Laura, mia figlia, cresce

Scritto da , il 2020-11-27, genere incesti

Io so molte cose della mia piccola dolce Laura.
Laura, mia figlia, dopo che mi sono separato da sua madre, è cresciuta in fretta. E saltata dalla pubertà all'essere donna in breve tempo, saltando completamente l'adolescenza.
Laura è una ragazza di intelligenza notevole, prima della classe, grande lettrice e, di conseguenza, bravissima scrittrice.
Laura è bellissima: ha 19 anni e già a 15 sembrava una donna. Alta, spalle larghe, capelli meravigliosi, volto simmetrico, occhi grandi e vivi, bocca e denti perfetti, una terza di seno dalla linea perfetta, un culo che parla, due gambe infinite. Bellissima e sa di esserlo: adora mettersi in mostra quando c'è qualcuno in casa, davanti agli amici e a scuola. Si veste in maniera provocante durante il giorno, sfrontato la sera. Spacchi e scollature, tanta pelle scoperta.
Laura è un vulcano, già a 13 anni mi accorsi che si masturbava appena pensava di non essere vista, a 14 aveva un ragazzino più grande, a 16 non era più vergine.
Laura mi spia, so anche questo, so che ha installato un programmino nel mio tablet che le permette di utilizzare la videocamera da remoto per spiarmi dal suo computer quando sono in camera con Alessia, la mia compagna. Lo so perchè lei è brava con i computer e gli oggetti digitali...ma io di più e non può nascondermi nulla.
Così come non può nascondermi, con la navigazione anonima, le sue ricerche sul computer, i suoi viaggi sui siti porno (quell'amore incredibile per i trans che scopano procaci bellezze bionde) o le proprie foto intime scambiate con amici e amiche.
Ma Laura non sa che io la lascio fare e che sono io stesso a lasciare il tablet in posizione tale da farmi spiare da lei mentre scopo Alessia o mentre mi masturbo in camera. Inizialmente mi preoccupava che lei uploadasse miei video su siti hard ma in realtà mi sono reso conto che utilizzava quello che vedeva innanzitutto per godere e, inoltre, come fonte di ispirazione per scrivere racconti porno da inviare ad un sito specializzato. Decine ne aveva caricati di questi racconti, anche se non tutti su di me, ma di vari generi ed era una delle scrittrici più apprezzate dalla comunità.
L'ultimo racconto che aveva scritto era di due giorni prima e non potevo non riconoscermi in esso: ricordo ancora come avevo scopato Alessia mettendola a pecora proprio a favore di telecamera. E Laura si soffermava a lungo, nel suo racconto a raccontare del volto estasiato dal piacere della protagonista femminile, mentre l'uomo, alle sue spalle le entrava nella figa prima e nel culo poi. E la dovizia di particolari con cui descriveva i seni di lei che le ballavano sotto, o la bellezza del mio cazzo che entrava e usciva e che lei al momento dell'orgasmo succhiava e beveva voracemente.

Quella sera eravamo soli e intendevo provocarla e sfinirla. Sapevo che mi stava osservando e allora mi misi a masturbarmi in piedi, proprio davanti alla telecamera. Lentamente e col cazzo in assoluto primo piano. Eccitatissimo pensavo a lei che il giorno dopo avrebbe scritto della mia sega e del copioso carico di sborra che avrei lasciato cadere sul pavimento. Fui totalmente sorpreso quando la sentì aprire la porta e la vidi nuda: di una bellezza sconcertante, resa ancora più eccitante dal fuoco che ne animava lo sguardo. Mi venne incontro: “Dai papà, fotti me stavolta”. E senza darmi il tempo di rispondere si incollò alle mie labbra stringendomi il cazzo fra le dita. Con le mani cercavo il suo corpo senza sosta, senza più pensare al nostro legame: le mani le carezzarono i seni ed il culo tondo. Con le dita affondai fra le natiche e la sentì sospirare quando con un dito ne possedetti il culo. E la vidi accelerare nel carezzarmi il cazzo quando con le mani scesi più giù alla sua figa e la trovai fradicia. Ci buttammo sul letto e ben presto la trovai seduta sul mio volto: si faceva oscenamente leccare e ammirare mentre prendeva in bocca tutto il mio cazzo stringendomi le palle fra i palmi delle mani. Era una bocca che aveva grande esperienza così come ogni parte del suo corpo. Mi venne sul viso, inondandomi di liquidi senza mai smettere di succhiarmi la cappella.

Fu a quel punto che la ribaltai sul letto le sollevai le gambe sulle mie spalle, le poggiai un cuscino sotto la schiena in modo da poter meglio ammirare, insieme a lei, la vista del mio cazzo che le apriva piano la figa. La scopai a lungo e profondamente, fra gemiti e urla. Ebbe ripetuti e bellissimi orgasmi mentre ammiravo i suoi seni saltellare sotto di me e gemette fortissimo quando le sporcai lo stomaco ed il monte di venere col mio sperma.

Poco dopo mi addormentai e al mio risveglio Laura era uscita, ma poche ore dopo, sul sito che lei amava tanto, caricai questo racconto.

Non sarebbe finita lì, se la conoscevo bene.

Questo racconto di è stato letto 1 7 9 2 8 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.