Amicizia scottante

di
genere
etero

Tirai un sospiro di sollievo quando riuscimmo ad entrare in casa mia, non potevo credere che il temporale ci avesse interrotto sul più bello.

D'un tratto sentii Nico sghignazzare...
-"Stupido... vai ad asciugarti in bagno prima di ammalarti, il phon è nel cassetto in alto a destra... Io intanto mi cambio." commentai osservando i suoi capelli zuppi.
Nico si apprestò ad uscire dalla mia cameretta e si chiuse la porta dietro, io mi tolsi il vestito facendolo scivolare sul pavimento e aprii l'armadio in cerca di indumenti asciutti...
Finché Nico non aprì la porta senza preavviso.
-"Cami, per caso hai una magl-", non fece in tempo a finire la frase che urlai.
-"Esci, imbecille!" dissi alzando la voce, ma senza alcun risultato... Si imbambolò a guardarmi mentre tentai di coprirmi il seno e le mutandine con le braccia.
-"Che c'è? Ti vergogni di farti vedere nuda dal tuo migliore amico? Ho 20 anni, so com'è fatta una donna..." commentò con quel solito ghigno di chi crede di sapere tutto.
-"Questo non ti dà il diritto di stare ancora lì a fissarmi, esci!", risposi infastidita.
Come se non avessi detto nulla, Nico si incamminò verso di me, si avvicinò mentre le mie guance si facevano calde e rosee dall'imbarazzo, e mi accarezzò via dal viso i capelli bagnati.
-"Scusa ma sono attratto, non riesco a voltarmi dall'altra parte se tutto ciò che ho sempre desiderato sta diventando realtà davanti ai miei occhi.", sussurrò lui.
-"Che intendi? Hai sempre desiderato vedermi nuda?", chiesi.
-"Ho sempre desiderato vederti vulnerabile, spoglia della tua solita finta sicurezza.", rispose.
Mi sentii pietrificata, mi aveva sempre capita e conosciuta meglio di chiunque.
Mi prese la testa fra le mani e mi fissò negli occhi...
-"Dimmi che non mi vuoi, dimmi che devo uscire da questa casa e andarmene il più lontano possibile.".
-"Perché?", domandai confusa.
-"Perché ti desidero così tanto che se non mi fai capire di volermi alla larga da te io non mi muovo.", disse in modo serio.
-"Non posso dirlo... Non è ciò che desidero, non voglio che tu te ne vada.".
Appena pronunciai queste parole Nico avvicinò le sue labbra alle mie, quasi sfiorandole e sottovoce disse: "bene, adesso non hai via d'uscita, sei mia".
Mi baciò stringendomi sempre più contro il suo corpo bagnato: penso che nessun bacio nella mia vita fosse mai stato così passionale e eccitante, e allo stesso tempo gentile e cauto.
Sentii la sua erezione crescere nei suoi jeans.
L'idea di renderlo così mi faceva perdere la testa, la pioggia non era l'unica cosa a rendermi bagnata...
Nico si tolse i vestiti, rimanemmo entrambi in mutande.
-"Siamo pari ora."
Non potevo far a meno di osservare il suo corpo che sembrava scolpito da Dio.
Mi spinse sul mio letto e continuò a baciarmi: dalle labbra scese al collo, dal collo al petto e dal petto al... Brr!
Un brivido di piacere mi scosse, non immaginavo di avere capezzoli così sensibili, ma le labbra e la lingua calda e bagnata del mio migliore amico mi stavano mostrando un mondo che non conoscevo.
Un gemito mi uscì inaspettatamente e il suo sorriso fiero si fece più visibile.
Continuò a scendere: dal seno alla pancia, dalla pancia alle mutandine...
Mi fissò in cerca del mio consenso, annuii col capo e non perse tempo a togliermi via la biancheria.
Mi baciò il monte di venere e proseguì verso l'inguine, mi solleticava l'interno coscia con la sua barba, e continuò a provocarmi brividi di piacere senza mai andare direttamente a stuzzicare la vulva.
Sapeva di starmi facendo impazzire con quel giochetto... Non volevo nient'altro che mi sfiorasse il clitoride, ma adorava farmi disperare, quasi da doverglielo chiedere.
Con il respiro affannato e la voglia che non mi faceva ragionare l'unica cosa che riuscivo a fare era fissarlo negli occhi.
Capì dal mio sguardo che lo stavo pregando e le mie preghiere furono quindi esaudite.
Appoggiò la sua bocca leggermente sul mio clitoride e questo bastò a farmi sussultare.
Iniziò a leccarmi lentamente mentre la mia schiena si inarcava dal piacere che provavo.
Nel mentre passò le sue dita sulla mia vagina, ero completamente bagnata...
-"Guarda qua che cosa ti ho combinato.", disse avvicinandomi le dita glassate del mio liquido vaginale.
Gliele leccai e questo lo eccitò più di quanto già era.
Continuò col sesso orale mentre lo spronavo a non fermarsi, ormai ero molto vicina...
-"Non... ti... fermare...", sussurravo tra un gemito e l'altro.
-"Fammi vedere quanto sei mia, vieni per me.", rispose col suo sguardo perverso.
Le gambe iniziarono a essere tese e a tremare, il respiro diventò sempre più pesante, lo sentivo... Stava arrivando.
Non riuscii a far altro che stringere la sua testa tra le mie cosce, tenergli la mano sui capelli per evitare che smettesse e.... Ahhh!
Orgasmo. Fu così intenso... Era meglio di tutti quelli che mi ero data da sola negli anni. Sembrava non finire più... E volevo che non finisse più.
Nico salì per baciarmi e farmi sentire il gusto del mio orgasmo impregnato nella sua bocca, le nostre lingue si intrecciavano mentre ancora ansimavo per riprendermi dal piacere che mi aveva dato.

[to be continued]
di
scritto il
2022-04-24
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