La mia prima volta con un uomo maturo

Scritto da , il 2022-08-17, genere trans

Mi chiamo Chris, sono un ragazzo Transgender, nato maschio ma con connotati del viso femminili, con cui ho sempre giocato. Non mi sono mai dato una definizione, per me il sesso ha rappresentato una totale liberta' fino dall'adolescenza. Mi piacevano le ragazze ma allo stesso tempo ero attratto dagli uomini maturi, dai signori di una certa eta', ho sempre pensato a fare esperienze e non preoccuparmi dei giudizi altrui, ero abbastanza timido, cosa che nonostante la mia bellezza femminile, che attirava a me sia maschi che femmine, non mi ha mai permesso di avere storie e situazioni diciamo abbastanza serie.

Avevo un corpo in via di sviluppo, ed ero molto androgino, alto poco piu che 1,70 pesavo su per giu' una 50ina di chili, avevo un vitino stretto ad ape, un culo a panettone, gambe e braccia filiformi, petto e spalle strette, ho sempre portato i capelli lunghi biondi lisci, un paio di labbra carnose a forma di cuore, e due occhi da cerbiatta tra il verdeazzurro. Una preda faile per ogni maschio, nonostante mi tradisse la voce tipicamente maschile, potevo essere scambiato per una bella transessuale adolescente senza seno.

Come ripeto, la mia timidezza mi ha sempre impedito di prendere iniziative e di farmi avventure amorose con le ragazze, che tutto sommato non mi mancavano come ammiratrici. Dall'altra parte pero' avevo molti uomini di una certa eta' che mi facevano il filo e mi riempivano di complimenti ad ogni occasione. Strano a dirsi, fu proprio uno di questi signori a togliermi dal mio eterno imbarazzo verso il sesso. Era un'uomo che conoscevo molto bene, dato era stato il primo ex spasimante di mia madre, con cui aveva lavorato per anni.

L'uomo mi aveva vistro crescere, e quando mio padre era venuto a mancare, era stato lui a consolarci da buon amico di famiglia, ci aveva dato un sostegno sia morale, che economico nei momenti di difficolta'. Era come uno zio e lo chiamavo tale, il suo vero nome era Fulvio, aveva cinquantacinque anni all'epoca dei fatti, la stessa eta' di mia madre, che mi aveva avuto abbastanza tardi. Mamma era in pensione da tempo, ma faceva dei lavoretti come donna delle pulizie a ore, e rincasava tardi nel pomeriggio, lasciandomi per lo piu' da solo in casa. Lo zio Fulvio, ne approfittava per farmi delle visite veloci e accertarsi che non avessi problemi. Un pomeriggio che Zio Fulvio passo' a trovarmi, mi trovo' in abiti propriamente non consoni. Era quasi estate, faceva gia' caldo, anche se non come in questi periodi. In casa stavo con un intimo nero femminile composto da calze a rete autoreggenti, tanga, e reggiseno, pur non avendone di seno. Mi ero truccato leggermente, facendo risaltare il mio bel visetto da femina, e nel complesso, avevo l'aspetto di una bellissima ragazzina di 17 anni.

Zio Fulvio, si annuncio' con il solito segnale, aveva un modo tutto suo per annunciarsi, un paio di squilli al campanello, seguiti dal bussare con le nocche. Aveva inventato quel sistema, per facilitarmi il compito di aprirgli senza dover gurdare dallo spioncino, ed evitare scocciatori. Non pensai nemmeno un'istante a coprirmi e corsi ad aprirgli cosi' come mi trovavo. Aperta la porta, Fulvio rimase un'attimo impietrito, dovetti scrollarlo io baciandolo sulla guancia e abbracciandolo prima che si riprendesse dalla mia vista.

Alla mia domanda che gli fosse preso, lo zio, chiudendo la porta a chiave, dietro di se, ad occhi strabuzzati mi chiese che ci facessi conciato a quel modo. Senza scompormi, gli risposi che dato il caldo, mi ero messo qualcosa di piu leggero e comodo, e che volevo vedere che effetto facessero certi indumenti su di me. L'uomo sembro' sorpreso in un modo che non avevo mai visto, "Se lo sapesse tua madre..." mi disse sorridendo poi piu' rilassato e sedendosi sul divano in salottino. Mentre gli portavo una birra fredda dal frigo, gli risposi che non credo mamma mi avrebbe sgridato, alla fine era solo un gioco dissi, piroettando davanti a lui facendomi guardare bene da ogni lato. "Cazzo sei meglio di una femmina Chris" aggiunse Fulvio..

Mi sedetti accanto a lui accavallando le gambe, e scostandomi dal visetto truccato i lunghi capelli, presi dalle sue mani la lattina gelata di bira, e me ne scolai un po di sorsate, restituendogliela. L'uomo esterrefatto mi chiese se avessi mai avuto raporti con uomini, risposi di no, ero vergine in tutto e per tutto, la mia timidezza mi aveva impedito di farmi avanti nonostante avessi migliaia di ammiratori. Con lui era diverso, era come uno zio, era di famiglia, non mi sentivo imbarazzato nel mostrarmi a quel modo.

A zio Fulvio si stava rigonfiando la patta dei pantaloni, e lo notavo con la coda dell'occhio, ma non parlai. Cercai invece di giocare con lui a sedurlo, iniziai ad avvicinarmi e gli chiesi... "Senti zio, fossi davvero una femmina, cosa mi faresti? mi trovi eccitante? sexy?" Lo stuzzicavo senza vergogna, ma era evidente che giocassi, quel pomeriggio mi era girato cosi' e volevo vedere fino a che punto fossi indifferente all'uomo. Sapevo che mia madre, non sarebbe tornata che parecchie ore dopo, e avevo tutto il tempo per divertirmi un po con l'uomo. Il mio scopo era solo di farmi due risate senza arrivare ad avere rapporti ovviamente, ma le cose ben presto mi scivolarono di mano, e da un semplice gioco di seduzione, si arrivo' ben oltre.

Non avevo mai avuto rapporti di nessun tipo fino ad allora, ma quel pomeriggio, iniziai ben presto ad amoreggiare con lo zio senza rendermene conto. Il fatto che fosse un'amico intimo di famiglia mi eccitava oltremodo, e presto sono finito tra le sue braccia, a baciarci come due innamorati al loro primo incontro. Senza staccarmi dalla sua bocca che ora sapeva di birra, lo aiutai a toglieri la camicia e i pantaloni, mentre le mani dell'uomo non la finivano di palparmi da ogni parte, coscie spalle culo cazzo. Mi tiro' fuori il cazzo duro dal tanga iniziando a masturbarmi, mentre una volta nudo, iniziai a masturbare pure lui abbracciati e senza smettere di slinguarci.

Non mi era mai successo di provare eccitazione a quel modo per un'uomo, ero in estasi totale, volevo essere sua in tutti i modi possibili, mi sentivo donna fino alla punta dei capelli in quell'istante. Mi abbassai sul suo ventre villoso, e preso meglio in pugno con la mia manina destra il suo duro cazzo, aperte le labbra, lo feci sparire nella mia bocca serrando la bocca sul suo cazzo iniziando a pompare avanti e indietro con la testa. L'uomo godeva senza ritegno, chiamandomi amore dello zio, alternava frasi sconnesse dolci e brutali allo stesso tempo, "Hai una bocca che e una figa.. sei una puttana dobbiamo dirlo a mamma che sei una puttana..." e poi ancora, "Mi stai facendo innamorare Chris tesoro di zio.. amore mio..." lo feci venire dentro la mia bocca in meno di pochi minuti, ingoiando d'istrinto tutto il suo seme e lasciando che si svuotasse fino all'ultima goccia dentro le mie labbra serrate sulla sua asta durissima.

Alzai la testina scostandomi i lunghi capelli da un lato, gusrdandolo con un sorriso malizioso, lui mi sorrideva, poi gli dissi a bruciapelo e senza nemmeno pensarci "Voglio fare l'amore zio...adesso" L'uomo annui' con la testa, si alzo' ancora con il cazzo duro era alto quasi due metri, mi prese per un braccio tirandomi su di forza dal divano, per trascinarmi in camera da letto. La stessa dove dormivo con mia madre. E la stessa camera con lo stesso letto, dove mia madre aveva condiviso con mio padre anni prima che ci lasciasse.

Senza un minimo di pudore o vergogna per quel posto, L'uomo si butto' sul letto trascinandomi su di lui proprio dalla stessa parte dove dormiva mia madre. Sulla testiera del letto che era del vecchio tipo anni ottanta, vi era un tubetto di vaselina, che l'uomo prese, facendomi sdraiare a pancia sotto a gambe larghe togliendomi il tanga. "Adesso zio ti dara' una grossa prova d'amore, cosi' dopo di me se lo vorrai, potrai farlo con tutti gli altri uomini che troverai... Sei troppo bella e figa per restare vergine, ha la fortuna di avere questa bellezza e tutti gli uomini che vuoi, perche' rinunciarci?" mentre mi parlava, mi spalmava il gel all'interno del culo facendomi sospirare e gemere di piacere al suo massaggio. "Zio, cercai di blaterare... Io mi vergogno ho paura... e poi... mi sa che mi sono innamorata di te"dissi cosi' senza pensarci.

Fulvio sorrise, voltavo la testa verso di lui mentre mi spalmava la vaselina a dovere e rispose " Se vuoi...zio sara' il tuo primo vero uomo, ma devi promettermi che andrai anche con altri pero', voglio che diventi una vera puttanela che li fai sborrare tutti dentro di te, che ti fai ingravidare, che li ami tutti..." gli sorrisi e gli promisi che avrei fatto di tutto per diventare la piu' grande dele troie. Con un aspetto come il mio, che ci voleva a trovare uomini? Non conoscevo quell'aspetto cosi' maiale di Fulvio, quel pomeriggio molte cose si svelarono tra noi.

L'uomo si posiziono' sopra di me, mi disse di rilassarmi completamente, di non fare resistenza e di chiudere gli occhi, lo feci, mentre lui punto' la sua turgida e grossa cappella tra le mie natiche, spingendo poco alla volta, l'olio della vaselina spalmata, fece risucchiare la sua cappella dentro al mio spacco entrando e aprendomi dolcemente il buchetto che accolse il suo cazzo duro e grosso. Sospirai, mentre l'uomo che mi sussurrava frasi dolci scostandomi i lunghi capelli dalla sciena e dal viso, spinse ancora, entrando ora tutto dentro me. Gemetti e sospirai ancora piu forte, mentre l'uomo ora dentro, inizio' a stantuffarmi prima piano, poi sempre piu velocemente.

Avevo le braccia sotto il cuscino di mamma, mentre l'uomo si dava da fare per sverginarmi del tutto riuscendoci in pieno, poi si fermo' un istante, dei rivoli di sangue uscivano dal mio culetto, l'uomo con un fazzoletto li raccolse asciugandomi, mi disse di non spaventarmi, che era assolutamente normale, e riprese a stantuffarmi con forza facendomi letteralmente morire dal piacere. Stavo facendo l'amore con Fulvio che era amico di famiglia e ex spasimante di mia madre, un'uomo che mi aveva visto crescere fin da piccolo, e ora, mi stava aiutando a diventare DONNA.

Ero certa che con il suo aiuto, sarei diventata una gran donna e una puttana senza eguali, pur non essendo donna, avevo tutte le caratteristiche per essere meglio di una donna vera. A quel punto, le ragazze non mi interessavano piu', ero innamorata di un'uomo, il mio primo vero uomo, l'uomo con cui stavo facendo l'amore sul letto di famiglia, sulla stessa parte, dove mia madre ogni notte si coricava per dormire, io venivo sverginata e sfondata come una vera femmina. E a farlo era l'uomo che secoli prima era stato il suo spasimante, colui che poteva esser stato mio padre prima di quello vero.

Tutti questi pensieri, mi mandarono fuori di testa, e venni copiosamente sporcando le lenzuola, mentre anche l'uomo venne una seconda volta dentro di me, ingravidandomi.Sentii degli spruzzi caldi allagarmi il culo, e lasciai che si svuotasse gemendo e sussurrandomi con fierezza dell'uomo che fa il suo dovere "ti metto incintaaaaaa ti ingravidoooo". Una volta svuotato l'uomo ancora con il suo cazzo dentro di me, si lascio' sfinito accasciare sulla mia schiena, sudati entrambi ma felici.

Si stava facendo tardi, era ormai quasi sera, e mamma sarebbe rincasata a momenti, era meglio non farci trovare in quelle condizioni. Cercammo di sistemare alla svelta il tutto, cambiando pure le lenzuola macchiate di sangue e sperma oltre che di sudore, areammo la stanza, e ci salutammo con la promessa di rivederci il giorno dopo. Mi batteva in petto forte il cuore, mentre sistemavo le ultime cose nel letto e mi cambiavo in tempo per l'arrivo di mia madre qualche minuto dopo.

"Ah le dissi, e passato Fulvio sai..." ah si? rispose mamma in bagno intanto che si rinfrescava, e che avete fatto? chiese, risposi evasivamente che avevamo giocato al pc poi visto la tv e se ne era andato poco fa. Mamma nel frattempo buttando i vestiti sudati nel cesto della biancheria sporca, trovo' le lenzuola sporche appena tolte, portandomele in salotto dov'ero seduto sul divano con la tv accesa poi disse.. "e queste? che e successo? cos'e questo sangue?" Cercai di darle a bere, che mi ero tagliato le unghie sul letto e doveva essermi scappato il tronchesino..." nonostante non mostrassi segni di tagli sui piedi nudi, mamma non fece altre domande e riporto' il lenzuolo nel cestone. Ma le cose non finirono li', e la situazione si stava complicando. Per contatti chrisbabyface@libero.it

Questo racconto di è stato letto 5 8 9 1 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.