La punta della lingua

Scritto da , il 2022-05-13, genere etero

Quel momento in cui la punta della tua lingua sfiora quel buchino bagnato e poi sale allargando le mie labbra umide, posso sentire il calore delle tue mani che pesanti si appoggiano sulle mie cosce per farmi aprire sempre di più,come petali di un fiore che sboccia. Quel momento in cui sento che la tua lingua bagnata sfiora il mio clitoride mi fa pervadere da una saetta di elettricità. La connessione tra la mia vulva e il mio cervello è istantanea, la testa è completamente annebbiata, sono in un altro mondo.
La mia mano grava sulla tua testa per sentirti più presente, più mio, più dedicato al mio godimento.
Giri la lingua intorno a quel bottone origine di respiri profondi e gemiti crescenti.
Lo succhi come se fosse una fonte vitale, la tua fonte di godimento, posso sfiorare con il collo del piede il tuo cazzo di pietra. Più inarco la schiena per offrirmi a te più spingi la lingua dentro di me. Dura, calda, bagnata, mai ferma, sempre alla ricerca di un gemito in più, le mie mani afferrano le tue, senti le dita premerti sul dorso delle mani e sai che stai per fermi esplodere in un orgasmo. Urlo. Un latrato riempie la mia bocca,la stanza, il letto,la tua testa, le mie cosce. Tu umido dei miei umori mi baci per farmi tacere, farmi sentire quel sapore acidulo ma gustoso di cui sei goloso, avido e geloso.

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