Sono una moglie felice 10 - Chiavata dal marito e leccata dalla moglie

Scritto da , il 2021-09-09, genere tradimenti

Lizzy aveva riso alla battuta di Fred consapevole del fatto che il marito avesse già il cazzo duro sotto quei pantaloni cuciti larghi ad arte proprio "Lì" per motivi di riservatezza.

Riservatezza poi per cosa visto che io e sua moglie, praticamente nude stavamo lesbicando senza pudore ed indifferenti agli sguardi dei pochi presenti in spiaggi in quel momento?

Anch'io avevo riso per la battuta ed anche per il fatto di essere cosciente che dopo il buffet mi attendava qualcosa di straordinario per le mia precedenti esperienze sessuali.

Dopo quello spuntino a base di succhi afrodisiaci, frutta esotica e pietanze fresche e leggere ma dall'alto contenuto energetico, ci eravamo trasferiti in un bungalow in legno su palafitte in mezzo al mare.

Non appena entrati la prima a prendersi cura di me era stata Lizzy che non aveva dovuto faticare a sfilarmi lo striminzito perizoma mentre il marito sdraiato su un dondolo di Rattan con cuscinoni dai grossi fiori colorati ci guardava con aria eccitata e divertita.

Mentre Lizzy mi sfilava la mutandina, si metteva in ginocchio e subito, mi aveva infilato la testa tra le cosce per leccarmi la fica.

Istintivamente avevo sollevato una gamba ed avevo appoggiato il piede su un pouf di tessuto grezzo allargando le cosce per favorire l'intrusione della sua testa.

Mentre lei mi leccava, io le accarezzavo i lunghi capelli neri sotto gli occhi di Fred che si menava il cazzo e si strizzava un capezzolo.

Non so neanch'io come sia stato possibile ma la lingua di Lizzy e le sue dita che mi accarezzavano la zona anale e l'interno delle cosce, mi avevano procurato un orgasmo in un tempo record.

Mai mi era capitato di godere così in fretta prima di allora.

Dopo avermi fatta godere Lizzy si era alzata ed abbracciandomi forte coi suoi seni gonfi ed i capezzoli irti come spilli, mi aveva messo una mano dietro la nuca e mi aveva baciata con tanta passione da provocarmi sensazioni di vertigine che mi facevano cedere le gambe.

Poi mi aveva accompagnata verso il marito ed inginocchiandosi insieme a me, aveva guidato il suo cazzo duro dentro la mia bocca.

Fred era completamente abbandonato sui cuscini mentre con le dita tra i nostri capelli, accompagnava i nostri movimenti sulle parti più sensibili del suo corpo.

Le nostre labbra, le nostre lingue e le nostre mani si rincorrevano scambiandosi di ruolo passando dalla cappella e scivolando sul gambo ricoperto di vene bluastre sino ai testicoli ed oltre il perineo tra le grinze dello sfintere anale.

Il maschio reagiva con piccoli sussulti alle nostra attenzioni: "Godeva il porco!"

Movimenti guizzanti, pennellate umide senza lasciarci sfuggire nel magico momento dell'incontro delle nostre bocche per baciarci in modo dolce e lascivo al tempo stesso.

Ci capitava di incrociare i nostri sguardi e le nostre lingue nel magico momento in cui dal buchino uretrale sulla cappella facevano capolino le lucide gocce di miele che segnalavano il crescente piacere del nostro stallone.

Lo leccavamo con avidità scambiandoci poi il sapore intrecciando le nostre lingue.

Il tempo pareva essersi fermato in quel momento di piacere e languore infinito sino a che, da un lieve cenno di Fred, la moglie aveva capito che era giunta l'ora della monta.

In un tempo rapidissimo e senza neanche averne capito la dinamica, mi ero ritrovata impalata sul cazzo di Fred e con la sua lingua che frullava nella mia bocca mentre la moglie da dietro gli teneva il cazzo ben dritto dentro la mia fica e con la lingua ci lavorava i testicoli, il cazzo scivoloso e il mio buco del culo.

Quando Fred aveva goduto rantolando come un maiale e strappandomi grida di piacere lussurioso col mio corpo in preda a tremori incontrollati, gli enormi fiotti di sborra erano fuorusciti dalla mia fica bagnando il volto di Lizzy e tutto ciò che gli era vicino.

Alla fine della buriana Lizzy mi aveva leccata la fica risucchiandone tutto il contenuto di sperma e umori vaginali e poi ci eravamo ritrovate a baciarci mentre con le nostre bocche e le lingua mai sazie, ripulivamo il cazzo ed i testicoli ancora inzuppati di sborra.

segue

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