Il percorso di Marina, mamma e troia -27-

Scritto da , il 2022-01-25, genere bisex

Sicuramente la situazione mi agitava, stavo per cambiare le carte in tavola, e se poi le fosse piaciuto?

E se non mi volesse più vedere?

Boh...ormai la decisione era stata presa, quindi si andava avanti!

Comunque, per oggi avremmo fatto due passi al parco del Valentino, e poi chissà...!

Alle 17 attendo Marina all'appuntamento

wow...gonna stracorta, tacco 12, e un top arancione, uno schianto.

“ Ciao Marina, sei sempre più bella, che dici...facciamo 4 passi al parco?”.

“ Ma si, anche se c è tanta gente, troppa, non vorrei essere riconosciuta da qualche cliente, sarebbe una pessima figura farmi vedere in atteggiamenti.......”

“ hai ragione, non avevo previsto sto pienone”.

Ci sedemmo su una panchina, i passanti non potevano non guardare Marina.

Quelle gambe affusolate, abbronzate, con quella minigonna striminzita che le copriva appena l'inguine.

Parlammo, di tante cose, ma senza fare praticamente nulla.

Nella mia testa avevo la fantasia di vederla mentre si masturbava nel prato, ma non era praticabile.

Pazienza.

Anzi, forse meglio così.

Un giorno di riposo.

Il giorno seguente sarebbe stata una giornata memorabile, sarebbe stato il giorno di Jessica.

La notte mia notte fu tormentata, agitata.

Ero smanioso di vedere la sua reazione, e non nascondo, anche la mia.

Mai avevo avuto a che fare con un a persona dalla doppia sessualità.

Finalmente si avvicinava l'orario dell'incontro.

Ero sotto casa ad attendere Marina, che arrivò in orario come sempre, quel giorno tutta in jeans.

Un bacio veloce in ascensore, le chiavi aprono la porta, ed ecco la sorpresa....

Jessica seduta sul divano, in gonna e top, uno schianto!

Marina mi guardò esterrefatta.

Era arrossita in volto, lo sguardo basso, ero sicuro che si stesse già eccitando all'idea.

Jessica si alzò in piedi e ci venne incontro.

“ piacere Jessica, Federico mi ha parlato tanto di te, e devo dire che sei una bellissima donna.”

Marina era sicuramente convinta che quella persona fosse una donna.

Jessica era stata brava, anche parlando aveva tenuto un tono di voce molto basso, e quindi indistinguibile.

“ Ciao, io sono Marina, non mi aspettavo di trovare una sorpresa così gradita.

Che carina che sei..... vado un attimo in bagno....arrivo subito.”

Jessica mi fece segno di spogliarmi e di rimanere in slip, così come stava facendo lei.

Ci saremmo fatti trovare nel letto, coperti dal lenzuolo, lasciando a Marina lo spazio in mezzo a noi due.

Jessica si tolse il reggiseno e rimase con una sorta di slip a pantaloncino che lasciava intravedere il suo pene, anche se ben celato.

CONTINUA ...

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