Alex, un magnifico animale.

Scritto da , il 2020-10-28, genere zoofilia


Mi chiamo Teresa ho quaranta sette anni e sono vedova da sette. Ho una figlia, che vive in una altra città, dove lavora e convive, con una sua amica. All’inizio non l’ho presa molto bene, ma poi col tempo, mi sono abituata, al fatto che lei, ha una donna come compagna nel letto. I tempi cambiano, ci si deve adeguare. Mio marito era un camionista, che è morto, in mezzo alla nebbia della grande pianura. I pochi soldi, che mi ha dato l’assicurazione, mi sono serviti per estinguere il muto di casa, così non ho altro da pensare, che al mio mantenimento. Per anni ho lavorato, come operaia in una lavanderia industriale, poi con la crisi, è finito tutto. Da oltre sei mesi, mi dedico a fare i lavori domestici, per due persone sole. Pulisco e metto in ordine le loro case, per due ore di lavoro al giorno, per un compenso equo. Mi pagano quindici euro l’ora. Trenta eruo al giorno, per sei giorni alla settimana, sono un ricavo, che mi permette di vivere dignitosamente, vivo sola e di sprechi ne ho ben pochi. Dopo la morte di mio marito, ho chiuso con divertimenti e altre frivolezze. Lavoro, la sera resto in casa, un po’ di tv, poi a letto in assoluta tranquillità. Una delle due persone, a cui faccio le pulizie è Giulia. È una bella donna, esile, all’apparenza può sembrare timida, in realtà è molto determinata. Ha una sua eleganza di altri tempi. Vestiti con merletti, capelli corti e bianchi, occhi chiari, sempre ben attenti, a tutto quello che succede intorno a lei. La sua vera passione, è un cane dalmata di due anni. Un magnifico esemplare, che la signora tratta meglio, e più di un figlio. Lo adora, Alex il cane, così si chiama, è sempre al fianco della donna. A farle compagnia, ha anche una badante equadoregna, che quando arrivo la mattina, si mette in disparte, mi lascia fare il mio lavoro, mentre lei chatta, con il cellullare in continuazione. È un tipo scostante. Si attribuisce delle arie da superiorità, perchè lei alla signora non fa le pulizie, ma solo il pranzo, poi nemmeno lava i piatti, li lascia a me, per il giorno dopo. La cosa non mi crea nessun disturbo, faccio il mio, e me ne vado. Con la signora ho un bel rapporto. Mi riserva sempre un sorriso, mi tratta molto gentilmente. Due giorni addietro appena arrivo in casa la trovo sconvolta.
«Signora la supplico, mi aiuti. Dolores mi ha abbandonato. È dovuta andare all’ospedale, perchè hanno accoltellato suo marito, io non so come fare con Alex, che deve uscire a fare la sua passeggiatina quotidiana, per fare i suoi bisognini. Lo vede come è impaziente povero amore soffre. La prego mi aiuti, le darò una ricompensa extra non tema.»
Prendo il collare, lo metto al cane, poi usciamo con lui che mi trascina rapidamente. Appena raggiunta la prima aiuola, fa la pipì. Doveva essere davvero al limite. Mi piace Alex, è un cane davvero bravo, ben educato. Lo lascio fare i suoi bisognini, raccolgo tutto con il guanto, e il sacchetto, poi lui mi trascina verso un lato del parco, dove c’è un grande recinto, dove lui può correre liberamente assieme ad altri animali, che quando lo vedono gli abbaiano felici. Resto circa una trentina di minuti a farlo correre, poi quando si è stancato, gli rimetto il collare, vorrei andare verso casa, ma lui è di ben altro avviso. Mi trascina letteralmente, verso una zona del parco un po’ deserta, si mette nascosto fra due cespugli. Quando ci sono in mezzo, scopro che vi è anche un grosso masso. Appena mi appoggio alla pietra, mi sale addosso, con le zampe anteriori, mi spinge in basso. Devo distendermi per forza. Lui è più forte. All’improvviso sento, che sta cercando di insinuare il suo cazzo fra le mie gambe. Per un attimo resto sbigottita, cerco di calmarlo, mi guardo in giro, non vedo nessuno. Siamo soli. Non faccio sesso da almeno un anno, e sentirmi spingere un fallo fra le cosce, mi provoca una improvvisa ondata di calore, che non riesco a frenare. Immediatamente mi sfilo le mutandine, mi guardo ancora in torno, scopro che sono assolutamente sola, poi gli arbusti ci coprono da sguardi indiscreti. Per un attimo lui non trova la via, lo agevolo con una mano e lui mi infila di colpo. Lo sento entrare con forza. Per un attimo, ho la sensazione come se mi stesse spaccando. Sono più in alto rispetto a lui, questo non gli consente di spingerlo tutto dentro. Ho un brivido di paura, quindi ne limito l’introduzione, ma non per questo, rinuncio al piacere che mi sta dando. Mi fotte velocemente. Godo come mai in passato io riesca ricordare, nemmeno con quella buonanima di mio marito, che mi scopava tutte le sere, ho goduto così tanto. Ad un tratto, lui cerca di affondare dentro di me, ma io lo blocco, lui improvvisamente, mi scarica dentro, un fiume di caldissimo seme, che mi stravolge procurandomi un ennesimo orgasmo. Godo e grido il mio piacere. Resto immobile, con lui che dopo essere venuto, scende, si mette a leccarmi la fica, da cui sgorga copioso il suo seme. Lo devo allontanare, perchè mi sta facendo godere ancora, le gambe non mi reggono. Mi pulisco alla meglio, rimetto le mutandine, poi mi incammino verso casa, cercando di recuperare una certa espressione, che non tradisca quanto ho provato. Appena dentro, Giulia mi viene incontro, le restituisco il cane, me ne vado in bagno, dove mi faccio un veloce bidet. Quando esco, mi metto a svolgere i mie compiti, lei e Alex sono seduti in terrazzo, lei lo coccola come sempre. Lavoro alacremente, cercando di non incrociare mai lo sguardo della signora, mi sento, come se gli avessi rubato qualche cosa. Lei ci tiene molto al suo animale, potrebbe aversene a male del fatto, che me lo sono scopato. Dopo due ore ho finito, vado a salutarla, ma lei parlando dolcemente, mi fa una proposta.
«Teresa le posso chiedere una cosa? Lei, se non sbaglio, vive sola giusto?»
Annuisco, cerco di capire cosa vuole.
«Dolores, mi ha chiamato, mi ha detto che suo marito è molto grave, non può tornare a dormire qui con me. Io a settanta due anni, mi sento sola la notte, ho paura dormire senza sapere, che in qualunque caso, posso contare su di una altra persona presente in questa casa. Alex mi garantisce la sicurezza, ma ho bisogno di non sentirmi sola. La prego, le darò un lauto compenso, per dormire in questa casa con me.»
La guardo stupita.
«Signora, mi sta dicendo, che mi paga per dormire in casa sua? Ma non scherziamo! Io non ho tanti soldi, lavoro per vivere, ma questa, mi sembra una cosa esagerata. Se lei si sente tranquilla del fatto, che io dormo nella sua casa lo farò, ma non voglio soldi. Non mi sembra giusto.»
Ora è lei, che ha lo sguardo stupito.
«Davvero mi farebbe compagnia senza compenso? Io, praticamente pago Dolores per questo. Sembra che mi faccia un favore, il fatto di cucinare anche per me. Lei mi stupisce. Apprezzo la sua lealtà, e il suo rispetto. Anzi, se per te va bene, diamoci del tu, mi sento più serena, se abbiamo una certa confidenza.»
Gli chiedo solo, di poter andare casa mia, per prendere il mio pigiama, e alcune cosa per il cambio. Lei guarda l’orologio, mi fa notare, che è quasi ora di pranzo, potrei andare dopo, se adesso mi fa piacere, potremmo pranzare insieme. Accetto e apro il frigo. Dentro c’è solo carne e verdure. Le chiedo cosa vorrebbe mangiare, lei con un lungo sospiro, mi chiede della pasta.
«Dolores, non ama la pasta. Lei mangia, solo carne e verdure, la sera solo minestre di verdure.»
Pranziamo insieme, sempre con Alex fra di noi, che ci osserva in silenzio. Mentre mangiamo, lei mi chiede una cosa, con un tono un po’ preoccupato.
«È stato bravo Alex al parco? Sai, con Dolores, si comporta in modo un po’ strano, almeno così dice lei.»
La guardo, cerco di trovare una risposta, che non dica niente e tutto.
«Con me è stato davvero bravo. Credo che ami la compagnia, gli piace stare con gli altri animali.»
Lei mi guarda un poco dubbiosa, e il discorso finisce. Dopo aver sistemato, faccio un salto a casa mia, poi torno da lei, cha mi accoglie sempre con un sorriso. Passiamo la serata parlare, a giocare a scala, dove lei è bravissima, poi quando siamo sedute sul divano, Alex si mette disteso, con il muso appoggiato alla sua gamba. Lei lo accarezza con calma, io noto che il cane si eccita, perchè un poco, gli fuoriesce il cazzo dalla guaina. Quando lui comincia a dare segni di impazienza, lei mi saluta, e si ritira in camera sua con Alex. La camera dove dormo io, è vicino alla sua, solo un sottile fondello ci divide, sento che lei parla al cane.
«Vieni amore mio, sali sul letto, e lasciati coccolare. Si bello dai cosi leccami, si, dai mi fa impazzire, la tua lingua, sei stupendo! Dai adesso! Alex! Mi fai venire! Che bello!»
La sento gemere, come se fossi in camera con lei. Poi ad un tratto, il cane evidentemente cerca di scoparla, ma lei non vuole.

…NO….no! Alex fermo! non puoi! lo sai che non c’è Dolores… la signora che penserebbe…no dai ti prego. ALEX!...No! …BASTA!

Il cane abbaia e lei cerca di calmarlo ma non ci riesce e io vado a vedere se ha bisogno di me. Busso e lei mi dice di entrare. La guardo, è coperta con il lenzuolo, ma è evidente che in realtà è nuda.
“Giulia, hai bisogno di aiuto? Alex è irrequieto che gli prende?”
Lei cerca una risposta ma lui maldestramente si insinua sotto il lenzuolo e lei è costretta a sollevarlo rivelando la sua nudità. Mi avvicino e prendo il cane e lo fermo. Lei mi guarda in silenzio.
“Se ti ha fatto godere adesso vorrà montarti, è nella sua natura. Io non sono Dolores, ma credo che se lo vuoi ti posso dare una mano. Oggi al parco mi ha fatto impazzire di piacere. Mi spiace di essermi approfittata del tuo cane, ma credimi è stato lui che mi ha scopato e io poi ci ho solo goduto.”
Il suo sguardo si illumina e subito mi sorride.
“Ti credo. Dolores dice sempre che lui è indisciplinato e che gli fa degli scherzi. Io che lo conosco e ci godo da tre anni sono sempre consapevole che lui vuole scopare con tutte. Lei dice che non ci si diverte, ma io l’ho osservata più di una volta correre in bagno a lavarsi come hai fatto tu oggi. Sono contenta che mi hai detto la verità e sono felice se ti ha fatto godere. Ora se freni un poco la sua irruenza mi vorrei divertire un poco con lui.”
Afferro Alex e lei con calma può sentire il suo cazzo dentro e lui le vorrebbe infilare tutto anche il nodo, come mi fa notare Giulia, ma io lo blocco e alla fine lui le riversa una sborrata che la fa stravolgere dal piacere. Il cane appena finito si distende si lecca il cazzo mentre io e Giulia siamo così vicine che lei mi bacia e io rispondo al bacio. Per un attimo resto passiva, poi la mia lingua si insinua nella sua bocca in cerca della sua con la quale intreccia una danza erotica e passionale. Le sua mani agili percorrono il mio corpo e arrivano al mio sesso bagnato dalla visione della monta. Lei mi fa rigirare e si mette a leccarmi sfacendomi ben presto provare un dolcissimo piacere che non conoscevo. È meravigliosa e ben presto godo nella sua bocca.
…ooohh..si… dai ..mi fai…si ooohh…si vengo!...vengo!..
Tremo e godo in continuazione. Poi sollevo il capo e mi trovo la sua fica che ancora cola del seme di Alex e senza esitazione infilo la mia lingua in quel brodo di umori, sborra animale e secrezioni di femmina che gode. Una sensazione stupenda. Nonostante la mia inesperienza la porto ad un orgasmo che la fa vibrare come la corda di un violino. Gode per le mie leccate e lo dice apertamente.

…si ODDIO!mi fai impazzire!...non ti fermare! non ti fermare! si dai….OOOOhhhhhh…godo! Adesso!Vengo!

Sfinite ci mettiamo distese supine l’una accanto all’altra. Lei mi bacia il viso che tiene fra le mani.

“Gioia mia, mi hai regalato un momento unico! Ti adoro! Mi sei sempre piaciuta. Ti ho desiderato dal primo momento che sei entrata in casa mia. Credevo che una vecchia come me non avesse speranze. Ti ringrazio, e se domani vorrai tornare ad essere solo la mia donna delle pulizie lo capirò. Se invece vorrai farmi stare fra le tue braccia allora la mia vita sarà di colpo di nuovo meravigliosa.”
La guardo e mi rendo conto del piacere che deve provare mia figlia che convive con una donna. Lei come me ha sicuramente scoperto il piacere che una femmina può far provare ad una altra donna. La guardo e le, sorrido.
“Mi ha fatto tanto piacere essere fra le tue braccia, ma io resterò solo il tempo che Dolores sarà assente. Poi dovrò in ogni caso tornare alla mia vita. In ogni caso fino a quel momento io sono tua. Però spiegami la presenza di Alex. Tu sei lesbica e lui è sempre un maschio.”
Lei sorride e mi spiega.
Non sono sempre stata lesbica ero etero ma un giorno ho conosciuto Paola, una donna stupenda. Ci siamo amate molto, e lei aveva solo una distrazione. Odiava gli uomini che erano stati cattivi con lei violentandola. Aveva un cane per difesa personale con il quale si accoppiava. È stata lei a farmi conoscere questo piacere. Col tempo ho continuato a concedermi questo vizietto. Col passare del tempo però non ce la faccio più a reggerlo quando mi sfonda con il suo cazzo e mi pianta il nodo dentro. Ti senti dilatata e chiusa. Ti pompa dentro una quantità enorme di seme che il mio corpo fatica a reggere per questo chiedevo a Dolores, di aiutarmi. Lei faceva la ritrosa mentre poi di giorno si lasciava scopare del mio cane. Che puttana! Che credeva che non me ne accorgevo!”
Sfinite ci addormentiamo. All’alba è il telefono di Giulia che ci sveglia. È Dolores, che ci comunica che suo marito è morto e che lei adesso lo vuole riportare al suo paese che lei si deve trovare una nuova badante. Giulia mi guarda e poi con voce calmissima e dolce mi fa una proposta.
“Sono sola e non ho nessuno. Ho anche una certa età. Niente figli, ne parenti e altre persone. Solo il mio Alex è tutta la mia famiglia. Ho la pensione e tanti soldi che ho accumulato negli anni con investimenti e immobili posso vivere benissimo e quindi ti chiedo di trasferirti in questa casa come se fossi mia sorella. Ti farei smettere di fare i lavori domestici, ci penderemo una colf come lo eri tu. Io e te potremmo vivere benissimo e goderci il tempo che mi resta da vivere. Ti lascio tutto a nome tuo. Saresti ricca e non ti dovresti più spezzare la schiena per lavorare. Ti chiedo solo di starmi vicino e di amarmi come io amo te.”
La guardo emozionata, ho le lacrime agli occhi. Nessuno mi ha mai fatto una simile proposta. Esito un poco.
“Ma io non so cosa dirti. La tua è una proposta incredibile, sono emozionata. Tu mi piaci, il tuo cane mi fa impazzire, ma sei sicura di volerlo? Non è che poi cambi idea? E poi che bisogno c’è di una domestica, io sono sempre in grado di pulire questa casa, poi non voglio estranei fra i piedi. Se tu lo vuoi voglio essere assieme ad Alex tutto il tuo mondo.”
Così è stato. Ho affittato il mio appartamento, e sono andata a vivere con lei e Alex che ci ha scopato per altri sei anni prima di lasciarci. Anche lei se ne andata poco dopo e io adesso ho un dalmata tutto mio che mi scopa regolarmente. Ho parlato con mia figlia e ci siamo dette tante cose e quando è venuta a trovarmi ha assaporato il piacere della monta che Il mio Rex le ha fatto provare. Anche lei adesso ha un cane tutto suo.

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