Una calda estate -4- (fine)

Scritto da , il 2021-09-07, genere orge

Dopo un po', devo sputare fuori la saliva, sennò mi strozzo.

E tu amore mio, intanto mugoli di piacere.

Ti sento, si vede che il lavoretto di lingua che ti sta facendo il contadino ti piace.

Così, mentre mi faccio stuprare la bocca, con le mani accarezzo le tue lunghe gambe.

Poi lui si alza, lasciandomi vuota.

Ci guardiamo, poi ti guardiamo, e ti chiediamo che è successo?

Ma tu zitto vai verso la faccia di lei, e glielo appoggi sulla fronte, quindi vieni in una colata di bianco sperma che si mischia alla mia saliva che lo ricopre tutto.

Cazzo!

Penso, non ho mai visto uno venire così.

Si è trattenuto dall'orgasmo, è andato verso il suo viso e poi ha sborrato!

Tu hai la faccia sporchissima di sperma e saliva, io ho la saliva che cola dal mento, e lui ti gira verso di me e ci ordina di baciarci.

Figuriamoci se me lo faccio ripetere.

Io non stavo certo aspettando un tuo comando.

Non vedevo l'ora di leccarle la faccia, e di fare un lingua a lingua di quelli davvero porci.

Inizio a leccarti tutta la faccia, lecco la sborra di lui, e la saliva mia.

Poi anche tu, con le dita, raccogli la saliva che ancora mi cola dal mento, e te la infili in bocca golosa.

È un attimo, prendo il tuo viso tra le mani, e ti infilo la mia lingua sporca in bocca.

Tu ti attacchi a ventosa con le labbra alla mia bocca.

Cazzo, mi piace quando prendi l'iniziativa.

Ti sento alzare.

Ma no, è lui che ti sta alzando le gambe.

Intuisco che vuole scoparti alla pecorina, e infatti dopo poco ti sento sussultare sotto i suoi colpi.

Sono colpi profondi e potenti, quelli che ti sta dando.

Ti sento già ansimante, devi essere proprio al limite se già godi.

Mi tolgo dalla posizione e mi faccio sotto di te.

Voglio vedere il suo cazzo all'opera.

E lo vedo benissimo, è dentro il tuo culo, spinge forte e la tua figa cola umori sulla mia faccia.

Prontamente prendo con le dita i tuoi umori e me li porto alla bocca, poi lui esce con il cazzo vibrante e fiero dal tuo culo.

Io lo voglio leccare, ma lui non me ne dal tempo, e subito si infila in un colpo secco nella tua figa.

Tu mi infili due o forse no, tre dita, non capisco più niente.

So solo che la mia figa è piena.

Ti accucci su di me, e mi mangi il clitoride, mentre le tue dita vanno e vengono dentro di me.

Io vedo il suo cazzo entrare e uscire da te, mi allungo e ti lecco, poi lecco le sue palle, poi la tua figa.

Lui ora è in ginocchio dietro di te.

I suoi colpi sono serrati, sta per venire, e infatti lo sfila da te e me lo mette in bocca.

In un attimo mi riempie di calda sborra.

Poi, come se niente fosse, si alza, si aggiusta la patta e se ne va, senza dire nulla.

Stronzo, penso dentro di me, ma non lo dico.

Ho un orgasmo devastante in corso d'opera che mi scuote, poi tu ti accasci su di me e mi sbatti la tua figa fradicia in faccia.

Ma io non ho più la forza di fare nulla e ci addormentiamo così.

Ci svegliamo che sta imbrunendo.

Sono quasi le otto di sera, ci mettiamo sedute sui nostri vestiti e ci guardiamo soddisfatte, poi ci mettiamo a ridere e tu mi chiedi:

"ma chi cazzo era?"

E che ne so ti rispondo, però proprio un bel cazzo!

FINE

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