Due paia di stivali

Scritto da , il 2021-03-25, genere dominazione

Oggi finalmente è arrivato il regalo che ti avevo preso qualche giorno fa. Sì lo so forse è un regalo più per me che per te ma è pur sempre un regalo.
Fino ad ora quando volevamo fare qualcosa di diverso capitava che a fatica indossavi i miei stivali, adesso te ne ho comprato un paio tutto per te.
Appena arrivati li hai indossati subito, peccato che sebbene li ho comprati più grandi non ti vadano lo stesso, speravo si potessero smollare un po' ma mi sa che dovrò fare il reso, ma per oggi almeno ti ho con gli stivali.
Sono come i miei, in pelle nera opaca, ti arrivano sopra il ginocchio, hanno una cerniera laterale interna, e il tacco a spillo da dodici centimetri. Addosso a te sono stupendi. Ti sei spogliato e indossi solo quelli, e visto che il regalo comunque ti ha fatto piacere riceverlo hai deciso di ricambiare permettendomi di usarti un pochino.
Non so da che parte cominciare solo guardarti così mi fa bagnare notevolmente. Ovviamente io sono sul letto e indosso i miei stivali, ho il collare, e ho preso tutti i miei vari cazzi finti, li ho preparati, non sapevo che appunto fosse arrivato il mio regalo.
"Cosa vuoi che faccia schiava?"
Ti direi tutto e di più ma mi contengo: "Cammina e sfila per me"
"Faccio fatica il piede non entra tutto"
"Fallo almeno per un pochino"
Mi hai accontentata e io ti ho ammirato mentre camminavi avanti e indietro, lo so che non è per nulla facile passeggiare su quei tacchi, lo devo fare io tutti i giorni, e immagino che per te, Padrone, sia ancora più difficile, così ho un pochino di pietà e ti faccio smettere subito.
"Visto che in peidi fai fatica mettiti a quattro zampe e gattona"
Non che sia meno piacevole guardarti mentre gattoni per una volta tu ai miei piedi, anzi il problema è che non me lo aspettavo sono colta di sorpresa e sto rilasciando umori senza nemmeno rendermene conto, ho fatto un lago di umori sul letto.
"A quattro zampe appoggia la pancia sul letto"
Obbedisci e mi avvicino io, è il momento di sentire il tuo culo risuonare nella stanza, ed è un gran bel culo, sodo tondo, decisamente bello, e si sente anche dal suono dei colpi che ti arrivano dal mio frustino. Non infierisco molto ma quanto basta per vedere i segni sulla tua pelle.
"Su letto seduto gambe larghe voglio le tue palle"
Lo fai e ogni volta chiaramente la tua mano è sul tuo cazzo duro lungo gonfio, lo stringi e lo sollevi quanto basta perchè io possa colpire le tue palle. Non sei per nulla un bravo schiavo, menti sul numero di colpi che ricevi ma fa niente, io sono contenta così. Ti faccio togliere gli stivali, uno alla volta esattamente quello che tu fai fare a me e te li faccio leccare e pulire, il secondo prima di fartelo reindossare lo prendo lo porto al tuo cazzo e inizio a farti una sega con il tacco, so che la cosa ti piace e la reazione del cazzo mi da ragione.
Il problema sono io, non resisto più sono troppo eccitata, sono troppo bagnata, e ho troppa voglia di avere il mio Padrone che mi usa, quindi torno sul letto nella mia posizione a gattoni mentre tu ti rimetti lo stivale. Ti avvicini e mi infili il cazzo in bocca, la cosa mi piace, il tuo cazzo ha un sapore buonissimo, inizio a leccarlo lasciando che la saliva lo bagni per bene agevolando il passaggio delle mie labbra che strofinano avanti e indietro per tutta la lunghezza. Ti sposti e prendi il cazzo per il culo quello grosso e me lo fai succhiare, quando è bagnato a sufficienza mi giro esponendo il mio culo e sento che me lo infili senza troppa gentilezza iniziando subito a scoparmi. Sono girata ma con il viso di lato riesco a vederti dietro di me con indosso gli stivali nuovi che mi fotti, il pensiero la vista e il cazzo che mi penetra mi fanno godere subito e in modo più profondo, forse per questo infierisci su di me, non ti fermi e continui fino a quando io ti prego di fermarti. Non riesco quasi a respirare mentre mi metto seduta sulle ginocchia continuando comunque a tenere il cazzo dentro il culo. Prendi anche quello grosso per la figa e me lo fai succhiare: "Impalati sui due cazzi"
Non so se ci riesco, sento tutto il corpo che trema ma ci provo, posiziono anche il secondo cazzo sotto di me all'altezza della mia fica e scendo con il bacino impalandomi sui due cazzi. Mi ordini di scoparmi mentre tu sei in piedi davanti a me con il tuo cazzo in mano e ti seghi davanti alla mia faccia. E' troppo non resisto ancora una volta inizio a godere troppo, troppo velocemente e troppo profondamente, arrivata allo spasmo sollevo il bacino facendo uscire tutte e due i cazzi. Sono stremata e tu mi guardi perplesso ma hai capito benissimo il perchè, così mi fai distendere sul letto a gambe aperte e adesso sei tu che vieni a fottermi. E' esagerato, penso di non aver mai goduto così tanto e tu non smetti di colpirmi anche se io stringo i muscoli della figa attorno al tuo cazzo. Solo il pensiero di te che mi fotti con addosso gli stivali mi fa vedere le stelle, potresti anche non scoparmi che verrei lo stesso anche senza toccarmi, e veramente prima mentre succhiavo ti sei fermato il tempo di ordinarmi di godere senza toccarmi e senza fare nulla, solo guardandoti. Ovviamente ho goduto non ci posso fare nulla, la vista del mio Padrone così mi fa uscire di testa.
Infierisci su di me, mi porti al mio limite sopportabile mentre continui a fottermi e farmi godere, non resisto, sento di non riuscire più a trattenere l'orgasmo ma tu non hai nessuna intenzione di fermarmi anche se ti sto supplicando, vuoi farmi superare il mio limite di sopportazione. Ho tutte le gambe che mi tremano così come il resto del corpo e stringo le gambe attorno alla tua vita in contrazioni spasmodiche ogni volta che mi fai godere. Alla fine per pietà ti fermi e mi ordini di schizzare e pisciare.
Come sempre mi sistemo sopra gli asciugamani e obbedisco, non riesco a trattenere nulla, mi esce tutto di getto ed è decisamente tanto. Questa volta mi fai leccare tutto quello che è uscito dalla mia figa e mi chiedi se è sempre buono, certo che lo è Padrone ha sempre un buon sapore.
Senza bisogno che me lo chiedi passo l'asciugamano impregnato dei miei umori e del mio piscio sugli stivali, so che lo devo fare, è mio compito, poi uno ad uno li tolgo e li pulisco per bene con la lingua ovunque sia dentro che fuori, alla fine li rimetto ai piedi.
Mi fa impazzire vederti così, stare ai tuoi piedi strisciare sotto gli stivali che indossi così mi sistemo allungando le gambe, guardandoti dal basso verso l'alto, ovvero dove devo stare io, mentre tu con il cazzo in mano ti posizioni sopra le mie gambe e fai uscire la tua sborra sui miei stivali, dopo pulirò anche questo con la mia bocca da puttana, intanto Padrone grazie per il magnifico regalo che mi hai fatto oggi.

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