Il caso parte quarta

Scritto da , il 2011-12-12, genere incesti

La mia vita cambiò! Il giorno seguente fu normalmente identico al solito! Scuola,studio allenamenti. L'unico fatto buffo fu il vedere il materasso matrimoniale esposto all'aria ad asciugarsi! Evidentemente,malgrado gli avvertimenti, le paure di mamma si realizzarono.Il suo godimento dovette essere pesante tanto da lasciare tracce indelebili! Quella vista scatenò nuovamente la mia eccitazione e, in ogni momemte libero, m'abbandonai a seghe micidiali. Come detto sembrava non essere cambiato nulla. Il lunedì non ebbi modo d'incontrarli perchè, forse volutamente, m'attardai. Infatti, finito l'allenamento serale, passai in birreria con i compagni di squadra. Rientrai alle 23 senza che loro mi contattassero. Non era insolito! Mi ritenevano responsabile e sapevano del mio attaccamento alla pallavolo. Rientrando trovai un bigliettino! Era vergato da mamma: m'informava di tenermi libero per la sera successiva in quanto voleva offrirci una cena coi baffi! Specificò l'orario e mi mandò saluti e baci. Dopo un ultima pugnetta, consumata nel tepore del mio letto, m'addormentai sognandola! Vi lascio immaginare in che termini! La sera in questione, al mio rientro, trovai papà che mi salutò molto espansivo. Ne fui piacevolmente sorpreso e felice. Scambiammo dei convenevoli gioiosi e scappai a darmi una sciacquata veloce. Tornai e lo trovai elegantemete vestito.S'era cambiato in un attimo! Indossava un elegante vestito in tinta su una camicia lasciata sbottonata, senza cravatta. Meno male! pensai accorgendomi di essere troppo sportivo. Non fece una piega per la mia informalità anzi mi sorrise complice annunciandomi sornione:
"Non so cosa t'aspetti tu! Ma sappi che tua madre era tutta agitata e sarà bene prepararsi a qualcosa di fuori dalla norma!" Lo guardai muto e interrogativo ma da lui non ottenni altro! Sentimmo la voce di mamma informarsi della nostra preparazione per poi vederla irrompere risoluta in salone. CAZZO!!!! e caddi sorpreso malgrado fossi seduto! CAZZO!!!!! Riesclamai mentalmente! LA MADONNA|||| Mi ripetei correggendomi subito.No! Non era la Madonna! Ne' la sua apparizione a me, ateo convinto, avrebbe scatenato un simile turbinio d'emozione! Era LEI, MAMMA ed era SVESTITA!!!!!! NO! Per meglio dire non era svestita! Era abbigliata,non so! Si,era vestita, ma per modo di dire! Era, per i suoi parametri abituali da me conosciuti, come se fosse stata NUDA!!
Contemplavo,quasi tremando, la VERA APPARIZIONE! Ero turbato e non riuscii a dissimularlo! La vedevo splendida e conturbante! S'era abbigliata molto ma molto SEXY!!Indossava una gonna corta, un abbondante mia spanna sopra il ginocchio, ed una camicetta trasparente,effetto "nude look", attraversata da una V formata da fettucce preposte solo alla copertura della sommità dei seni. Fui abbagliato dal candore dell'epidermide! Era un abbigliamento per chiunque arditissimo! Per i suoi canoni -poi- non ne parliamo!!!
Camminava lentamente lasciandosi accarezzare dalla nostra adorazione! Percepì, lo capii, la nostra eccitazione! Sorrise dolcemente complice all'indirizzo di papà per poi chiedermi sfrontata:
"Allora, vado bene così?" Non seppi articolare nulla! Ero paralizzato! L'unico non in stato catatonico era il mio amichetto che divenne subito barzotto! Continuò a passeggiare fiera di se stessa. Ero stupefatto dalla sua consapevolezza d'essere vista, scrutata, vivisezionata! Non vi era confronto con il mio spiarla! Qui di lei c'era TUTTO!!! Fu la sua ostentata mostra del corpo a rivoltarmi il cervello! Continuavo a fissarla lo facevo con più sicurezza! Non mi interessava la presenza paterna. ME LA MANGIAVO CON GLI OCCHI! Passeggiava, con ampio compasso, su tacchi altissimi. Questo incedere conferiva importanza ai polpacci pienamente delineati. Risalendo vidi due ginocchia raffinate far da base a due cosce pienamente tornite sulle quali guizzavano, rapidi e perfettamente visibili dei muscoli forti. Erano gambe leggermente abbondanti, non di canonica bellezza, ma intriganti ed arrapanti. Gambe che sapevano stringere, bloccare e flettere. Non patinate ma VERE!!! La foia poi aumentò accorgendomi che la svasatura della gonna ne favoriva un ulteriore scopertura! Infatti il tessuto, rimbalzando sulla pelle, risaliva per poi riadagiarsi, pronto subito ad una nuova escursione verso l'alto! Ciò mi esasperò! Con bramosia cercai di sincerarmi se fosse in possesso di mutandine, se le indossasse o se...Stavo andando ai pazzi! Rinunciai al proponimento e risalli. Venni convogliato sul suo addome! Bombato,non prominente, si capiva esser stato onorato da due gestazioni.Al centro, faceva bella mostra di se, un delicato e piccolo ombelico. Impunemente era lasciato scoperto! Le due fettucce coprenti, discententi diagonalmente dalle spalle, si fermavano sull'orlo superiore come per onorarlo! E queste, come in un mirino, permettevano di mettere a fuoco un seno abbondante! CHE SPETTACOLO!!!! Anche qui fui attratto dalle imperfezioni. Le tette di mamma, grandi e pesanti, risultavano posarsi sul ventre. Non svettavano ne false ne arroganti ma inducevano dolcezza! Dolcezza piena di conturbante eroticità! Come detto solo la loro sommità, su cui si intuivano due grossi e duri capezzoli, era occultata alla vista! Ciò comportava un effetto d'esasperata aspettativa acutizzato dal ballonzolio delle due sfere. Mi passò accanto soppesando l'effetto che provocava.In quel mentre il collo richiese la mia attenzione! Lungo e sinuoso risultava in piena vista perchè la camicetta presentava un'ampia apertura,spessa ed orlata,priva di colletto. Ridiscesi e potei ammirare le mammelle da un altro angolo! Subito ne apprezzai a pieno la massa poi la consistenza. I sobbalzi risultavano più evidenti! Da qui, all'occhio, era permesso di scorgere un ampia aureola di tonalità scura! Forzai per andare oltre ma del capezzolo si notava solo il bozzo che si stagliava al centro. Un suo dietrofront rapido mi permise di vederle le fattezze dell'anca, velata anch'essa. Non vidi elastici e ricominciai a dubitare che indossasse intimo. Bloccai subito quell'allambicarmi perchè mi ritrovai esterefatto sulla visione del suo "retro".La camicetta che la ricopriva, come un ulteriore pelle perfettamente aderente,consentiva d'ispezionarne persino i pori. Era liscissima! E compatta! Leggermente ambrata! Dalle spalle ampie e ben conformate discesi giu! Vidi la sporgenza accattivante delle scapole,seguii la lunghezza della sua colonna, leggermente incavata al centro, che si lasciava andare in una convessione morbida all'altezza dei fianchi.Tutto era esposto in una nudità totale e non ostruita! Dai fianchi raggiunsi il bacino dove trovai la copertura della solita gonna. Non ebbi il modo di stizzirmi perchè venni catturato dal suo culo! Era ampio, sporgente rispetto all'asse, e sinuosamente evocativo nel suo ondeggiare! L'indumento, posto a celarne la grazia, non mi permetteva di tracciare un quadro delle natiche! Sembravano potenti e ben separate dal solco centrale nel quale, ogni tanto, si imbrigliava il tessuto. Ma la constatazione principe che mi folgorò fu il constatare che l'idumento risultasse più corto che davanti! La forma ad anfora dei fianchi, combinata alla sporgenza del culo, determinavano un effetto d'accorciamento sul capo. Così le gambe risultavano più esposte tanto da lasciar intendere la piega dell'attaccatura delle natiche! Ormai la mia piena erezione reclamava soddisfazione! Inconsapevole vi premetti sopra per cercar sollievo. Prefigurai la mia fine quando lei, con un rapido dierfront, provocò il sollevamento della gonna. Fu un click, ma il culo- oh che culo!- apparve in tutta la sua sontuosa nudità. Mi piegai su me stesso tormentato dalla selvaggia avvisaglia di una sborrata e mi estraniai. Vinsi la mia campale battaglia ma non capii cosa loro avessero potuto intuire. Le orecchie bruciavano e fischiavano mentre la vista s'appannò. Evitai il disastro di sporcarmi ma non la figura di merda! Papà interruppe il silenzio:
"Allora, usciamo?"
"Un attimo, caro! Finisco di sistemarmi le unghie poi ci avviamo!" Subito mamma diede seguito alle parole.Si accomodò in poltrona proprio davanti a noi. Nel farlo ci sfidò apertamente! Una volta posato il culo diede avvio ad un accavallamento di gambe. Lo eseguì con metodica precisione e lentezza. Ci permise un ampia visione dei suoi arti e, divaricando leggermente ma percettibilmente la parte di sinistra, ci regalò uno squarcio della sua inforcatura! Non ebbi modo di sincerarmi se il sesso fosse o meno coperto ma mi sorpresi a sudare nuovamente. Ci sorrise soddisfatta per l'effetto ottenuto e si dedicò alla manicure. Da parte mia continuavo a sollazzarmi liberamente con il suo corpo! Sembrava una delle protagoniste più volluttuosamente porche che avessi mai potuto ammirare! NO! Non è vero! Non sembrava, ERA! Era sicuramente, ai miei giovani occhi, la più conturbante! Mi sembrò di potermi dominare e la scrutai infondere le sue energie nella cura delle mani. Anche qui fu estremamente maliziosa e cominciò a dondolare il piede rialzato. Ottenne così di far risalire ulteriormente la gonna. Mi accorsi di quanto fosse provocatrice e di quanto si sentisse dominante in quei frangenti. Si bloccò e controllò il risultato del suo lavorio. Non mi sembrò particolarmente soddisfatta e cambiò posizione. Disaccavallò la destra, dandoci ampio modo di perderci ancora nella sua confluenza, per poggiarla notevolmente distanziata dall'altra. Ora la divaricazione era evidente e persistente. Non era sguaiata, per intenderci non era ginecologica, ma consentiva di pentrarla fin quasi sul delta! Ricominciai ad agitarmi.Le mie di gambe erano attraversate da tremori che non controllavo. Cercai di distrarmi ma finii per rituffarmi nella dolcezza delle sue cosce! Lei probabilmente seguì la mia fase di disagio e parve soddisfatta solo quando s'accorse che la mia concentrazione era di nuovo puntata sulla sua intimità! A quel punto sferrò la mazzata finale! Sbuffando irritata verificò che la limatura non le aggradava.Pose il culo sul margine estremo della poltrona, sollevò la gamba sinistra e poggiò la caviglia sul ginocchio. Al termine di quell'operazione di posizionamento fui squassato! L'apertura che si determinò sentenziò,ai miei occhi, l'esistenza di un sottilissimo riparo per la sua figa! Quell' inconsistente barriera misurò ai miei occhi la perversione di quel suo gioco! Lei era perversa in maniera inversamente proporzionale alla dimensione di quel lembo! Non avevo via di uscita! Mi dissi - ma che cazzo!- e decisi di perdermi. Lei, decisa nella sua pratica di destabilizzazione, avviò un movimento verso l'esterno della gamba d'appoggio. La caviglia sinistra finì pericolosamente a bordo ginocchio. Ora il panorama risultò più in luce. Nitidi, ai lati della piccola striscia nera, apparvero dei cuscinetti gonfi e lucenti. Erano enfiati dallo schiacciamento subito e, causa gli scatti contrapposti che mamma seguitava ad imprimere,venivano via via svelati! Ormai allupato sentivo montare una marea potente ma volevo di più! Non mi staccai dallo spettacolo e scoprii un liquido perlaceo scorrerle su quelle che, con ogni evidenza, erano le labbra del suo antro! Non osai toccarmi e notai, in prossimità del centro del suo essere, aloni più scuri che si allargavano. Piaceva anche a lei e la scoprri esibizionista! CAZZO SE LE PIACEVA!!!! E continuò tanto da far introdurre il velo protettivo tra le labbra che si dischiusero! Ommioddio! Stavo partendo! E partii definitivamente avvedendomi che lei cominciava a tremare. Sborrai ringhiando e rantolando soffocato mentre, con un ultima occhiata, la vidi spalancarsi di colpo per sentirla, in lontananza, pronunciare:
"Finito! Mi do un ultimo colpo di spazzola e andiamo!" Non mi accorsi nemmeno che fosse uscita dalla stanza. Imbarazzato e con i jeans inzaccherati a fatica mi recai nell'altro bagno per sistemarmi.

Li raggiunsi abbastanza velocemente. Non ci misi più di 5 minuti per un bidet ed il cambio di mutande e pantaloni. Li trovai sulla porta a scambiarsi opinioni con fare complice. Non intesi cosa si dissero ne' mi interessava! Vidi subito che mamma a protezione del tronco aveva posto un leggero golfino e, a copertura del tutto, uno spolverino lasciato slacciato e con le falde ben aperte. Malgrado la recentissima goduta mi sincerai delle sue cosce scoperte. Erano lì, in piena vista! Ci accomodammo con mamma dietro, a seguito di sue insistenze, che assurse al ruolo di protagonista!
"Aurelio,cosa hai lasciato qui in terra?" Quasi ci inzuccammo, nel girarci in contemporanea, e la trovammo decisamente scomposta, con ben esposto il suo ben di dio, che ci scrutava sorniona. Capii, capimmo, che si trattava di una presa per il culo e la lasciammo voltandoci. Parlammo gioiosi e spensierati ma mamma non mollò il colpo. Ogni qual volta che le rivolgevo la parola mi voltavo. Gradiva ciò e mi premiava con scorci sempre più ampi del corpo. Mutò posa e, stando seduta al centro, si posizionò di traverso accavallando le gambe. Poggiava il corpo solo sulla parte sinistra. Il tessuto risalì e si adagiò sul sedile lasciandole completamente scoperta, per mio sollucchero, l'altra chiappa! La rimirai con cupidigia e, mi avvidi che questa mia bramosia di scoprirla, le piaceva! Non solo; mi accorsi pure di quanto la desiderasse e reclamasse. E per reclamarla inventò un espediente! Ogni qual volta io, causa la non naturale posizione, mi voltavo lei principiava a strofinarsi il polpaccio sul ginocchio sottostante. Lo strofinamento provocava un serico rumore che funzionava da richiamo per i mie sensi. Da non crederci! Stavamo, ognuno per sua parte, rivoluzionando la nostra vita! Io con il mio vizio ed il rientro anticipato, papà con la sua perspicacia e pervicace induzione alla trasgressione, mentre mammma .....Beh mamma, sinceramente CHI E'? Finalmente giungemmo al ristorante. Dopo essersi tolta il leggero impermeabile mamma si dedicò alla passerella che la vide protagonista assoluta. Sul suo corpo s'inchiodarono sguardi concupiscenti desiderosi solo di poter ammirare di più. I più arditi si voltarono per ammirarne l'incedere anche posteriormente. Io mi scialai, godendo intimamente, ma soprattutto ebbi l'ulteriore conferma di quanto a lei piacesse esibirsi! Si lasciò dallo esaminare placida. Non era ne' altera ne' ammiccante era solamente se stessa! Mi sorpresi a chiedermi come definirla! Ora lo saprei!Allora a tutti gli effetti ero un pischello! Vizioso, perverso, libidinoso nell'eccezione positiva del termine ma pur sempre un giovane inesperto! Tralasciai di rimurginare oltre per bearmi degli ultimi istanti prima che giungesse al tavolo. Ci accomodammo conversando confidenzialmente. Se pur più sciolto non lasciavo per troppo tempo la sua figura. Con gli arti inferiori occultati dal tavolo ero irresistibilmente attratto dal petto. Parzialmente in vista si offriva gonfio! La traparenza dell'indumento mi lasciava, ci lasciava, l'opportunità di scorgere il solco non profondo che ne mostrava lo sterno.Ciò accadeva in quanto, qui stava la conturbante verità che altri avrebbero voluto scoprire, non costretto, ne' rialzato ne' compresso da alcun indumento. _Fui,poi, da loro interpellato circa la lista del menù e, dopo aver ordinato, mamma ci informò che si sarebbe recata in toilette. Volli regalarmi ancora il piacere del suo culo ondeggiante e mi ci incollai. Una volta dissoltosi l'oggetto del mio interesse papà domandò:
"Allora, che te ne pare?" Mi fu subito ovvio che si riferisse a lei.
"Sinceramente?- chiesi retoricamente per poi sentenziare- FENOMENALE!" Dovetti caricarla d'enfasi e di desiderio tale che lui m'spostrofò:
"Attento ragazzo, stai parlando della mia donna!" A quelle parole impallidii. Sentendomi in dovere di scusarmi cercai di farfugliare qualcosa ma fui preceduto dalla sua risata.
"Ommiodio! Dovresti vederti!-espirò tra le convulsioni- SEI BUFFO!" E di nuovo un'altra tornata di risate! Io non sapevo che pesci pigliare e mi decisi per un dignitoso silenzio. Mamma, nel frattempo, stava rientrando al tavolo riproponendo, come un rituale, la sfilata. Fu in quel momento che lui mi prese la mano ed in tono confidenziale chiese:
"E loro, loro secondo te che pensano della nostra donna?" E mi strizzò l'occhio come a garantirmi che la sua complicità non richiedeva risposta! L'accomodarsi di mamma non mi persime la richiesta di chiarimenti in quanto pretese subito dei chiarimenti:
"Ho sentito la tua sonora risata! Stavate commentando il mio abbigliamento in modo cameratesco? O peggio ancora mi deridevate?" Il tono era da civetta e lasciava capire che sapeva del nostro apprezzamento.
"Che dici!- la contraddisse lui- apprezzavamo solo il risultato che hai suscitato!"
"Ah si!?!- rimbeccò lei - E tu, santarellino- rivolta a me- gradisci la nuova mamma?" Oltre a farmi il verso per la sera di domenica si impegnò nell'imitazione del mio gesticolio, per poi continuare
"Ti piace la nuova versione,allora?"E sollecitò la mia risposta. Inghiottendo a vuoto pronunciai.
"CASPITA!!!" Riuscii così a farla sghignazzare per poi tornare subito tampinarmi:
"Allora che dici,rottamiamo il vecchio modello?"
"Altre che si!" le dissi sorridendo a mia volta. Apprezzò ciò che aveva sentito e rivolta a papà:
"Che ne pensi tu? La "babbiona" la portiamo in discarica?" Era frizzante, euforica, era una cosa mai vista prima! La contentezza di lui si manifestò con una levata di calice ed un sonoro
"AL NUOVO MODELLO!!" che fece voltare i vicini. Brindammo e anche mamma volle declamare qualcosa
"ALL'ALBA DI UNA NUOVA VITA!" Pensai a quanti significati potesse sottintendere ma ne focalizzai solo uno! Ovviamente quello che più mi interessava! Nel frattempo un cameriere, dall'occhio caduto tra i seni di mamma, ci servì l'antipasto. Finito di gustare i frutti di mare crudi accompagnati dal carpaccio di polpo lei riprese la conversazione rivolgendosi a me:
"Sono contenta,sai? Ho avuto le miei piacevoli conferme"
"E quali sarebbero?" volli informarmi
"Beh,tanto per cominciare, il fatto che si sia qui! Voglio dire- intuendo la mia tacita domanda- che tu non abbia mosso obiezioni ad uscire con la mamma sexy è significativo! Come lo è tua indulgenza per gli sguardi maschili che mi hanno accompagnato o,vuoi farmi credere di non essertene accorto?"
"Caspita!- la interruppi- vuoi che non me ne sia accorto! Hanno fatto la bava!"
"Sarcastico il piccolo,nevvero Elena?" celiò papà.
"Deve essere genetica anche questa!-intervenne lei- oltre all'altro che ben sai,noo caro mio?"
"Che altro?"
"Niente Enry, niente! Comunque mi hai proprio resa felice! Nessuna possessività, nessun esclusivismo. Era ciò che andavo cercando. Il tuo tacito assenso vale mille parole!"
"Mamma, non devo mica darti il permesso!"
"Certo che no! Ma puoi negarlo con comportamenti proibizionisti!"
"Tipo questo?" Iniziai così la becera e, francamente svilente, parodia di un siciliano maschilista e geloso. Si sbellicarono fino alle lacrime. Continuai felice di divertrli fino a quando lei non mi bloccò:
"Basta! Ti prego Enry basta! Il mio trucco sta andando a farsi benedire!" L'implorazione mi acquietò e assunsi l'aria di un cucciolo ferito a cui,genitori inflessibili, avessero tolto il giocattolo preferito! Funzionò anche questa! Ripresero a sghignazzare convinti e ci volle del bello e del buono per calmarli.
"Accidenti a te! Sarai contento ora! Devo rifarmi il trucco!"
"Non farci caso, figliolo.E' una scusa per ottenere lo SHOWTIME!" Per tutta risposta lei gli fece una linguaccia,s'alzò incurante che la gonna impigliatasi mostrasse chiaramente il solco tra i glutei nudi, e si recò alla toilette. Noi prima l'ammirammo, poi una volta sparita ghignammo complici.
"Hai visto che faccia a fatto quello quando le ha visto il culo nudo?"
"Si! Ma anch'io devo esserti sembrato un beota, pa'?"
"Per la verità, Enry, tu hai più self-control!" e mimando il classico gesto della mano nell'atto onanistico ironizzò pesantemente sull'accaduto a casa! Ci lasciammo squassare dalle risa suscitando un certo scalpore. Seguitammo di questo passo fin tanto che lei non tornò.
"La smettete di dare spettacolo!" ci rimproverò bonariamente.
"NOI?" enfatizzò papà alludendo alle sue passeggiate. Singultai per la comicità della situazione ma venni redarguito da mamma:
"Dai finiscila! Sta arrivando il cameriere." Nel dirlo si eresse spingendo in fuori il petto. Così facendo permise ad "occhio cascante" di fruire di una più ampia porzione di tette. Sorrisi benevolo del suo gioco ed attaccai a mangiare. Gustando il cibo io e papà ci placammo e mamma seguitò
"Se non vi conoscessi direi che siete brilli! Sinceramente invece penso che siate complici e che mi stiate nascondendo qualcosa! Che ne dite di farmi entrare in società?"
"Certamente" risposi
"Ed allora raccontatemi!" Ci invitò lei! Papà la mise al corrente di cosa fosse successo quando si era alzata dal tavolo. Le disse dell'ammirazione e del desiderio scaturito sui volti ma omise di menzionare della mia debolezza domestica.
"Ah si! Vi siete proprio divertiti alle mie spalle! Anzi sul mio culo!" Non finì di dirlo che riprendemmo a contorcerci dal diveritmento. Non si unì a noi, preferì fare l'offesa e riprese:
"Bravi, bravi!- e poi con aria più circospetta e confidenziale- Ma davvero si è visto tutto?" Annuimmo
"Tutto, Tutto?" Alla nostra ulteriore conferma mettendosi a ridere proclamò:
"Bene! Così avrà ulteriore materiale per le divagazioni solitarie! Con quell'aria di certo non può far di più!" Ormai faticavamo a mangiare presi com'eravamo a ridere.I piatti si stavano freddando ma lei era incontenibile:
"Che esperienze hai fatto, signorino?"
"Prego" ribattei
"Non fare lo gnorri con me! Hai gia' fatto l'amore?"
"No,mamma!"
"E qualcuno dei tuoi compagni?"
"Non so'"
"Come, non vi confidate?"
"Confidarsi è una parola grossa!"
"Nessuno si vanta!"
"HAI VOGLIA!! Ma vanno presi con le molle! Di solitto sono sbruffoni!"
"E non ti fidi di nessuno?"
"A Milano se ne parlava un po' tutti, ma non mi andava molto!"
"Per timidezza?" Mamma proprio non mi mollava mentre papà ascoltava silenzioso.
"Per timidezza ma anche per altro!"
"E che altro c'è, oltre la timidezza, per bloccarti dal condividere con altri coetanei, dagli ormoni impazziti, le fantasie?"
"Non è che sia bloccato! Ne parlo,ovviamente, con chi merita fiducia ma è difficile spiegarti!"
"Provaci,abbiamo tutta la serata! O non sarà che la nuova mamma cominci a romperti?"
"Che dici! E che sono sensazioni e le sensazioni sono soggettive e sfuggenti!" mi difesi
"Capisco! Ma sarai in grado di trasmetterne alcune? Perlomeno quelle di cui sei più convinto!"
"Mah,non so, prendiamo Vittorio! Ve lo ricordate?- e una volta ricevuto il loro assenso ripresi- Ecco lui si vantava di farsi un 'infinità di volte al giorno! Di essere imbattibile come fruitore di quel tipo di servizio. Bene un giorno gli chiesi se avesse mai immaginato di fare un cunnilinguo. A parte che ho dovuto spiegargli cosa fosse, ma, una volta capito, ha urlato se fossi matto! Che ero un porco a pensarlo e che lui la bocca non l'avrebbe mai messa dove una pisciava! Questo succedeva nell'estate in cui finii la terza media!"
"Gia' allora?" era papà a chiedermelo. Annui e lui:
"Poteva essere presto per lui! Ognuno a i suoi tempi!"
"Vero, hai ragione! Così provai a parlarne con uno che non se la tirava per niente. Era simpatico e mi confermò che a lui sarebbe piaciuto farlo. Successivamente gli chiesi se avesse pensato mai al buco di dietro e onestamente mi disse che quello era troppo! Che da lì usciva la merda!"
"E questo quando? era mamma con voce bassa e strana.
"Era quasi natale ed ero in quarta ginnasio!"
"Ah, poco dopo!- constatò lei per poi continuare- Comunque troppo poco per arrendersi!"
"Non mi sono arreso per niente!" ero quasi offeso
"Ovviamente nessuna ragazza?" s'informo mio padre
"Come confidente? -Chiesi di rimando; ottenuta risposta positiva seguitai- NO, scherzi! Per darvi un idea più compiuta vi dico che non ho mai smesso d'informarmi! Dopo queste volte però sono stato ancora più attento! E' capitato anche che, prima di un allenamento, parlassi con un compagno sgamato, uno con la ragazza. Avevo per le mani un giornaletto e glielo feci vedere. Per tutta risposta mi disse di metterlo via! Che se ne era fatta una appena sveglio e prima di sera non voleva che saperne. Io invece no! Ci penso sempre! Anche appena sfogato la mia mente è lì!"
"Sembra di sentire qualcuno che conosco bene!" esclamò mamma
"In efetti hai ragione, Elena! Guarda Enry,in tutta sincerità potrei accusarti di plagio per quello che hai raccontato! Quello che ora ti appare come una condanna potrebbe seguirti per sempre! Devi sforzarti di vederla, se le cose perdurassero, come una delizia che ha come contr'altare una croce. Questa, ribadisco qualora sviluppassi l'interesse come credo, sarà la tua peculiarità!"
"Vuoi dire che rimarrò isolato, quasi emarginato?"
"Ti sembriamo per caso emarginati io e mamma?" domandò lui
"Ma questo è quello che provo! Sento d'essere diverso dagli altri,ne sono convinto! Non sento di desiderare uno sfogo ma di volere condividere una stessa passione!"
"Temo, caro mio che tu m'assomigli parecchio! Le tue paure le conosco e posso confermarti che sono loro che mi hanno reso quello che sono!"
"Che intendi,spiegati meglio papà!" ora era mamma ad ascoltare quasi rapita! Non dava alcun segno d'indofferenza.
"Vedi, ascoltami attentamente! Quello che potresti avere è un dono! Intendi il significato di dono? Bene se lo intendi hai il dovere di coltivarlo! Non devi estraniarti dalla società ma devi pian piano trovare dei riferimenti. Ti garantisco che altri sono come te!"
"Anche ragazze?" lo interruppi
"Soprattutto ragazze! I ragazzi, come hai potuto notare tendono a soddisfare un bisogno primario! Poi è come se lo dimenticassero. Ricaricate le batterie partono per una nuova battuta!" Fu mamma a rispondermi
"Vuoi dirmi che avrei meno difficoltà a confrontarmi con le ragazze?"
"No, mamma non dice questo! S'intromise nuovamente lui-Dice solo che le donne sono molte più attente al desiderio, che alla soddisfazione spiccia di un bisogno!"
"Decisamente sono ancora più confuso!" Sentenziai.
"Via gioia mia! Spazza via quel velo di tristezza! Vedrai arriveranno le soddisfazioni!" E prendendo il calice in mano ci invitò a brindare. La serata proseguiva. Io e papà aspettavamo i secondi mentre mamma volle saltarlo. Scherzammo sul cameriere che, nello sparecchiare, non mancò occasione per una lustratina profonda degli occhi. Poi di nuovo soli e protetti da orecchie indiscrete riprendemmo.
"So che ti masturbi, ma quante volte lo fai al giorno?" Di nuovo diretta al punto, con precisione chirurgica, mamma dava prova d'essere come rinata nei miei confronti. Se solo questa domanda l'avesse posta la settimana precedente mi sarei strangolato per la sorpresa!
"Dipende! Sai non è la voglia che manca ma il tempo!" Lo prese come un escamotage per evitare una risposta
"Dai! Non fare il bambino! Stavi andando così bene!"
"Non avevo finito!- provai a giustificarmi- Diciamo 3 su per settimana ed una infinità la domenica quando siete fuori!"
"E usi i filmati di internet, solamente?"
"No! Le cosi migliori le cerco nella letteratura di settore! Dai buoni racconti scaturiscono le migliori fantasie!"
"E le tardone?" Mamma non smetteva di giraci intorno.
"Beh, quelle soddisfano gli occhi!"
"Che intendi? Ti piacciono quelle un po' "andanti"?"
"Mamma, per carità guardati intorno. Tutte, e dico tutte, quelle che sembrano l'incarnazione delle sensualità hanno addosso più chili in plastica che in muscoli! Nei filmati hard le più vere sono le ultraquarantenni. Quando ne becco una da urlo è perchè si è rifatta! Allora blocco e cambio! Guardo con gusto quelli "homemade", quelli girati dai mariti! Sono più veri anche se i dialoghi 90 su 100 fanno cagare! Anche di questi quello che mi intriga non è l'estetica ma il fatto che siano realmente porche! O per meglio dire che io sia convinto che loro lo siano! E' la veridicità l'importante!"
"Quindi le casalinghe mature lo sono? Voglio dire porche! Ma saranno giovani,avranno massimo 35/36 anni? Non dirmi che gente normale, superata una certa età, sia disposta a farsi riprendere a scopare?" La frase cominciata con piglio quasi inquisitorio finì in un appena percettibile sussurro. La sua voce, nel trattare ceri argomenti si arrochiva facendosi tremendamente suadente. Sentii chiaramente il noto formicolio e mi resi conto della china che stava prendendo il confronto.
"L'età varia. Perlopiù si tratta di quarantcinquenni con mariti felici di vederle scopare da altri. Ma ci sono anche cinquantenni ed oltre!" Mentii spudoratamente sull'età per vedere se mi avrebbe contraddetto. Ma, o non se ne avvide o, fece finta di nulla.
"CINQUANTENNI?- e la sua voce era un "urlo sibilato"- Ma sono più vecchie di me! E ti piacciono? Voglio... si dire.... ci ...ci andresti? Non.... te le sco...si ...faresti mica?" Le sue parole mi portarono alla erezione ma fu il tono a mettermi sui carboni ardenti rendendomi insopportabile rimanere fermo. Mi resi conto che stavamo entrambi partendo nel bel mezzo di un locale pubblico. Scrutai papà che apparentemente calmo ci osservava. Non evidenziava nessuna contrarietà e mi dissi -CHE CAZZO PROVIAMOCI!-
"Ehm.. in ..insomma- tartagliai al pricipio per poi prendere coraggio- Beh, certo che si! Non tu..tutte ovviamente! Però- e mi accorsi che la voce tremava- alcune me le sarei... si insomma CI ANDREI! Alcune sono così......!" Mi imballaì per la forte emozione!
"Volevi .....si volevi dire PORCHE? EHHHH? Ma so... sono VECCHIE!" Esclamò. Da par mio constatai, tra orecchie fischianti, occhi annebbiati e cazzo dolorante, che il suo corpo aveva intanto preso un ritmo. Si dondolava leggermente,quasi cullandosi!
"Che dici! -affermai quasi stizzito riprendendo un briciolo di controllo- Potranno non essere giovinette ma sarebbero in grado di farmi diplomare e laureare in poche sedute!" Lo dissi con affanno e faticando non poco. Quel minimo di lucidità riacquisita la persi subito nell'incrociare i suoi occhi umidi e persi. Era paonazza, il seno danzava al suono di un respiro fattosi via via più pesante mentre un tremolio cominciava ad affiorare. Mi accorsi d'avere mancanza d'aria e la testa, per sovraprrezzo,vorticava. Un velo acquoso coprì gli occhi deformandomi la visione.
Portai una mano a comprimere sul bozzo mentre, tra sibilii disturbanti si faceva largo la sua voce.Era troppo fioca e dovetti sforzarmi! La mia temporanea infermità al canale uditivo non era la sola causa dell'impossibiltà dell'ascolto. Lei espirava un biascichio lieve e ne percepii solo alcune parti
"nooon ti ........... potrebb......esser.... ua mad...! Potre......es..r. meeeehhhh" Cercai ancora di sfuggire all'inevitabile! Lei nel frattempo si era lasciata andare contro lo schienale della sedia e m'aveva, me ne accorsi solo allora, preso la mano destra tra la sua. La stringeva spasmodica tremando mentre con l'altra corse alla ricerca di mio padre. Lui con dolcezza se ne impadronì, la chiamò e la scosse cercando di portarla fuori da quella crisi orgasmica, di farla riemerggere dall'abisso di perverse fantasie. Io, impaurito portai la sinistra tra le palle e le attanagliai. Il dolore lancinante per poco non mi provocò un urlo ma sortì l'effetto di distrarmi. Eseguii quella tecnica da kamikaze senza preoccuparmi che le conseguenze avrebbero potuto essere più evidenti di un orgasmo tra i pantaloni. Sentivo intanto, in lontananza, mio padre che ripeteva con fare suadente e cadenzato -Elena, Elena, Elena.- Lacrimavo ma, non so come, riuscii ad alzare lo sguardo su di loro. Papà l'abbracciava facendosi poggiare il viso sulla spalla. Lei respirava singultando. La fortuna nostra fu che il servizio lento ci aveva reso gli unici clienti di quella zona. Così anche mamma ebbe modo di riprendersi prima che un nuovo cameriere venisse a sbarazzare. I secondi, per metà ancora nei piatti, testimoniavano la nostra disattenzione! Non sentimmo il bisogno di giustificarci e fummo lasciati soli.
"Vuoi che ti accompagni a darti una rinfrescata?" le chiese papà
"No, non mi pare il caso, ora! Poi va meglio!" Spinta da un sentimento di gratitudine gli allungò una carezza e sorrise. Si tolse dal temporaneo riparo e si sporse per baciarmi sulla guancia bisbigliandomi
"Come sei caro!" Si riposizionò e guardando mio padre parlò
"Devo comunque sgridarti! Ho rischiato molto! Mi conosci e non dovevi permetterlo!"
"Lo so, lo so! Ti conosco! Proprio perchè ti conosco, o devo dire ti conoscevo, il più sorpreso sono io!
"Ma che dici! Sai della mia conformazione, sai dei tempi di combustione e sai dei danni quindi......."
"Vero, Elena! Ma ti faccio notare che i tempi si sono modificati! Hanno subito un'impressionante accelerazione! E' da qualche giorno che volevo parlarne! Purtroppo non ne abbiamo avuto modo!"
"Scusate?- mi intromisi facendo lo gnorri-Conformazione? Tempi di combustione? Guai? Cos'è, un esperimento chimico?" Proprio allora giunse il dolce per mamma ed il caffè per noi.
"Allora?" li sollecitai
"Beh, è un po' imbarazzante!- si sbilanciò papà- ma penso che mamma debba affrontarlo, vista la situazione!" Voltai il capo su di lei ed attesi.
"Al punto cui siamo, tanto vale!" Inspirò profondamente mi prese la mano, la strinse e cominciò:
"Mi devi promette "
"Mamma!-la bloccai con fare scocciato- Fidati" Annuì e riprese.
"Devi capire che ho una certa parte del corpo, si insom..."
"Ma mammaaaa! Insomma!"
"CAZZO, VA BENE! Ho capito- e agito le mani a giustificarsi e poi risoluta- Ho una clitoride molto grossa! Ohhh hai capito benissimo! E' un cazzettino in miniatura! Dovresti ved.......! Voglio... ehm...dire. CAZZO, CAZZO, non mi è per nulla facile! Comunque! Questo bottoncino è alquanto nervoso e molto sensibile. Quando dico sensibile non ne hai neanche un idea! Puoi elettrizzarsi anche per un sfioramento involontario che subito mi..... hai capito....diciamo mi acceno!”
"E questo determina i tempi di combustione?"
"Si! Ma questo è un circolo vizioso che conosco da oltre trentanni!”- Sospirò- Per spiegartelo bene devi pensare che io mi attivo indipendentemente dallo sfioramento! Voglio dire, se vengo sfiorata lì, immediatamente parte la mia immaginazione che scatena una concatenazione di eventi. Al contempo un ricordo, una visione od una situazione mi stimolano cerebralmente provocandomi subito l'estroflessione del uhm...bottoncino che si gonfia facendomi alimentare altre fantasie. Vado in un tale stato di sovraccarico che cominciano ad uscire...... abbondanti umori! Non so se capisci! Mi..... bagno!E abbondantemente! E bagno...... tutto! Avvengono dei disastri... credimi!”
"La femme fontaine! dicono i francesi" precisò babbo
" E questi sono i guai!- riprese mamma- Non è una malattia! Ma ha una ragione scientifica che sarebbe lungo spiegare. Per farla breve io eiaculo, sborro, spruzzo molto più d'un maschio! Per cui sporco tutto! Come poco fa'!" Era nuovamente paonazza ed io barzotto.
"Ora tuo padre si alzerà e andrà al guardaroba a prendere il mio soprabito. Me lo porterà consentendomi di poter attraversare il locale con una certa dignità! E tu avrai il compito di coprire la sedia da quell'antiestetica macchia che sento sotto il culo" Papà eseguì il gentile ordine mentre io la interrogai sul modo d'effettuare l'intervento
"Col tuo tovagliolo!" rispose pronta. Mi stupii di non averci pensato da me! Sorrise del mio imbarazzo e civettò:
"Hai voluto la mamma nuova? Mo' pedala!" Scoppiammo a ridere mentre papà rientrava con il suo capo. S'alzò impudica dandomi la schiena! Ma soprattutto mostrandomi,quasi orgogliosa, una macchia biancastra che le deturpava il posteriore della gonna. Passai dal culo alla sedia e la situazione migliorò! Di poco ma migliorò! La macchia qui era visibile ma scura e poteva essere scambiata per acqua. Terminai la mia missione proprio mentre mamma incamminandosi m'avvertì:
" Ehi piccolo,occhio a dove mette i piedi!” Ora si divertiva; sembrava essersi tolta un peso di dosso! Ispezionai il pavimento e trovai subito ciò che cercavo. Sotto e sui lati della sua sedia si notavano piccole ma consistenti pozzanghere. La causa però avrebbe potuto essere scambiata facilmente per uno sversamento d'acqua! Tranquillizzato li raggiunsi alla macchina. Mamma stava chiedendo a papà la copertina. Lui aprì il bagagliaio e le portò un plaid che stese prontamente sul sedile. Al mio sguardo interrogativo lei fece:
“Per non inumidire il sedile!” La spiegazione avvenne in modo malizioso e ne sorrisi. Partimmo e poco dopo udii un tramestio dal sedile posteriore. Si stava agitando
“Uffa, che fastidio!” Curioso mi volsi e la vidi. Dopo essersi liberata del soprabito, mollò sul lato del sedile il golfino.
“Ho proprio caldo!” esclamò quasi affannata. Il tronco era di nuovo in vista. Le tette s'erano liberate dalla copertura ed erano visbili pienamente! Potevo ammirarle completamente! Malgrado la poca luce risaltavano bianchissime se confrontate con lo scuro dell'indumento! Le aureole poi si demarcavano distintamente! Ampie, molto ampie, ricoprivano una area per me esagerata! Ne avevo viste di mammelle! Ovviamente quasi tutte dai filmati porno e, mai mi era capitato, di vederne di simili. M'infoiai alla loro vista! Rimasi in posizione e lei non fece una piega per i miei sguardi. Aveva chiuso gli occhi e sembrava voler riposare. Improvvisamente s'agitò nervosamente sbuffando un “uffa" pieno d'irritazione. Si puntellò sulle braccia e , incurante del dondolio concupiscente delle sue sfere, fece leva arcuandosi e spingendo il culo sull'orlo del sedile. Allargò ginecologicamente le gambe puntellandole sui nostri sedili. Finalmente parve trovare una sistemazione soddisfacente. Era OSCENA!!!! Cosce e tette al vento, malgrado la fissassi allucinato, sembrava pienamente a suo agio! Erano passati secoli dal sabato precedente!
“Maledizione a sti cosi!” Blaterò irritata prendendosela con le fascette della V ! Ne prese uno e cominciò a spostarlo internamente. Poi, insoddisfatta, lo tirò sull'esterno. Neanche qui andava bene! Lo sollevò e a quel punto sospirò quasi soddisfatta! Cominciò tuttavia a lisciarsi con il palmo il capezzolo e lo irretì. Si erse in una dimensione impressionante mentre veniva vellicato. Mugolò contenta ed agitò le gambe che attirarono la mia attenzione! Puntai deciso al centro del suo essere ma tutto era scuro! La poca luce che inondava il suo busto, per esaltarlo nella trasparenza, era insufficiente per permettere alla vista di penetrare l'interno cosce. Un po' deluso riportai l'attenzione alla parte superiore attratto anche dai suoi flebili lamenti. Aveva, nel frattempo, con una mano pinzato al centro le fasce diagonali, mentre con, pollice e indice dell'altra, arrotava uno dei suoi stupendi capezzoli! Era sconcia, indecente completamente dimentica di dove fosse, o forse no! Forse sapeva d'esibirsi! Forse godeva nel farlo! D'altro canto le era piaciuto esibirsi nelle passeggiate al ristorante! Ma così! Così, davanti a suo figlio, forse non se ne rendeva conto! Poi ripensai alla sera di domenica, quando si sfregò indecente sullo spigolo del tavolo, e riformulai di nuovo il tutto. Ero su un'altalena di considerazioni contrastanti e mi risolsi a rimuoverle! Tornai a lei che ora stringeva l'altro capezzolo sibilando tra i denti! Lo tirò allungandolo ,lo schiacciò per poi rollarlo con ruvidezza. Stavo ingrifandomi sentendolo nuovamente premere rabbioso contro i pantaloni! Aveva necessita d'essere preso in considerazione ma non POTEVO! Dovevo controllarmi! Inconsciamente, visto quello che stava accadendo, avevo delle aspettative! Decisi di farlo soffrire ancora per un po' ! Mamma intanto aveva cambiato seno dedicandosi in egual modo all'altro! Ora gemeva platealmente e, dopo una piccola battaglia con le solite fasce, portò le mani a coppa sotto le sfere. Le rialzò e.......... CRISTO ! se le portò alla bocca! La lingua velocemente e voracemente si buttò a leccarle. Cercava con la punta di stimolarne le irte cime! Di umettarle! Poi addentò prima uno poi l'altro capezzolo e ringhiò di rabbia quando uno le scappò! In quel mentre ci fermammo e, forse, si rese conto di dove fossimo! Bloccò il tutto e con fatica si rialzò! Aveva gli occhi traslucidi,acquosi e respirava a bocca aperta. Si incuneò tra i sedili e raggiunse col suo viso quello di papà. Si sfregò contro e come una gatta fece le fusa. Lui l'agevolò torcendosi per poi sentirla dire
“E' stata una magnifica serata! Sei stupendo” Dire che la sua voce risultasse roca era poco ma non mi sovvennero altri aggettivi.
“SIEETE STATI TUTTE E DUE STUPENDI” E cominciò a tempestarlo di baci. Dalle guance si spostò verso la bocca, saettò la lingua inumidendosi le labbra e cominciò un limone duro con babbo! S'attaccò a ventosa mentre con le mani gli scompigliava i capelli. Gli precipitò quasi indosso non mollando la saldatura delle bocche ma.....
“VERDE” Urlai io per far ritornare papà alla guida. Ripartimmo che lei stava ritraendosi a testa china. Si rese conto di me e di sbieco mi scoccò un occhiata tempestosa
“Non essere geloso,piccolino mio” sibilò voluttuosa! Risalì lentamente con la testa, schioccò oscenamente la lingua e portò una sua mano sul mio capo. Ancorò nelle mie pupille le sue! Si godette le mie smorfie di apprezzamento per il lavorio delle unghie sul mio cuoio capelluto e serpeggiò la lingua. Mi disintegrai nell'attesa di sentire il suo sapore mischiarsi al mio. Poggiò la fronte sulla mia, naso contro naso, e ne percepii l'alito. ODDIO STAVA ACCADENDO!!!!! Inconsciamente portai una mano a premere la protuberanza. Gioia e sofferenza stavano accavallandosi! Piegò di lato il suo volto, per favorire l'unione delle bocche, ma...... ma pensai male!!!!!!CAZZO, CAZZO e STRACAZZO! Quello che ottenni fu solo un bacetto umido sulla guancia. Mi lasciò una patina di saliva e null'altro! S'accorse evidentemente della mia delusione e sorrise sorniona! Si riavvicinò e ,velocemente con la lingua a spatola, mi lappò ancora. Meglio, si meglio! Ma cazzo io volevo un bacio vero!!!! Si allontanò, mi scrutò e ricominciò a dardeggiare di lingua. Era stupefacente come la brandisse sicura dell'effetto suscitato. Con la mano smise di carezzarmi, la piazzò sulla nuca e mi attirò a se'! Ero speranzoso e dubbioso ma mi dissi “SUCCEDA QUEL CHE SUCCEDA! Non finii di pensarlo che la sua lingua bagnò le mie labbra! Vi passò rapida per tutta la superficie e, quando feci per aprirle pronto, prontissimo ad accoglierla, picchettò rapida sull'angolo ritirandosi veloce per riposizionarsi sul sedile posteriore! M'AVEVA ANCORA FREGATO!!!!!!Non emisi fiato! ERO SCONCERTATO!!!! Lei percepì questa mia situazione ed esclamò sconcertandomi ulteriormente:
“Prima di correre bisogna imparare a camminare!” Sulle prime non intesi che significato dare alle sue parole poi mi risolsi a dar loro un senso di speranza. La cercai e la trovai impegnata ad accarezzarsi il ventre. La posizione era simile alla precedente anche se le gambe erano meno divaricate. Le sorrisi, comunque grato, per la fiducia e la complicità accordatami e le mandai un bacio a fior di labbra. Mi sorrise di rimando quando mi accorsi che papà stava parcheggiando davanti casa. Scesi e mi rammaricai per la fine della serata. Era passata mezzanotte e, malgrado la speranza che qualcosa potesse succedere, non ritenni che sarebbe accaduto nell'imminente futuro. Entrammo in salone e OPLA'! Mamma con un altro atteggiamento insolito si tolse le scarpe lanciandole lontano Non si curò di dove fossero finite! Fece due passi verso la cucina e si bloccò. Portò le mani sull'elastico della gonna e di nuovo OPLA'! Cazzo, cazzo e stracazzo!!!! Era ora nuda ed era fasciata dal collo fino ai piedi da un unico indumento trasparente!!!!! Era un “TOTALBODY” che mi riacutizzò pulsioni forsennate. Ora alla luce si potevano vedere ampie macchie di opacizzazione! Erano ampie sul culo e scendevano internamente alle cosce fino ….Cazzo fino ai polpacci. Non vi erano fili di perizoma tra i glutei che apparivano senza indumenti! Non mi spiegavo l'arcano. Riprese a camminare facendo risaltare le fossette sul sedere. Vidi tracce di buchetti, forse un po' di cellulite, e mi piacque ancor di più. La passione per quela donna cresceva proporzionalmente col disvelarsi delle imperfezioni. ERO PAZZO di LEI. Si recò in cucina e la seguimmo. Prima di farvi ingresso percepii uno -SCRACHT- seguito da un altro. La trovammo sempre di culo che s'abbeverava. Un angolazione diversa della luce mi rilevò che le macchie di ciprigna erano più grandi. Finì di bere e si voltò! ACCIDENTI! Ora era sparita anche la V che per tutta la sera aveva coperto quei capolavori. Gli avevo già visti! Ma così mai! Ora la V era formata da qualcosa che assomigliava a cerniere. Dovevano essere loro ad infastidirla! Comunque,qualsiasi cosa fossero, le trovai più simpatiche! Se non altro loro lasciavano vedere tutto! Mamma ci venne incontro al divano. Si prese le tette tra le mani e le massaggiò pastrugnandosele abbondantemente.
“Non ne potevo più! Dopo un po' mi irritano ed ho bisogno di togliermele! Senza contare che stimolano parecchio- ghignò da canaglia per continuare- Ed anche questa è ora di levarla tanto qui nessuno può vedermi” Rapide le mani raggiunsero la sommità del bassoventre e posizionandosi con le gambe allargate cercò nel mezzo! Poi altro SCRACHT! E nella mano le rimase una striscia nera. Capii tutto! Non erano mutande! Era come per le tette un tessuto bloccato sulle maglie trasparenti! Che troia pensai! Che mamma Troia! La troppa costrizione del mio amico, le troppe emozioni e poi lei che ora, senza alcun pudore, se la massaggiava senza dissimularne il piacere mi fecero eruttare! Ancora una volta davanti a lei, ancora una volta senza toccarmi! Ma stavolta non dissimulai! Me ne fregai ed rantolai libero.
“Bravo,bravo il mio sporcaccione. Liberati che è tutta salute!” E riuscii a vederla che ancora si vellicava con piacere! Poi gli occhi mi si chiusero e tutto fu buio. Lei prima d'andarsene mi si avvicinò per sussurrarmi
“Bravo e complimenti ometto mio! Ricordati di pensare alla tua mamma” E svenni
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