Vacanza di famiglia

Scritto da , il 2022-04-27, genere trio

Io e Luca ci trovavamo con nostro figlio in un villaggio turistico in Sardegna. Eravamo appena arrivati, giusto il tempo di fare il check in ed entrare in stanza per sistemare i bagagli. Dopo aver mangiato qualcosina Luca mi propone un massaggio nella spa del villaggio, io gli dico che preferisco prendere il sole sulla spiaggia, perciò ci dividiamo. Accompagnai il bambino a fare attività con gli animatori e mi reco in spiaggia. Era semivuota, e mi sistemo proprio davanti alle postazioni degli animatori; So di essere una donna che piace, per cui mi divertiva l’idea di spogliarmi davanti a quei ragazzi, ma nulla di più, solo un po’ di sana vanità femminile. Sentii i loro occhi addosso, e questo mi fece sorridere. In ogni caso mi stesi sulla sdraio e rimasi lì a prendere il sole. Poco dopo mi sollevo per bere un po’ d’acqua e nasce un naturale scambio di battute con due dei ragazzi dello staff. Avevano circa la mia stessa età, sui 30 anni, forse qualche anno in meno ed erano bellissimi. Indossavano quei costumi lunghi da surfista che mi hanno sempre fatto impazzire, ed erano entrambi altissimi. Iniziamo a parlare del più e del meno, sorseggiando un pina colada sulla mia sdraio; erano due studenti universitari, e d’inverno svolgevano due dottorati di ricerca a Bologna. Poi dico loro che avrei fatto volentieri un bagno; Non li invitai in acqua con me, ma dal mio sguardo si capiva chiaramente che non mi sarebbe dispiaciuta la loro compagnia. E fu in acqua che successe tutto. Non so come ci trovammo avvinghiati, con uno dei due che mi baciava appassionatamente e l’altro che mi spostava il triangolino del bikini per avere accesso al mio seno. I miei capezzoli erano durissimi e io ero eccitata come pochissime volte nella mia vita. Inizio a sentire i loro cazzi durissimi a contatto col mio corpo, questo mi faceva perdere la testa e iniziai a mordermi le labbra. Volevo averli, entrambi, in quel momento. Con un cenno dei nostri sguardi capiamo tutti e tre che volevamo andare oltre, ci sistemiamo e usciamo dall’acqua. Ci recammo in una zona della spiaggia super appartata, dove immediatamente mi inginocchiai davanti a loro e abbassai entrambi i loro costumi. Sentivo che mi stavo bagnando sempre di più, che volevo averli nella mia bocca. Prendo in bocca i loro cazzi a turno, ansimando e guardandogli negli occhi. Erano grossi e durissimi, la mia salivazione era alle stelle, e non mi ero mai sentita così troia prima. Ero all’apice della mia eccitazione, quando mi sollevarono e mi stesero sul telo. Uno dei due mi apre le gambe e inizia a mordicchiarmi l’interno coscia, mentre l’altro muove la sua lingua intorno ai miei capezzoli. Io stavo letteralmente impazzendo, il pensiero di essere lì a scopare con due ragazzi semi sconosciuti, mentre mio marito era dall’altra parte del villaggio mi faceva arrapare tantissimo. Poi mi fecero girare, ero praticamente un fiume in piena e uno dei due me lo mise dentro lentamente facendomi gemere di piacere, inziandomi a scopare a pecora con un ritmo perfetto. Nel mentre abbassai il costume dell’altro e glielo presi in bocca, era enorme e durissimi, leccai prima dolcemente la cappella e tutta l’asta, spostandomi poi sulle palle per farlo esplodere di voglia, prjma di succhiarlo. Continuavo a passargli la lingua sul frenulo, finché non mi spinse la testa sul suo cazzo, in modo da succhiarglielo fino in fondo. Lo presi tutto, mentre il suo collega mi scopava sempre più forte, facendomi tremare le gambe di piacere e lasciandomi i segni rossi dei suoi schiaffi sul culo. Era un mio sogno erotico da sempre, farmi scopare da un uomo mentre succhio il cazzo ad un altro, ma mi era sempre sembrato abbastanza irrealizzabile, ed ora ero lì a fare esattamente quello. Continuammo per 25 minuti, fino a che entrambi non vennero su di me, facendo colare la loro sborra bollente uno sulla mia schiena inarcata e l’altro nella mia bocca; io nel frattempo avevo avuto due orgasmi.
Ci guardammo sorridenti mentre ci sistemavamo i costumi, e tornammo come se nulla fosse nell’altra spiaggia. Io presi le mie cose e tornai da Luca. Mi sentivo la peggior troia e questo non mi dispiaceva affatto. Nei giorni seguenti il soggiorno procedette in modo molto piacevole, allietato da sguardi d’intesa e sorrisetti sparsi qua e là.

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