Come ho ingravidato mia madre.

Scritto da , il 2011-12-10, genere incesti

ATTENZIONE! HO CAPITO COME VIENE "TRUCCATO" IL SITO. OGNI TANTO IL GESTORE LO BLOCCA, MODIFICA IL NUMERO DI LETTURE DEI RACCONTI "PILOTATI", MODIFICA I VOTI,ECC. DOPO, IL SITO RICOMPARE E...PLUFF! IL GIOCO E' FATTO! LE LETTURE AUMENTANO, I VOTI SALGONO, I SUOI RACCONTI DIVENTANO DEGNI DEL NOBEL.... Per esempio, I RACCONTI: "Raptus", "Per errore l'amore", "Sono diventata la donna di mio padre", "Fratellino assaggiami", la sera del 27 dicembre alle 18:30 circa, sono aumentati di colpo di circa 400 (!!!) letture! Il tutto dopo qualche minuto in cui le pagine del sito si erano "svuotate" dei racconti. MA BRAAAAAAAVO!
Adesso vi lascio al racconto:
Il mio nome è Sandro. Sono figlio unico, ho da poco compiuto diciotto anni e vivo da sempre con mia madre, Maria. Non ho mai conosciuto mio padre. Lui mise incinta di me mia madre, quando lei aveva venti anni e poi la abbandonò. Dopo una decina di anni mia madre seppe che lui era morto non so come. Quindi mia madre ha circa 38 anni portati benissimo. Non ha mai voluto sposarsi e, che io sappia, non ha mai avuto altre storie importanti. Era stata molto delusa dall'uomo che l'aveva messa incinta, per cui aveva pensato solo a me e al suo lavoro. Da qualche anno, poi, avevo notato che in casa non venivano più uomini, a differenza di quando ero più piccolo, periodo in cui ogni tanto compariva qualche uomo in casa, che scompariva così come era venuto. Nel frattempo io ero venuto su bene, alto un metro e ottantatre, ben muscoloso, bruno con gli occhi nerissimi. Mia madre, del resto è una bellissima donna alta un metro e settantaquattro, con dei bellissimi capelli neri e un corpo da fare invidia a una top model, nonostante i trentotto anni! Io, da tempo, avevo cominciato il mio interesse per le donne, anche se, per la mia timidezza, non avevo avuto molto successo, per cui mi sfinivo di seghe su youporn. Avere in casa quel figone di mia madre, che spesso mi ronzava intorno in perizoma e reggiseni minimi, non mi aiutava a calmare i miei bollori, anzi... Infatti, devo dire la verità, argomento principale delle mie seghe di fantasia era diventata lei. Quante seghe mi facevo, sognando di trombarla in fica e in culo! Sapevo però che questo mio sogno sarebbe stato difficile da realizzarsi con lei consenziente, infatti era enormemente religiosa e molto castigata sui costumi sessuali, figurati se consentiva un rapporto col figlio! Così mi decisi: l'avrei avuta con la forza! Ero convinto che una volta riuscito a vincere le sue resistenze, l'avrei fatta mia e l'avrei fatta cedere ad ogni mia richiesta sessuale, in ogni momento.
Una bella donna così, mai in compagnia di un uomo, non poteva rinunciare, così giovane, alle delizie del sesso! Pensavo.
Una sera, lei era appena uscita dalla doccia, l’accappatoio semiaperto lasciava intravedere il suo corpo fresco di donna nel pieno della maturità sessuale. Il suo odore di femmina appena lavata aveva intriso l’aria e alle mie narici aveva lo stesso effetto di un feromone! La vidi sgaiattolare nel corridoio come una musa, la musa ispiratrice delle mie voglie. La volevo! Doveva essere mia, e doveva esserlo subito!
Rapido mi spogliai e rimasi nudo e col cazzo già bello ritto!
Lei, intanto era entrata nella camera da letto, la porta, come al solito, era socchiusa, si fidava di me!
Io,quatto quatto, raggiunsi la porta e riuscii a vedere che lei si era levata l’accappatoio e stava, nuda, piegata a cercare la biancheria nei cassetti dell’armadio, al davanti del lettone matrimoniale. Si trovava tranquilla e priva di ogni difesa, poteva scattare l’attacco!
Rapido entrai nella camera da letto, le fui subito addosso, la cinsi in vita con le mie braccia forti, mentre col mio pube premevo sul suo sedere. “Sandro! Che fai?” disse lei, con un tono non molto preoccupato, anzi quasi scherzoso, come se pensasse a uno scherzo! Non capì subito che me la volevo trombare a sangue! Dopo averla bloccata alle spalle, cercai di spingerla verso il lato del letto, in modo da poterla buttare sul letto e passare all’azione sessuale. “Ma smettila! Che cosa ti sei messo in testa!” disse lei, quando si accorse che la stavo spingendo sul lettone. Io non dicevo una parola, ero troppo concentrato sul fatto di disporre la mia preda nel modo migliore per poterla penetrare. “Basta! Che stai facendo! Sono tua madre!” urlò lei quando cominciò a rendersi conto che stavo facendo sul serio. “Non puoi farmi questo!” continuò ad urlare dopo che l’avevo disposta sul lettone e io mi ero messo sul suo corpo.
Sapevo che non faceva l’amore forse da più di un anno e prima ancora non so da quando tempo era stata a secco. Per cui da almeno due o tre anni era rimasta a stecchetto, per cui ero convinto che, una volta raggiunto il mio obiettivo, avrebbe ceduto al piacere sessuale. Con suo figlio poi, sarebbe stato per lei meno complicato che con altri maschi con i quali avrebbe dovuto impiantare un rapporto stabile che, forse, lei non voleva. Dovevo solo domare la mia cavalla. Dopo, tutto sarebbe stato più facile. Ne ero convinto.
Una volta sul suo corpo, cercai di allargarle le cosce per poterla penetrare, ma lei le stringeva e si ostinava a resistermi! Continuava ad urlare e si mise anche a minacciarmi “Ti caccio da casa mia se insisti, maiale!” ,“Non puoi farmi questo!” e cose di questo tipo. Intanto aveva cominciato a graffiare e a mordere! A questo punto non ci vidi più e ho fatto prevalere la mia forza di maschio da un metro e ottantatre! Le ho tirato due schiaffi in pieno viso e le ho bloccato le braccia. “Sta ferma troia! Guarda che non mi importa che sei mia madre! Se non ti disponi a prendere il mio cazzo ti riempio di botte che non potrai uscire di casa per un mese! Hai capito?” dissi, incazzato. Lasciai un suo braccio e con la mano cominciai a indirizzare il mio cazzo verso la sua fica. Lei continuava un po’ a divincolarsi, ma io ero molto più forte e ormai l’avevo bloccata. A quel punto il mio cazzone, 23cm di lunghezza per 8 cm di diametro, raggiunse l’ingresso del suo paradiso. Io spinsi e, finalmente, la penetrai! Che gioia ragazzi! Finalmente ero rientrato da dove ero venuto, i miei 23cm di cazzo stavano tutti nella pancia di mia madre, potevo iniziare a pomparla! E così feci! Iniziai un pompaggio brutale, mentre con la bocca cercavo di baciare la sua bocca, che lei teneva serrata. Intanto lei piangeva ed aveva ormai rinunciato a difendersi perché aveva capito che con la mia forza non poteva competere. Stavo trombando mia madre contro la sua volontà, ma non me ne fregava niente, e se anche non fossi riuscito a dominarla non mi avrebbe mai denunciato, al massimo mi cacciava di casa, ma in quel momento non me ne poteva fregare di meno! Presi a pomparla in una maniera esagerata, quasi bestiale! Per me era la prima volta che facevo sesso con una donna! La prima volta, e stavo violentando quel figone di mia madre! Ero arrapatissimo, niente poteva fermarmi!
Nella foga di trombare mia madre in quel modo energico, non mi accorsi subito che lei, oltre a non agitarsi più aveva smesso di piangere e, inoltre sentivo che la sua fica si stava riempiendo di umori femminili. A un certo punto, mentre per l’ennesima volta cercavo di entrare con la lingua nella bocca di mia madre, bocca che lei fino a quel momento aveva tenuto serrata, la sue labbra si dischiusero e permisero alla mia lingua di entrare a contatto con la sua. Stavo baciando in bocca mia madre, lei stava cedendo! Però per un po’ continuò a fare una certa lieve resistenza “Nooo…non farmi questo…sono…tua…mmaaaadree…nooo…”, ma era solo una schermaglia di vergogna, ma la cosa le iniziava a piacere, era ormai prossimo il cedimento…
E cedette di botto! Infatti sentii che alzava le cosce per permettermi di penetrarla meglio. “Siiiiii…siiiii” cominciò a gemere, “Scopami così, con violenza, siiii” “Fammi sentire femmina…aaahhhh….mi piace….da quanto tempo….finalmente….come godo…come mi piaceee…”. Vedendo che mia madre, finalmente stava apprezzando la chiavata, mi gasai ancora di più e continuai a darle delle botte di cazzo da sfondare una vacca in calore. Potevo veder la sua faccia in preda al godimento, sobbalzare ai miei colpi potenti di cazzo. Preso dalla gioia di aver domato la mia cavalla non resistetti più!
Era da alcuni giorni che non mi segavo, per cui avevo i coglioni particolarmente colmi di sborra. Sentii che dalla radice del cazzo mi si gonfiava l’uretra, dalla sborra copiosa che stava per uscire! Spinsi il mio pube contro la sua fica nera e pelosa con tutta la forza che avevo in corpo, tanto da spingere profondamente con la mia capocchia contro il collo del suo utero. Ed ecco il primo getto fuoriuscì! Sparai una quantità enorme di sborra che riempì il suo utero e la vagina, tanto che era abbondante! Subito si succedettero altri spruzzi. Il secondo ancora abbondante finì di riempire l’utero, mentre il terzo un po’ più debole, andò a colmare la sua vagina! Seguirono diversi altri fiotti sempre un po’ più deboli, finchè mi scaricai tutto nella pancia di mia mamma!
Che goduta ragazzi! Rimasi esausto per un po’ sul corpo e sui seni abbondanti della mamma, che aveva preso a carezzarmi la testa, anche lei era venuta, ma io nel mio svuotarmi le palle nella sua fica non me ne ero accorto!
Quando il mio cazzo molliccio e bagnato uscì dalla sua fica si portò dietro una abbondante quantità di sborra calda che andò a colare sulle sue grandi labbra e l’interno coscia. Madonna come l’avevo combinata! Era stracolma di sborra!
“Figlio mio che mi hai fatto!” disse lei quando mi cacciai dalla sua fica e mi disposi al suo fianco.
“Mamma, a un certo punto ho sentito che ti è piaciuto.” Dissi io. “Ma quello che hai fatto è contro natura! Un figlio che fa all’amore con la mamma. Non si può!” continuò lei. “Mamma, se vuoi non lo facciamo più!” dissi io. Ci fu un attimo di silenzio che mi sembrò un’eternità. “Non lo so…” rispose lei. “E se resto incinta, cosa faremo?” continuò. “Mamma, qual è il problema? Sei una donna che lavora, tra un po’ anche io inizierò a lavorare. Puoi permetterti un altro figlio!” dissi io. “E le persone che cosa diranno? Io non ho un uomo, con chi potrei dire di aver concepito un figlio?” Continuò lei. Allora dissi io: “Mamma, siamo qui da pochi mesi, praticamente non ci conosce nessuno, ogni tanto torniamo al paese dei nonni, lì potrai dire che hai avuto una relazione qui dove lavori, mentre qui potrai dire che hai avuto una relazione al tuo paese di origine. Qual è il problema!”
A un certo punto lei mi fece una richiesta che mi spiazzò completamente!
“Va bene, allora ti faccio una richiesta. Tu mi potrai avere come e quando vorrai, ma a una condizione: da tanto tempo vorrei un figlio, per cui tu farai sempre l’amore con me senza precauzioni e dovrai mettermi incinta, ci stai?”
Per me queste parole furono come una poesia, abbracciai mia madre e le dissi , semplicemente, “sì”.
Da quel giorno che scopate che mi sono fatto ragazzi! Ma oltre alla fica ho voluto assaggiare il culetto, che lei aveva ancora vergine, cosa che vi racconterò in un’altra occasione.
Ogni volta che la scopavo in fica le scaricavo il mio seme nella vagina, con abbondanti e ripetuti getti di sborra calda. Quante sborrate in fica che mi sono fatto! Litri e litri di sborra calda che riempivano la vagina di mia madre. Che godute in libertà!
Finchè la ingravidai!
E che spettacolo ragazzi, vedere mia madre trasformarsi con un figlio mio nella sua pancia. I seni divennero più abbondandi e morbidi, con i capezzoli e le areole che crescevano e si stagliavano sempre più sulla sua pelle rosea. Il viso che le si ingrossò leggermente con le labbra che si erano un po’ ingrossate e arrossate. E la pancia che si gonfiava sempre di più! Che bellezza vedere il corpo della mia femmina che si dimostrava in tutta la sua animalità. Bestia da monta, gravida! Questo era ora la mia mamma! Dopo un po’ che era gravida non andò più al lavoro, per cui stava sempre a casa e io non evitavo di darle la razione quotidiana di cazzo duro! E che bello era scopare una femmina gravida, vi posso assicurare! E le inculate! Non c’è cosa più arrapante di fottere nel culo a pecorina una femmina gravida, vi giuro era difficilissimo trattenere la sborrata, ma alla fine riempire il culo di mia madre ingravidata da me, era bellissimo.
Continua…..

PROSSIME PUNTATE (collegatevi a questo racconto per sapere quando le pubblicherò):
2) Come ho ingravidato mia madre (seconda puntata)
3) Come ho posseduto in doppia penetrazione, con mio cugino, mia madre gravida.
4) Come ho convinto mia madre, gravida, ad accettare una gangbang.
5) Ho ingravidato di nuovo mia madre!
6) Io e cinque negri per mia madre di nuovo gravida!
7) Ancora una gang bang per mia madre.
8) Mia madre gravida per la terza volta. Ma non si sa da chi...

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