Gioco alcolico - Finale

Scritto da , il 2021-10-15, genere etero

io -già, certo che tutti e 2 siamo proprio belli sudati!- appoggio la testa sulla sua spalla e ci guardiamo a vicenda felici e soddisfatti attraverso lo specchio, mentre le mie mani scorrono sui suoi seni;
Flavia -ma anche belli e basta! -con una mano mi accarezza la faccia
io -e non ti sei vista godere… -le addento la spalla
Flavia -perché tu, che sembri stare per starnutire da un momento all’altro?!
io -vedi che io ero serio, permalosona, fai delle smorfie molto suadenti! -la destra scivola sul mio pene ed in un attimo sono di nuovo dentro di lei- Guarda!
Sgrana gli occhi ed apre la bocca sorpresa mentre la afferro per i fianchi ed inizio a sbatterla davanti allo specchio, godendomi cosi sia il suo culo che le sue smorfie e le sue tette ballerine mentre inarca la schiena.
Inizia a muoversi pure lei contro di me, così mi fermo e la lascio fare: con entrambe le mani sul lavello si dà la spinta per prenderlo meglio, mentre io sposto le mie mani (ormai di impaccio sui suoi fianchi che si muovono selvaggi) una su una tetta ed una tra i capelli tirandoli un poco, cosa che sembra farla eccitare ulteriormente tanto da spingermi con un colpo contro il muro, al quale quindi mi appoggio mentre la guardo muoversi veloce e far sparire ripetutamente il mio cazzo dentro di lei.
Flavia -ma non ne vuoi proprio sapere di venire, ammettilo! -ansima sillabando ad ogni colpo;
io -in effetti mi stai scopando così bene che ci stavo facendo un pensierino…
Flavia -ma sicuro che ti sta piacendo?
io -certo che mi sta piacendo, ma sarà colpa del vino…dai facciamo la doccia, che con questo caldo rischio di svenire invece di venire! -le bacio la schiena e mi sfilo fuori da lei che si volta;
Flavia -vedi che se non ti piace devi dirmelo…
io -giuro che preferisco fare sesso con te piuttosto che bere quel vino: ma sarà il caldo più l’alcol, non farti venire il dubbio possa esser colpa tua, ok?! -la bacio- tu invece? Tutto ok? Almeno tu ci sei riuscita?
Flavia -ma si dai, un paio di orgasmi me li posso anche far bastare, bisogna pure sapersi accontentare, no? -mi sfotte infilandosi in vasca ed aprendo l’acqua- su, entra, che mi riprendo il rossetto…
Mi sfilo via il preservativo e le calze, che solo adesso mi rendo conto di avere ancora addosso, e baldanzoso entro anch’io in vasca.
Non smette un momento di baciarmi, che siano le labbra o la pelle o il cazzo, e a me sta benissimo così, anzi ricambio la cosa, sotto l’acqua fresca è anche più piacevole toccarci ed abbracciarci a vicenda leggermente insaponati, soprattutto la sega saponata che mi sta facendo mentre mi bacia il collo è molto piacevole.
Mi sciacqua togliendomi la schiuma di dosso e facendomi poi sedere sul bordo.
Flavia -scusa, è una questione di principio! -si inginocchia tra le mie cosce sul fondo della vasca e lo prende in bocca, muovendosi in circolo;
io -guarda che non devi sentirti in colpa o in dovere, -le raccolgo i capelli tra le mani per evitare si bagnino troppo- ti assicuro che mi è piaciuto ed ho goduto parecchio, ma ogni tanto mi capita, soprattutto le prime volte con una ragazza nuova…
Lei mi ignora e continua a succhiarmelo in maniera impeccabile tanto che inizio a soffrirne: vorrei tanto sborrarle in gola, ma non riesco e la cosa inizia a farsi imbarazzante.
io -ti ricordo che ho ancora un preservativo, possiamo riprovarci più tardi…
Flavia -promeffo? -mi chiede con la bocca ancora piena, porgendomi un mignolo a suggellare il patto;
io -promesso! -rido mentre intrecciamo i mignoli, poi l’aiuto a rialzarsi e lei non può fare a meno di baciarmi con la lingua.
Ci asciughiamo alla buona e torniamo in camera sua per sdraiarci nudi sul letto, una volta spostati i vestiti sulla scrivania, finché non sembra essersi ripresa e rilassata.
io -scusa se te lo chiedo, ma sei sempre così focosa? Non ti ci facevo…
Flavia -il caldo e l’alcol ci fanno effetti diversi a quanto pare…
io -probabile, ora ti sei ripresa?
Flavia -ma da cosa? Sei tu che mi fai questo effetto cretino, magari l’alcol ha collaborato, però io ho ancora voglia e non mi è mai capitato, se non con te…
io -ah, lo prendo per un complimento, questo tuo lato non mi dispiace affatto, solo non me lo aspettavo, tutto qui -la abbraccio baciandole la testa ancora umida.
Flavia -figurati, ha stupito persino me! Sarà che sai prendermi ed in tutti i sensi, poi quel giochino mi ha eccitato parecchio, soprattutto ballare assieme, anche se a cazzo.
io –“in tutti i sensi”? -ammicco io
Flavia -lo sai che intendo…
io -no, non lo so, che intendi?
Flavia -mi hai sempre sfiorata in maniera delicata e alle volte anche troppo rispettosa, ma stasera non ti sei risparmiato e mi hai fatto sentire quasi bramata riuscendo a rimanere comunque dolce -mi accarezza il petto;
io -si, ho notato che ti piace essere palpata, lo farò più spesso -con la mano libera le solletico una tetta;
Flavia -a me piace come mi tocchi tu, mi fa sentire desiderata!
io -è che non riesco a farne a meno, -le afferro la tetta, massaggiandola con la mano- hai delle forme così aggraziate ed una consistenza così soddisfacente, come si fa smettere? Poi è divertente vedere come mi assecondi o ti mordi le labbra…
Flavia -e perché mai dovresti smettere? -si lecca le labbra e sollevandosi su un gomito e mi imbocca l’altro capezzolo mentre i suoi capelli umidi mi piovono addosso- cerca solo di non consumermele! -poi la sua mano scivola verso il mio inguine, afferrandomi il cazzo che iniziava a tornare duro e cominciandolo a massaggiare lentamente.
Allungo il braccio rimasto sotto di lei verso il suo culo, sono nuovamente eccitato e non mi piace avere mani libere, la riempio quindi con una sua chiappa e la tiro a me palpandola.
Flavia -così mi piaci, un po' molesto! -mi priva la bocca del capezzolo, mi bacia e si mette seduta sulle ginocchia di fianco a me sul letto, poi con una gamba mi scavalla dandomi la schiena e sedendosi sul mio petto.
Le mie mani non si fanno attendere a lungo e le sono subito addosso non appena si stende su di me risucchiandomi il cazzo in bocca:
io -così mi piaci, un po’ golosa! -poi mi zittisce gattonando sinuosa all’indietro e sedendosi sulla mia faccia mentre sento i suoi capezzoli solleticarmi le cosce e poi la pancia, il tutto senza liberarmi il pene dalla sua morsa, ma anzi cominciando a leccarlo come se lo stesse limonando.
La imito leccandola turbinando la lingua dentro e fuori, penetrandola con le dita e succhiandole le labbra ed il clitoride, ma presto mi trovo inerme: non so cosa stia facendo lei, non vedo nulla se non la sua figa umida ed il suo culo su di me, ma sto godendo troppo e più provo a non indugiare più mi ritrovo agonizzante a dimenarmi per il piacere, lei più mi sente gemere più si impegna a succhiarmelo, peggiorando la mia situazione che ormai a stento riesco anche solo a palparle il culo mentre la prego, per cosa non so.
Sono alla sua mercè e non riesco a farmene una ragione, chiudo gli occhi ed inizio a respirare pesantemente incapace di dire o fare qualsiasi cosa mentre i suoi capelli mi solleticano e la sua bocca mi consuma, mi limito a stringere le braccia attorno alla sua vita un attimo prima di capire di starle venendo in bocca mentre continua imperterrita a spompinarmi come nulla fosse e mi viene istintivo morderle una chiappa per la foga, almeno finché il mio cazzo non smette di pulsare.
Lo libera finalmente dopo averlo succhiato un’ultima volta.
io -soddisfatta adesso? -ansimo ancora con un filo di voce
Scavalla via e si stende sulla mia pancia:
Flavia -si tanto, era una questione di principio! Ma è stato molto divertente, soprattutto vederti scalciare…
io -È stato assurdo! Ma cos’era?
Flavia -non lo saprai mai, è un segreto!
io -Dio, non riuscirò a tornare a casa sulle mie gambe dopo questo…
Flavia -era quello l’obbiettivo! -allunga la mano verso le lampade spegnendole ed accoccolandosi sul mio petto- Peggio per te che mi hai regalato il secondo palloncino…

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