere aveva squirtato anche lei, non con l’intensità della ragazza ma aveva squirtato. Helmut aveva affondato la sua bocca nella figa ed adesso stava leccando tutto. Giusy mi aveva dato un lungo bacio e poi mi aveva detto
- Cazzo è un sensazione bellissima. Ho goduto tanto ma adesso mi sembra come se mi fossi pisciata addosso. Dai amore adesso voglio vederti che glielo infili in quel figone.
Ero andato dietro alla ragazza che si era spostata anche le a leccare la figa di Giusy. Vedere da dietro il suo culone enorme mi aveva fatto passare ogni voglia, il cazzo si stava per ammosciare, mi ero sforzato e glielo avevo infilato dentro. Era troppo grossa, il cazzo non gli entrava nemmeno per metà. L’avevo fatta sdraiare sul bordo del letto ed alzare al massimo le gambe, Helmut mi aveva aiutato a tenere le gambe alte e divaricate, Giusy ci osservava. Finalmente il mio cazzo gli era entrato tutto, ora anche lei lo sentiva, aveva iniziato a gemere e dimenarsi, poi avevo sentito calore sulla pancia e sull’inguine, aveva iniziato a schizzare avevo estratto il cazzo ed uno schizzo mi aveva inondato il petto e la pancia, glielo avevo messo di nuovo dentro, lei continuava a sborrare e schizzare, a quel punto avevo sborrato anche io, eravamo in un lago, ci eravamo tuffati in piscina per darci una ripulita, Giusy mi guardava e sorrideva in modo ironico sembravano tutti soddisfatti ma Giusy mi aveva guardato in modo strano mi voleva.
Helmut si era offerto ad insegnarmi a come fare per fare squirtare una donna. A suo parere tutte le donne squirtavano, bastava stimolarli nel punto giusto. Il giorno dopo avevamo passato il pomeriggio intero a insegnarmi. Per quanto riguardava Hilde bastava poco ed iniziare a schizzare come una fontana. Con Giusy era stato molto più difficile e complicato. Riusciva con Helmut ma quando ci provavo io non riuscivo. Quando infine ero riuscito, e dopo aver visto uscire i primi schizzi gli avevo messo il cazzo in figa, era stata una sensazione bellissima per tutte e due, una sborrata fantastica. Lo avevamo provato più volte ed andava sempre meglio, ma avevamo scopato anche senza squirtare.
Il giorno dopo dovevano partire, visto che erano di Innsbruck e che in 2 ore sarebbero arrivati, li avevamo invitati a pranzo e poi sarebbero partiti nel tardo pomeriggio. Ci eravamo scambiati i numeri telefonici ed Helmut ci aveva detto che sarebbe stato felice se fossimo andati a trovarli. Dopo pranzo la ragazza continuava a fissarmi, era stata Giusy a spingermi
- Ma non vedi come sbava la troietta. Deve dirtelo chiaro che vuole essere scopata?
Avevo scopato la ragazza a lungo, facendola godere più volte con tuffo in piscina per ripulirmi di tutti i suoi schizzi. Per fortuna la piscina aveva buoni filtri.
CONTINUA

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