Il sabato una scorpacciata di sborra e la domenica inculata a sangue

di
genere
tradimenti

Dopo che i tre porci le spaccarono il culo e le fecero provare la tripletta gli avvenimenti ebbero una rapida accelerazione. Eravamo insieme (seppur semi clandestinamente) da circa tre mesi e la raggiungevo appena possibile.
Il copione ora era chiaro e sarebbe andato avanti ancora per una decina di mesi: con i singoli porci lei usciva da sola. Le uscite erano mediamente un paio alla settimana, quasi sempre la sera, ma capitò anche nel primo pomeriggio durante la chiusura del negozio del maritino super cornuto.
Io la raggiungevo per i week end, appena possibile e non ricordo un week end in cui la troia non abbia preso dei cazzi nuovi! Anche nel malaugurato caso in cui fosse a fine ciclo mestruale. Come nel week end che vado a descrivere sotto.
Devo chiarire che la cagna non scopa durante il ciclo ma, maiala com’è, una soluzione per godere la trova comunque!
È un sabato sera siamo invitati in una villa nel comasco.
Arriviamo. Al piano inferiore una normale festa con tanto di barman che serve. Al piano superiore un lungo corridoio con camere solo a sinistra. Lo percorriamo fino in fondo. Quando transitiamo davanti alle porte chiuse sentiamo distintamente dei gemiti. In qualche stanza è evidente che stanno facendo una gang.
Ultima camera a sinistra. Entriamo. Un letto singolo appoggiato al muro. Al centro un gruppo di quattro o cinque ragazzi che discorrono di argomenti neutri. Sono giovani, al massimo arriveranno a trent’anni.
A destra un glory hole. Lo indico alla troia che mi guarda ammiccando.
La invito ad entrarci.
“Dai vieni anche tu che mi eccita maggiormente se ci sei anche tu che mi guardi.” dice la puttana.
Accetto l’invito ed entro anch’io. Passano pochi istanti e da un buco spunta il primo cazzo. Quindi un secondo, infine un terzo.
“Mmmmm, tutti per me!” dice la troia.
Si getta sul primo. È vestita, avendo il ciclo non si spoglia nemmeno, questo per non illudere inutilmente i porci.
Si inginocchia e inghiotte l’uccello come se non ne vedesse da anni. Con altra mano cerca l’altro e lo raggiunge a mala pena.
Dietro la parete sento un chiaro gemito. Il porco le sta sborrando in bocca.
La puttana non fa una piega, ingoia e continua a succhiare. Lo pulisce per bene, poi passa a quello successivo. Improvvisamente quasi stizzita si alza.
“Non mi piace in questo modo, non arrivo alla radice e non sento le palle.”
Usciamo dal glory hole.
Ho un sussulto. I ragazzi da cinque erano ora una dozzina.
Circondano la puttana. Io cerco il suo sguardo. La zoccola mi fa capire che non ci sono problemi.
La zoccola lentamente si incammina spontaneamente verso il letto. I ragazzi la circondano e camminano, con lei al centro del gruppo.
Si siede sulla sponda del letto che avendo questo un lato appoggiato al muro permette solo di avere i maschi di fronte a lei e non alle sue spalle.
Si forma un semicerchio davanti alla puttana. Da dove sono io intravedo solo il viso della zoccola ma non vedo i dettagli. Troppi maschi intorno.
Si forma un secondo semicerchio e anche un terzo.
La testa della troia inizia a pompare. Vedo che si sposta per passare da un cazzo all’altro.
Si sentono i primi gemiti, qualcuno dice che troia, come succhia questa puttana, brava tutto dentro fino alle palle.
Poi i primi gemiti di piacere. Quelli della seconda fila cominciano a tirare fuori il rispettivo uccello.
Improvvisamente ho un sussulto: davanti a me passa un grosso gruppo.
Forse richiamati da altri si aggregano anche loro. Ora i semicerchi sono parecchi.
Una voce alta e porca dice:” Questa troia beve tutto cazzo. Beve tutto questa puttana, dai ragazzi dissetiamo questa vacca.”
Improvvisamente neanche si fossero messi d’accordo tutti allentano le cinture dei pantaloni per tirare fuori i rispettivi uccelli. Nel frattempo, i primi sono già soddisfatti e hanno lasciato il campo alle seconde file. In un angolo stanno commentando estasiati il servizio fatto dalla puttana. Sorridono e qualcuno mi osserva. Mi pare di sentire la parola cornuto.
Prendo la briga di contare le teste. Lo faccio due volte per esserne certo.
Sono ventitré. Ventitré porci con il cazzo fuori.
Vedo la testa della puttana che si sposta da un cazzo all’altro. Qualche porco gode in silenzio tirando indietro la testa, chi dice brava bevi troia, chi sei fantastica, chi cazzo che bocca che hai.
Uno dei ragazzi verificando la differenza di età aggiunge ma che brava di bocca è la zietta.
Godono tutti. Noto che almeno tre, dopo il primo giro si rimettono in coda.
La troia non accenna a fermarsi. È chiaro che finché avrà un cazzo davanti lo prenderà in bocca.
Fino all’ultimo.
Quando si alza e si avvicina mi aspettavo di vedere tracce evidenti di sperma, almeno sulla camicetta.
A parte un piccolo rivolo niente altro. Quando le faccio notare che qualcuno ha fatto altro giro la troia mi dice che l’ha capito dal sapore della sborra.
-Ogni sborra è diversa dalle altre- aggiunge la puttana.
Ma la serata non si chiude in questo modo. Avremmo potuto scendere al piano inferiore ed imboccare immediatamente l’uscita invece accadde una cosa che all’epoca mi parve strana ma non dissi niente. La vacca mi disse: “Dai facciamo ancora un giro” e mi prese la mano per fare una passeggiata nel salone. Salone nel quale erano presenti anche tutti i maschi ai quali aveva succhiato voracemente il cazzo e aveva spillato tutta la sborra che avevano nelle palle.
Poco tempo fa (ricordando perfettamente accaduto) mi disse, con il suo stile fatto di risatine fintamente imbarazzate: “Mi eccitava l’idea di esibirti! Far vedere chi era il cornuto!”
Torniamo al racconto. La domenica mattino andammo a colazione con le amichette ignare della zoccola, il pomeriggio davanti alla tv anche perché, nel frattempo avevamo ricevuto, da parte di una coppia un invito a partecipare ad una gang in uno spogliatoio di un campo da rugby, frequentato da ex rugbisti.
“Dovrebbero essere sei tori da monta” ci dice la coppia “ma noi per essere sicuri portiamo anche un paio di nostri tori di fiducia. Se volete fate altrettanto anche voi.”
Io chiedo l’opinione alla zoccola, la quale mi dice: “Potremmo chiedere a Magico di aggregarsi.”
Magico è il primissimo toro con il quale la vacca uscì da sola, il giorno successivo sarebbe uscita con i quattro porci di cui ho parlato nei precedenti racconti. Mi chiesi perché la scelta della zoccola fosse caduta su di lui ma non glielo chiesi. Lo saprò dopo molti anni quando la cagna mi confidò: _ “Quando ero andata con lui ero ancora vergine di culo e mi intrigava che anche lui provasse il mio culo!!!”
Saprò (solo recentemente) che la cagna contattò (di nascosto da me) altri pochi porci che se l’erano scopata quando ancora vergine di culo, e li contattò con l’intento di farsi inculare anche da loro!!!
Ma questa è un'altra storia che esula dal racconto di oggi. Quindi proseguiamo.
Usciamo di casa come sempre dicendo ai genitori che saremmo andati al cinema.
Arriviamo nello spogliatoio e conto una decina di maschi. Ancora tutti vestiti ma con gli occhi luccicanti dalla libidine.
La lei dell’altra coppia è una porca mica male, molto decisa e libidinosa. Entrambe le zoccole si spogliano davanti al gruppo lesbicando e baciandosi reciprocamente. Lingua con lingua.
Il tempo di iniziare e squilla il telefono dell’altra troia. Lei guarda il display e risponde. Purtroppo, la piccola figlia che era stata affidata ai nonni non sta bene e devono rientrare precipitosamente a casa.
Io propongo alla troia di farlo anche noi. In fin dei conti lei ha il ciclo. Dieci porci, con lei mestruata, mi sembrano troppi da accontentare e non parevano tipi che si accontentassero di un pompino.
La zoccola ha una idea completamente diversa!!!
“Facciamo che mi metto alla pecorina sulla sponda di quel divano e loro mi inculano senza che sappia chi ho dietro. Ovviamente non mi deve mai mancare un cazzo in bocca, diglielo tu che mi devono sborrare in bocca dopo.”
Tra il gruppo era presente un toro che aveva un cazzo talmente grande e grosso e lungo che non mi capitò più di vederne uno simile. Poco prima di essere richiamata a casa anche l’altra troia ebbe modo di gustarselo di bocca. Lo fecero entrambe le puttane, in ginocchio
Non era stato misurato ma sicuramente se non arrivava a trenta centimetri ci mancava poco. Inoltre, era anche grosso e nodoso. La cappella enorme. Le foto scattate sono molto eloquenti.
La vacca con la massima naturalezza e con movimenti lenti, ma decisi, si mise alla pecorina appoggiandosi sulla spondina del divano.
Si gira con il capo verso i porci e dice: “Dai ragazzi fatemi il culo, ma solo il culo che ho il ciclo e l’assorbente interno davanti. Non fatemi mancare anche un cazzo in bocca e sborratemi in bocca.!”
I porci sono increduli ma eccitati.
Iniziano i più intraprendenti. Ci danno dentro come porci. La inculano con furia e quando non ce la fanno più si danno il cambio uno con altro.
Fotografo la puttana dal davanti. Ha la bocca spalancata e gli occhi in alto.
Qualcuno la incula prendendola per i fianchi. Qualcun altro per le spalle. Altri ancora tirandole i capelli.
Sono a decine i siii…siiii...siiiii… che la puttana urla nello spogliatoio.
Dietro a lei le bestie. Chi dice prendilo in culo troia, un altro incita dai inculala forte questa puttana. “Sei una rotta in culo!!! Sei una vacca da monta!!! Dentro fino ai coglioni!”
La cagna ha la bocca spalancata e gli occhi all’insù.
Chi la inculava non aveva tutto il tempo che avrebbe desiderato perché dietro la fila lo sollecitava a dare il cambio quindi ci dava dentro come un animale, qualcuno si fiondava subito sulla bocca della troia che non esitava a succhiare e bere gustandosi, contemporaneamente, anche il cazzo in culo.
Qualcun altro si defilava e aspettava un altro momento per sborrare.
Io, incredulo, vidi che chiudeva la fila il porco con il cazzone mastodontico!!!
Si era messo anche lui in coda per avere la sua parte di culo!!!
Quando fu il suo turno, nello spogliatoio cadde un silenzio eccitato, che la vacca non colse.
Tutti rimasero sorpresi dalla sua intraprendenza. Fu questione di un istante. La zoccola era ovviamente ignara che dietro di lei ci fosse un vero palo di carne lungo e grosso come un polso di u braccio!!!
Appena glielo infilò in culo la vacca emise un urlo pazzesco di dolore! Nel silenzio generale
Io stavo fotografando! Il porco dietro di lei ha il viso deformato dalla libidine, la prende per i fianchi e ci dà dentro.
Nel frattempo, chi diceva; “dai bravo sfondala, spaccala in due, metti dentro anche i coglioni, è una puttana merita solo cazzo”
Era evidente che la cagna era in piena sofferenza. La troia alzò lo sguardo e, con un gesto, mi chiamò a sé.
Io passai la macchina fotografica a un altro toro completamente ignaro che lui continuò a scattare delle foto.
Appena sono da lei la cagna mi abbraccia. Mi sussurra alle orecchie: “Cazzo che male, cazzo che male! “
“Gli dico di smettere?” chiedo io.
Nessuna risposta!!! Solo ansimi di dolore. Penso che la puttana non abbia sentito.
“Gli dico di smettere?”
“No!...NO!...Mi fa male ma comincia a piacermi!!!”
La vacca cominciava ad apprezzare quel cazzone in culo! A distanza di un decennio non avrebbe mai dimenticato tutto questo. Ancora, con la massima sincerità commenta in questo modo: “In motel me lo hanno rotto ma nello spogliatoio me lo hanno sfondato!!!” e aggiunge” certo che anche tu hai fatto una gran figura da cornuto! Abbracciato a me mentre mi facevo inculare da quel porco superdotato!!
Inoltre, quando una volta a casa scaricai le foto mi resi conto che ne erano state scattate altre due che mi vedevano abbracciato alla troia mentre veniva impalata da quel toro. Le aveva scattate (amia insaputa fino a quel momento) il toro a cui avevo affidato la macchina fotografica.
Ma torniamo alla memorabile gang? Come finì?
Il toro con il palo di carne fu l’ultimo della fila. Qualcuno le aveva già sborrato in bocca mentre veniva inculata ma altri dovevano ancora farlo. Quindi la puttana si mie in ginocchio invitandoli in cerchio.
Li accontentò tutti! Uno alla volta! Bevendo da tutti fino all’ultima goccia e, come sempre, pulendoli da non sembrare che avessero sborrato!
E poi la chicca porca. La vacca, la sera mi dirà: “Sai che quello con il cazzone enorme quando mi ha sborrato in bocca la sua sborra è arrivata a una velocità pazzesca?”
Così si chiuse la serata. Da semplice rotta in culo a vera sfondata!!!

scritto il
2022-04-27
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