Dopo un lungo volo, una prima volta per tutti

Scritto da , il 2022-06-07, genere prime esperienze

Cominciai a scrivere questi racconti cosi un po per gioco, un po per redenzione confessando ciò che ho fatto con degli sconosciuti.
Non mi sarei mai aspettata di avere un certo consenso leggendo e rispondendo a vari commenti che vengono scritti dai lettori. Interagire con i lettori è forse la cosa che più mi piace, parlare di sesso apertamente è liberatorio, e noto che essendo assistente di volo e spagnola accende molte curiosità e fantasie.
Così con alcuni di loro ho iniziato delle conversazioni private, è interessante sapere un po' della loro vita, delle loro fantasie, ed anche dei loro problemi.
Tra i vari "ammiratori", concedetemi di tirarmela un po' ;) , uno si è distaccato di più dagli altri, lo chiamerò Davide.
Il fatto che mi ha colpito di più di lui è stato che a 30 anni era ancora vergine, faceva una vita un po' solitaria, poche relazioni sociali.
Cosi ho cominciato a dialogare con lui, per cercare di capirlo meglio, per capire la sua situazione, e viene fuori una persona molto sincera, timida, con molte paure "sociali", di essere giudicato e rifiutato.
Nel mio piccolo vorrei aiutarlo in qualche modo, magari dandogli qualche consiglio, e magari spingerlo e guidarlo a fare qualche incontro.
Caso volle che un giorno mi cambiarono un volo e mi diedero un volo con sosta nel nord Italia, non lontano da dove vive Davide, così gli scrivo che se voleva ci potevamo incontrare per un caffe vicino all'hotel in cui alloggiavo.
Arrivata a destinazione ricevo un messaggio di Davide dicendomi che sarebbe stato libero il pomeriggio, e che sarebbe felicissimo di poter prendere un caffè insieme.
Così all'ora prestabilita ci vediamo al bar, io ero vestita in modo abbastanza sobrio, vestito estivo turchese, lungo fino al ginocchio, niente scollatura. Lui è alto circa 1'75, leggermente sovrappeso, era in camicia e cravatta, con i 30 gradi che facevano penso che stava soffrendo molto.
Ci sediamo al bar, lo vedo teso ed emozionato, cerco di farlo rilassare, e cominciamo a conversare del piu e del meno, per poi parlare un po' di lui e dei suoi problemi nel interagire socialmente e soprattutto con le donne.
È un fiume in piena, mi racconta delle volte che è uscito con una ragazza, di qualche bacio, di come si sentiva sempre giudicato, e questo lo ha portato un po a chiudersi in se stesso.
Mi confessa che piu che il sesso, gli piacerebbe essere coccolato, magari fare un bagno con una donna, accarezzarla, sentire il suo corpo contro quello di lei.
Vedo tanta voglia di tenerezza in lui, e sentivo in me che dovevo fare qualcosa per aiutarlo, per dargli magari un po' piu autostima.
Nella stanza d'hotel non c'era la vasca, ma solo la doccia, e visto il caldo, pensai che magari potevamo fare una doccia insieme, e cosi fargli un regalo.
Non poteva credere alla mia proposta, cosi gli dissi di aspettare 5 minuti e di raggiungermi nella mia stanza.
5 minuti dopo sento bussare alla porta, ed ecco Davide, tesissimo.
Entra e si siede sul letto.
Gli dico di rilassarsi, che era solo una doccia.
Cosi mi sfilo il vestito e resto solo con l'intimo, il suo sguardo è tutto su di me, vedo il sudore scendere dalla sua fronte.
Mi avvicino a lui, gli chiedo se gli piace quello che vede, balbetta un "si, molto", gli chiedo se vuole toccare, le sue mani tremolanti si avvicinano al reggiseno e comincia ad accarezzarlo molto delicatamente.
Mi abbasso le spalline del reggiseno, lui continua ad accarezzarmi, poi prende un po di coraggio e fa uscire un seno dalla coppa, con il naso mi sfiora il capezzolo, gia bello dritto, fa lo stesso con il seno destro.
Mi slaccio il reggiseno così da lasciarlo libero, con le due mani me li afferra per poi affondarci il viso, respira profondamente, sento il suo battito cardiaco accellerare.
Mi bacia il seno, mi succhia i capezzoli in modo molto soave, li insaliva bene.
Mi chiede se stava sognando, gli prendo la testa e lo stringo forte sul mio seno.
Poi lo allontano, mi dirigo verso il bagno, accendo la doccia, l'acqua comincia a scrosciare.
Lui è ancora sul letto ancora un po imbambolato, dentro il bagno mi sfilo lo slip, poi facendo capolino dalla porta, glieli lancio addosso, chiedendogli se voleva venire ad insaponarmi.
In quel momento pensai che forse avrei potuto masturbarlo, per rendergli la giornata più speciale.
Io sto sotto la doccia, ed eccolo che lo vedo arrivare, nudo, si copre il basso ventre con le due mani. Mi guarda come se si vergognasse di qualcosa, mi dice che dopo avermi toccato il seno ha avuto una erezione.
Gli dico di non preoccuparsi che era normale, gli prendo la mano e "¡por dios!" dietro le sue mani copriva un membro di dimensioni fuori dal comune!
Rimango shockata!wow! non credo di aver mai visto un membro di queste dimensioni dal vivo.
Lo invito ad entrare nella doccia, è abbastanza grande, il getto d'acqua è uno di quelli a pioggia la doccia.
Lo guardo negli occhi, con la mano destra impugno il suo membro e comincio a masturbarlo lentamente, lui è in trance, afferro una spugna con l'altra mano e comincio a lavarlo bene.
Lui prende coraggio e comincia a ricambiare il favore insaponandomi bene, prendendosi cura soprattutto dei miei morbidi seni.
La mia mano è sempre indaffarata, faccio scorrere il prepuzio per bene facendo esibire un glande pulsante e brillante, bellissimo.
A quel punto non resisto, devo assaporarlo. Mi inginocchio dinanzi a lui, afferro il suo membro alla base e comincio a leccargli lo scroto, bello gonfio, con la lingua proseguo lungo l'asta, sempre aiutandomi con la mano, arrivo al glande, anche lui di un bel diametro, con la lingua arrivo al meato urinario, chiudo gli occhi e lo avvolgo un po' a fatica tra le mie labbra.
Me lo sto gustando per bene, cercando di fare dei movimenti circolari con bocca e lingua, con le mani gli massaggio i testicoli.
Non mi rendo conto che forse la stimolazione che gli sto dando è forse troppa, lo sento gemere sempre di più, poi silenzio, sento il glande pulsare ed arriva il primo fiotto di crema densa, uno schizzo forte, che mi arriva dritto in gola, lo sento gemere di piacere, un gemito lungo intenso, sta venendo come un idrante, lo tolgo dalla bocca, ma continua a schizzare, una quantità di sperma che difficilmente avevo visto 4..5..6 schizzi mi arrivano dritti sul viso, sul collo. Finalmente si è scaricato del tutto, chissà da quanto stava aspettando.
Davide è mortificato, mi alzo e mi guardo allo specchio, ho il viso parzialmente coperto di crema colante. Rido e tranquillizzo Davide.
Mi rimetto sotto la doccia per ripulirmi bene, dopo 5 minuti esco e mi metto l'accappatoio e vado in camera dove lo vedo seduto un po sconsolato, mi chiede di nuovo scusa.
Gli chiedo come si sentisse dopo aver provato la sua prima esperienza sessuale, mi disse che era come se si avesse tolto un peso in cima a si sentiva leggero.
Gli sorrido accarezzandogli la gamba, e noto che nonostante l'incredibile schizzata di qualche minuto prima il suo membro era ancora bello eretto.
Si sa, l'appetito vien mangiando, e la vista di quel pene mi aveva fatto venire fame.
Cosi lo faccio distendere sul letto, mi metto a cavalcioni su di lui, sento il suo membro appoggiarsi sulle natiche e sulla parte bassa dellla schiena.
Con la mano destra lo afferro, con un movimento lento lo massaggio, poi mi alzo un po' sulle ginocchia e lo indirizzo verso l'entrata della mia micina, senza neanche dirlo era bagnatissima. È la terza volta che faccio sesso con uno vergine, ma l'ultima volta risale a quando avevo appena 18 anni, e di certo l'esperienza era assai diversa.
Sento il glande farsi largo tra le grandi e piccole labbra, sento la pressione aumentare, sento la micina stirarsi un po' , vista la dimensione, piano piano lo faccio entrare dentro di me, lo sento stretto, ma è una sensazione incredibile, lo sento arrivare fino in fondo, a ridosso dell'utero. Da un po fastidio, ma allo stesso momento mi fa godere da pazze. Comincio a cavalcarlo, ponderando bene le velocità e la profondità della spinta, inizio lentamente, Davide è di nuovo in trance, occhi socchiusi, credo si stia godendo ogni istante, come la sottoscritta.
Gli prendo le mani e le metto sul seno, finalmente comincia a giocarci, strizzandomi leggermente i capezzoli.
Lo cavalco per circa 10 minuti, 10 minuti di puro godimento, un po al trotto, un po al galoppo.
Le sue mani scendono e mi afferra per le natiche, accompagnando il movimento.
Dopo poco, gli chiedo di cambiare posizione, mi metto a gattoni, lui dietro, lo aiuto con la mano a centrare l'entrata della mia micina.
Bersaglio centrato, fa un po' meno fatica ad entrare, ma la sento sempre dilatarsi più del normale. Adesso è lui a condurre il ritmo, comincia a stantuffarmi per bene, ogni colpo lo sento arrivare fino in fondo al mio canale, ad ogni colpo lancio un grido di piacere.
Mi afferra i seni, che ondulavano ad ogni spinta, finalmente sento arrivare il mio di orgasmo, lungo, intenso, perdo l'equilibrio e mi ritrovo sdraiata a pancia in giù e davide che non smette un attimo di montarmi.
Sollevo un po il bacino per favorire la penetrazione, fino a che sento che sta per venire di nuovo, gli dico di sfilarlo, cosa che fa repentinamente.
Sento la sua crema calda atterrare sulla mia schiena, ancora una volta degli schizzi copiosi, la sento scorrere sulla mia pelle.
Sento la mia vagina pulsare ancora dal piacere, un po indolenzita per accogliere il membro di Davide, ma felice.
Davide ha un sorriso che gli va da un orecchio all'altro, ultra contento per questa sua prima esperienza.
Restiamo sul letto per circa 10 minuti, per riprendere un po` le forze, poi con un asciugamano mi toglie la sua crema di dosso.
Spero che questa esperienza gli dia la giusta confidenza per cercarsi una compagna per poter continuare a godere del sesso e della vita.
Dopo qualche minuto Davide si comincia a rivestire, mi ringrazia continuamente per l’inaspettata esperienza, e che mi avrebbe voluto rivedere al piu presto.
Cosa che purtroppo non capitó più, ma continuiamo a sentirci, dopo un paio di mesi mi disse che aveva conosciuto una ragazza e che stavano uscendo insieme.
Finalmente Davide aveva cominciato a vivere la sua vita appieno.


Questa storia è frutto della fantasia, è stata una richiesta di un "ammiratore" che si trova in questa situazione.
Spero che questo racconto gli dia quella spinta per uscire dalla sua zona di conforto, per vivere la vita nel pieno delle possibilità che ci offre ogni giorno.

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