Lavoro Extra Ordinario - parte seconda

Scritto da , il 2021-10-17, genere etero

È ormai l'alba. Il ricordo di ieri sera è ancora intenso, imbarazzante, vorrei allontanarlo e non pensarci più. Soprattutto, non so ancora che approccio dovrò avere questa mattina con L..
Ci vediamo nella hall per il check out e siamo diretti in aeroporto. Il viaggio di oggi sarà breve ma, diversamente dagli altri giorni, dovremo prendere un aereo.

Cerco di scambiare due chiacchiere ma la conversazione con L. è distaccata, gelida, professionale.

L. ha un'anima duale. È la signora del ghiaccio quando deve dimostrare di essere un ingegnere che sa il fatto suo. Di natura diametralmente opposta invece, quando viene fuori il fuoco che possiede, divenendo animalesca e sessualmente disinibita. A quel punto, puoi scoparla davvero senza alcun limite espressivo.

Arrivati in aeroporto, superiamo i controlli di sicurezza e restiamo un pó in sala d'attesa.
A me il clima aeroportuale unito ai ricordi di ieri sera, fa uno strano effetto. Mi riporta ad un episodio di alcuni anni prima, quando io e M. stavamo ancora insieme.

Per trascorrere con lei un pomeriggio fuori dagli schemi, avevo noleggiato un film porno. Eravamo a casa mia, euforici, pronti alla visione. Di quel film, ambientato dentro un aereo, ricordo la curiosità di M. nel voler apprendere ogni dettaglio. Desiderava conoscere, scoprire situazioni perverse. Nessuna attenzione nei miei confronti che pure ero lì accanto a lei.

Guardavamo tutti e due lo schermo, che ci proponeva immagini di sesso esplicito... M. si era decisamente eccitata. Con mio grande stupore, l'eccitazione arrivava anche per la visione di donne nude, per il loro toccarsi, per la vista di quei capezzoli turgidi.

Io mi sono tolto i jeans, perché non riuscivo più a trattenere una erezione di marmo, molto fastidiosa. Il mio cazzo era già pronto, desideroso di spingersi dentro M.

M. guardava la tv in piedi, dandomi le spalle. Ignorandomi decisamente. Così le tolsi le scarpe, la cintura dai jeans, aprii la cerniera e li sfilai lentamente, lasciando le lunghe gambe nude a vista e gli slip. Lei mi lasciò fare tutto, con fare mansueto, quasi come se non avesse alcun interesse. Le importava soltanto nutrirsi di quelle immagini...

Poi si tolse maglietta e reggiseno, ma io non potevo guardare i suoi capezzoli, visto che lei rimase di spalle, avidamente rivolta verso le immagini del porno.

A quel punto, le tolsi gli slip lasciandola completamente nuda. La accompagnai verso il letto, la portai dolcemente a cavalcioni su di me. Lei ancora di spalle con lo sguardo fisso verso il televisore. Io le guardavo le spalle, la schiena, il culo..... Mi sdraiai con la testa sul cuscino mentre piegai la sua testa leggermente in avanti. La sua fica era ben aperta e talmente bagnata che la penetrai da dietro senza trovare alcuna resistenza. Lei, sentito il cazzo dentro, abbassó ulteriormente la testa verso le mie gambe. In questo modo si era avvicinata un pó di più alle immagini che il nostro porno continuava a regalarci. Io a quel punto ero concentrato sulla sua fica e su un nuovo orizzonte... quel buchetto che spuntava poco sopra. Ancora inviolato. Ancora vergine. Avrei voluto penetrarlo ma ero completamente infilato dentro una fica accogliente, vogliosa...in calore.

M. prese a muoversi con forza... Mi spingeva indietro ed io per reazione, le restituivo il contraccolpo in avanti in un susseguirsi di movimenti sempre più veloci. Sempre più rabbiosi. Sempre più violenti.

M. ansimava, godeva, finché prese ad urlare con un OH OH OH OHOOOO.... e fu lì che il mio cazzo esplose, inondandola nel profondo.

Nonostante l'immenso piacere, rimasi a contemplare il buchetto del culo, sognando di continuare ancora la penetrazione, per soddisfare le mie fantasie.



Tornai di colpo alla realtà del momento, in aeroporto insieme ad L. che vedendomi stranito mi chiese:

Cos'hai? Sempri perso nel vuoto.

Hai ragione. Ho dormito poco stanotte...

Lo so. Sorrise ammiccante.



In quel momento l'avrei presa e sbattuta pensando ad una sveltina terapeutica, perchè mi ero eccitato, in preda ai ricordi di una vita precedente. Ma era il momento di imbarcarsi e dovetti desistere.... rimandando tutte le mie cattive intenzioni, ad un momento migliore.

CONTINUA....

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