Appuntamento all'università 2

di
genere
etero

L'incredibile scopata con Giovanna non si dimentica mai. Il giorno dopo sempre all'università come se niente fosse proseguiamo a ripetere gli esami. Arriva il momento della pausa. Lei mi propone di andare a prendere un caffè. Fa molto caldo, e non avendo i corsi a lezione ho messo un bel paio di pantaloncini corti. Voglio essere modesto, ma ho delle belle gambe, muscolose, vado in pestra da 10 anni, le spalle larghe e braccia grandi, oltre che un addome piatto. Non a caso mi sono messo la maglietta più attillata che avevo a casa. Il caldo e la mia sete hanno favorito anche l'ingrossamento delle mie vene, sia sui muscoli visibili che su quelli NON visibili. Allora una volta presi il caffè lei mi dice "che ne dici di andarci a fare un giro per il campus".
A dir la verità avevo intuito da parte sua che la voglia di studiare stava calando, ma il desiderio del giorno prima stava uscendo pian piano. Così acconsento. Andiamo in una zona isolata, in mezzo ai cespugli, prato corto, tale zona si trova al confine del campus e si affaccia un po' sull'autostrada, la cosa mi eccita. Una volta arrivati io non ce la facevo più, lo avevo grande già da mezz'ora, e allora bacio con la lingua Giovanna e inizio a sbottonarle i suoi pantaloncini. Come sempre lei bellissima, e anche lei presa dalla foga mi lascia un succhiotto sul collo, mentre le mie dita si erano già infilate nella sua fica stretta e bagnata. Mi baciava e gemeva. Così io le calo completamente i pantaloni, e mi avvicino con cautela, e piano piano do' dei colpetti rapidi e consecutivi al suo clitoride. Era completamente fuori. Così lo mordicchio un po' con i denti, lei geme un po' di dolore e soprattutto di piacere, ritornando al ritmo precedente, cauto, ma sempre svelto. Così Giovanna mi guarda e mi mormora "Bravo si, sei proprio un ottimo toy boy" la cosa mi eccita ancor di più. Mi piace sentirmi così porco. Lei allora decide di passare all'atto vero e proprio, mi prende il pene, che intento era diventato ancor più grande, e inizia a grattarlo vicino alle labbra. Alla fine se lo fa infilare del tutto dentro la sua vagina. Contemporaneamente io le avevo infilato all'inizio dell'anno e continuavo a grattare.
Lì iniziamo a scopare realmente come i porci. La mia cappella, più grande del collo, allargava la sua vagina sempre più, lei più gemeva e io spingevo sempre più forte e più veloce. Lei stava cominciando a emanare il suo odore, e con i denti le moricchiamo i capezzoli. Credo che in quel momento lei ha avuto un orgasmo multiplo e tale l'eccitazione, che lei mi ha spinto con forza sul suo petto. Intanto il mio cazzo era completamente bagnato, tra i miei liquidi e soprattutto i suoi. La cosa mi teneva ancora arrapato. Ero talmente arrapato che lei a quel punto mi ha detto "Ma sei proprio un gran Toro! Chissà se così ti calmi un po'"
Così ha concluso il tutto con un gran pompino, con venuta diretta sul suo viso.
Alla fine, dopo essersi pulita con le sue labbra e con dei fazzoletti mi ha detto "Adesso possiamo tornare a fare gli studenti compiti ed educati."
Torniamo in uni come se non fosse successo nulla nuovamente. All'improvviso mentre stavamo tornando a casa la afferro tra le labbra e le propongo "Giovanna vuoi essere la mia ragazza oltre che la mia scopamica?" e lei mi risponde "Si certo, d'ora in poi i pompino te li faccio solo io" e io controbbattendo "Così sarò anche io l'unico a farti godere!".
scritto il
2022-06-05
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