Serata da urlo

Scritto da , il 2010-01-29, genere gay

Quella sera preso da uno stato di eccitazione esagerato, decisi di andare a ballare, in cerca di un bel maschietto a cui potessi succhiarglielo come si deve, visto che il mio amico del cuore era uscito con un'altro, io mi recai in una discoteca, dove gli uomini abbondano.
Appena giunto in pista venni subito fermato da una ragazza molto carina, che mi chiese quanti anni avevo e da dove venivo.
Le dissi con molta tranquillità che mi chiamavo Giulio e che avevo 22 anni anche se come mi dicevano tutti ne dimostravo almeno 26.
Lei si dimostro subito molto interessata ma il mio occhio cadde subito sul cubista.
Era bellissimo, irraggiungibile, eccitante tanto che il mio cazzo alla visione di quell'angelo stupendo cominciava a pulsare in modo visibile ed imbarazzante.
Dovevo trovare il modo di scaricare lei e rimorchiare lui. Il caso volle che questa ragazza fosse una cara amica del cubista.
Dopo circa un'ora la ragazza mi disse che quel ragazzo si chiamava Alessio e proprio in quell'attimo egli smise di ballare per fare una breve pausa e si avvicino a noi.
I nostri sguardi si incrociarono subito, indossava jeans attilatissimi, era a petto nudo, aveva una carnagione scurissima e capelli ed occhi mori come il carbone, le sue labbra erano umide e carnose e in un batter d'occhio ci ritrovammo nel suo camerino a parlare delle nostre vite e dei nostri sogni.
Era più forte di me, ogni volta che lui parlava il mio sguardo cadeva tra le sue gambe, si intravedevano delle forme molto pronunciate.
Mi disse che sapeva leggere la mano e mi chiese di porgergliela, lo feci e lui la prese e cominciò a strofinarla su quelle forme ormai irrigidite.
Non credevo a quello che stava succedendo. Lentamente gli slacciai i pantaloni e glieli sfilai pieno di eccitazione.
Mi ritrovai di fronte un corpo in perizoma simile, per muscolatura, ad un dio greco. Mi chiese di inginocchiarmi ai suoi piedi, non me lo feci ripetere due volte, mi prese con forza per i capelli e mi sbattè contro il suo pacco, iniziai a sentire quell'odore leggero e piacevole di cazzo, lo tirai fuori e vidi davanti a me un cazzo stupendo, lungo con una cappella grandissima che aspettava solo la mia gola, lo presi velocemente in bocca, e lui cominciò a scoparmi a ritmo di un pezzo house che stavano dando all interno del locale, era bellissimo mi stava chiavando fino alla gola, era stupendo sentire quella cappella ingrandirsi sempre di più.
Nel fratempo io mi slacciai i pantaloni e cominciai a menarmi il mio bestione oramai talmente duro che sembrava un palo di ferro.
Lo sentivo ansimare e con voce lieve mi diceva: "DAI COSI BRAVO CIUCCIA QUESTO PEZZO DI CAZZO" e io che aumentavo sempre di piu la mia velocita, "DAI FINOCCHIO, VAI PUOI FARE MEGLIO......." Non credevo a quello che stava succedendo e cioè spompinare il cubista più bello in assoluto, quante ragazze vorrebbero essere state al mio posto.
Ad un tratto sentimmo bussare alla porta, era lo staff che lo incitava a rientrare in pista, a quel punto visto la situazione afrettata gli impugnai il cazzo e lo cominciai a menare in modo animalesco infilandogli con l'altra mano due dita nel culo, cominciò a gridare come un porco dicendomi "DAI SI AHAHAHAH, DAI CHE STO PER VENIRE APRI LA BOCCA TROIA......" in un batter d'occhio mi ritrovai la bocca innondata di sperma cominciai ad ingoiarla come una troia assetata di cazzo, la ingoiai fino all'ultima goccia.
Dopo aver ingoiato tutto mi alzai e lui comincio a segarmi, mentre io gli accarezzavo quel bel culo liscio e depilato come quello di una donna sgrilletandogli l'ano. Ad un certo punto poco prima di venire lo baciai profondamente liberando le mie palle con un immenso schizzo di sborra calda addosso i suoi addominali, credetemi ragazzi è stata un esperienza bellissima.
Premetto che tutt'ora continuo ad andare in quella discoteca, ed ogni volta lui insiste ad invitarmi nel suo camerino per leggermi la mano, e per esplorare il mio culo... daltronde è nata anche una bellissima amicizia.

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