Laura, mia figlia, cresce - cap 2

di
genere
incesti

La conoscevo bene, infatti. E non finì lì. E con sommo piacere mio: un piacere che valicava ormai ogni piccola remora morale che fin dal primo momento, devo dire, non fu particolarmente fastidiosa da ignorare, né per me, né per lei.

Era piuttosto possessiva e ogni volta che vedevo Alessia, Laura, voleva la sua parte. Io continuavo ogni volta che scopavo la mia compagna a lasciare a mia figlia la possibilità di riprendere la scena. Il pensiero che mia figlia mi guardasse scopare mi faceva impazzire e mi lanciava in vette di eccitamento che venivano pareggiate solo da quando scopavo Laura stessa.

Due notti fa Alessia è stata da me, ieri mattina è andata via e questa sera Laura è partita alla riscossione del suo tributo: è ora sdraiata nuda sul letto e mi fa vedere il video della mia focosa scopata. Lo guarda eccitata ed ansimante mentre io sono steso su di lei, sulla sua schiena: le mie mani sono sulle sue, con le dita intrecciate ed il mio cazzo è tutto in lei, profondo e duro nel suo culo. Leggermente sollevato col busto, facendo leva sulle braccia, senza lasciare le sue mani, le scopo il culo con precisi movimenti di bacino mentre lei solleva leggermente il sedere per agevolarmi la penetrazione a fondo. Nel video stavo inculando Alessia a pecorina e lei non vuole essere da meno. Urletti compiaciuti e corti, privata di fiato dall'affanno del piacere, le escono dalla bocca che affonda nel materasso mentre gli occhi ipnotizzati non si staccano mai dal video. Il suo bacino accompagna il mio mentre le gambe bellissime sono leggermente divaricate. Il mio cazzo la pompa ritmicamente. Quando risale esce quasi completamente e riesco a sentire sulla cappella la strettoia generata dallo sfintere, si ferma per un attimo e poi entrambi, sincronizzati, ci muoviamo assieme per una penetrazione decisa e profonda. Il suo culo è atomico, chiaramente non vergine da tempo, nonostante sia a malapena maggiorenne, ma non troppo largo: la sua stretta è calda e piacevole, ma elastica e accogliente.

“sì papà, fottimi il culo come hai fatto con quella. Di più, a fondo, fammelo sentire, fammi sentire quei meravigliosi coglioni gonfi che sbattono contro la mia figa. Sono cresciuta immaginando che mi scopassi, in ogni cazzo che ho avuto ho immaginato il tuo. Tutte le mie amiche lo sanno, mi sono masturbata mille volte pensando a te, ascoltandoti da dietro la porta mentre scopavi, e guardandoti in telecamera”.
“il mio culo...sì, sai come me lo guardano a scuola o per strada? Quando metto le mie gonnelline a portafoglio o i miei jeans stretti. Quando indosso i leggins senza mutande, sai come me lo squadrano? Ed è per te, ora, qui, da scopare. Riempimi, godimi dentro”
“è bella Alessia, non c'è che dire, una donna piena di curve e voglia...ma questa ragazzina, il frutto per te proibito...pensa che mi stai inculando”

Ogni frase interrotta ed intervallata di sospiri e urla ad ogni affondo. Arriva all'orgasmo anche così,sento i suoi liquidi erompere dalla figa e bagnarmi le gambe. Accelero i miei colpi, sempre più veloci e profondi e sento il piacere che comincia a salire dai testicoli lungo l'asta tutta stretta dalle sue carni. Comincio a sentire il cazzo pulsare e lo sperma risalire: comincia ad esplodere dentro lei, schizzi potenti e ritmati, ad ogni schizzo un suo gemito, ad ogni schizzo le sue natiche sempre più pressate contro di me, ad ogni schizzo una penetrazione più profonda. Gli orgasmi ci lasciano spossati sul letto per qualche attimo ancora mentre il mio cazzo si ritira restandole però dentro. Nella calma noto la bellezza dei suoi capelli e delle sue spalle, la sua schiena perfetta. Le bacio il collo e vado verso il bagno e la lascio, lì, forse addormentata.
di
scritto il
2020-11-29
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