Inculata senza greenpass

di
genere
fisting

Nel culo senza greenpass.

Mi chiamo Pam e ho ...no non rivelo la mia età , non sono giovanissima e sono una cosiddetta Milf, anche se i compagni di scuola di mio figlio sono troppo giovani per scoparmi , ma per questo mi accontento di farmi scopare ogni tanto da qualche loro padre.
E....lo confesso sono una no greenpass ...pure viscerale.
Come quasi tutti i sabati,di questi ultimi mesi, partecipo ai cortei che si tengono a Milano nel pomeriggio.
Li ho incontrato Luca e Roberto che già conoscevo per questione di lavoro e che fra l’altro abitano nella cittadina alle porte della metropoli lombarda dove vivo.
Loro sono una coppia gay ben affiatata con una simpatia prorompente e così è stato facile che la semplice conoscenza nata per questioni di lavoro si trasformasse in amicizia.
Visto che abitiamo vicino e condividendo le stesse idee, sull’aborrire l’obbligo del greenpass, abbiamo deciso di andare alle manifestazioni utilizzando il loro Suv .
Questo sabato però la manifestazione è un po’ degenerata e ci siamo trovati in mezzo a un gruppo di scalmanati che è stato rincorso dalla polizia.
Per non essere scambiati per loro abbiamo corso e trovando un portone aperto ci siamo rintanati lì dentro nella semioscurità.
Luca improvvisamente si è messo a ridere.
“ ho il cazzo duro “ ha esclamato e senza ogni forma di pudore ha abbassato i pantaloni e l’ha tirato fuori senza preoccuparsi di come io potessi reagire.
Il messaggio era chiaro per Roberto che come in adorazione verso il suo dio si è inginocchiato afferrando quel grosso cazzo con una mano e portandoselo alla bocca.
Sorpresa , impietrita guardavo quello spettacolo che si poneva davanti a me , uno splendido cazzo spompinato avidamente da un uomo , una cosa che non mi era mai capitato di vedere dal vivo che passato il primo momento di sgomento mi stava affascinando e eccitando.
Probabilmente l’espressione del mio viso esprimeva tutto questo, circostanza colta da Luca che si è rivolto a me con queste parole: “ Pam..che fai ...non vuoi partecipare?”
Non sono una santerella, anzi diciamo sono troia nel profondo, anche se la convivenza con un compagno e la maternità hanno stemperato un po’ il mio animo e poi ci è pure messa questa pandemia che ha congelato i rapporti sociali, pertanto un invito così esplicito non poteva che essere raccolto.
Così mi sono inginocchiata pure io , mi sono messa ad accarezzare quella splendida asta che Roberto stava ingoiando avidamente e poi mi sono messa a leccare le palle che poi mi sono messa a succhiare .
Ogni tanto incontravo la bocca e la lingua di Roberto e insieme indugiavamo quasi a fare una specie di bacio.
Poi ho sentito uno mano di Roberto che ha preso un mio dito indice portandolo verso lo sfintere di Luca spingendolo dentro insieme a due sue dita.
Ho imitato il movimento delle dita di Roberto che andavano su e giù nel culo di Luca, il cui respiro si faceva sempre più affannoso mentre la mia lingua si faceva strada verso l’alto dell’asta del cazzo di Luca, su verso la sua cappella insieme alla lingua di Roberto con cui la mia stava facendo una sorta di tango .
Fu come un lamento quando Luca eiaculo’ e fu una gara fra Roberto e me a deliziarci con il sapore della sua sborra.
Poi un rumore nell’androne della scala e una luce ai piani superiori ci fece capire che non era più il caso di rimanere lì e in qualche modo uscimmo da quel portone.
Ormai era buio ed abbracciati, io in mezzo ai due uomini ,ci dirigemmo verso il parcheggio sotterraneo dove avevamo messo la macchina .
Il parcheggio era semi deserto ed entrammo in macchina e senza dire una parola Roberto e Luca si misero ad abbassare tutti i sedili , sia quelli anteriori che quelli posteriori, formando un grande spazio all’ interno del vano del veicolo.
“ adesso ho il cazzo duro io “ disse Roberto sdraiandosi completamente e sfilandosi i pantaloni.
Non aspettai altro e mi posizionai quasi a pecorina per prendere in bocca un altro splendido cazzo in erezione .
Non aspettando la mia iniziativa Roberto prese la mia testa fra le sue mani e fece in modo che il suo cazzo sprofondasse nella mia gola.
Ma la cosa che mi sorprese fu che Luca mi abbassò i jeans e il tanga e poi sentì alcune sue dita appoggiarsi sul mio sfintere anale e dopo averle ben bagnate con la sua saliva iniziò una penetrazione lenta ma decisa.
Era la sua mano con le dita a forma di cuneo che stavano allargando le mie pareti anali in un modo che, nonostante abbia praticato spesso il sesso anale, non avevo mai subito.
Sentivo i muscoli del mio sfintere lentamente dilatarsi ed ero animata da diverse sensazioni fra cui paura , sgomento sovrastate da una eccitazione mai provata.
Piacere misto a dolore e non importava se Luca mi stava sfondando con la sua mano mentre il cazzo dì Roberto quasi mi soffocava.
Ero come impalata , come una maiala allo spiedo e il dolore era quasi quello del parto e come al parto di mio figlio mi sono messa a respirare e a spingere e quando ho sentito che anche le nocche della mani di Luca avevano aperto il buco del mio culo, ho visto come un flash e poi un fischio nei miei orecchi.
“ mi spiace Pam ma a noi non ci piace la fica ma ci piaci tu e poi sicuramente per incularti non ci avresti chiesto il greenpass ”
E in quel mentre ho sentito la mano sfilarsi e poi poco dopo ho sentito il cazzo di Luca che mi inculava senza nessuna difficoltà visto che ormai la via era aperta.
Ha sborrato quasi subito e quando si è alzato Roberto ha lasciato la mia testa e anche lui si è accomodato nel mio culo.
La sua cavalcata è stata molto più lunga e impetuosa da vero stallone e io da sua puledra ho ricambiato con piacere le sue spinte.
“ ci piaci Pam ci piaci “ diceva mentre mi galoppava nel culo .
Luca invece mi stava baciando mentre le nostre lingue avevano ripreso quel tango che avevo iniziato sul suo cazzo .
Alla fine anche la sborra calda di Roberto si mischiò con quella di Luca che dopo che Roberto ebbe liberato il mio culo, lu ci infilò due dita.
Era solo per tirarle fuori piene di sborra che avidamente succhiammo tutti e tre.....

di
scritto il
2021-11-22
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