Tre 2 - prima parte

di
genere
trio

Y è una che decide cosa, come e quando.
Per questo si stupisce quando sono gli altri che prendono l’iniziativa.
Glielo leggo sul volto dopo che la ho spinta sul letto, le ho tirato giù la parte superiore del costume ancora bagnato e mi sono avventata con la bocca sul suo seno destro.
Un capezzolo turgido non mente, le piace questo violento succhiotto che le sto facendo.
Neanche la vemenza che ci metto nello spostarle le gambe per sfilare del tutto il costume la trova in disaccordo.
Porto la mano destra tra le sue cosce e le infilo due dita dentro, così a secco.
Diciamo che è una piccola vendetta per tutte le volte che lo ha fatto a me.
“Mi hai fatto male”
“Vuoi che smetta?”
“No”
Come le scopo la fica, le scopo la bocca con la mia.
X si è sistemato dietro di me, mi ha tirato per i fianchi abbastanza da sfilarmi gli slip del costume.
Forse nella sua testa vuole vendicare la sua ragazza quando fa la stessa cosa identica che io ho fatto a lei, penetrandomi con le dita senza nessun preliminare.
Peccato per lui che fossi prontissima.
Andiamo avanti così per un po’, io dentro Y e X dentro me.
L’aria nella stanza è incandescente ma nessuno di noi vuole fermarsi.
“Tira fuori quelle dita, sdraiati e allarga le gambe”
E’ il primo ordine che dà oggi, e mi sta bene.
Eseguo quanto richiestomi, assecondato da X.
Mi stava piacendo essere toccata da lui.
Ma non è niente rispetto a come sta tormentando la mia clitoride Y con la sua lingua.
Si ferma un attimo per dire ad X di mettermelo in bocca. Non se lo fa ripetere.
E’ una sensazione esaltante fare e subire sesso orale nello stesso momento. Da due persone diverse.
Più mi impegno con X e più fa Y con me. E’ una danza perfetta.
Sento quasi montare l’orgasmo quando Y si ferma e tira verso di sé il suo ragazzo.
“Ora è pronta”
Sono partita da predatrice e ora sono preda. Mi piace.
X appoggia il glande alle mie grandi labbra, mentre Y lo abbraccia da dietro.
“Sei emozionato, amore? Stai per entrare dentro una ragazza che non sono io”
Non le risponde e con un solo movimento mi invade.
Avvinghio le gambe al suo bacino e gli dico, col poco fiato che ho in gola, “scopami”.
Y si sdraia accanto a noi e mi bacia.
“Ti piace?”
“E’ bravo”
“Non sto chiedendo a te”
X è troppo intento nel coito ma riesce a sbiascicare un “sì” affannato.
“A X piace se stringi i muscoli della vagina mentre ti scopa”
Siamo ai consigli, peraltro graditi perché questo lo seguo.
Stiamo accelerando il ritmo, io ci sono quasi e forse pure lui.
Y riprende a baciarmi.
“Ti va che ti venga dentro?”
“S-s-sì”
E quindi succede, X mi schizza dentro. Forse troppo presto perché io invece non ci sono ancora.
Y lo sa e io so pure cosa ha in mente.
Lo spinge via, quasi con disprezzo e torna con la bocca sulla mia fica.
“Sulla” però non è corretto, perché ci ha letteralmente infilato la lingua.
Sta leccando il sesso della donna che la ama mentre è pieno dello sperma dell’uomo che ama.
“I vostri sapori insieme sono perfetti”
Mi dice questa cosa qui, questa cosa che mi sembra una dichiarazione d’amore, e vengo.
Vengo con una violenza tale che quasi non emetto un gemito, è come se mi si fermasse il respiro.
Un terremoto interiore.
“E’ il primo round, avevo detto che saremmo stati qui tutto il pomeriggio e così faremo”
Una sentenza.
di
scritto il
2022-02-10
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