La guerra di Clara pt.6
di
Y
genere
sentimentali
Continuo “La guerra di Clara” dopo un bel po’ di tempo.
Se vi interessano le parti precedenti cliccate sul mio nome, dovrebbero comparire.
Un coinvolgimento romantico non era previsto. Questo è il pensiero che assilla Clara mentre fa il bidè. Più che l’esperienza appena vissuta che in ogni caso trova appagante nonostante continui a bruciare un po’.
“Davide, non vorrei che tu equivocassi” è quello che dice al ragazzo appena tornata in camera da letto, nuda e impudica come mai si è sentita.
Davide resta in silenzio.
“Sto bene con te, mi piaci fisicamente, ti ho appena concesso una cosa che non ho mai dato a nessuno”.
Si interrompe e sospira.
“Ma non voglio una relazione, non voglio essere di nuovo la fidanzata di qualcuno”.
“Capisco. Beh, magari la mia era solo una battuta, no?” risponde il ragazzo mentre si alza dirigendosi verso il bagno. Ha l’aria contrariata.
Prima di chiudere la porta dietro di sé si volta e aggiunge “scusami, pure io devo lavarmi. Più tardi vorrei un pompino. Fatto bene, per cortesia”.
Clara resta sola in stanza.
Non gli ha risposto, sebbene l’istinto le avesse suggerito un secco “certo, ho voglia pure io”.
Che fare? Potrebbe rivestirsi e andarsene, non farsi trovare. Dopotutto anche lui ha fatto una roba del genere qualche giorno fa, lasciandola piena di sperma a casa sua.
Oppure potrebbe restare e continuare la sua guerra contro se stessa.
Se vi interessano le parti precedenti cliccate sul mio nome, dovrebbero comparire.
Un coinvolgimento romantico non era previsto. Questo è il pensiero che assilla Clara mentre fa il bidè. Più che l’esperienza appena vissuta che in ogni caso trova appagante nonostante continui a bruciare un po’.
“Davide, non vorrei che tu equivocassi” è quello che dice al ragazzo appena tornata in camera da letto, nuda e impudica come mai si è sentita.
Davide resta in silenzio.
“Sto bene con te, mi piaci fisicamente, ti ho appena concesso una cosa che non ho mai dato a nessuno”.
Si interrompe e sospira.
“Ma non voglio una relazione, non voglio essere di nuovo la fidanzata di qualcuno”.
“Capisco. Beh, magari la mia era solo una battuta, no?” risponde il ragazzo mentre si alza dirigendosi verso il bagno. Ha l’aria contrariata.
Prima di chiudere la porta dietro di sé si volta e aggiunge “scusami, pure io devo lavarmi. Più tardi vorrei un pompino. Fatto bene, per cortesia”.
Clara resta sola in stanza.
Non gli ha risposto, sebbene l’istinto le avesse suggerito un secco “certo, ho voglia pure io”.
Che fare? Potrebbe rivestirsi e andarsene, non farsi trovare. Dopotutto anche lui ha fatto una roba del genere qualche giorno fa, lasciandola piena di sperma a casa sua.
Oppure potrebbe restare e continuare la sua guerra contro se stessa.
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